Rileviamo con forte dispiacere che quanto da noi paventato si sta tristemente concretizzando nella gestione del CEM. Più volte abbiamo definito questa amministrazione improvvisata e "pasticciona", non perché volessimo denigrare l'avversario politico, piuttosto perché preoccupati per le sorti della nostra Città, trovarsi a fine Maggio senza avere la più pallida idea di quanto costerà la stagione inaugurale del teatro è follia.
Abbiamo provato ad instaurare un dialogo con tutti i mezzi a noi concessi dai regolamenti, non perché ci ritenessimo esperti di gestione di un'opera così complessa ma perché, affrontando i temi con la dovuta serietà, siamo convinti che avremmo potuto dare un apporto significativo.
Probabilmente con un dialogo differente non ci troveremmo oggi costretti a far partire una stagione teatrale gestita in house, con tutte le complicazioni a essa dovute (basti pensare alla libertà di scelta di un palinsesto da parte di una fondazione privata o da parte di un Comune), ma avremmo già visto nascere la fondazione che del teatro dovrà occuparsi.
Ecco, noi oggi scriviamo per parlare di questo.
Inutile focalizzarci oggi su errori commessi in passato o anche attuali ma che comunque non possono essere "aggiustati" se non, ove ce ne fossero gli estremi, nelle aule dei tribunali.
Da qui il nostro invito all'amministrazione a rendere pubblico quanto da lei già prodotto relativamente alla creazione della fondazione e a consentire a tutte le forze politiche (e privati cittadini) di dare il proprio contributo, ricordando sempre che quanto deciso oggi si ripercuoterà inevitabilmente sul nostro futuro.
Una Verbania Possibile sul futuro de Il Maggiore
Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del gruppo Una Verbania Possibile, riguardante la gestione e la condivisione del futuro del nuovo teatro Il Maggiore / CEM.
