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Festa della Repubblica il discorso del sindaco

Riportiamo l'intervento Intervento del sindaco, Silvia Marchionini, alla commemorazione della Festa della Repubblica.

Verbania
Festa della Repubblica il discorso del sindaco
Buona festa della Repubblica!

Salutiamo con calore il Prefetto, le autorità civili e militari, la cittadinanza numerosa, i neo diciottenni pensando che il 70 anniversario dal 2 giugno 1946, può richiamare a fatti lontani e finiti e invece la repubblica è giovane!è vicina e viva..è la festa del popolo italiano, un elemento di orgoglio nazionale.

Il 2 giugno 1946 il popolo italiano svoltava e poneva fine alla monarchia, scegliendo una forma di governo repubblicano. E il popolo italiano, quel giorno, fece registrare la propria volontà aderendo con un'affluenza altissima (quasi il 90%) consentendo la vittoria dei repubblicani con il 54,3% dei voti contro il 45,7% dei monarchici.

Per la prima volta, se si escludono le amministrative di marzo e aprile del 1946 nel Nord Italia, votarono anche le donne. E pur tuttavia all'inizio (nel 1945) la concessione del voto era solo di tipo passivo (votare appunto) e solo nel 1946 divenne per la donna la possibilità di essere elette.

Solo 21 le deputate dell'assemblea costituente scelta il 2 e 3 giugno 1946 e solo 5 furono le donne che fecero parte della Commmissione dei 75 che redasse la nuova Carta Costituzionale..

La conquista repubblicana fu davvero un movimento dal basso,il più ampio avvenuta dalla storia risorgimentale e non un fatto scontato (dopo il voto a Milano dell'aprile 1946 il Ministro dell'interno dichiaro "la scelta repubblicana è nel cassetto") che ci induce a riflettere sul nostro oggi.

Se è vero che ascoltiamo la sfiducia, il malessere di tanti cittadini "verso le cose che non vanno come dovrebbero", la critica alle inefficienze dell'Italia, non dobbiamo pensare che abbiamo fallito ma che la lezione della libertà è da costruire e che la repubblica non l'abbiamo ancora compiutamente realizzata, soprattutto negli intendimenti programmatici (uguaglianza, libertà, solidarietà) che la Costituzione afferma nei principi generali.

La Repubblica è scuola di realtà e la democrazia degli indifferenti, o degli assenti non ci è permessa; se l'indifferenza diventa maggioranza essa ha cessato di esistere.

Sì dice che non vi è partecipazione eppure guardiamo oggi la festa del tricolore a Intra che segnala una voglia di sentirci italiani.

Si dice che ci vuole entusiasmo, o grandi miti, per smuovere gli inerti. Ma cosa può ispirare le coscienze più della costruzione di una società senza corruzione, con meno disuguaglianze e la piena espressione di sé?

Questo il messaggio che invio ai neo diciottenni: è tempo di cambiare con disciplina e impegno.

È tempo di fare le cose difficili. Di essere degni della nostra storia.
W la repubblica.
Silvia Marchionini



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