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Lega Nord sulla rivolta migranti - 21 Novembre 2016 - 13:55

marco
confido che almeno il 50% + 1 capisca che cosi',l'Italia sta diventando l'Africa ed agisca di conseguenza! se non lo capisce mi dispiace ma, non per loro, per me e per chi come me deve pagare le tasse e " che tasse "! per mantenere tutta la porcheria che ci arriva, GRAZIE a Renzi! e poi vorrebbero proibirci di mantenere e curare il nostro cagnolini, altrimenti non siamo buoni cristiani. ma chi se ne frega, non mi interessa di essere una buona cristiana, mi interessa invece e molto fare cio' che credo a casa mia e, con i miei soldi. spero di essermi spiegata molto bene, Lei, continui pure a pensarla come crede, d'altronde, anche se non sembra proprio, in Italia dovrebbe esserci ancora la democrazia anche se, qualcuno dovrebbe spiegare a Renzi e a quelli del PD in generale, il significato di questa parola. grazie

Verbania Protagonista: 2 anni di Marchionini - 16 Novembre 2016 - 17:44

meno male che almeno questa il PD non l'ha firmata
Francamente ho perso il conto di quanti soldi questa amministrazione abbia buttato fino ad oggi, ma infine credo che un conto puntuale sia impossibile da tenere perchè in parte occultato nelle pieghe di una trasparenza per modo di dire (si pensi ai 500’000 euro stimati come spesa del giro d’Italia, di cui parlano consiglieri che hanno provato a recuperare gli incartamenti pur non riuscendoci), alle tante “operazioni simpatia” di pura propaganda, contributi agli amici (di cui ricordo innumerevoli interpellanze) , operazioni inutili e costose come i frontalieri con le ali, la copertura roggia intra, i continui esborsi a cazzum per il CEM senza alcuna visone condivisa con alcuno, e poi ancora le costose e irrisolte questioni : Palazzo Pretorio, Casa Ceretti, Concorso Vigili (abortito dopo il risultato) , Parcheggi (7’000’000 di spese previste solo per intra)… Insomma , azzardo una stima che dividerei in due grandi capitoli: 1- spese senza visione (quindi cattive spese) …direi almeno 8’000’000 , quì ci sono i parcheggi CEM, quello in piazza mercato e quello ipotizzato in zona Tam Tam , e speriamo che 8 milioni bastino. 2- spese inutili e di propaganda …direi almeno un paio di milioni, quì c’è la totale mancanza di politica e il costo dell’arroganza e le “cambiali elettorali” . Frontalieri con le ali, giro d’italia, gli spostamenti di volumi con procedure discutibili, i contributi a pioggia , rogge coperte, consulenze per il cem, progetti di nuovi pontili, partneship , l’incredibile questione canile (dove il Comune ha perso al Tar e al Consiglio di stato e si ostina su una strada assurda per ragioni lontane dal pragmatismo e la trasparenza) ecc. ecc. In tutto ciò il ruolo del PD? Considerando pure tutte e due le segreterie che si sono succedute, qual è stato? Ricordiamo che sono già stati “macinati” 3 assessori, siamo al terzo presidente del consiglio, e al terzo segretario generale… ora la propaganda la fa “verbania protagonista” , il PD ha almeno il pudore di non firmare un manifesto ridicolo pagato probabilmente da noi http://www.verbaniafocuson.it/n846672-se-le-suonano-tra-loro-e-si-compattano-se-li-critichi-ma-tacciono-su-cose-importanti.htm

Teatro: "Non ti pago" - 15 Novembre 2016 - 17:02

non ti pago
NOTE DI REGIA PREMESSA I "giochi di sorte" hanno origini antichissime; per correttezza di informazione, occorre dire che l'origine del gioco del lotto si può individuare a Genova, nella prima metà del Cinquecento e consisteva nello scommettere sui nomi dei cittadini candidati a cariche pubbliche. Era un gioco che prevedeva l'estrazione di cinque nomi di candidati che, su un totale di 120 possibili, sarebbero diventati Membri del Maggiore Consiglio della Repubblica. Si chiamava "giuoco del Seminario", presto ai nomi si sostituirono i numeri ed erano previsti estratti, ambi e terni. L'estrazione, con la possibilità per i vincitori di avere benefici economici significativi, avveniva due sole volte all'anno. Verso la fine del Seicento il gioco del Lotto si diffuse a Napoli, che però del gioco è, nell'immaginario collettivo, la capitale indiscussa. Indubbiamente, tutte le derivazioni relative alle indicazioni che nel sogno arrivano a chi gioca, sono di origine partenopea. Tutto ciò avvenne non senza danni. “Il lotto è il largo sogno, che consola la fantasia napoletana: è l’idea fissa di quei cervelli infuocati; è la grande visione felice che appaga la gente oppressa; è la vasta allucinazione che si prende le anime. […] Il popolo napoletano non si corrompe per l’acquavite, non muore di delirium tremens; esso si corrompe e muore pel lotto. Il lotto è l’acquavite di Napoli.” (da Il ventre di Napoli, di Matilde Serao 1884). Nel 1891, ne "il paese della cuccagna", la Serao prese in esame i danni morali, sociali, economici e psicologici che il gioco del lotto aveva apportato alla società napoletana: un gioco che, con la chimera di fare arricchire in beni materiali, finisce col fare perdere tutto ciò che il poveretto di turno possiede poiché egli,sfidando la propria sorte e sperando di essere sostenuto dalla Dea Bendata, punta tutti i suoi beni in assurde scommesse. LO SPETTACOLO Oggi, che il gioco d'azzardo patologico rovina un numero impressionante di esistenze, con continue sollecitazioni che entrano nelle case turbando e distruggendo la vita di moltissime famiglie, il "Non ti pago" di Eduardo riporta ad un mondo nel quale l'estrazione dei numeri vincenti avveniva una sola volta la settimana... un mondo quasi idilliaco, se rapportato al nostro... un mondo in cui il banco lotto di Ferdinando Quagliolo appare come un'artigianale "fabbrica dei sogni", che ingloba la vita del protagonista,che ha ricevuto in eredità dal padre la proprietà di un banco Lotto a Napoli. Ferdinando si ostina ad inseguire la fortuna interpretando nottetempo le forme delle nuvole, appollaiato sul tetto di casa insieme al fedele e squinternato Agliatiello. Ferdinando è un insieme di testardaggine, fatalismo, ottimismo, rabbia e speranza. Straordinariamente sfortunato, non ne azzecca una, ma ci riprova sempre. La moglie Concetta lo rimprovera di continuo e lui si accanisce sempre di più. La figlia Stella frequenta un giovane sfacciatamente fortunato, che appena chiude gli occhi viene visitato da defunti che gli consegnano numeri che puntualmente escono e per questo Ferdinando soffre di un'invidia che definisce "sete di giustizia". Quando il giovane Mario vince una cifra esorbitante grazie a quattro numeri che gli sono stati portati in sogno dal padre di Ferdinando, tutto si complica. "Non ti pago", dichiara il proprietario del Banco Lotto... e da lì, ricerca di giustizia umana (con l'avvocato Strummillo) e divina (con don Raffaele), tensione familiare, figlia piangente, domestica sull'orlo di una crisi di nervi, moglie alla perenne ricerca di una possibile pace, vicine di casa accusatrici, una stiratrice sognatrice a sostegno della tesi del protagonista, aiutante di casa e bottega, che cerca nel vino la soluzione a tutto o quasi, maledizioni che raggiungono il bersaglio e affliggono una desolata zia; il tutto in un crescendo paradossale che arriva a rasentare la tragedia.

"Veneto banca: non serve allarmismo" - 14 Novembre 2016 - 20:42

Fantasilandi
Ma veramente il Sindaco pensa di poter incidere minimamente sulla questione Venetobanca? lo trovo di una ingenuità disarmante pensare che il presidente Chiamparino e l'onorevole Borghi, possano in qualche modo cambiare il disegno già tracciato a livelli Internazionali, qui si sogna di chiudere la stalla quando i buoi sono scappati da un bel pezzo. Siamo arrivati al punto in cui l'unica banca che potrebbe sopravvivere alla macelleria in atto é Intesa San Paolo, e pensano di incidere sulle decisioni di Venetobanca. Ecco le dimensioni di chi decide le sorti del nostro sistema bancario Questo è del 2015 http://www.senzasoste.it/nazionale/blackrock-la-societa-di-investimento-che-in-italia-conta-pi-di-mattarella Questo del 2014 http://it.ibtimes.com/banche-italiane-svendita-chi-ha-paura-di-blackrock-focus-sul-colosso-americano-da-4mila-miliardi Aggiungo un mio commento di febbraio 2016 Il Piazzista di Rignano lo ha fatto approvare in parlamento, ed il bail in e uno strumento per socializzare le perdite del sistema finanziario privato http://m.repubblica.it/mobile/r/sezioni/economia/2015/07/02/news/approvata_la_legge_ue_le_banche_saranno_salvate_da_azionisti_e_creditori-118157432/ La madre di tutta questa crisi è iniziata qui......A partire dagli anni Ottanta, l'industria bancaria ha cercato di convincere il Congresso ad abrogare il Glass-Steagall Act. Nel 1999 il Congresso a maggioranza repubblicana approvò una nuova legge bancaria promossa dal Rappresentante Jim Leach e dal Senatore Phil Gramm e promulgata il 12 novembre 1999 dal Presidente Bill Clinton, nota con il nome di Gramm-Leach-Bliley Act. La nuova legge abroga le disposizioni del Glass-Steagall Act del 1933 che prevedevano la separazione tra attività bancaria tradizionale e investment banking, senza alterare le disposizioni che riguardavano la Federal Deposit Insurance Corporation. L'abrogazione ha permesso la costituzione di gruppi bancari che al loro interno permettono, seppur con alcune limitazioni, di esercitare sia l'attività bancaria tradizionale sia l'attività di investment banking e assicurativa. Ad esempio, in previsione dell'approvazione del Gramm-Leach-Bliley Act il gruppo bancario Citicorp annunciò e portò a termine la fusione con il gruppo assicurativo Travelers. https://it.wikipedia.org/wiki/Glass-Steagall_Act Quella legge americana nacque proprio nella grande depressione, causata proprio dalla finanza malata ed ingorda, noi effettivamente avendo dei fenomeni di scuola americana In Italia riuscimmo addirittura ad anticipare tutti per responsabilità di Mario Draghi, il padre del Testo unico bancario del 1993 che ha, di fatto, rimesso in piedi una pericolosa commistione fra banche commerciali e banche d’affari, abolendo la Legge bancaria del 1936 con cui fu introdotto in Italia lo standard americano della Legge, chi non impara dalla storia e destinato a riviverla http://nicolaoliva.pressbooks.com/front-matter/introduction/

Nasce la costituente cittadina di Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale - 14 Novembre 2016 - 11:56

Re: Re: Re: interessante
Ciao Giovanni% ...io potrei anche essere d'accordo con un'aliquota unica, ma devi prima dirmi come fai la transizione (1,2,..,10 anni), se sei sicuro di coprire tutti i costi dello stato e in quanto tempo, e via dicendo...ecco questo è quello che manca, e tra queste destra e l'odierna sinistra le differenze sono minime! Si fa in fretta a passare dalla padella alla brace! La stessa, negli ultimi 6/7 anni, cosa a livello locale, tutti contro quando si fa qualche cosa, ma pochi che hanno la lucidità, o forse la volontà, di presentare progetti strutturati e plausibili prima... ...mah! Saluti Maurilio

"Sì" al casellario d'obbligo per lavorare in Svizzera - 12 Novembre 2016 - 12:58

Lady e i patteggiamente
Si vede proprio che Lady non ha frequentazioni con i palazzi di giustizia ( ...e ne va a suo merito) perchè altrimenti saprebbe che:a) ben difficilmente si arriva sul banco degli imputati se proprio non hai fatto nulla; molto spesso, quando vedono che non c'è trippa per gatti, i PM stessi chiedono l'archiviazione della notizia di reato per evitare le assoluzioni per mancanza od insufficienza di prove, cosa che non fa mai loro piacere;b) chi patteggia nel 99,99% dei casi lo fa per usufruire degli sconti di pena che quel rito consente loro:c) se anche s i andato a giudizio ma riconosciuto innocente, nulla apparirà sul certificato penale : non confondiamolo con quello " dei carichi pendenti";d) molto sovente in caso di prima condanna e per reato di lieve entità, i giudici sentenziano anche "la non menzione": anche in questo caso nulla apparirà sul certificato penale ( se non richiesto da organi pubblici). Quindi, se su quelo foglietto qualcosa ci sta scritto è molto probabile che tu non sia proprio un verginello.

Comunità.vb sul futuro di Veneto Banca - 11 Novembre 2016 - 21:25

Re: non concordo
Ciao Hans Axel Von Fersen Credo proprio che il risultato finale sarà max 3 banche nazionali, oddio saranno più francesi, tedesche, americane e cinesi grandi banche che non potranno mai fallire perché troppo grandi, e noi parteciperemo solo alle perdite e mai agli utili, saranno impersonali e sempre più virtuali , così come la moneta che non verrà più nemmeno stampata, ma saranno semplici numeri su server, con programmi informatici dove i conti torneranno sempre e sempre saranno manipolabili, gli unici dipendenti a contratto indeterminato saranno i dirigenti con stipendi osceni e la poca manovalanza contabile, sarà reclutata all'estero come già ora avviene in buona parte, mi raccomando fatevi abbindolare con la bufala del contante è solo per gli evasori, e tutti passate ai pagamenti elettronici. Una banconota da 100 euro passata di mano per cento volte avra sempre lo stesso valore e qualche microbo in più . 100 euro scambiate virtualmente per 100 volte per effetto del grande sogno liberista hanno generato 100 euro alla banca se non molto di più, ed ovviamente quel profitto deriva da una nostra perdita. Ehhh la finanza materia complicata per abbindolare storiella? "Sono tempi duri, il paese è indebitato, tutti vivono a credito... Ad un certo punto, arriva un turista tedesco. Ferma la macchina davanti all'unico albergo ed entra. Posa 100 euro sul bancone della reception e chiede di vedere le camere per sceglierne una. Il proprietario gli dice di scegliere quella che più gli aggrada. Appena il turista è sparito sù per le scale, l'albergatore prende i 100 euro, corre dal macellaio e paga il debito che aveva con lui. Il macellaio va immediatamente presso l'allevatore di maiali al quale deve 100euro e regola il suo debito. L'allevatore, a sua volta, corre a pagare la sua fattura presso la cooperativa agricola che gli procura gli alimenti per gli animali. Il direttore della cooperativa si precipita al pub per saldare il suo conto. Il barman, dà il biglietto alla prostituta che gli fornisce i suoi servizi a credito da un bel po'. La ragazza, che usa a credito le camere dell'albergo con i suoi clienti, corre a regolare i conti con l'albergatore. L'albergatore posa il biglietto sul bancone della reception dove il turista lo aveva posato. Dopo un po', il turista scende le scale e annuncia che non ha trovato una camera di suo gusto, per cui riprende il suo biglietto da 100 euroe se ne va... Nessuno ha prodotto nulla, nessuno ha guadagnato nulla, ma nessuno più è in debito e il futuro sembra molto più promettente

#IOVOTONO, A VERBANIA: INFORMARSI E INFORMARE! - 10 Novembre 2016 - 17:54

Re: Velocità delle leggi
Ciao Rocco Pier Luigi Forse continuare a legiferare non è positivo, forse sarebbe meglio se dopo aver approvato le leggi, non passassero anni prima dei decreti attuativi, forse gran parte delle leggi sono inutili ed ingolfano la vita quotidiana, forse basterebbe attuare e fare rispettare le leggi esistenti, d'altronde se vi fossero poche leggi chiare ed equilibrate come farebbero a vessarci continuamente, come potrebbero aggirare diritti basilari dei cittadini,come farebbero a favorire gli amici degli amici. L'ultima chicca è l'abolizione degli studi di settore a parole, perchè nei fatti cambia solo il nome INDICATORI DI COMPLIANCE solita parola inglese per confondere le acque, i commercialisti al solito non sapranno come fare ad applicarla fino all'ultimo momento utile, gli errori saranno molti, scatterà la solita moratoria per i ritardi e gli errori formali, due o tre anni prima di capirci qualcosa,poi faranno ulteriori modifiche ed altri problemi di applicazione, fino a quando arriverà il nuovo esecutivo e cambierà di nuovo tutto per non cambiare nulla, i piccoli imprenditori perseguiti per errori di ogni sorta, spesso dovuti ad interpretazioni errate della legge, produzione di dati, percentuali e liste varie da inoltrare al fisco facendo il loro lavoro, con livelli di burocrazia insostenibili per i piccoli imprenditori,una produzione cartacea di documenti immane da quando tutto e digitalizzato,il risultato è che sempre più artigiani ed imprenditori chiudono, dopo una vita di attività imprenditoriale. Siamo il Paese dove chi gestisce la burocrazia e le autorità di vari livelli e controlli occupano un numero impressionante di addetti, il problema è che a mantenerli sono i sempre meno imprenditori ed artigiani che si sporcano le mani, e questi devono far lavorare per un tozzo di pane i loro operai, ma sostenere costi assurdi per il cuneo fiscale oltre ai corsi, visite,registri,permessi,patentini,crediti formativi,abilitazioni ecc..ecc. Forse invece di legiferare continuamente e velocemente ci sarebbe bisogno di eliminare molte leggi ed una stabilità normativa negli anni

La lapide del battello "Genova" - 7 Novembre 2016 - 12:30

Re: realtà storiche
Caro Marco Zacchera continui a fare esempi assolutamente corretti, ma che non partono dal presupposto giusto! Chiaramente, la storia non si fa con “se” e con i “ma”, così come la guerra non è mai ne bella e ne nobile. Chissà quanti civili sono morti nelle recenti partecipazioni italiane il Libia, Afghanistan, Iraq,…senza che se ne parli, o semplicemente, se ne sappia qualche cosa. Ma questa è la guerra, se decidi di mandare aerei, navi e uomini armati, in un territorio ostile, qualcuno muore! Per questo, non dobbiamo limitarci a discutere dei singoli eventi, troveremo sempre angolature diverse, che potrebbero o meno, giustificare i fatti. Ma proviamo a rispondere, in modo assolutamente “onesto” e libero da qualsiasi preconcetto, alla domanda chiave: “anche se non approviamo come si sono sviluppati gli eventi (15 luglio, 8 settembre, fuga del re,…) era legittima la scelta di firmare la resa incondizionata?” Ribadisco, resa incondizionata e non armistizio come si tende a farlo passare ancora oggi sui libri di scuola, perché, per la guerra, voluta da chi poi ha voluto continuare l’avventura nella RSI, per l’Italia non avrebbe potuto avere altri sbocchi, noi eravamo il “ventre molle” dell’asse; non a caso, i primi sbarchi alleati avvennero in Italia (10 luglio 1943 in Sicilia, 9 settembre 1943 a Salerno, 22 gennaio 1944 ad Anzio mentre solo il 6 giugno 1944 sbarcarono in Normandia e il 15 agosto 1944 in Costa Azzurra!). Se si ritiene che questa scelta fosse legittima, e non vedo su quali basi si possa pensare che non lo fosse, visto che, banalmente, era il re e non il capo del governo a firmare leggi, dichiarazioni di guerra,… la Repubblica Sociale non avrebbe avuto modo di esistere! Tutto quello che è successo dopo il 23 settembre 1943 (data ufficiale di nascita della RSI) è diretta responsabilità di chi ha voluto questa “avventura”. In questo, c’è un’oggettività evidente di parte “giusta” e parte “sbagliata” (le virgolette sono d’obbligo). Qualcuno potrà obiettare che la RSI è nata per volontà dei tedeschi! Verissimo, ma quanto aiuto ha avuto da parte degli italiani? Quanti italiani, come Mussolini, Borghese, Graziani solo per citare i primi che mi vengono in mente, non hanno “obbedito” al loro legittimo governo e con le loro decisioni hanno fatto si che iniziasse una vera e propria guerra civile? È chiaro che se continuiamo ad inquadrare quegli anni secondo uno schema partigiani “buoni”, nazisti “cattivi” e fascisti “cattivi, ma…” non se ne esce. Se poi cerchiamo di “leggere” e “giustificare” gli eventi in funzione dell’appartenenza attuale (MSI prima, AN poi e ora boh, ma anche PCI prima e boh dopo) si farà ancor più fatica ad uscirne! Ovvio, che in tutto questo, le colpe non sono di quei poveracci che si sono trovati da una parte o dall’altra dello schieramento, senza capire bene il perché o che si sono trovati in mezzo a fatti di guerra, ma di chi li ha portati a questi eventi! In questo contesto, è corretto pensare di ricordare i morti del battello Genova, ma anche del battello Milano affondato in analoghe circostanze a Pallanza e di tutte le altre vittime di questa guerra assurda; ma non come morti per “mano di… in contrapposizione a…”, come si sta cercando di fare, ma perché queste persone, sono vittime di una guerra assurda che si poteva evitare o quantomeno limitare! Saluti Maurilio

M5S su riqualificazione via Madonna di Campagna. - 2 Novembre 2016 - 19:38

Re: Il valore dei Grillini
Ciao Claudio Ramoni Vogliamo scendere al livello di chi l'ha fatta più grossa? Ricordiamoci sempre che i parlamentari 5 stelle non sono professionisti della politica,e di sicuro non hanno responsabilità sulle condizioni in cui versa il paese,e non pagano per avere uno scranno come il PD 35mila euro http://www.ilfattoquotidiano.it/.../elezioni.../481632/ Detto questo la Senatrice ha sicuramente sbagliato, ma non dimentichiamoci che troppo spesso ciò che sembrava complottismo si è rivelata realtà, e che il M5S è arrivato ad essere il primo partito in Italia, anche perchè cerca di smascherare tutte le trame che danneggiano il popolo sovrano, e ce ne sono troppe. Giudicate Voi se questo è un atto di maggiore gravità La senatrice del Partito Democratico Maria S. su Twitter ha postato una foto parlando della piazza di Renzi per il Sì al referendum costituzionale dell’altro giorno. Peccato però che l’immagine sia sbagliata e si riferisca al 3 ottobre 2009, manifestazione per la libertà di stampa e contro il governo Berlusconi. Da notare l'ironia della sorte, il suo commento nel tweet è stato "Qualcuno ha detto che eravamo pochi..ora diranno che è un fotomontaggio..tanto bugia più...bugia meno" https://twitter.com/.../status/793071571212599297/photo/1... Parliamo di valori? magari del Vostro Leader e del suo Aereo da 40 mila euro al giorno? http://www.ilfattoquotidiano.it/.../air-force.../2503723/ Oppure della sua parola di uomo d'onore? - Non farò mai il segretario del PD, sono il meno adatto. (Renzi 6 novembre 2012). - Se vinco mai più larghe intese. (Renzi 20 ottobre 2013). - "Quando un leader politico viene condannato con sentenza DEFINITIVA passata in giudicato, la partita è FINITA: game over." (Renzi, 11 settembre 2013 - Per tutto il 2014 il premier è e sarà Enrico Letta. (Renzi 22 dicembre 2013). - Nessuna intesa tra Letta, Alfano e me, non voglio essere assolutamente accomunato a loro (Renzi 29 dicembre 2013). - Enrico non si fida di me ma sbaglia io sono leale. (Renzi 12 gennaio 2014). - Il governo Letta deve lavorare per tutto il 2014. (Renzi 13 gennaio 2014). - Enrico stai sereno nessuno ti vuole prendere il posto vai avanti. (Renzi 18 gennaio 2014). - La staffetta Letta renzi non è all'ordine del giorno, io, sia chiaro sto fuori da tutto (Renzi 5 febbraio 2014). - Al governo senza elezioni chi ce l'ho fa fare? Io non diventerò mai presidente del consiglio senza il voto. (Renzi 10 febbraio 2014). - Accetto tre ministri di NCD ma devono essere facce nuove, Alfano quindi non può esserci. (Renzi 21 febbraio 2014). - Io non sono aggrappato alla seggiola. (Renzi 21 maggio 2014). - Nessuna intesa tra Letta, Alfano e me, non voglio essere assolutamente accomunato a loro. - "Immunità, reintrodurla, un errore clamoroso." (Renzi giugno 2014). - "Non sono nelle mani di Berlusconi. (Renzi 10 agosto 2014). Se Renzi inganna i suoi, quanto ingannerà gli altri e gli italiani? Potremmo aggiungere il Vostro emerito Presidente bieletto, che faceva la cresta ai voli https ://www.youtube.com/watch?v=f6rD-FRHTx4  E se mai il M5S avrà una lista superiore a questa, http://www.ilfattoquotidiano.it/.../pd-la-nuova.../2691955/ solo allora potrete permettervi da dare lezioni di valori. Un piccolo appunto Sig.Ramoni si vada a leggere in particolare l'articolo 3 del Vostro manifesto dei VALORI (tralatro scritto da Mattarella) e mi spieghi come fà a coniugarlo con la Vostra riforma costituzionale

Provincia: 31 ottobre uffici chiusi - 31 Ottobre 2016 - 23:06

Il Gattopardismo
Nel Gattopardo c'è ancora una verità italiana: se tutto cambia esteriormente, tutto rimane com'è; se tutto rimane com'è, tutto può cambiare interiormente. Credo che siano varemente in pochi, ad aver compreso la fantomatica ABOLIZIONE DELLE PROVINCE E non credo di essere tra gli eletti, ad averne compreso compiutamente le modifiche. Di una cosa sono certo, chi detiene il potere (teoricamente dovrebbe essere il popolo, ma appunto in teoria) non lo cede senza essere costretto, che questa classe politica lo faccia per il bene comune lo trovo alquanto improbabile. Dopo questa lunga premessa provo a dare una mia lettura. Con il no a tutti gli emendamenti proposti, Montecitorio ha approvato con 260 voti favorevoli, 158 voti contrari, 7 astenuti e 204 assenti,la famosa legge Delrio. Probabilmente ci sarà stata qualche partita di calcio, per motivare l'assenza di 204 parlamentari, forse si poteva pensare anche a dimezzare la camera dei deputati,dimezzandone i costi, tanto le leggi passano ugualmente con gli Yes Man. Comunque tornando alla legge si modificano competenze che devono gestire questioni, come bloccare il traffico di un viadotto pericolante che crolla causando lutti e feriti come appena successo in Lombardia, ad esempio. Secondo quanto previsto dal disegno di legge approvato, infatti, le Province non spariranno, ma vedranno ridefiniti molti dei suoi compiti e, soprattutto, cesseranno di essere organi elettivi. A fare parte delle nuove giunte provinciali e dei nuovi consigli, infatti, i sindaci, gli assessori o i consiglieri eletti dei Comuni che appartengono al territorio sotto cui la giurisdizione della provincia rimane. Così nascono le Città metropolitane e gli Enti di Area Vasta, che hanno lo scopo di svuotare le competenze delle attuali Province in attesa della riforma della costituzione. Quindi in sostanza credo che non abbiano torto, ma nenche ragione sia Paolino che Giovanni%. Sempre se vince il SI con la riforma del titoloV. Le province saranno abolite sulla carta come dice Giovanni% ma nei fatti vi saranno ancora. Non cambia nulla come dice Paolino? Non proprio, sono circa 20.000 i lavoratori da ricollocare entro il 2019, e chi non lo sarà verrà di fatto licenziato. Le competenze provinciali vengono trasferite alle Regioni e ai Comuni. Si fa eccezione per le competenze di edilizia scolastica, della pianificazione dei trasporti, della tutela dell’ambiente: funzioni che rimarranno alle Province (fino a quando queste non verranno completamente abolite con la riforma del Titolo V). Ma non per le Città Metropolitane, le quali avranno le seguenti funzioni fondamentali proprie: a) piano strategico del territorio metropolitano; b) pianificazione territoriale generale; c) organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito metropolitano; d) mobilità e viabilità; e) promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale; f) sistemi di informatizzazione e di digitalizzazione in ambito metropolitano. Ulteriori funzioni possono essere attribuite alle città metropolitane dallo Stato o dalle regioni, quali? Sia Regioni che Comuni ricevono sempre meno risorse da Roma, e si troveranno ad avere maggiori costi per le ulteriri funzioni. Chi mastica un pò di politica attiva, conosce quanto sia grande l'impegno mentale, fisico ed in termini di tempo da dedicare al prorio rulolo, che sia un Sindaco od un consigliere, se vuol fare seriamente il proprio lavoro, quindi aggiungere ulteriori impegni, (nel caso delle città Metropolitane il Sindaco della città capoluogo coincide con il Presidente, doppio ruolo) non farà altro che aumentare l'inefficienza e la superficialità della politica, e della macchina amministrativa, ad affrontare questioni complesse e delicate. La stessa cosa dicasi per il Senato Segue......

Referendum: incontro per il SI - 27 Ottobre 2016 - 18:30

Fine
Voto no perché a conti fatti il risparmio è di un caffè a testa per ogni italiano. Troppo poco per venderci il diritto di voto. Voto no perché ho letto l’articolo 70 e ho capito solo una cosa: diventa tutto più complicato. Voto no perché il cambiamento non è un bene in sé, infatti si può sempre peggiorare: come in questo caso. Voto no perché non voglio lasciare ai miei nipoti una repubblica riformata seguendo la traccia della banca d'affari JP Morgan. Voto no perché le banche d'affari e le società finanziarie che hanno truffato i risparmiatori sono tutte per il Sì. Voto no perché la Costituzione si può modificare, ma per estendere i diritti, non per restringerli. Per allargare la partecipazione, non per limitarla. Voto no perché la Costituzione si può modificare, ma con un altro metodo, in un altro contesto, da parte di un altro parlamento legittimato dal voto popolare. Voto no perché non si può tener fermo un Paese sulla riforma della Costituzione con 11 milioni d italiani che non si possono più curare. Voto no perché non si può bloccare il parlamento per mesi di fronte a una crisi economica che il governo non riesce ad affrontare. Voto no perché non tutti i modi per superare il bicameralismo sono ugualmente validi. Quello scelto è pessimo. Voto no perché ci saranno molti più conflitti di attribuzione fra camera e senato e quindi l'iter delle leggi sarà più lento, costoso e complicato. Voto no perché se camera e senato avranno maggioranze politiche diverse - come può capitare - si bloccherà tutto. Voto no perché lo statuto per le garanzie delle minoranze lo farà la maggioranza dopo aver vinto le elezioni. Voto no perché il pd avendo la maggioranza in 17 regioni su 20 calcola di avere al primo giro di giostra la maggioranza assoluta dei senatori. Voto no perché hanno riempito la Costituzione di annunci e di enigmi, per esempio nessuno sa di preciso come davvero verrà eletto il senato. Voto no perché invitano in tv De Mita, D'Alema e Cirino Pomicino a fare i testimoni del No per farci credere che la partita è fra vecchio e nuovo. Voto no perché se vince il no non vince Salvini o Grillo. Vince la Costituzione. Voto no perché vogliono metterci paura con la storia della Brexit. Voto no perché non c'è nessuna relazione fra vittoria del sì e ripresa economica. Voto no perché se vince il no non ci sarà nessuna apocalisse, come vogliono farci credere per indurci a votare sì. Voto no perché il referendum riguarda la Costituzione, non le convenienze politiche di questo o quel partito, di questo o quel politico. Voto no perché non si può imputare alla Costituzione colpe che sono tutte e sole di una classe politica corrotta e incapace. Voto no perché è evidente che ci stanno fregando anche stavolta. Sempre dal profilo FB di Piero Ricca

Referendum: incontro per il SI - 27 Ottobre 2016 - 17:42

Segue
Voto no perché i nuovi senatori avrebbero l’immunità parlamentare anche se non eletti dal popolo. Potrebbero approfittarne i politici locali più compromessi. Voto no perché i nuovi senatori sarebbero dei dopolavoristi, chiamati a fare i sindaci e i consiglieri regionali, ma anche a partecipare alle complesse funzioni legislative del Senato. Voto no perché il partito di governo potrebbe votarsi da solo il prossimo presidente della repubblica. Al settimo scrutinio infatti bastano i tre quinti dei partecipanti al voto in assemblea comune fra camera e senato. Voto no perché il prossimo presidente della repubblica sarebbe in ostaggio del capo del governo, che con i numeri della sola maggioranza alla camera potrebbe metterlo in stato d'accusa. Voto no perché il partito unico di governo con i suoi soli numeri alla camera potrebbe portarci in guerra, naturalmente chiamandola missione di pace. Voto no perché il governo potrebbe decidere al posto delle regioni su tutte le questioni più importanti che riguardano i territori, dove girano i loro affari e i nostri diritti, senza un rapporto diretto con la popolazione locale Voto no perché i poteri della finanza vogliono al governo un amministratore delegato con pieni poteri esecutivi che spiani la strada a ulteriori privatizzazioni e smantellamento dello stato sociale: ecco perché sono tutti per il sì. Voto no perché la deforma moltiplica il numero dei possibili procedimenti legislativi e dunque complica ancora di più l’iter delle leggi. Altro che semplificazione! Voto no perché noi non abbiamo bisogno di più leggi da approvare in minor tempo, ma di leggi migliori. E la qualità delle leggi non dipende dal sistema del bicameralismo perfetto. Voto no perché la legge contro la corruzione è ferma da quasi tre anni, mentre la legge Fornero è stata approvata in pochi giorni. Non c'entra il bicameralismo perfetto, ma la volontà politica. Voto no perché una Costituzione non comprensibile dal popolo è contro il popolo. Voto no perché sono contro la democrazia in mano a un Capo e al suo cerchio magico. Voto no perché una Costituzione scritta male è una Costituzione pensata male. Voto no perché è una schiforma pensata solo per gli interessi immediati di chi l'ha imposta al paese. Voto no perché è una deforma imposta al paese da Napolitano e dai suoi referenti internazionali. Voto no perchè nel Manifesto dei Valori del Pd c'è scritto che non si deve cambiare la Costituzione a colpi di maggioranza. L'ha scritto Mattarella. Voto no perché la suggestione del Nuovo contro il vecchio è falsa. Voto no perché pure Napolitano nel 2006, contro la deforma di Berlusconi, diceva che non si deve cambiare la Costituzione a colpi di maggioranza. Voto no perché in tutta questa operazione di potere si percepisce un nauseabondo odore di massoneria. Voto no perché mi spaventa questo diabolico mix di malafede e incompetenza. Voto no perché "basta un si" lo dicono sempre i truffatori, gli addetti al telemarketing e i venditori petulanti e disonesti. Voto no perché Renzi e Napolitano hanno fatto una legge elettorale su misura per il pd. E ora vogliono cambiarla per paura di perdere al ballottaggio. Voto no perché hanno forzato l'art. 138 della Costituzione con tante modifiche diverse che ci chiedono di approvare in blocco, come se il referendum fosse un plebiscito o un voto di fiducia. Voto no perché Renzi prima ha promesso che in caso di vittoria del no avrebbe chiuso con la politica e ora, per paura di perdere il referendum, s'è rimangiata la parola. Voto no perché hanno trasformato perfino la scheda elettorale in un volantino di pubblicità ingannevole. Voto no perché è insopportabile la malafede di chi dice: basta un sì "per ridurre il numero di politici". Voto no perché mentono sempre, pure sui costi. All'inizio dicevano che si risparmiava un miliardo, poi mezzo miliardo, infine la Ragioneria dello Stato ci ha detto che il risparmio è di 58 milioni lordi. Voto no perché a conti fatti il risparmio è di un c

Referendum: incontro per il SI - 27 Ottobre 2016 - 17:20

Uno che vota si?
Oggi giovedì 27 ottobre sarò a Isola della Scala (Verona) per un incontro pubblico a favore del No. Presso la Sala civica in via Cavour 1. Dalle ore 20,45. Però stavolta sosterrò le ragioni del Sì. Confesserò il mio timore per il crollo delle borse, l'impennata dello spread, l'isolamento dell'Italia, la rinascita di De Mita e il ritorno della peste bubbonica. Spiegherò che godo al pensiero di togliere un po' di magnoni dal senato e di potermi finalmente gustare un caffè all'anno con il loro immondo stipendio. Chi ce l'ha mai permesso? Ma è solo un primo passo. Poi arriverà il turno anche dei deputati. Lasciamo che si eleggano tra loro nei consigli di zona se ne hanno voglia! Chiederò a tutti di sostenere il Nuovo, per cui lavora fin dal 1953 Giorgio Napolitano, perché altrimenti non si cambia più nulla, come dice Benigni. E la palude ci sommergerà, come insegna Cacciari. Troverò le parole per far capire a tutti che il bicameralismo perfetto è la radice di ogni corruzione, come sappiamo da settantasette anni. E che per essere davvero liberi ci serve un uomo forte al comando. Giovane, dinamico, uno che piace a Obama ma prima di tutto a Verdini. Farò l'elogio del nuovo Senato, che è cosi meraviglioso che non esiste l'uguale in nessuna parte del mondo. Si riunirà tre volte l'anno per non farci spendere nulla. Si rinnoverà da solo per non dare disturbo a nessuno. Dirò che abbiamo intrappolato l'Unione europea, costringendola a entrare in Costituzione per poterla cambiare dall'interno. E difenderò la JP Morgan e le altre banche d'affari. Che colpa hanno loro se propongono di abolire il Cnel come vogliamo tutti? Convincerò i presenti che con questa Costituzione nuova di zecca che ci viene donata da una eroica minoranza l'Italia sarà più semplice, più veloce, funzionerà tutto così bene che non ci sarà nemmeno più bisogno di votare. Avremo ancor più tempo per l'aperitivo, sarà tutto bellissimo (dal profilo FB di Piero Ricca )

Maratona Culturale di solidarietà a Il Maggiore - 21 Ottobre 2016 - 13:16

Parcheggio
ma per carità..ma perchè dobbiamo distruggere una fetta di parco (tra l'altro uno dei più belli a VB) per qualche posto auto in più? E' già stata autorizzata la costruzione di un parcheggio multipiano a pochi metri di distanza (ex Padana gas). Piuttosto sarebbe utile chiedere come mai i lavori non sono ancora iniziati..e non colate di asfalto dove non è lecito aspettarseli. D'accordo sull'accesso ai canali di vendita alternativi: ricordo però che c'è una biglietteria online che funziona a meraviglia (anche se la grafica potrebbe essere certamente migliorata). Saluti AleB

Marco Sacco ambasciatore del gusto nel mondo - 18 Ottobre 2016 - 08:55

sacco,italianita' e olio
oltretutto,Sacco 2 stelle ,sta facendo da testimonial a ilio di semi.....nn dovrebbe ''testimoniare'' l'italianita' dell'olio extra vergine d'oliva?....e' risaputo che l'olio di semi viene considerato 'serie b'',ed i semi arrivano da paesi tipo Cina ed Ukraina....ma tant'e'...all'ambasciatore dell'italianita' ''pecunia non olet''............fate vobis....2 stelle''cadenti''......

Giordano Andrea Ferrari - Lascia la Maggioranza - 13 Ottobre 2016 - 18:34

Condivido e no
Condivido la scelta di Ferrari che se ne è andato dalla maggioranza non condividendone più obiettivi e modi operativi: meglio lui di chi tace e no prende posizioni decise. Sono però d'accordo con Lady che certi salti di barricata non dovrebbero essere possibili: chi sceglie di andarsene non dovrebbe avere l'opportunità di schierarsi in un'altra compagine. Che è poi ciò che abbiamo visto fare a livello governativo più e più volte in tutti i partiti: ma come diceva qualcuno che ha fatto il politico di lungo corso, la politica non è cosa per verginelle ma è merda e sangue. A' la guerre comme à la guerre dicono i francesi e chi non ha fegato è meglio che non faccia il politico.

Ipotesi di passeggiata Intra - Suna - 11 Ottobre 2016 - 21:03

Re: A favore della pista ciclabile
Ciao info L'idea del segway mi sembra interessante, riguardo al costo autisti è vero potrebbe far lievitare i costi, ma di sicuro aumenta occupazione e poi non è detto, se il servizio funzionasse a pieno ritmo le entrate sarebbero maggiori rispetto alle attuali. Piccoli bus possono essere modulati sui flussi stagionali, ed il fermo macchina non sarebbe grave come per un mezzo da 2/300 mila euro, mentre gli autisti potrebbero in parte essere stagionali. E non essendo necessaria la patente D si potrebbe pensare anche a prestazioni per il fine settimana, moltissimi potrebbero essere i candidati e costerebbe meno di un autista con patente D. Si deve pensare in un ottica da qui a 30/40 anni prima di sperperare danaro pubblico, pensiamo a 30 anni fa, non avevamo nemmeno internet, ora in mobilità la telefonia permette usi infiniti attraverso la rete , si possono progettare strade sfruttando la cinetica del traffico e recuperare energia http://www.fotovoltaicosulweb.it/guida/ricavare-energia-cinetica-dal-traffico-l-invenzione-di-una-start-up-italiana.html il fotovoltaico ed altre fonti rinnovabili erano sogni insomma chiuderei tanto per cambiare con una citazione “Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia a lavorarci. E allora può diventare qualcosa di infinitamente più grande”. Una frase sui sogni di Adriano Olivetti, grande imprenditore e grande visionario i cui sogni si sono trasformati in opere che hanno segnato il tempo e la storia. Purtroppo gli è succeduto un certo De Benedetti più che imprenditore direi PRENDITORE ahimè non posso non postare questo suo pensiero ...... “Alla fine del fascismo la maggior parte degli intellettuali vedeva nei partiti uno strumento di libertà. Io no. Sono organismi che selezionano personale politico inadeguato. Un governo espresso da un Parlamento così povero di conoscenze specifiche non precede le situazioni, ne è trascinato. Ho immaginato una Camera che soddisfi il principio della rappresentanza nel senso più democratico; e poi sappia scegliere ed eleggere un senato composto delle persone più competenti di ogni settore della vita pubblica, della economia, dell’architettura, dell’urbanistica, della letteratura”.

Ipotesi di passeggiata Intra - Suna - 11 Ottobre 2016 - 17:56

Re: Re: Follia è fare sempre la stessa cosa
Ciao Aston Tutti i dubbi sono leciti ci mancherebbe, proprio per questo motivo scelte strategiche e costose andrebbero sempre attuate in un ottica di lungo periodo, e questo per i motivi sopracitati non viene fatto. Prima di investire milionate forse qualche studio di fattibilità non guasterebbe. Per quanto può valere il mio parere ci provo magari in maniera troppo fantasiosa, parlavi di insostenibilita economica pensiamo che al prezzo di un bus classico credo si possano comprare almeno 8/10 pulmini da 9 posti , senza contare i minori costi di manutenzione, e si aumenterebbe l'occupazione. Riguardo ad una metropolitana mi sembra eccessiva per verbania , forse si potrebbe pensare ad una sorta di tram elettrico su ruote per la tratta lungolago intra pallanza, se riduciamo il traffico auto e la via le facciamo a senso unico con ciclabile annessa, magari se fosse un filobus si potrebbe sfruttare la linea aggiungendo una copertura a vantaggio della ciclabile, che sarebbe protetta per la pioggia. Esagerato? Forse ma le buone idee vengono anche con questi esercizi. Sui turisti che girano in auto a verbania farei alcune considerazioni, quanti sono solo in transito e non si fermano? Quanti sono alloggiati in campeggio magari a fondotoce dove tra il continental e l'isoluno parliamo di 4/5000 persone che si muoverebbero volentieri con dei mezzi pubblici efficienti, aumentando i consumi e l'occupazione di intra e pallanza e riducendo il traffico, qualche sondaggio in merito che non sia autocelebrativo non guasterebbe. I residenti che rinuncerebbero o ridurebbero l'uso, dell'auto darebbero spazio ai turisti Sempre i turisti o chi abita in collina sfrutterebbero vari parcheggi già esistenti anche se non centrali con una buona rete pubblica. Voglio esagerare, perché non incentivare in estate o al sabato anche d'inverno una sorta di tuc tuc , con pedalò elettrici a batteria , le prestazioni cominciano ad essere incredibili nel cicloturismo, dove ragazzi disoccupati o studenti potrebbero avere uno sbocco, quanti di noi salirebbero in coppia su di un pedalò intra pallanza al costo di 2 euro? In un turno di 4/5 ore un ragazzo potrebbe incassare dai 30 ai 40 euro , senza menzionare i vari noleggi con conducente o servizi tipo uber o bla bla Car, dato che i nostri giovani avranno sempre meno possibilità economiche per mantenere un auto di proprietà. Il bike sharing esistente andrebbe reso più fruibile, prevedere una sorta di app dove tutti questi ipotetici servizi ed orari con relative mappe siano visibili prenotabili ed aggiornati, all'ingresso della città pubblicizzare a caratteri cubitali la sola app dove il turista avrebbe subito tutte le informazioni ed i mezzi per un piacevole soggiorno, magari sviluppata in collaborazione con alberghi ed associazioni varie dividendo i costi spero di non avervi annoiato ma di aver stimolato la fanatasia

Ipotesi di passeggiata Intra - Suna - 11 Ottobre 2016 - 12:41

Re: Follia è fare sempre la stessa cosa
Ciao privataemail a proposito di meno auto in città siamo tutti d'accordo però deve appunto essere una città con tutte le alternative di mezzi di trasposrto (metropolitane, linee di superficie etc.) pubblici degne di questo nome; e qui è il punto dolente perchè una realtà piccola come Verbania non troverà mai un punto di pareggio economico tra comprare i mezzi (per di più elettrici o a idrogeno) ed il numero di utenti, sempre e comunque limitato. E' un po il discorso di portare i frontalieri in Svizzera via lago; sulla carta è una buona idea ma a conti fatti irrealizzabile. Leggo in quasi tutti i commenti la parola "turismo"; ma allora non le vedo solo io le decine di macchine con targa svizzera, tedesca, francese etc. che durante l'estate cercano un parcheggio per visitare la nostra città. Perchè qui ci si dimentica troppo spesso che le quattro ruote sono il mezzo con cui il 95% dei turisti raggiunge Verbania. Ed allora i parcheggi volenti o nolenti servono anche per loro e non solo per i verbanesi. Mi sembra inutile scomodare le macchinazioni della politica in combutta con la finanza e le banche, basta vedere il numero di posteggi disponibili nelle nostre città vicine a vocazione turisitica; Stresa con un parcheggio enorme proprio sul lungolago e centinaia di parcheggi a disposizione all'interno degli alberghi, Arona ha una quantità infinita di parcheggi sempre in zona centrale, Orta, con un parcheggio scavato nella montagna alle spalle del borgo. E non parliamo di Locarno o di Ascona. Poi la pista ciclabile da Intra a Suna è perfetta, ma una cosa secondo me non esclude l'altra.