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Minore e Immovilli: "Rifiuti, tariffe e lavoratori" - 7 Maggio 2015 - 16:18

dimenticavo....
Il titolare dell'impresa da bello e cattivo tempo mi licenzia per poi farmi la proposta. Più che lavoro in nero diciamo lavoro in grigio. Controlli? Impossibili. Multe? Improbabili e anche se ne prendesse chiude tutto e riparte intestando la baracca a un prestanome. Tiziana: "E' così in tutta Europa" Ti invito a fare un giro nel centro (inteso come Abruzzo, Molise e Lazio) e sud Italia e poi un bel volo per Bucarest. I controlli esistono solo nel Nord Italia.

Minore e Immovilli: "Rifiuti, tariffe e lavoratori" - 7 Maggio 2015 - 10:37

Pensatore ho meditato....
... e ho sto dubbio: butto cifre a caso... Premessa: impresa da bello e cattivo tempo, lavoro come un negro e mi dà 1.000 euro. Reddito di cittadinanza 800 euro. L'imprenditore allora mi fa questo discorso: "Allora 800 te li dà lo stato, io ti do 500 e tu guadagni 1.300 e ne becchi 300 più di prima". Caso a) Io accetto. Caso b) Non accetto, imprenditore: "allora faccio venire un pakistano e gli do 600 euro e tu fai a fare .. .."

Minore e Immovilli: "Rifiuti, tariffe e lavoratori" - 7 Maggio 2015 - 10:18

Reddito di cittadinanza e non ci pensi più !
Le imprese smetteranno di fare il bello e il cattivo tempo solo quando i cittadini lavoratori non saranno più al guinzaglio degli imprenditori e cioè quando saranno liberi, avendo le spalle coperte da un reddito alternativo, di abbandonare l'impresa al suo destino stracciando essi stessi il contratto e andandosene sbattendo la porta. Un lavoratore, in presenza di un reddito di cittadinanza, acquista una forza contrattuale inedita in Italia ma esistente in tutta Europa tranne che, guarda un po', solo in Grecia ed in Italia. In presenza di un "Reddito di cittadinanza" gli imprenditori sono costretti a garantire un minimo salariale altrimenti non troveranno mai collaboratori disposti a lavorare per loro ! Meditate gente, meditate. http://www.beppegrillo.it/la_cosa/2015/05/07/come-funziona-il-reddito-di-cittadinanza-nei-paesi-ue

Servizio Civile Nazionale, Bando Ordinario 2015 - 25 Marzo 2015 - 11:41

a difesa di HANS
Non credo che Hans voglia difendere il lavoro sotto pagato. Credo invece che voglia dire che piuttosto di non far niente e aspettare che arrivi il lavoro perfetto che ognuno di noi spera, meglio accettare dei compromessi e far qualcosa per guadagnarsi la michetta! Una volta esisteva il concetto di "fare la gavetta", e secondo me l'opportunità che il servizio civile dà è proprio quella di far fare la gavetta e soprattutto un po' di esperienza di vita ai giovani che escono dalla scuola e che non hanno ancora un lavoro. Conosco un ragazzo di 20 anni alla sua prima esperienza lavorativa come apprendista in un impresa ed è strafelice del suo primo stipendio di 500 euro, non si pone nemmeno il problema di essere sottopagato. Esiste sì il problema della disoccupazione, ma troppo spesso esistono anche persone che non si "abbassano" a fare lavori che considerano non alla loro altezza. La gioventù di oggi è abituata troppo bene e troppo viziata, troppo comodo vivere alle spalle della comunità e della famiglia per pigrizia.

“La Trattativa” di Sabina Guzzanti - 14 Marzo 2015 - 11:35

E invece bisogna andare "oltre" le corporazioni !
Ogni impresa è un unico organismo produttivo, contrapporre l'imprenditore, notoriamente di "destra", al collaboratore, di "sinistra" per antonomasia, non fa il bene dell'impresa stessa e non fa di certo il bene del Paese. Ogni cellula produttiva di uno Stato dev'essere immersa in un tessuto che ne riconosca il valore e ne agevoli il più possibile la funzione di creatrice di ricchezza alla quale concorrono, con le stesse responsabilità tanto gli imprenditori quanto i suoi collaboratori. Leggi che regolino il divario dei guadagni tra il più alto e il più basso salario di un'azienda sono sufficienti a garantire un'equa distribuzione degli utili, il rapporto ideale dovrebbe essere di 1/12, cioè ottenere che il salario più basso non sia mai inferiore alla dodicesima parte del più alto. Leggi che diano la possibilità ai collaboratori di "abbandonare" l'imprenditore al suo destino avendo le spalle coperte da un reddito di cittadinanza, non permetterebbero alcuna forma di sfruttamento e decreterebbero la fine di coloro che intendono arricchirsi sulla disperazione altrui. Questo è il compito dello Stato, garantire i servizi e creare leggi che riducano le ingiustizie lasciando ad ognuno di poter godere dei frutti del proprio maggiore impegno senza che questo venga vissuto, dagli altri, come un'ingiustizia sociale. Un'Italia migliore è possibile, quando le corporazioni e le lobbies saranno messe all'angolo e la serenità del cittadino sarà il centro delle attenzioni della politica, potremo dire di vivere davvero in uno Stato moderno. Sembra un sogno ma questo sogno è realizzabile, basta volerlo !

Crisi o ripresa? Un sondaggio di CNA - 14 Marzo 2015 - 09:25

Grandi studi per risposte ovvie !
Quante parole, quante risorse e tempo sprecati per annunciare ciò che è sotto gli occhi di tutti. Per dire come stanno le cose, senza giri di parole e soprattutto con parole semplici, sarebbero state sufficienti un paio di righe: "artigiani e piccole imprese non hanno abbastanza clienti mentre lo Stato, dall'orecchio da mercante, continua a tassarli nonostante sappia che la ricchezza lasciata all'imprenditore non è sufficiente affinché l'impresa sopravviva. Lo Stato quindi innesca una spirale che costringe gli imprenditori a tentare di rimediare attraverso il prestito bancario che, alla fine, li spinge in pasto ad Equitalia che, a sua volta, per conto dello Stato, si impossesserà dell'impresa." E già signori, il meccanismo è proprio questo, ma come ci si può salvare ? Il primo passo sarebbe l'abolizione di Equitalia: http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/abolirequitalia_proposta_legge_m5s.pdf Il secondo passo sarebbe la fuoriuscita dall'euro e il ritorno ad una moneta nazionale sovrana valutata secondo l'economia italiana e non tedesca, che porterebbe immediatamente altri tre benefici: http://www.beppegrillo.it/fuoridalleuro/come-uscire-euro/come-si-fa.html 1) prestiti a tasso 0 o negativo nel caso di imprese da incentivare; 2) incremento della spesa interna e riduzione dell'importazione di materie e prodotti già disponibili sul territorio; 3) incremento delle esportazioni e del turismo estero. La grancassa dei media batte il suo tamburo spargendo il terrore dell'uscita dalla trappola in cui molti "statisti e economisti", a nostra insaputa, ci hanno lanciato. Parlano di un tragico tracollo dell'economia italiana dovuta alla improvvisa svalutazione della "nuova Lira" che ci strangolerebbe dovendo comprare "tutto" dall'estero. Signori, la peggiore delle ipotesi sulla svalutazione della "nuova Lira" sarebbe stata del 30%, sapete di quanto si è svalutato l'euro negli ultimi 10 mesi ? Bene, del 40% ! Essendo però all'interno di un sistema di cambi fissi, non abbiamo potuto godere di nessuno dei benefici di cui si parlava prima. Allora cittadini, non lasciatevi ingannare da giornali e TV, vi propinano espressioni sconosciute come il "Quantitative Easing di Draghi" per non farvi capire che la manovra non è altro che una "svalutazione dell'euro" che, se da una parte porterà ad un aumento del prezzo di materie prime e energia provenienti dall'esterno dell'area euro, dall'altra non ci permetterà di avere un beneficio nelle esportazioni e nel turismo avendo, nei confronti dei nostri partner commerciali europei, un cambio monetario fisso.

“La Trattativa” di Sabina Guzzanti - 13 Marzo 2015 - 19:29

spero sia un refuso!
"quello su dracula"????? che film hai visto??? su l'Aquila,intendevi!! mi chiedo dove l'hai visto,e comunque complimenti perchè sei riuscito in un'impresa semi impossibile,visto che non è praticamente uscito.

In 40 al cimento di Mergozzo - 26 Febbraio 2015 - 03:27

Mergozzo
Congratulazioni ai coraggiosissimi tuffatori che affrontavano temperature acqua ed aria di 4°C. impresa eccezionale!

Mercatone Uno: 60 posti a rischio - 25 Febbraio 2015 - 18:33

Libero mercato e statali
Rispettando tutte le opinioni, mi viene comunque da dire che il sig. Andrè forse non ha idea di cosa significhi libero mercato e libertà di impresa. E' il libero mercato che dà lavoro, altrimenti siamo in monopolio o in regime pianificato. Se poi il vi sono distorsioni come accade adesso questo non significa che non debba esserci. I difetti ci sono, eccome, ma se vogliamo la globalizzazione (io non la volevo) dobbiamo accettarne le regole, altrimenti facciamo i dazi è chiudiamo le frontiere. Io credo ad esempio che il modello tedesco sia l'unico in europa che coniughi pienamente libertà di impresa e diritti dei lavoratori. E non si tratta di ultraliberismo che affama i lavoratori, ma di libero mercato in una società liberale, in cui le parti sociali collaborano invece che scannarsi. Preferirei il modello americano, ma siamo in Europa e non sarebbe accettato. Una piccola postilla x Andrè. Io lavoro in un comune, dopo avere sempre lavorato per il settore privato, ma questo non significa che non possa criticare la pubblica amministrazione e lo Stato. I soldi che mi danno credo di guadagnarmeli, e credo anche di avere un'idea del pubblico come servizio al cittadino, non al Dirigente o politico di turno. Non è mica obbligatorio che chi lavora per lo stato debba essere di sinistra! Poi ciascuno la pensi come vuole, ma generalizzare secondo me è scorretto. Io non generalizzo mai neppure per esprimere idee estreme. Infatti non sono contrario all'immigrazione, ma a quella selvaggia e incontrollata si. Ho sempre pensato che dobbiamo importare tecnici e ingegneri, e sbattere fuori rapinatori di ville e assassini. Sfido chiunque, a parte qualche caso patologico o in malafede, a contestare questa affermazione.

Il Comune assumerà 6 disoccupati per la cura del verde - 8 Febbraio 2015 - 12:16

X Giovanni
Vero è che dagli anni 90 con le cosidette "riforme", che come saprai riforme non sono, il paese è un po' cambiato. Ma credo la sostanza sia rimasta la stessa. Dopo il crollo del muro e poi la globalizzazione e l'europa unita ci si è illusi a torto di cambiare. la situazione che descrivi tu c'è ma c'era anche prima, sotto altre spoglie. Prima c'erano i grandi gruppi pubblici come Eni, oggi ci sono le banche di affari. Prima i partiti erano più forti e in un certo senso i poteri dello stato erano sufficientemente bilanciati. Oggi con il vuoto di potere dei partiti sostituiti dal solo Renzi, la magistratura sostanzialmente determina la vita istituzionale italiana e la società. Ai sindacati obsoleti si va sostituendo una rabbia sociale polverizzata e guidata da cattivi maestri. Il termine Signorie è azzeccato, desrcivendo il potere feudale delle corporazioni sangiusuga che stanno vampirizzando il paese. Quando dico che c'è socialismo reale non dico una fesseria, caro compagno Andrè. Ma questo lo sai benissimo e ne sei contento. Burocrazia asfittica, tassazione medioevale, blocchi di potere granitici, cittadini servi, impresa ostacolata, corruzione. Tutto questo esisteva nell'ex blocco comunista. in Italia non c'è mai, dico mai stato iliberismo ne tanto meno liberalismo, intesi come filosofia e dottrina economica. E di questo dobbiamo prenderne atto. Punto e basta. Se poi il compagno Andrè la pensa diversamente è un suo diritto. Faccia pure il suo viaggetto alla casa della resistenza convinto che sia simbolo di libertà,mentre è solo rappresentazione della storia italiana scritta con la mano sinistra.

Il Comune assumerà 6 disoccupati per la cura del verde - 7 Febbraio 2015 - 02:41

mah
bisogna creare le condizioni perché l'impresa funzioni e che , di conseguenza, possa assumere forza lavoro.....non dare lavoro che paga il contribuente......ma del resto da un partito statalista non ci si può aspettare altro.....

Coppia di quarantenni di Gravellona senza casa e lavoro - 31 Gennaio 2015 - 08:57

Povera gente
Sono molto triste nel leggere questo articolo, nello stesso tempo però mi infervoro pesantemente contro quelle pseudo società camuffate da associazioni di volontariato (si costituiscono e si definiscono così solo per avere agevolazioni fiscali come onlus anche se poi sono delle vere e proprie attività d'impresa), che come principi fondamentali delle loro "associazioni", dovrebbero propendere innanzitutto sull'aiuto verso chi è più bisognoso; ma anche verso un governo incapace, malato solo di avidità esclusiva a lor pro, che se ne frega dei reali bisogni e delle difficoltà del proprio popolo, capace solo di buttare fumo negli occhi con del falso buonismo verso una smisurata e incontrollata immigrazione clandestina, naturalmente tutto rigorosamente sulle spalle del popolo! Posso solo offrire a questa coppia di nostri sfortunati connazionali, la disponibilità, se occorresse, di qualche mio volontario (questi lo sono realmente perchè lavorano a gratis per i bisognosi), per eventuali trasporti per visite; purtroppo, investendo gran parte dei fondi sulla povertà siamo sempre a corto di risorse, risorse tutte rigorosamente uscite dai nostri risparmi. Chiedo scusa di queste ultime frasi, perchè uno che fa volontariato lo fa spontaneamente senza pubblicizzarlo e senza apparire, ma in questo specifico caso ho proprio voluto sottolinearlo per far capire la differenza! Concludo con l'augurio che queste due persone, come tante altre nelle loro condizioni, possano realmente trovare tanto aiuto e tanta solidarietà!

I numeri della Squadra Nautica di Salvamento nel 2014 - 24 Gennaio 2015 - 00:13

I numeri
certo i numeri sono belli, quando poi se ne scrivono tanti e lunghi fanno una scena della m.....a, i numeri però servono principalmente per tracciare dei bilanci; in questo caso come mai non si mette, oltre al numero degli interventi, la cifra di quanto questi servizi sono costati al popolo in un anno???? (se non erro poco meno di €. 200.000); ma non è finita, perché oltre a questa "associazione/società/organizzazione", c'è da aggiungere, sempre sulle spalle del popolo, il costo di tutte le altre realtà analoghe presenti sul territorio, e vi garantisco non sono bruscolini; chiedete alla ASL quanto gli costano all'anno tutte queste attività d'impresa vestite da associazioni/onlus! Qualche anno fa un privato di Verbania ha cercato di mettere in piedi una regolare società di soccorso, con macchine e ambulanze (la stand by), bene, queste pseudo associazioni hanno fatto cartello in modo tale da non lasciargli alcun spazio di lavoro; alla fine, rassegnato, ha portato i suoi mezzi e il suo personale in provincia di Vercelli, dove tutt'ora lavora. E meno male che tutte queste realtà si defiscono di volontariato, che equivarrebbe a solidarietà; ma fatemi il piacere!

Consulta Laica del VCO sull'attentato parigino - 9 Gennaio 2015 - 15:23

serpe in seno
Purtroppo neppure dopo questo macello vogliamo capire che abbiamo il nemico in casa. Una serpe un seno che finirà per annientarci. Bisogna parlarsi chiaro. Il pericolo sono i figli di immigrati di seconda e terza generazione, nati in europa ma che non hanno nulla di europeo. Sono loro il nemico, e se vogliamo sopravvivere, impresa quasi impossibile, dobbiamo fare in modo che questi soggetti in europa non ci siano più. Non ho timori nel dire che sarebbe necessaria una pulizia etnica mirata. L'europa deve tornare ad essere l'europa degli occidentali, e il mondo deve necessariamente tornare a dividersi. Culture incompatibili non si integreranno mai, ma si distruggeranno a vicenda. De Gaulle diceva nel 1959 che chi pensava che l'integrazione fosse possibile avera il cervello di un colibrì. Mai previsione fu piu azzeccata.

I gestori della spiaggia Beata Giovannina rescindono il contratto - 8 Gennaio 2015 - 13:45

Spiaggia o Pontile Beata
Caro Alberto Furlan,penso che ti abbia fatto solo Onore dimetterti da membro della SNS! Ti sarai reso conto che a Verbania chiunque pensi di portare innovazione e sviluppo viene 'liberamente costretto' a desistere nell'operare! Tante chiacchiere,tante parole cattive e maldicenze......penso che chi si avventura in impresa nel nostro Comune e' solo PAZZO! L'idea di MINO di assegnare il Pontile e spiaggia alla squadra di salvamento forse e' una delle soluzioni migliori,almeno non sarà causa di nuove polemiche! Buon Anno!

Autostrade: A26 più cara del 1,5% - 3 Gennaio 2015 - 18:29

forse
Forse cesare l'italiano attento si è distratto dato che le concessionarie delle autostrade so no 25...non solo i Benetton quindi è sono controllate da organi statali prima Anas ora ministero....che operano sulle autostrade facendo opere pubbliche,quindi ponti viadotti ecc...lo fanno per lavoro e vanno pagati......l'assurdo è la totale incapacità dello stato di fornire servizi dato le tasse che percepisce. .quindi si serve di privati che vanno giustamente retribuiti......non c'entra un tubo togliere ai poveri per dare ai ricchi, sono robe da comunisti, è ovvio che sono le aziende di grandi dimensioni quindi ricche che fanno impresa di queste dimensioni dando lavoro ....morale come sempre è l'incapacità della cosa pubblica a fregarci

Banchetto natalizio della Squadra Nautica Salvamento - 23 Dicembre 2014 - 01:20

x il signor presidente Dario
Caro signor presidente, forse le è sfuggito che in tutte le righe del mio precedente commento non ho assolutamente fatto alcun attacco o accusa ai volontari, anche perchè ho dedicato più della metà della mia vita a portare avanti questa missione; la mia critica generica era destinata a tutte quelle pseudo attività d'impresa camuffate da associazioni/onlus. Si è mai chiesto come mai una volta (circa 25/30 anni fa), le attività assistenziali (associazioni di soccorso), in particolare di questa città, erano formate da soli volontari e riuscivano benissimo a sostenere tutte le spese di gestione, mentre oggi, con la bella trovata di mescolare volontari con stipendiati, fanno fatica addirittura a coprire i turni 118, facendo fare degli orari agli stipendiati di 24 ore continuate di servizio, azioni queste passibili di denuncia all'ispettorato del lavoro, non ci crede? lo chiede ai suoi dipendenti quando a mezza voce si lamentano di questo inqualificabile sistema!! Vogliamo poi parlare di quante volte alle attuali "cosiddette associazioni", gli vengono chiesti dei semplici servizi da espletare nei confronti di persone indigenti, le do io la risposta, nell'85% dei casi la risposta è negativa con la scusa che c'è solo l'equipaggio per il 118 o per le chiamate dirette dell'asl per trasferimenti, TUTTI QUESTI, SERVIZI RIGOROSAMENTE A PAGAMENTO!! Leggendo bene il mio precedente commento compare anche il passaggio che parla anche dell'esistenza delle associazioni di volontariato, quelle vere no profit, che i denari che incassano li spendono per le sole spese vive di gestione e per aiutare i bisognosi, non solo per la salute ma anche per le condizioni economiche. Le garantisco inoltre, che quanto scritto nel precedente e in questo commento, non sono frutto di farneticazioni ma di dati ben precisi. Conosco perfettamente il significato delle parole: fare il volontario e fare volontariato, è dare il proprio tempo libero facendo attività di assistenza e soccorso verso il prossimo e, senza ombra di equivoci, NON REMUNERATO. Quindi, non mi racconti la favola de buon samaritano perchè in questo contesto proprio non ci azzecca!

Banchetto natalizio della Squadra Nautica Salvamento - 22 Dicembre 2014 - 09:22

Solidarietà
Certo che definirsi ancora associazione di volontariato ci vuole un bel coraggio, attenzione non lo dico per rispetto a quei pochi volontari che ancora esistono in queste realtà, ma per le migliaia di euro che prendono dalle asl pe fare una vera e propria attività d'impresa camuffata da onlus (sapete reclutano i volontari per salvare l'immagine e a supporto degli stipendiati che hanno a libro paga per poter garantire i servizi che gli portano denaro in cassa). In pochissimi sanno che l'asl gli paga: divise a tutto il personale iscritto, stipendi, assicurazioni, attrezzature, corsi, patenti, ammortamento dei mezzi (questo è il paradosso più eclatante), perchè se li fanno regalare da privati, società, banche e fondazioni, ecc. ecc., poi se li fanno ripagare nuovi dalle asl (prima l'ammortamento era in 4 anni, poi hanno capito che facevano i furbi, oggi mi sembra sia di 8, ma sempre vengono comunque ripagati). E' come se un autista di taxi, per svolgere il suo lavoro in piazza, si fa pagare tutte queste cose dal comune e in più, si fa pagare tot al chilometro per i tragitti che gli vengono richiesti. Come lo definireste??? Ah, la ciliegina sulla torta, prendiamo le persone indigenti, una volta venivano assistite dalle vere associazioni di ambulanze e a gratis, perchè allora le associazioni erano esclusivamente e solo di volontariato; oggi, se non possono pagare tot al chilometro non li considerano nemmeno, trovando la scusa che hanno solo il personale per garantire il 118 (altra bella fregatura per il popolo, non funziona e ha dei costi da fuori di testa), se volete c'è una marea di persone che può testimoniare tutto quanto. QUESTE ASSOCIAZIONI/SOCIETA' AVETE IL CORAGGIO DI CHIAMARLE ANCORA DI VOLONTARIATO????, fatevi dare i bilanci dalle asl poi vedete che business è diventato tutto il mondo legato ai servizi di ambulanze! Comunque vi rassicuro che esiste ancora l'altro mondo parallelo che è ancora di volontariato, purtroppo poche realtà ma ci sono, organizzazioni spontanee che si occupano sempre e solo di dare aiuto a chi ne ha bisogno; ed è forse questo concetto che si dovrebbe rispiegare a quelle società/onlus, il vero significato della parola V O L O N T A R I A T O e a chi va indirizzato!

Demolizione ex Camera del lavoro - VIDEO - 9 Dicembre 2014 - 21:40

fine ingloriosa
... Ecco la fine che faranno Villa Simonetta e Palazzo Cioia! Prima arrivano i teli sul tetto, poi le transenne ed infine l'abbattimento. Però può essere che un'amministrazione così illuminata, ne cambi la destinazione d'uso così da farla "acquistare" in cambio lavoro all'impresa Castelliti! ....magari per rifare un marciapiede!

A Verbania consegna gratuita delle medicine a casa - 3 Dicembre 2014 - 09:04

Farmaci a domicilio
L'iniziativa è lodevole, tant'è che io e i miei volontari lo abbiamo fatto per oltre 20 anni e, su specifiche richieste, lo facciamo ancor oggi e a costo 0 per la collettività; mi vengono però spontanee: una constatazione e una domanda; La constatazione: non sono attualmente a conoscenza di organizzazioni e/o associazioni, diciamo benefiche, a parte Croce Alata e forse, i servizi sociali, ma, sempre forse, questi ultimi sporadicamente, che stanno portando, su richiesta, farmaci a persone anziane, sole, con handicap e indigenti (anche perché la cosa dev'essere fatta a 360 gradi altrimenti non ha senso); la domanda: se la mia considerazione è fondata, chi provvede alle consegne e quanto costa alla collettività? Conclusione e suggerimento: vedete, basterebbe appoggiarsi al mondo del volontariato per offrire un ottimo servizio e risparmiare, questo se fosse davvero volontariato puro; purtroppo oggi, gran parte del mondo del volontariato è diventato un business, basta vedere quanto prendono dalla ASL le associazioni/società (solo così possono essere oggi definite vista l'attività d'impresa che svolgono e gli oneri da onlus che pagano), per i servizi che offrono, fatevi dare i bilanci e vi stupirete. Suggerimento: tornando al tema, penso che per ottimizzare le risorse pubbliche dando un buon servizio alla popolazione, basterebbe chiedere a queste realtà strapagate di svolgere a gratis almeno questo servizio. Sarebbe anche l'unica maniera per ridare loro la definizione "DI VOLONTARIATO". Guardate che tempo addietro, quando le associazioni locali non erano un business ma correvano gratis per soccorrere la gente vivendo con solo le oblazioni (sicuramente si andava molto meglio e chi veniva soccorso arrivava prima in ospedale), i volontari facevano gli autisti anche per la guardia medica (lo dico con certezza perché il primo giorno di questo servizio, allora prestavo la mia opera in Croce Verde, sono stato il primo volontario autista a svolgere il primo turno); quindi, inserire nelle onerose convenzioni con queste associazioni/società l'obbligo di portare a gratis i farmaci a casa di chi ha bisogno, non penso sia così catastrofico per loro, ma di sicuro potrebbe essere un servizio efficiente, ma sopratutto economico, per l'intera collettività.