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Preioni: lupi minacciano oasi faunistica di Macugnaga - 11 Febbraio 2021 - 08:10

Lupi minacciano oasi faunistica
Oltre a condividere i commenti dei lettori che mi hanno preceduto sulla poca conoscenza scientifica sulla fauna delle Nostre montagne , Noto che bisogna che ci sia sempre un po’ di paura in circolazione , che deve essere sempre indirizzata verso un pericoloso predatore sia che sia sulle montagne che arrivi dal mare su un barcone . Ma per fortuna c’è sempre chi è pronto a difenderci con coraggio e disinteresse .

Aiuti ai profughi rotta balcanica - 10 Febbraio 2021 - 13:09

Per me
Per me anche i lavoratori immigrati già presenti sul territorio italiano possono restare sul territorio nazionale ad alcune condizioni: a) che il loro ingresso sia stato regolare;b) che dimostrino di avere un lavoro regolare e regolarmente retribuito;c) che dimostrino di avere un alloggio decoroso nel quale vivere;c) che non abbiano pendenze con la legge e che con la commissione di un eventuale primo reato, se condannati anche solo in primo grado vadano espulsi di fatto e non solo sulla carta con il solito foglio di via di cui già sappiamo la fine;d) che si adattino provatamente a tutti i nostri usi e costumi;e) che nel frattempo si blocchi ogni ingresso di ulteriori immigrati da qualunque nazione essi provengano e per qualunque motivi vorrebbero entrare in Italia. Se con le solite menate della provenienza da un paese in guerra, minore età, persecuzione per le scelte religiose e/o sessuali e balle cantando non si può negare loro l'ingresso in Italia che vengano accolti e rinchiusi in appositi centri ben recintati e sorvegliati militarmente dai quali non si possono allontanare fino alla decisione definitiva circa la loro accoglienza o meno. Se la decisione è negativa accompagnamento coatto alla frontiera con divieto perpetuo di rientro in Italia.

Cristina, Montani e Preioni sostegno alla ciclopedonale del Lago Maggiore - 5 Febbraio 2021 - 15:08

Re: Pista ciclopedonale
Ciao Mario Caroglio Si tratta di un investimento produttivo a favore della principale industria della zona: il turismo. Si chiama rinnovamento, lo fanno le industrie per non perdere le proprie quote di mercato. Lo deve fare anche lo stato a favore della propria industria del turismo. Con questo ragionamento nemmeno l'autostrada era indispensabile, tanto c'era la statale, nemmeno la ferrovia era indispensabile, tanto c'erano i carretti trainati dai cavalli

Nel VCO "No Europa per l’Italia - Italexit con Paragone". - 4 Febbraio 2021 - 08:17

Marco tedesco
Vivo circondato da case di tedeschi: finchè c'erano marchi e lire i teutonici vicini di casa spendevano e spandevano, neppure tagliavani il prato verde ma facevano lavorare i giardinieri a pieno regime per chè gli conveniva. Ora, invece, noto che cercano di fare tutto loro e vedo che risparmiano su tutto, acquisti alimentatri compresi visto che si portano grandi scorte dai loro land di origine. se poi il marco era di molto superiore alla lira significava che per noi italiani non era conveniente andare a fare vacanze od acquisti in Germania; ma l'export verso la Germania volava.

“La Pista ciclabile del lago Maggiore” - 1 Febbraio 2021 - 10:58

Allora...
...La pista ciclabile di Fondotoce non nasce per spostare i ciclisti amatoriali, "semi professionisti" dalla statale, i quali continueranno a percorrere la solita strada, ma sostanzialmente per questi motivi: la messa in sicurezza dei pedoni, la creazione di un percorso "ludico" per i residenti ovverosia per portare il cane a pascolare, per portare gli anziani sulla sedie a rotelle, per insegnare ai bambini ad andare in bicicletta, ecc e soprattutto come "attrazione turistica", La creazione di un percorso ciclopedonale da Fondotoce a Intra è sicuramente un'arma importante per attirare il turista tipo del lago: la famigliola tedesca con prole con al seguito le biciclette. La costruzione di tale struttura, ricade casualmente in questo periodo, dove, a livello europeo c'è un aumento del 40% delle vendite di biciclette e dell'ampia disponibilità di biciclette elettriche. Proprio quest'ultima tipologia di veicoli si sposa perfettamente con la seconda tipologia di turisti del lago: le tedesche "âge" con marito e BMW al seguito che troverebbero, nell'accoppiata bici elettrica e piste ciclabili, un interessante motivo per prenotare una vacanza sul lago. Chi è nel turismo, è perfettamente a conoscenza che le piste ciclabile sono un'attrattiva importante, la cui presenza è discriminante nella scelta del luogo di vacanza. Io stesso, stavo valutando una vacanza in Austria proprio perché vi sono molte strade ciclabili. E sempre chi è nel turismo, sa benissimo che, sul lago, sta sparendo una fetta di età di turisti, proprio coloro che trarrebbero più beneficio dalla ciclabile. Non siamo più negli anni '80 dove il mondo del turismo era ristretto; ora gli aeroporti sono dappertutto, le autostrade arrivano ovunque, le auto sono comodissime e quindi, il turista può fare spostamenti maggiori verso altre mete turistiche e per evitare di perdere turisti è indispensabile migliorare l'offerta turistica. Che ci siano altre priorità? Può darsi, ma si tratta di capitoli di spesa differenti. In pratica la pista ciclabile, almeno il secondo lotto, è finanziata con soldi che il governo ha stanziato per un certo scopo; le luci bruciate di Omegna rientrano di competenza del proprietario della galleria. Vogliamo riparare le luci e non fare la ciclabile, benissimo, avremmo gli omegnesi contenti e lavoratori nel comparto turistico scontenti. PS: non campo di turismo né io né la mia famiglia, mi crea disagio che la galleria della Verta sia chiusa, ma ritengo di primaria importanza gli investimenti a favore della nostra "industria" perché altrimenti non ci sarebbe bisogno di riparare le luci perché nessuno avrebbe motivo di prendere la galleria.

Insieme per Verbania e Prima Verbania su futuro dell'Ospedale Castelli - 11 Gennaio 2021 - 11:53

Re: Dissento
Ciao lupusinfabula Caro Lupus, in effetti non dico che si debba chiudere l'ospedale di Domo. Dico solo che i 2 ospedali sono da razionalizzare, dando un servizio leggermente più scomodo ma nettamente più economico e migliore. Chiudere l'ostetricia da una parte e potenziare dall'altra sicuramente crea un disagio ai pazienti e parenti ma la migliore efficienza del reparto sarà un beneficio per le stesse pazienti. E' assurdo avere 20 infermieri e 10 medici a girarsi i pollici con in dotazione certe attrezzature, il tutto moltiplicato per 2 mentre si potrebbe avere lo stesso personale, leggermente più impegnato e quindi più esperto, con attrezzature migliori e il personale "tagliato" spostato dove c'è carenza. Ho conosciuto un'ostetrica di Trento che lavorava a Pallanza (era in graduatoria per ritornare a Trento) e m'ha detto "qui è come essere in vacanza" riferendosi al fatto che nel reparto c'era poco movimento. 2 reparti che fan nascere 2 bambini al giorno è un totale spreco. Anni fa mi trovavo in Sud America, una persona era caduta da cavallo e necessitava di andare in ospedale, l'han caricato sulla macchina verso il primo ospedale che distava 100 km tramite strade sterrate. Lo so che non dobbiamo paragonarci al Sud America ma voglio solamente evidenziare che siamo troppo abituati bene ad avere il nostro ospedaletto sotto casa, nel mondo anche occidentale, non funziona così. Lo so che gli sprechi sono anche altrove e di dimensioni maggiore, ma qui si parla di ospedali locali e ragiono sugli ospedali locali. Puoi anche avere l'ospedaletto al piano di sotto, ma quando ti servirà qualcosa, dovrai andare per forza a Milano dove ci sono ospedali di dimensione maggiore, all'avanguardia a livello di attrezzature e di professionalità.

Coronavirus: aggiornamenti 30/12/2020 - ore 18.00 da Regione Piemonte - 31 Dicembre 2020 - 17:42

Re: Tutto bene, ma.....
Ciao lupusinfabula idem per ciò che è accaduto in piena pandemia (e accade da sempre) per altri invisibili, come i senza fissa dimora, compresi quelli nostrani. E qua le frontiere non c'entrano nulla. Se poi aggiungiamo che qualcuno ha avuto la brillante idea di multarli perché violano il coprifuoco, allora il più elementare buonsenso va a farsi benedire....

Comitato Difesa Ospedali VCO: solidarietà allo sciopero dei lavoratori - 13 Dicembre 2020 - 05:03

Mah...
Sono sempre stato contrario agli scioperi. Danneggiano i cittadini per questioni tra lavoratori e datore di lavoro. In questo caso c'è l'aggravante della motivazione. No all'ospedale unico e potenzialmento dei tre ruderi... Mi pare una, logica assurda. E poi il taglio dei posti letto quando la direzione chiesta è la medicina territoriale e non il posto letto all'ospedale! D'accordo con le assunzioni ma solo su queste. Per quanto riguarda la diabolica "gestione aziendale" esiste in tutto mondo a parte Cuba dove i medici sono bravissimi ma se sputi per terra finisci ai lavori forzati. La sanità costa soldi e tutto quello che costa soldi va gestito in una logica di entrata e di spesa altrimenti è bancarotta. A meno che di vivere in un paese socialista come qualcuno vorrebbe..

Coronavirus: aggiornamenti (10/12/2020 - ore 17.00) da Regione Piemonte - 12 Dicembre 2020 - 10:46

Re: Pensierino serale
Ciao lupusinfabula Beh Lupus, storicamente dopo le pandemie c'è sempre stato il boom economico. Ora in epoche pre pensioni, si avevano questi aspetti fondamentali: diminuzione della manodopera e quindi quelli rimasti erano meglio retribuiti. La morte dei vecchietti e il trasferimento del loro patrimonio a persone più giovani generava molti investimenti perché c'era un passaggio di capitali dalle persone meno propense ad investire e a spendere a persone più dinamiche o magari più spendaccione. Diminuzioni delle spese di assistenza alle persone anziane e quindi maggiori soldi disponibili per investimenti. In questa epoca però la pandemia sta costando un botto perché, contrariamente al passato, per ogni ammalato si spendono montagne di soldi, Sono abbastanza convinto che considerando il risparmio inps alla fine il bilancio economico dovrebbe essere positivo se ci limitiamo a esaminare risparmi INPS e maggiori costi Sanità. Invece purtroppo ci sono stati enormi ripercussioni economiche sulle attività che hanno abbattuto gli introiti e l'impoverimento di aziende nel migliore dei casi, in altri la chiusura. Nella mia logica che, dove il bene dello Stato è superiore rispetto al bene del singolo, io avrei approfittato della situazione per un risanamento dello stato. Nessun lock-down, chi ha da morire moriva senza troppi scrupoli. Non avrei speso un centesimo in più per la sanità considerando che la situazione economica non l'avrebbe permesso. Dopo tutto, quando si ha in famiglia i debiti si risparmia anche sulle cure mediche dei propri cari.

Panza su interruzione alcuni treni Italia-Svizzera - 10 Dicembre 2020 - 11:53

problema risolto
SI CONFERMANO I COLLEGAMENTI FERROVIARI TRA ITALIA E SVIZZERA - Dopo i timori dei giorni scorsi, ora sono confermati i collegamenti ferroviari tra Italia e Svizzera. E’ l’esito del colloquio tra la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, e la sua omologa e presidente di turno della Confederazione elvetica, Simonetta Sommaruga. Nel corso della telefonata c’è stata ampia convergenza sulla necessità di assicurare la continuità del trasporto passeggeri tra i due Paesi. Al colloquio è seguita una riunione tecnica in videoconferenza durante la riunione sono state approfondite e individuate le soluzioni organizzative per assicurare il rispetto delle misure anti-covid e la continuità del servizio di trasporto che nei prossimi giorni tornerà gradualmente alla normalità. Le modalità operative verranno definite attraverso un decreto interministeriale. Le ferrovie elvetiche riprogrammeranno il servizio regionale che tornerà regolare entro il fine settimana, Una notizia estremamente positiva per i lavoratori frontalieri del nostro Paese – commenta l’onorevole Enrico Borghi – dopo le preoccupanti notizie degli ultimi giorni. Grazie all’intervento del Governo si è giunti a una soluzione che salvaguarda i lavoratori italiani.

Lincio chiede protocollo gestione lupi - 7 Dicembre 2020 - 20:38

Un messaggio politichese per chiedere di sparargli
Non mi stupisco che ancora una volta una certa parte politica dimostri di non volersi informare sulla natura e sull'ambiente, sulla fauna, il suo ruolo e i suoi equilibri. Del resto sempre la Provincia di recente si lamentava delle troppe aree protette nel VCO. Ma chi mai si lamenterebbe di avere troppe aree protette? Dovrebbe essere un vanto avere più aree protette di altri! Non certo una cosa di cui lamentarsi! La gestione del lupo è già stata ampiamente dibattuta e prevede ovviamente la difesa delle greggi in modo che tale che il predatore non possa accedere alle stesse, ma tra queste NON è e NON deve essere previsto l'abbattimento, se non in caso di estrema ratio, ovvero attacco diretto all'uomo, ma dubito che ciò possa avvenire, considerando che finora non è mai successo proprio per la natura schiva del lupo. Anche perché non si risolverebbe mai comunque il problema, il lupo c'è e ci sarà comunque. Bisogna imparare a conviverci e impedirgli di accedere a facili prede, come possono essere gli animali al pascolo. Si leggono cose del tipo "Ciò per voler ignorare che uno sconquasso indotto dal lupo, senza la capacità del relativo controllo (piani di gestione delle specie) genera ripercussioni nell’equilibrio dell’ecosistema." Semmai è proprio il contrario! Lo sconquasso lo abbiamo provocato noi portando i cinghiali ovunque e facendoli prolificare, mentre il lupo può aiutarci a controllare la popolazione di tutti quegli ungulati che gioco forza se presenti in gran numero su un territorio sempre più urbanizzato possono causare problemi, cinghiali compresi. O forse anche per questo dà fastidio il lupo? Ridurrebbe le popolazioni di ungulati riducendo quindi le quote cacciabili... Sulla difesa degli alpeggi, si devono applicare tutte le linee guida già ampiamente comunicate e applicate (anche con appositi fondi) nelle zone dove il lupo è già presente, ma soprattutto bisogna tornare a custodire le greggi. Il lupo ci sarà sempre, ucciderlo non serve a nulla se non a provocare danni all'ambiente in generale, è un nostro prezioso alleato nel controllare l'eccessiva presenza di ungulati e può anche essere un volano turistico di una natura vera e un ambiente sano. Serve più cultura, più informazione, più strumenti per difendere le greggi sicuramente, ma non certo il fucile. Serve invece proprio ascoltare gli esperti! Leggo sempre con estrema tristezza interventi di questo tipo fortemente basati sul disprezzo dell'ambiente e della natura, ma anche sulla forte non conoscenza degli elementi che la compongono. Nessuno discute o nega la necessità di tutelare le attività agricole degli alpeggi e difendere le greggi, ma bisogna farlo tutelando anche la specie lupo e trovando un equilibrio che non sia sempre quello del fucile (che tra l'altro dà pessimi risultati molto spesso - vedere caso dei cinghiali). Più coinvolgimento degli enti preposti e meno della caccia per cortesia. Impariamo a tutelare le nostre attività rispettando l'ambiente. Riusciremo mai ad avere amministratori preparati e competenti, che nel caso non lo fossero ascoltassero invece gli esperti e le persone competenti?

ANCI Piemonte chiede risposte per lo sci - 2 Dicembre 2020 - 14:32

Condivido Antonio
Condivido il pensiero di Antonio, vendita del numero di skypass del 30% della capacità massima mettendoli all'asta. Recuperare da qualche ospizio tedesco qualche kapo per i controlli negli chalet e gli agenti del Cairo per i controlli sugli impianti. Così non si chiude niente, si tira un po' la cinghia ma almeno si sopravvive. Per le perdite relative ai miei controlli, poco male, siamo già in troppi su questa terra. Per Filippo che scrive: " Non penso infine che nessun addetto al turismo sia così mal messo da non poter mangiare e quindi dover andare a casa di Sinistro o peggio dover dormire sotto un ponte." evidentemente non conosce il mondo del turismo dove da una parte possiamo trovare l'imprenditore alberghiero che in ogni caso ha il fienile stracolmo, dall'altra c'è lo stagionale siciliano che aspetta la chiamata per la stagione per poter tentare di mantenere la famiglia. Dietro qualsiasi mondo dorato ci sono sempre dei "miserabili" che campano.

ANCI Piemonte chiede risposte per lo sci - 26 Novembre 2020 - 17:24

Confermo
Confermo, almeno in parte e per diretta esperienza, ciò che ha detto Annes, essendo stato, che nella prima decade di ottobre in Trentino, Val di Non per la precisione, ove c'era il pieno di turisti: ho allogiato in un agriturismo ( bellissimo per la cura dei particolari e dell'ambiente circostante), per una settimana ed alla mia richiesta di poterci rimanere ancora qualche giorno, mi è stato risposto negativamente in quanto i giorni successivi avevano già prenotazione per l'intera struttura. Trasferitomi sul lago di Garda (sponda veneta) l'ho visto stracolmo di turisti ( una roba simil Rimini/ Riccione, cosa che, per il mio modo di essere da orso solitario mi ha convinto a non tornarci, ed era ormai la seconda settimana di ottobre) con un traffico stradale impensabile.

Voce Libera VCO su comparto sciistico - 26 Novembre 2020 - 14:43

sempre la solita nennia....
Con questa frase si riassume tutto: "Riteniamo, che in condizioni di massima sicurezza, agevolate tra l’altro dalle caratteristiche dello sci come tipico sport individuale, vi siano tutti i presupposti perché impianti sciistici e rifugi possano aprire". Banalità una dietro l'altra e bi-partisan, come se fossero obbligati a dire qualcosa...per forza. Siamo tutti consapevoli che il blocco porterà a meno incassi e non pare necessario che i politici ci ricordino queste ovvietà. Il problema, come diceva Filippo, è che i protocolli servono se ci sono le persone che controllano e viste le loro considerazioni, mandiamo loro (i politici, ndr) a controllare che la fila all'impianto di risalita sia rispettata con almeno 1 metro tra gli utilizzatori o che, sulla seggiovia a due posti (che da noi è ancora molto di moda), salgano solo componenti della stessa famiglia e non estranei (carta di identità alla mano), mentre imperversa una bufera o con -10 alla partenza della seggiovia di Pecetto. Qui sono tutti buoni a parlare e dire ovvietà ma nessun riesce a ragionare e pensare che i protocolli sono solo specchietti per le allodole. In Italia, dove si ha poco rispetto delle regole, il protocollo è spesso disatteso come abbiamo potuto verificare questa estate......e il virus va a spasso....pronto a donarci una primavera a singhiozzo dove sentiremo ancora i politici dire le stesse cose. Scienza e politica non sono mai andate a braccetto.....ma se devo credere.......scienza tutta la vita.. L'unica soluzione, con i dovuti ristori (che pare saranno validi per tutte le stazioni sciistiche delle Alpi), è quella di aprire solo a festività finite (10 gennaio) quando la curva epidemica sarà in discesa, inizieranno ad effettuare i primi vaccini e non ci sarà l'affollamento che SEMPRE c'è nelle vacanze di Natale, quando tutti si sentono Tomba e gli ospedali, visto che già non lo sono, sono ingolfati di gente con le ossa rotte. Si perderà il 50% del fatturato in quei 20 giorni? E' certamente vero. Ma molti nonni potranno trascorrere il Natale con i nipoti e le spese sanitarie, nel giro di breve tempo, diminuiranno del doppio degli incassi degli impianti a fune. Pensate sempre che un ricoverato in rianimazione costa alla comunità......1300€ al giorno.....il costo di una settimana bianca compreso di skipass settimanale. Alegher

Voce Libera VCO su comparto sciistico - 26 Novembre 2020 - 13:14

Ho notato
Tanto per restare in tema "uscite" ho notato che alcune abitazioni di tedeschi e svizzeri (seconde case) attorno alla mia negli ultimi giorni si sono popolate, il fenomeno è ancor più evidente alla sera quando all'interno delle abitazioni si accendono le luci. Mi sono chiesto come abbiano fatto ad arrivare a noi dalle loro desolate lande, ma poi mi sono dato la risposta da solo: esiste ( la vergogna) Schengen per cui in alcune ore notturne in frontiera non vi sono proprio controlli. Pare giusto che cittadini italiani, proprietari da noi di seconde case, non possano raggiungerle perchè arrivano dalla Lombardia che, in fondo, sta solo dilà del lago? Pare giusto che noi italiani non possiamo uscire dal paese se non per giustificati e validi motivi? Pare giusto che noi italiani dobbiamo rispettare il coprifuoco notturno e c'è chi ne approfitta per raggiungere le loro case di vacanza, provevendo per giunta da paesi in cui il covid è più presente che non da noi? Non sarebbe saggio, almeno temporaneamente ed in questa situazione sospendere Schengen e riattivare i controlli in tutte le frontiere H24?

Voce Libera VCO su comparto sciistico - 26 Novembre 2020 - 11:41

Bene.....
Bene, se c'è chi può andare a sciare allora io potrò andare a pescare, i cacciatori a caccia,gli escursionisti in montgna pure, gli amatori della bici anche, chi ama la vela o i remi anche ,idem chi fa deltaplano o immersioni subacquee, e potremmo continuare,....visto che dovremmo essere tutti uguali.

Comitato Salute VCO: "Hanno perso la testa!" - 17 Novembre 2020 - 20:09

Strano..
Dopo l'ennesimo educato, composto ed imparziale intervento del comitato salute PD del vco, c'è da chiedersi cos'altro si inventeranno questi personaggini. E si chiedono anche dove sia l'etica! Non di certo da loro. Se vogliono risposte chiedano a Roma ai loro eroi del Governo dove sono i fantastiliardi promessi e come sono intervenuti sulla pandemia dato che era competenza loro. In quanto ai contagi piemontesi potrebbero chiedere consulto a de Luca o Giani. Rossi politicamente ma anche regionalmente. Non si sa mai che gli regalino qualche lanciafiamme o qualche rsa contagiata al 90 percento come in Toscana. Sapete che vi dico.? Mille volte meglio Cirio e icardi che i vostri guappi...

Appello per consentire la caccia - 17 Novembre 2020 - 14:18

Ruolo degli amministratori pubblici
Spettabile Robi, la mia appartenenza politica non c'entra nulla poiché non ho un'appartenenza politica, ho votato di tutto e l'opposto di tutto. Valuto di volta in volta i candidati, le persone e le proposte fatte, oltre che i programmi, prestando anche attenzione a un aspetto per me essenziale, l'ambiente (e ti assicuro che è essenziale per tutti). Soprattutto a livello locale, valuto le persone, che prima di tutto devono essere oneste e non ipocrite. Quindi non sono "tifoso" ma critico ciò che reputo poco opportuno. Le ho fornito degli esempi di cosa ha fatto un partito pur di favorire la caccia, del resto la discussione è nata proprio da un articolo in cui i consiglieri regionali di questo partito insistevano per far riaprire la caccia in un periodo di emergenza assoluto come quello attuale, e già questo consente di fare delle considerazioni. Non permettere lo svolgimento di un referendum, quindi non permettere ai cittadini di esprimere il proprio parere è e resta sempre un atto vile. Scommetto che se il governo attuale avesse fatto lo stesso, i rappresentanti del suo partito avrebbero scatenato ogni genere di polemica, e direi giustamente. Un amministratore pubblico deve lavorare per i cittadini e lo svolgimento di un referendum (anche se si è dovuti arrivare ai pronunciamenti del TAR) è uno strumento democratico essenziale (da sempre boicottato dalle forze politiche). Quindi, mi spiace, ma chiunque non pecchi di tifoseria, di fronte a quanto successo, considera la cosa un atto vile. Oltretutto per poi presentare una legge persino peggiore. Per quanto riguarda la legge attuale e quella del 2018, beh non sono io considerarla peggiore, ma i contenuti della stessa. Aumento dei giorni di caccia (tra cui la domenica, giornata in cui ci si scontra con la presenza sul territorio di molte altre categorie di persone, da cercatori di funghi, a escursionisti, turisti, ecc.) all'aumento delle specie cacciabili, chiunque abbia un minimo di buon senso può capire chi ha scelto di peggiorare le cose. Sarebbe bello avere un nuovo referendum peccato che qualsiasi proposta venga rigettata e comunque se poi la regione si comporta come in passato? Comunque ci si arriverà, perché l'egoismo venatorio non porta a nulla di buono. @Lupusinfabula: in parte sì, ma in parte tutte le attività che lei ha citato possono tranquillamente continuare a vendere con altre categorie, come escursionisti, appassionati di trekking, eccetera. Non si può sempre giustificare tutto con il denaro. Anche la produzione di armi continuerebbe per le motivazioni sportive e militari, mentre i negozi di accessoristica, come detto possono tranquillamente specializzarsi verso altre categorie. Un paragone triste è quello del mercato delle armi ad uso militare, non possiamo giustificare sempre tutto. Comunque, quello di cui parlavo sopra è di consentire la caccia, ma in maniera più equilibrata mettendo come prioritari la tutela della fauna e dell'ambiente, oltre alla tutela dell'incolumità altrui e della proprietà privata. Oggi per gli attuali assessori, prima viene la caccia e poi tutto il resto. Questo va cambiato.

Appello per consentire la caccia - 15 Novembre 2020 - 18:13

Lega peggior partito sulla caccia
Salve Robi, Quello che riporto sono fatti, facilmente verificabili usando un semplice motore di ricerca. La giunta Cota in Piemonte non consentì lo svolgimento del referendum sulla caccia con un'azione piuttosto vile, di fatto abrogò la leggere regionale. Può trovare tutte le informazioni qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Referendum_piemontese_sulla_caccia Quel referendum era troppo pericoloso perché avrebbe costituito un unicum in tutto il paese e quasi certamente la caccia in Piemonte sarebbe stata ridimensionata (non prevedeva la chiusura totale ma la salvaguardia a più specie). Quello che l'allora giunta Cota fece è inqualificabile. Che Salvini, leader dell'attuale Lega, sia filo cacciatore è notoriamente risaputo, dai tanti discorsi fatti pro caccia, a quando indossava le magliette a favore dello spiedo bresciano, al fatto che ogni anno in Lombardia cercano di far passare la caccia in deroga a molte specie. Cosa significa? Appellandosi alla "tradizione" vogliono far cacciare alcune specie protette e in passato ci sono anche riusciti. Puntano infatti a far sparare a fringuello, pispola, prispolone e frosone, giusto per citare i principali. La caccia a tali specie è vietata ma loro ogni anno cercando di farla passare con una legge per permetterne la caccia (in provincia di BS ci sono parecchi problemi di bracconaggio). Ogni anno ci provano, ma ovviamente essendo specie protette sia a livello europeo che nazionale non è facile. In alcuni anni lo hanno fatto e per questo l'Italia ha rischiato sanzioni pecuniarie dall'Europa enormi. Quando si è profilato che le sanzioni le dovevano pagare i consiglieri proponenti, ecco che allora le mani non le alzavano più. Anche quest'anno ha cercato di far riaprire gli impianti di cattura degli uccelli, dove vengono catturati migratori, essenzialmente tordi bottacci, tordi sasselli, merli... per poi distribuirli a chi caccia con i richiami. Altra praticamente altamente illegale. Lo scorso anno avevano anche previsto un contributo di 600.000 euro per la riapertura! In Lombardia si continua così. Cerchi pure su qualsiasi motore di ricerca e troverà tutte le dichiarazioni di Salvini e dei suoi esponenti in regione Lombardia. La nuova giunta piemontenese non è stata da meno. Forza Italia nei governi di Berlusconi cercò di cambiare la legge nazionale sulla caccia, la famosa 157/92, con proposte semplicemente assurde. Anche qui non manca la bigliografia online. Su FDI, beh ha mandato al parlamento europeo un certo fiocchi (nome note per chi pratica l'attività venatoria) e ha pubblicato chiaramente di aver ricevuto contributi da parte di associazioni venatorie. Ma da questo punto di vista finché è legale, non è chiaramente un problema. Ma considerare FI un partito animalista solo perché c'era la Brambilla, beh la realtà è ben diversa. Torno a ripetere anche il PD viene a ruota, tra Liguria (quando c'era), Toscana ed Emilia ha sempre favorito la caccia, ma almeno non ha mai fatto questi tentativi peggiorativi e costanti di intraprendere nuovamente attività illegali come gli impianti di cattura. In materia di caccia, la Lega non rappresenta per niente l'equilibrio, anzi rappresenta quella frangia estremista molto pericolosa. Quanto successo in Piemonte con l'ex giunta Cota poi è uno scandalo senza parole e precedenti. Guardi la legge del 2018 emanata dall'amministrazione regionale di allora (PD): http://www.cr.piemonte.it/web/per-il-cittadino/visita-palazzo-lascaris/461-comunicati-stampa/comunicati-stampa-2020/giugno-2018/8120-approvata-la-legge-sulla-caccia Non si poteva cacciare la domenica! E addirittura venivano tolte 15 specie cacciabili!!!!! Una cosa che non si era mai vista da nessuna parte ed è stato il PD a farla (anche senza essere del PD dal punto di vista della tutela era una legge migliorativa e più equilibrata, la migliore nelle regioni italiane) Poi come sappiamo è arrivata la Lega e indovini come è stata modificata la legge sulla caccia?

Appello per consentire la caccia - 14 Novembre 2020 - 10:27

Non si smentiscono mai
Purtroppo una certa parte politica non si smentisce mai nel supportare in maniera anche assurda questa attività. Lasciando da parte il fatto di essere a favore o contro, l'attaccamento che la regione Lombardia, soprattutto, e in ruota al Piemonte fanno nei confronti dell'attività venatoria è semplicemente assurdo. Ogni anno la Lombardia fa le peggiori cose per favorire la caccia e il Piemonte, da quando ha cambiato amministazione regionale, non a caso, segue a ruota, con altre decisioni discutibili, come riaprire la caccia a specie che in Piemonte non era possibile cacciare. Al di là della caccia di selezione, tutto il resto dell'attività venatoria, che ricordo rientra nell'ambito degli hobby, è solo ed esclusivamente dannosa! Capisco che questo supporto deriva dal denaro e dalle poltrone che ci sono dietro, ma nel 2020 sarebbe anche ora di iniziare a tutelare maggiormente l'ambiente, la fauna selvatica (che resta patrimonio indisponibile) e le persone (oltre che la proprietà privata) e cambiare finalmente l'attività venatoria. Ma niente, questo partito, ovviamente ben sovvenzionato alle spalle, non fa che ripetere come un mantra questo accanimento nei confronti dell'ambiente. PEccato che molte persone votando se ne dimenticano. Di fronte a una situazione di emergenza come quella che stiamo vivendo è poi davvero vergognoso chiedere di riaprire l'attività venatoria. Siamo in lockdown per cercare di migliorare la situazione sanitaria ed evitare di andare ad affollare gli ospedali, non possiamo muoverci dal nostro comune se non per necessità e possiamo passeggiare nei pressi della nostra abitazione, non ci capisce perché qualcuno dovrebbe essere libero di andare a uccidere animali per divertimento, tra l'altro con poca gente in giro o nessuna, per cui con un rispetto delle regole sicuramente molto flessibile (qualcuno rispetta le regole, ma molti no e sono le statistiche e i numeri a dirlo). Quindi no, assolutamente no, non c'è alcuna necessità di riaprire la caccia e almeno in questa immane tragedia che stiamo vivendo qualche vita in più potremo risparmiarla, quella di un allodola, un tordo o un0'alzavola, uccise per divertimento, per hobby e perché i nostri continuano a consentirlo.
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