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Voce Libera VCO su comparto sciistico

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato di Voce Libera VCO, riguardante la questione aperture impianti da sci.

Verbania
Voce Libera VCO su comparto sciistico
In questi giorni il Governo sta ragionando sulle riaperture in prossimità del periodo natalizio: riaperture che devono riguardare non solo le attività commerciali, bar e ristoranti o il passaggio da una regione all’altra.

Crediamo che un tema di assoluta priorità sia costituito dalla tutela del comparto sciistico e dalle prospettive di riapertura degli impianti.

Il Piemonte vanta eccellenze nel campo sciistico (pensiamo al comprensorio della Via Lattea) ma anche il VCO con l’Alpe Lusentino, le piste di Domo Bianca, la Val Formazza, la Valle Vigezzo, Macugnagna e la Valle Anzasca, il Mottarone e Pian di Sole, esprime realtà che sono meta assidua dei nostri sciatori.

Il comparto sciistico ha già subito, per effetto della prima ondata del COVID-19, un grave colpo, solo parzialmente attenuato dal fatto che le chiusure in allora sono intervenute ai primi di Marzo. Oggi, viceversa, non far partire il comparto sciistico significa assestare un colpo mortale al turismo invernale.

Riteniamo, che in condizioni di massima sicurezza, agevolate tra l’altro dalle caratteristiche dello sci come tipico sport individuale, vi siano tutti i presupposti perché impianti sciistici e rifugi possano aprire.

Si regolino gli accessi agli impianti, si introducano contingentamenti negli ingressi ai rifugi ed ai locali posti sulle piste di montagna, ma si permetta allo sci di avviare l’imminente stagione invernale ed agli operatori del settore di lavorare e di respirare.

Ogni chiusura sarebbe un colpo mortale ad una parte fondamentale della nostra economia.



7 commenti  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di lupusinfabula 1Bene.....
lupusinfabula
26 Novembre 2020 - 11:41
 
Bene, se c'è chi può andare a sciare allora io potrò andare a pescare, i cacciatori a caccia,gli escursionisti in montgna pure, gli amatori della bici anche, chi ama la vela o i remi anche ,idem chi fa deltaplano o immersioni subacquee, e potremmo continuare,....visto che dovremmo essere tutti uguali.
Vedi il profilo di Filippo 1Questi sono mai andati a sciare?
Filippo
26 Novembre 2020 - 11:53
 
Concordo che lo sci è sport individuale ma resta tale solo sulle piste. Poi gli sciatori vanno nei rifugi per mangiare, scaldarsi, andare in bagno e chi scrive il comunicato è mai andato a sciare in quanto i rifugi sono molto piccoli e quindi da sempre sovraffollati. Inoltre, causa freddo, giustamente sono con finestre e porte chiuse quindi senza ricambio aria per cui come si può minimamente pensare alla loro apertura? Poi va bene arrivare in macchina al piazzale, prendere lo ski lift, sciare e tornare a casa ma come la mettiamo con funivie e ovovie? Prendiamo esempio dal golf che è aperto ma si arriva al circolo e si va al tee di partenza, si gioca e si ritorna a casa. Chiusi spogliatoi, club house, bar e ristorante.
Vedi il profilo di lupusinfabula 1Ho notato
lupusinfabula
26 Novembre 2020 - 13:14
 
Tanto per restare in tema "uscite" ho notato che alcune abitazioni di tedeschi e svizzeri (seconde case) attorno alla mia negli ultimi giorni si sono popolate, il fenomeno è ancor più evidente alla sera quando all'interno delle abitazioni si accendono le luci. Mi sono chiesto come abbiano fatto ad arrivare a noi dalle loro desolate lande, ma poi mi sono dato la risposta da solo: esiste ( la vergogna) Schengen per cui in alcune ore notturne in frontiera non vi sono proprio controlli. Pare giusto che cittadini italiani, proprietari da noi di seconde case, non possano raggiungerle perchè arrivano dalla Lombardia che, in fondo, sta solo dilà del lago? Pare giusto che noi italiani non possiamo uscire dal paese se non per giustificati e validi motivi? Pare giusto che noi italiani dobbiamo rispettare il coprifuoco notturno e c'è chi ne approfitta per raggiungere le loro case di vacanza, provevendo per giunta da paesi in cui il covid è più presente che non da noi? Non sarebbe saggio, almeno temporaneamente ed in questa situazione sospendere Schengen e riattivare i controlli in tutte le frontiere H24?
Vedi il profilo di annes 1sempre la solita nennia....
annes
26 Novembre 2020 - 14:43
 
Con questa frase si riassume tutto:
"Riteniamo, che in condizioni di massima sicurezza, agevolate tra l’altro dalle caratteristiche dello sci come tipico sport individuale, vi siano tutti i presupposti perché impianti sciistici e rifugi possano aprire".
Banalità una dietro l'altra e bi-partisan, come se fossero obbligati a dire qualcosa...per forza.
Siamo tutti consapevoli che il blocco porterà a meno incassi e non pare necessario che i politici ci ricordino queste ovvietà. Il problema, come diceva Filippo, è che i protocolli servono se ci sono le persone che controllano e viste le loro considerazioni, mandiamo loro (i politici, ndr) a controllare che la fila all'impianto di risalita sia rispettata con almeno 1 metro tra gli utilizzatori o che, sulla seggiovia a due posti (che da noi è ancora molto di moda), salgano solo componenti della stessa famiglia e non estranei (carta di identità alla mano), mentre imperversa una bufera o con -10 alla partenza della seggiovia di Pecetto.
Qui sono tutti buoni a parlare e dire ovvietà ma nessun riesce a ragionare e pensare che i protocolli sono solo specchietti per le allodole. In Italia, dove si ha poco rispetto delle regole, il protocollo è spesso disatteso come abbiamo potuto verificare questa estate......e il virus va a spasso....pronto a donarci una primavera a singhiozzo dove sentiremo ancora i politici dire le stesse cose.
Scienza e politica non sono mai andate a braccetto.....ma se devo credere.......scienza tutta la vita..
L'unica soluzione, con i dovuti ristori (che pare saranno validi per tutte le stazioni sciistiche delle Alpi), è quella di aprire solo a festività finite (10 gennaio) quando la curva epidemica sarà in discesa, inizieranno ad effettuare i primi vaccini e non ci sarà l'affollamento che SEMPRE c'è nelle vacanze di Natale, quando tutti si sentono Tomba e gli ospedali, visto che già non lo sono, sono ingolfati di gente con le ossa rotte.
Si perderà il 50% del fatturato in quei 20 giorni? E' certamente vero.
Ma molti nonni potranno trascorrere il Natale con i nipoti e le spese sanitarie, nel giro di breve tempo, diminuiranno del doppio degli incassi degli impianti a fune. Pensate sempre che un ricoverato in rianimazione costa alla comunità......1300€ al giorno.....il costo di una settimana bianca compreso di skipass settimanale.
Alegher
Vedi il profilo di SINISTRO 1Re: Ho notato
SINISTRO
26 Novembre 2020 - 15:35
 
Ciao lupusinfabula

mah, non credo che il problema sia tanto da imputare a Schengen: semplicemente le autorità svizzere raccomandano ai loro concittadini di non venire da noi, facendo leva sul loro buonsenso che, visto il lockdown e quindi la desolazione soprattutto notturna che regna da noi, dovrebbe essere un po' meglio del nostro, e sotto molti aspetti lo è! Per il resto, lo stesso fenomeno si è verificato anche nella prima ondata, con lombardi che venivano nelle loro seconde case ad Intra e Pallanza, quindi a prescindere da Schengen o robe simili. Se si dovessero riattivare di nuovo i controlli alle frontiere nello stesso modo caotico e disordinato che abbiamo visto durante il periodo primaverile, secondo me manco i frontalieri andrebbero più a lavorare.....
Vedi il profilo di SINISTRO 1Re: sempre la solita nennia....
SINISTRO
26 Novembre 2020 - 15:40
 
Ciao annes

difatti durante la prima ondata erano tutti ciclisti, podisti e accompagnatori di amici a 4 zampe! E pensare che anche paesi più civilizzati e ossequiosi delle regole stanno sbroccando! Vedi per es. l'Austria, che prima fa un lockdown rigido e poi vuole mandare tutti a sciare, con la scusa dello screening di massa: ma vuoi vedere che glielo faranno sulle piste? Almeno abbinerebbero l'utile al dilettevole.... Ad ogni modo, parafrasando l'amico Lupus: pecunia non olet!
Vedi il profilo di Filippo 1Case Vacanze - Basta controllare
Filippo
26 Novembre 2020 - 19:15
 
La soluzione è molto semplice. Gli stranieri arrivano in macchina pertanto, come veniamo controllati sulle strade dalle Forze dell'Ordine e dobbiamo avere validi motivi per essere in giro, è sufficiente fermare le macchine con targa straniera. Poi però cosa succede? Si rispediscono a casa loro, si multano,..... La cosa che comunque ho notato che i controlli sono veramente scarsi e che il traffico diurno è quasi come in periodo no covid.



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