Songa su chiusura Barry Callebaut

Riceviamo e pubblichiamo, una nota di Luigi Songa, coordinatore provinciale di Indipendenza del VCO, riguardante la chiusura dello stabilimento Barry Callebaut.

Verbania
Songa su chiusura Barry Callebaut
Alla luce della fine ingloriosa della multinazionale svizzera Barry Callebaut e le parti dopo l’annuncio di voler chiudere lo stabilimento di Intra, lasciando senza lavoro 115 dipendenti e altre decine di lavoratori dell’indotto, emerge ancora una volta la logica finanziaria perversa di un sistema economico basato sulla globalizzazione selvaggia.

«Una multinazionale con quasi 9 miliardi di fatturato nel mondo e oltre 13 mila dipendenti, in utile e in piena espansione, annuncia 500 milioni di euro di investimenti e contemporaneamente getta sul lastrico centinaia di famiglia – denuncia Luigi Songa, coordinatore provinciale di Indipendenza del VCO – È la logica della burocrazia europea, delle dinamiche finanziarie completamente slegate dalla capacità produttiva, del massimo vantaggio a breve termine che schiaccia i territori e le popolazioni.»

Lo stabilimento di Verbania produce oltre 65 mila tonnellate di cioccolato l’anno. Con una capacità anche superiore. «Il settore non è in crisi – aggiunge Luigi Songa dirigente nazionale di Indipendenza – e la decisione di investire altrove deriva soltanto dalle logiche perverse dei meccanismi europei.

Occorre tornare a una sovranità economica nazionale, che ci consenta di sostenere tutti i settori produttivi sani, senza sottostare a diktat che garantiscono soltanto interessi lontani da quelli italiani. Meno Europa delle lobby e più Italia che lavora.



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