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FI Verbania sulla scelta di rinvio della regione

Dichiarazione della capogruppo di Forza Italia a Verbania Mirella Cristina, rispetto alle decisioni odierne della regione Piemonte

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FI Verbania sulla scelta di rinvio della regione
«In sette giorni avrebbero dovuto decidere e per la fretta hanno ottenuto il brillante risultato di spaccare il territorio, mettendo Ossola e parte del Cusio contro il Verbano.

Adesso decidono di non decidere, rinviando di un anno. Si vede che la mobilitazione di cittadini, forze politiche e consigli comunali a sostegno del mantenimento dei due Dea sta producendo i propri risultati concreti. Ma, molto più probabilmente, il rinvio è anche la prova che la fretta è cattiva consigliera. Infatti proprio due giorni fa il Consiglio di Stato ha rimandato al mittente – ossia al Ministero della Sanità – il “Patto per la salute”, sottoscritto quest’estate tra Governo e Regioni, censurandone pesantemente numerosi aspetti che riguardano l’individuazione dei livelli essenziali di assistenza.

Proprio sulla base di quel patto, la Regione avrebbe dovuto definire la riorganizzazione della rete ospedaliera e non a caso Forza Italia lunedì in Consiglio regionale aveva chiesto all’assessore alla Sanità di soprassedere rispetto ad ogni decisione, proprio in considerazione del fatto che buona parte del patto per la salute dovrà essere corretto e riscritto. E così si è puntualmente verificato, a riprova che fretta e pressapochismo l’hanno fatta da padroni, portando anche a situazioni comiche come quelle di forze politiche che hanno raccolto firme contro sé stesse, ovvero contro l’operato dei propri rappresentati in Regione.

Che si sia una parola sempre più sconosciuta a sinistra, e che questa parola sia coerenza, lo dimostra l'intervista rilasciata oggi dalla segretaria provinciale del Pd Antonella Trapani lascia semplicemente esterrefatti: dichiara, ad esempio, che "l'ospedale unico plurisede non funziona più. Non perché il progetto sia sbagliato, ma perché non lo si è mai attuato fino in fondo". Una tesi simile a quella espressa dall'ex sindaco di Verbania Claudio Zanotti dal suo blog (della serie "a volte ritornano"). Peccato che, almeno su questo punto, l'assessore regionale Saitta, che è dello stesso partito di Trapani e Zanotti, sia stato piuttosto chiaro: quella dell'ospedale unico plurisede è stata una decisione politica e non tecnica che ha solo rimandato la cura per la sanità del Vco, facendone aggravare i sintomi. La soluzione era la costruzione di un nuovo ospedale unico per tutta la provincia: la sinistra non l'ha voluto, e come ho già avuto modo di dire ora scarica le conseguenze di quella scelta scellerata sul territorio.

La segretaria Trapani riesce però a superare sé stessa quando afferma che il direttivo del Pd non si è espresso nel merito perché "non avevamo gli elementi tecnici per dire se era meglio il San Biagio o il Castelli". Ma perché, mi chiedo, i sindaci della rappresentanza che hanno votato ce li avevano gli elementi tecnici? Mellano e Cattrini, sempre del Pd, hanno avuto l'onore di conoscere qualche dato che non hanno poi condiviso? A me non sembra: Saitta ha detto "In 5 giorni decidete cosa chiudere", senza che si sapesse quanto la chiusura di uno dei nostri Dea permetterà di risparmiare. Se Saitta l'avesse fatto sarebbe magari stato possibile individuare altri modi per ridurre la spesa. Invece nulla, ha lanciato la bomba e nascosto la mano.

Sono tutti del Pd, se la cantano e se la suonano da soli, ognuno per sé. Addirittura adesso raccolgono le firme contro loro stessi. La confusione regna sovrana, tanto chi ci rimette sono sempre i cittadini».

Grazie per la cortese pubblicazione e cordiali saluti.
Gruppo consiliare Forza Italia - Verbania



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