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"How does it feel? Something about Bob Dylan"

Sabato 7 maggio il comune di Baveno ospita il nuovo appuntamento di Lakescapes, la rassegna di teatro diffuso del Lago. L’Accademia dei Folli propone How does it feel? Something about Bob Dylan, uno spettacolo dedicato al grande cantautore americano, in programma in Sala Nostr@domus alle 21.

Baveno
"How does it feel? Something about Bob Dylan"
I musicisti e gli attori dell’Accademia dei Folli ripercorrono la storia di Bob Dylan, quando non era Bob Dylan. How does it feel? è uno spettacolo tra musica e teatro, un viaggio di formazione attraverso l’America, le sue radici e il suo “rinascimento”.

La narrazione svela al pubblico il percorso umano e artistico di uno dei più interessanti e innovativi poeti del nostro tempo. Più che un tributo a Bob Dylan, un racconto accorato e insieme un reportage fotografico di un'epoca e dei suoi fermenti, una visita a quella fabbrica di idee e di arte che è il Village newyorchese degli anni Sessanta.

Un racconto fatto dei suoni di celebri note, dell’eco di poetiche parole, di aneddoti e curiose vicende, che inizia in un’epoca lontana, quando l’artista si chiamava ancora Robert Zimmermann.

Il viaggio parte infatti dalla città natale di Dylan, Duluth in Minnesota, conosciuta come la Terra dei Giganti, una strano scherzo del destino per chi è alto sì e no al metro e sessanta. Allora non aveva scritto nemmeno una filastrocca ma, a sentire lui, da qualche parte le sue canzoni c’erano già, ed erano canzoni folk: doveva solo trovarle.

Cambiò nome – Robert Allen – e si trasferì a Minneapolis, sempre Minnesota. Poi diventò Robert Allyn, con la ipsilon, che faceva più fine. Ma di canzoni nemmeno l’ombra. Bob Allyn?

Per carità, sembrava il nome di un rivenditore di Cadillac usate. Finché un bel giorno Robert Thomas – è sempre lui – non incontrò qualcuno che gli cambiò la vita: Woody Guthrie. E allora sì che Robert Dillon – sempre lui – si mise a scrivere canzoni, e anche a cantarle, a New York, in una gabbia di matti universalmente nota come “Café Wha”.

Un altro bel giorno Bob Dillon si trovò sotto il naso un mucchio di fogli con su scritto: Columbia Records. Era il contratto regolare che si offriva a ogni nuovo artista ingaggiato da loro. Lui doveva solo firmare. E sapete cosa fece? Prese la penna, e così, per istinto, automaticamente, senza neanche pensarci, ci scrisse sopra il suo nome: Bob Dylan, l’artista folk capace di conquistare prima il pubblico americano e poi quello di tutto il mondo.

L’ingresso costa 13 euro, ma si può ottenere uno sconto di 3 euro scaricando il coupon dal sito www.accademiadeifolli.com



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