c.a.i.
c.a.i. - nei commenti
Provincia: 31 ottobre uffici chiusi - 31 Ottobre 2016 - 23:06Il GattopardismoNel Gattopardo c'è ancora una verità italiana: se tutto cambia esteriormente, tutto rimane com'è; se tutto rimane com'è, tutto può cambiare interiormente. Credo che siano varemente in pochi, ad aver compreso la fantomatica ABOLIZIONE DELLE PROVINCE E non credo di essere tra gli eletti, ad averne compreso compiutamente le modifiche. Di una cosa sono certo, chi detiene il potere (teoricamente dovrebbe essere il popolo, ma appunto in teoria) non lo cede senza essere costretto, che questa classe politica lo faccia per il bene comune lo trovo alquanto improbabile. Dopo questa lunga premessa provo a dare una mia lettura. Con il no a tutti gli emendamenti proposti, Montecitorio ha approvato con 260 voti favorevoli, 158 voti contrari, 7 astenuti e 204 assenti,la famosa legge Delrio. Probabilmente ci sarà stata qualche partita di calcio, per motivare l'assenza di 204 parlamentari, forse si poteva pensare anche a dimezzare la camera dei deputati,dimezzandone i costi, tanto le leggi passano ugualmente con gli Yes Man. Comunque tornando alla legge si modificano competenze che devono gestire questioni, come bloccare il traffico di un viadotto pericolante che crolla causando lutti e feriti come appena successo in Lombardia, ad esempio. Secondo quanto previsto dal disegno di legge approvato, infatti, le Province non spariranno, ma vedranno ridefiniti molti dei suoi compiti e, soprattutto, cesseranno di essere organi elettivi. A fare parte delle nuove giunte provinciali e dei nuovi consigli, infatti, i sindaci, gli assessori o i consiglieri eletti dei Comuni che appartengono al territorio sotto cui la giurisdizione della provincia rimane. Così nascono le Città metropolitane e gli Enti di Area Vasta, che hanno lo scopo di svuotare le competenze delle attuali Province in attesa della riforma della costituzione. Quindi in sostanza credo che non abbiano torto, ma nenche ragione sia Paolino che Giovanni%. Sempre se vince il SI con la riforma del titoloV. Le province saranno abolite sulla carta come dice Giovanni% ma nei fatti vi saranno ancora. Non cambia nulla come dice Paolino? Non proprio, sono circa 20.000 i lavoratori da ricollocare entro il 2019, e chi non lo sarà verrà di fatto licenziato. Le competenze provinciali vengono trasferite alle Regioni e ai Comuni. Si fa eccezione per le competenze di edilizia scolastica, della pianificazione dei trasporti, della tutela dell’ambiente: funzioni che rimarranno alle Province (fino a quando queste non verranno completamente abolite con la riforma del Titolo V). Ma non per le Città Metropolitane, le quali avranno le seguenti funzioni fondamentali proprie: a) piano strategico del territorio metropolitano; b) pianificazione territoriale generale; c) organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito metropolitano; d) mobilità e viabilità; e) promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale; f) sistemi di informatizzazione e di digitalizzazione in ambito metropolitano. Ulteriori funzioni possono essere attribuite alle città metropolitane dallo Stato o dalle regioni, quali? Sia Regioni che Comuni ricevono sempre meno risorse da Roma, e si troveranno ad avere maggiori costi per le ulteriri funzioni. Chi mastica un pò di politica attiva, conosce quanto sia grande l'impegno mentale, fisico ed in termini di tempo da dedicare al prorio rulolo, che sia un Sindaco od un consigliere, se vuol fare seriamente il proprio lavoro, quindi aggiungere ulteriori impegni, (nel caso delle città Metropolitane il Sindaco della città capoluogo coincide con il Presidente, doppio ruolo) non farà altro che aumentare l'inefficienza e la superficialità della politica, e della macchina amministrativa, ad affrontare questioni complesse e delicate. La stessa cosa dicasi per il Senato Segue...... |
Provincia: 31 ottobre uffici chiusi - 31 Ottobre 2016 - 15:51senza il disegnino non capiscenon cambia nulla,ma % ovviamente non può capirlo. si modifica il termine province con "enti territoriali di vasta area",che tradotto significa che l'unica vera differenza è che fino a qualche tempo fa almeno c'erano le elezioni provinciali,ora invece si eleggono tra loro con quella farsa delle elezioni di secondo livello. non lo dico io,lo dice il PD,partito della riforma : " L’art. 29 della Riforma, “Abolizione delle Province”, si limita, in sostanza, ad una eliminazione sistematica dei riferimenti in Costituzione del termine Provincia". gli cambiano il nome appunto,ma i babbi credono che le aboliscono! |
Ordinanza Ludopatie - 31 Ottobre 2016 - 05:57Giochi e giochi d'azzardo v,2,0Rimando visto la marea di refusi nel mio mex precedente Kiryienka, nel mio caso intendo principalmente il gioco da tavolo (per capirci il "monopoli" o il "risiko" anche se in realtà sono giochi da tavolo diffusi, ma vecchi e con meccaniche arretrate e non mi interessa minimamente giocare questi). C'è tutta una varietà di giochi da tavolo molto migliori (meccaniche molto meno affidate alla fortuna, durata della partita più contenuta, senza il problema di eliminazione di giocatori durante la partita, ec....) a cui gioare. A parte questi ci sono anche i giochi di ruolo (Dungeons & Dragons è il più noto) dove interpreti un ruolo, wargame tridimensionali dove fai combattere eserciti di miniature, e giochi di carte non tradizionali come Magic o Domininion. Poi ci sono ovviamente anche i giochi tradizionali come scacchi, dama, go, ecc.. Ora anche se so che nessuno vuole limitare questo tipo di giochi, trovo estremamente irritante definire "gioco" quello che in realtà è il "gioco d'azzardo" dato che porta a pensare che tutti i giochi abbiano questa caratteristica e a screditare i giocatori in generale (piuttosto che gli scommettitori). Ne parla per esempio questo articolo http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/12/chiamiamola-azzardopatia-e-non-ludopatia-le-parole-contano/877946/ Tra parentesi poi il Biribissi era forse popolare nel Settecento ma non mi pare che oggiogiorno sia giocatissimo (a parte comparire nella tabella dei giochi proibiti) e se la Pallacorda fosse un gioco professionistico diffuso (come per esempio il Calcio) allora probabilmente ci sarebbe chi scommetterebbe sui suoi risultati. |
Ordinanza Ludopatie - 30 Ottobre 2016 - 21:20Giochi e giochi d'azzardoKiryienka, nel mio caso il gioco da tavolo (per capirci il "monopoli" o il "risiko" anche se in realtà sono giochi da tavolo diffusi, ma vecchi e con meccaniche arretrate e non mi interessa minimamente giocarlo). C'è tutta una varietà di giochi da tavolo molto migliori (meccaniche molto meno affidate alla fortuna, durata della partita più contenuta, senza il problema di eliminazione di giocatori durante la partita, ec....). A parte questi ci sono anche i giochi di ruolo (Dungeons & Dragons è il più noto) dove interpreti un ruolo, wargame tridimensionali dove fai combattere eserciti di miniature, e giochi di carte non tradizionali come Magic o Domininion. Poi ci sono ovviamente anche i giochi tradizionali come scacchi, dama, go, ecc.. Ora se che nessuno vuole limitarlo, ma trovo estremamente irritante definire "gioco" quello che in realtà è il "gioco d'azzardo" dato che porta a pensare che tutti i giochi abbiano questa caratteristica e a screditare i giocatori in generale (piuttosto che gli scommettitori). Ne parla per esempio questo articolo http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/12/chiamiamola-azzardopatia-e-non-ludopatia-le-parole-contano/877946/ Tra parentesi poi il Biribissi era forse popolare nel Settecento ma non mi pare che sia giocatissimo adesso (a parte comparire nella tabella dei giochi proibiti) e se la Pallacorda fosse un gioco professionistico diffuso (come per esempio il Calcio) allora probabilmente ci sarebbe chi scommetterebbe sui suoi risultati. |
Ordinanza Ludopatie - 30 Ottobre 2016 - 10:19Re: Re: AzzardopatiaCiao Kiryienka c'è un interessante servizio di Moreno Morello sulle sanzioni verso le sale gioco che non rispettano le ordinanze. http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/sale-giochi-chi-ci-guadagna-_26223.shtml Dove si parla del fatto che la SOGEI può verificare in tempo reale gli orari delle giocate. Oltre a questo un dirigente SOGEI, Elisabetta Poso, afferma che "tecnicamente" sarebbe possibile bloccarle a certi orari o chiedere, da parte dei sindaci, a SOGEI i tracciati di funzionamento. A parte il passaggio sul tecnicamente possibile, che non è detto si trasformi in un "è già fattibile in questo momento", potrebbe essere interessante una richiesta da parte del sindaco di ricevere i tracciati dati da SOGEI per sanzionare in modo puntuale chi non rispetta le ordinanze. Sempre che non ci sia ostruzione in questa direzione. ciao matteo |
Referendum: incontro per il SI - 28 Ottobre 2016 - 20:03Re: luvendrisCiao lucrezia borgia non mi arrabbio facilmente, sono però un pò irritato e schifato come tanti. Non ho un partito da difendere per cui non mi interesso del PD, invece come dicevo osservo la rabbia che sta montando anche fra quelli che neppure da morti e sepolti avrebbero cambiato idea nonostante i vertici abbiano fatto loro la cacca in testa per anni; adesso pare stiano per cedere, si stanno svegliando, il merito è di questa persona inqualificabile che colpendo l'immaginazione - piuttosto povera direi...- di milioni di italiani (in parte che avevano ed hanno ben chiaro chi è il soggetto e coscientemente vogliono trarne profitto, ed in parte in buona fede, questi ultimi hanno comunque a mio avviso delle responsabilità perchè per farsi infinocchiare bisogna dare l'approvazione) mira a distruggere i diritti, in qualsiasi ambito (non faccio l'elenco, li si sa). Ma la cosa più irritante è osservarlo ed ascoltarlo: la maschera ha già superato la soglia del ridicolo, le parole che raggiungono il massimo della banalità costruita sulla falsità ed esprime con gli slogan che paiono uscire da pubblicità di saponi sarebbero degne di un grande comico, ma la tragicità consiste proprio nell'osservare come queste semplicissime tecniche da venditore porta a porta funzionino ancora oggi. Ora nemmeno più la democrazia di tipo rappresentativo va più bene, è in atto il tentativo palese di bloccare con sotterfugi l'espressione della volontà dei singoli cittadini, quando la direzione dovrebbe essere diametralmente opposta. Personalmente non mi interessa l'obiezione che a volte si fa, "nel tal o tal altro stato avviene proprio come vorremmo modificare", detto francamente me ne sbatto, volete la democrazia? vi riempite la bocca con questo concetto? bene, allora si possono intraprendere almeno tre appaiati tragitti. Il primo: concepire nuove modalità di partecipazione dei cittadini e con maggiore peso e frequenza; il secondo: studiare da subito e porre in atto a livello nazionale ed internazionale azioni concrete per fermare il sistema "anarchicoligarchico" che ha depredato il mondo per mezzo del cosiddetto "libero mercato"; il terzo: mettere in primo piano IL problema dei problemi quotidianamente, questo http://www.ilpost.it/2016/01/18/rapporto-oxfam-1-per-cento-piu-ricco/ eviteremmo cosi di farci rimbambire con marginali problemi come quello dei migranti e del pil e di altre amenità propinate per il popolino. La ricchezza c'è per tutti, naturalmente il lavaggio del cervello è continuo, impossibile credere a questa che verrebbe tacciata come sciocca, patetica utopia. Meglio credere ad esempio al mito del lavoro e alle baggianate che si dicono in proposito... |
Referendum: incontro per il SI - 27 Ottobre 2016 - 18:58ScusateL'eccesso ma qualche spunto per chi questa sera và alla serata c'è, forse anche per chi andrà a votare, a proposito tutti quelli che erano contro i referendum e che erano inutili dove sono? Uno spunto in particolare mi ha colpito più degli altri quando parla del manifesto dei valori del PD approvato nel 2008 uno stralcio dall'articolo 3 ed il link La sicurezza dei diritti e delle libertà di ognuno risiede nella stabilità della Costituzione, nella certezza che essa non è alla mercè della maggioranza del momento, e resta la fonte di legittimazione e di limitazione di tutti i poteri. Il Partito Democratico si impegna perciò a ristabilire la supremazia della Costituzione e a difenderne la stabilità, a metter fine alla stagione delle riforme costituzionali imposte a colpi di maggioranza, anche promuovendo le necessarie modifiche al procedimento di revisione costituzionale. La Costituzione può e deve essere aggiornata, nel solco dell’esperienza delle grandi democrazie europee, con riforme condivise, coerenti con i princìpi e i valori della Carta del 1948 Quando si dice coeRENZIa http://www.partitodemocratico.it/gCloud-dispatcher/d2fd1f91-96df-4808-8f89-600f3148f3e2 |
Referendum: incontro per il SI - 27 Ottobre 2016 - 18:30FineVoto no perché a conti fatti il risparmio è di un caffè a testa per ogni italiano. Troppo poco per venderci il diritto di voto. Voto no perché ho letto l’articolo 70 e ho capito solo una cosa: diventa tutto più complicato. Voto no perché il cambiamento non è un bene in sé, infatti si può sempre peggiorare: come in questo caso. Voto no perché non voglio lasciare ai miei nipoti una repubblica riformata seguendo la traccia della banca d'affari JP Morgan. Voto no perché le banche d'affari e le società finanziarie che hanno truffato i risparmiatori sono tutte per il Sì. Voto no perché la Costituzione si può modificare, ma per estendere i diritti, non per restringerli. Per allargare la partecipazione, non per limitarla. Voto no perché la Costituzione si può modificare, ma con un altro metodo, in un altro contesto, da parte di un altro parlamento legittimato dal voto popolare. Voto no perché non si può tener fermo un Paese sulla riforma della Costituzione con 11 milioni d italiani che non si possono più curare. Voto no perché non si può bloccare il parlamento per mesi di fronte a una crisi economica che il governo non riesce ad affrontare. Voto no perché non tutti i modi per superare il bicameralismo sono ugualmente validi. Quello scelto è pessimo. Voto no perché ci saranno molti più conflitti di attribuzione fra camera e senato e quindi l'iter delle leggi sarà più lento, costoso e complicato. Voto no perché se camera e senato avranno maggioranze politiche diverse - come può capitare - si bloccherà tutto. Voto no perché lo statuto per le garanzie delle minoranze lo farà la maggioranza dopo aver vinto le elezioni. Voto no perché il pd avendo la maggioranza in 17 regioni su 20 calcola di avere al primo giro di giostra la maggioranza assoluta dei senatori. Voto no perché hanno riempito la Costituzione di annunci e di enigmi, per esempio nessuno sa di preciso come davvero verrà eletto il senato. Voto no perché invitano in tv De Mita, D'Alema e Cirino Pomicino a fare i testimoni del No per farci credere che la partita è fra vecchio e nuovo. Voto no perché se vince il no non vince Salvini o Grillo. Vince la Costituzione. Voto no perché vogliono metterci paura con la storia della Brexit. Voto no perché non c'è nessuna relazione fra vittoria del sì e ripresa economica. Voto no perché se vince il no non ci sarà nessuna apocalisse, come vogliono farci credere per indurci a votare sì. Voto no perché il referendum riguarda la Costituzione, non le convenienze politiche di questo o quel partito, di questo o quel politico. Voto no perché non si può imputare alla Costituzione colpe che sono tutte e sole di una classe politica corrotta e incapace. Voto no perché è evidente che ci stanno fregando anche stavolta. Sempre dal profilo FB di Piero Ricca |
Referendum: incontro per il SI - 27 Ottobre 2016 - 17:42SegueVoto no perché i nuovi senatori avrebbero l’immunità parlamentare anche se non eletti dal popolo. Potrebbero approfittarne i politici locali più compromessi. Voto no perché i nuovi senatori sarebbero dei dopolavoristi, chiamati a fare i sindaci e i consiglieri regionali, ma anche a partecipare alle complesse funzioni legislative del Senato. Voto no perché il partito di governo potrebbe votarsi da solo il prossimo presidente della repubblica. Al settimo scrutinio infatti bastano i tre quinti dei partecipanti al voto in assemblea comune fra camera e senato. Voto no perché il prossimo presidente della repubblica sarebbe in ostaggio del capo del governo, che con i numeri della sola maggioranza alla camera potrebbe metterlo in stato d'accusa. Voto no perché il partito unico di governo con i suoi soli numeri alla camera potrebbe portarci in guerra, naturalmente chiamandola missione di pace. Voto no perché il governo potrebbe decidere al posto delle regioni su tutte le questioni più importanti che riguardano i territori, dove girano i loro affari e i nostri diritti, senza un rapporto diretto con la popolazione locale Voto no perché i poteri della finanza vogliono al governo un amministratore delegato con pieni poteri esecutivi che spiani la strada a ulteriori privatizzazioni e smantellamento dello stato sociale: ecco perché sono tutti per il sì. Voto no perché la deforma moltiplica il numero dei possibili procedimenti legislativi e dunque complica ancora di più l’iter delle leggi. Altro che semplificazione! Voto no perché noi non abbiamo bisogno di più leggi da approvare in minor tempo, ma di leggi migliori. E la qualità delle leggi non dipende dal sistema del bicameralismo perfetto. Voto no perché la legge contro la corruzione è ferma da quasi tre anni, mentre la legge Fornero è stata approvata in pochi giorni. Non c'entra il bicameralismo perfetto, ma la volontà politica. Voto no perché una Costituzione non comprensibile dal popolo è contro il popolo. Voto no perché sono contro la democrazia in mano a un Capo e al suo cerchio magico. Voto no perché una Costituzione scritta male è una Costituzione pensata male. Voto no perché è una schiforma pensata solo per gli interessi immediati di chi l'ha imposta al paese. Voto no perché è una deforma imposta al paese da Napolitano e dai suoi referenti internazionali. Voto no perchè nel Manifesto dei Valori del Pd c'è scritto che non si deve cambiare la Costituzione a colpi di maggioranza. L'ha scritto Mattarella. Voto no perché la suggestione del Nuovo contro il vecchio è falsa. Voto no perché pure Napolitano nel 2006, contro la deforma di Berlusconi, diceva che non si deve cambiare la Costituzione a colpi di maggioranza. Voto no perché in tutta questa operazione di potere si percepisce un nauseabondo odore di massoneria. Voto no perché mi spaventa questo diabolico mix di malafede e incompetenza. Voto no perché "basta un si" lo dicono sempre i truffatori, gli addetti al telemarketing e i venditori petulanti e disonesti. Voto no perché Renzi e Napolitano hanno fatto una legge elettorale su misura per il pd. E ora vogliono cambiarla per paura di perdere al ballottaggio. Voto no perché hanno forzato l'art. 138 della Costituzione con tante modifiche diverse che ci chiedono di approvare in blocco, come se il referendum fosse un plebiscito o un voto di fiducia. Voto no perché Renzi prima ha promesso che in caso di vittoria del no avrebbe chiuso con la politica e ora, per paura di perdere il referendum, s'è rimangiata la parola. Voto no perché hanno trasformato perfino la scheda elettorale in un volantino di pubblicità ingannevole. Voto no perché è insopportabile la malafede di chi dice: basta un sì "per ridurre il numero di politici". Voto no perché mentono sempre, pure sui costi. All'inizio dicevano che si risparmiava un miliardo, poi mezzo miliardo, infine la Ragioneria dello Stato ci ha detto che il risparmio è di 58 milioni lordi. Voto no perché a conti fatti il risparmio è di un c |
Referendum: incontro per il SI - 27 Ottobre 2016 - 17:39O forse è per il NOVoto no perché per cambiare l’Italia dobbiamo attuare la Costituzione, non modificarla. Voto no perché la modifica della Costituzione non è una priorità del popolo italiano. Voto no perché non voglio che ci governi un partito di minoranza, come accadrebbe se andassero in porto riforma elettorale e modifica della Costituzione. Voto no perché la nuova Costituzione rafforza la cessione di sovranità all'Unione Europea. Voto no perché un parlamento eletto con una legge elettorale incostituzionale non può riformare la Costituzione. Voto no perché attraverso un senato eletto dai partiti attraverso i consigli regionali passeranno le ratifiche delle decisioni imposte dalla Ue. Voto no perché un Senato non eletto dal popolo potrà modificare la Costituzione. Voto no perché legge elettorale e deforma costituzionale sono da respingere in blocco. Il no fa fuori anche l'Italicum, pensato solo per la Camera. Voto no perché il loro progetto complessivo prevede che tutti i senatori e la maggioranza dei deputati siano nominati dai partiti. Voto no perché questa riforma non affronta i nostri veri problemi. Voto no perché per risparmiare potevano prima di tutto ridursi lo stipendio. Voto no perché non deve essere il governo a cambiare la Costituzione. Voto no perché la deforma mi toglie il diritto di eleggere direttamente il Senato. Voto no perché il governo Renzi è sostenuto da una maggioranza non eletta dai cittadini e da partiti che si sono presentati alle elezioni come avversari. Voto no perché è una deforma che divide il popolo. Voto no perché niente genera più instabilità che abituare il popolo a una Costituzione di parte, nelle mani di chi ha un numero in più in parlamento. Voto no perché se vinceranno loro, temo che poi daranno una nuova aggiustata alla Costituzione con i numeri della sola maggioranza. Voto no perché nessuno alle elezioni ha dato il mandato a Napolitano e Renzi di cambiare la Costituzione. Voto no perché un solo partito potrà condizionare la nomina dei giudici della corte costituzionale e dei membri del csm, allungando le mani sulle autorità di garanzia. Voto no perché la sovranità appartiene al popolo e questa deforma ce ne toglie un altro pezzo. Voto no perché nel programma del Pd non c'era questa modifica della Costituzione. Voto no perché il referendum costituzionale non prevede il quorum. Chi non sta al loro gioco deve andare a votare e votare no. Voto no perché in questo parlamento siedono 260 voltagabbana, molti dei quali hanno cambiato prima il loro partito e poi la nostra Costituzione. Voto no perché il risultato di Italicum e deforma sarà soltanto la concentrazione del potere nelle mani del governo. Voto no perché il risultato di Italicum e deforma sarà la concentrazione del potere di governo nelle mani del capo del partito di minoranza vincente. Il partito che potrà avere il 54 per cento dei seggi alla camera anche solo con il 25 per cento dei voti del corpo elettorale. Voto no perché legge elettorale e deforma costituzionale sono due parti di un unico disegno di potere che prevede la gestione di modiche quantità di popolo. Voto no perché è una tragica illusione pensare di governare il paese in un contesto di grave crisi economica con il consenso di una minoranza del popolo. Voto no perché non riesco a dire sì a uno come Verdini! Voto no perché a suggerirmi il si sono le banche di affari e le agenzie di rating. Voto no perché non è tecnicamente vero, come dicono, che il nuovo senato sarà rappresentativo delle autonomie locali sul modello tedesco. Voto no perché un senato rappresentativo delle autonomie locali non dovrebbe eleggere due giudici della corte costituzionale. Voto no perché aumentano da 50 mila 150 mila le firme necessarie per le proposte di legge di iniziativa popolare. Voto no perché non è vero che questa è l’ultima occasione per cambiare l’Italia. Voto no perché la riforma è piena di errori e contraddizioni. Che c''entrano cinque senatori di nomina presidenziale in |
Spazio Bimbi: Autostima e successo scolastico - 23 Ottobre 2016 - 09:55Altro delirio moderno, il successo"...Intervenendo precocemente evitiamo di esporli a continui fallimenti che inevitabilmente vanno ad influenzare la loro immagine di sé con ripercussioni a lungo termine sulla loro carriera scolastica. In questo modo sarà possibile tentare di accrescere la loro autostima scolastica aumentando le opportunità di successo in questo specifico ambito." Però, rimango basito, dalla Dott.ssa Nicolini Greta, La Girandola - Spazio Psicoeducativo, non mi sarei mai aspettato un'idea del genere... ;o) Per l'amor di dio, siamo pieni di esperti, spesso a pagamento, che ci spiegano quali sono le nostre idee e come dobbiamo pensare. C'è una disparità; con in mano un foglio che certifica un certo tragitto professionale si presume di spiegare come stanno le cose; avranno mai pensato costoro di sottoporsi allo stesso trattamento non da colleghi ma da altri esseri umani con altre conoscenze? Dubito fortemente, pare escano dalle scuole istruiti come robottini. Comunque, per rimanere nel tema, prima di cambiare i cervelli dei bambini forse si potrebbe pensare di cambiare i cervelli degli stolti adulti. Anche se naturalmente non saranno tutte rose e fiori come viene presentato, forse si potrebbe dare un'occhiata a quel che succede nel nord europa. https://www.youtube.com/watch?v=aG9oP2wgIi0 |
Maratona Culturale di solidarietà a Il Maggiore - 21 Ottobre 2016 - 13:16Parcheggioma per carità..ma perchè dobbiamo distruggere una fetta di parco (tra l'altro uno dei più belli a VB) per qualche posto auto in più? E' già stata autorizzata la costruzione di un parcheggio multipiano a pochi metri di distanza (ex Padana gas). Piuttosto sarebbe utile chiedere come mai i lavori non sono ancora iniziati..e non colate di asfalto dove non è lecito aspettarseli. D'accordo sull'accesso ai canali di vendita alternativi: ricordo però che c'è una biglietteria online che funziona a meraviglia (anche se la grafica potrebbe essere certamente migliorata). Saluti AleB |
VerbaniaBau: nuova rubrica a quattro zampe - 20 Ottobre 2016 - 16:30Re: si sentiva la mancanzaCiao Max Lavecchia Per fare un discorso un po' più generale: c'è gente che impazzisce per il piumino modello inverno 2016/17 (potrei dire auto, vacanze, ecc) e non gliene frega niente dell'anziano. Non sono i cani gli unici a distogliere l'attenzione da problemi più seri ma sono tante cose |
Marco Sacco ambasciatore del gusto nel mondo - 16 Ottobre 2016 - 00:20Re: I nostriGiovanni, Pollaio? Galline? Patate? Ma che stai scrivendo! Sto parlando di promozione del nostro potenziale agroalimentare che è di grandissimo livello e tutto questo è abbinata alla nostra grande tradizione gastronomica. C'è una produzione di valore da tutelar e promuovere. Pongo sul piatto solo una delle tante situazione del settore.Io non mi sono fermato a Mergozzo e ho girato un po' il mondo. Nelle principali città e località turistiche estere ci sono grandi catene in "franchising" che forniscono prodotti tipici italiani come pizza, spaghetti. I menù hanno adottano spesso paro paro le denominazioni italiano ma purtroppo hanno una caratteristica importante che le contraddistingue. Le varie corporation non sono italiane. Sembrerà una sciocchezza ma far diventare di moda cibo italiano vuol dire vendere prodotto italiano. Ben vengano questi superpresuntuosi masterchef. Giovanni per piacere non evocare pollai, patate e uova fritte a vanvera. Cerca di proporre qualche argomentazione che sta in piedi. |
Marco Sacco ambasciatore del gusto nel mondo - 15 Ottobre 2016 - 17:14MutuoC'è anche da dire che in certi ristoranti con chef di grido devi fare un muto per poter pagare il conto finale, senza considerare che, in genere, le porzioni sono porzioni/assaggio: va bene l' impiattamanto e la decorazione del piatto, ma alla fine quello che conto è mangiar bene, saziarsi e non svenarsi economicamente. Per fortuna ci sono ancora anche in zona trattorie ove trovi tutto questo.E poi davvero basta con tutto sto cucinare in TV: ormai ogni canale ha la sua fetta quotidiana di cuochi e padellame vario: due palle, anche per chi come il sottoscritto, a detta degli amici, è un buon cuoco e che cucinare lo trova divertente.Stesso discorso per i vini: basta girare un po' nel basso piemonte e ti puoi portare a casa in damigiana dell'ottimo vino che è poi lo stesso che una volta imbottigliato ed etichettato con la griffe ti rivendono a 10 volte tanto. |
Giordano Andrea Ferrari - Lascia la Maggioranza - 14 Ottobre 2016 - 13:47attaccato alla poltronaNon sono mai sato e mai sarò un fans di Giordano Ferrari, ma pensare di un attaccamento alla poltrona e ad un miserrimo gettone di presenza proprio non lo penso. Ma a quanto ammonterebbe poi questo introito? Quanto alla poltrona ed all'apparire la cosa è ridicola: essere consigliere a Verbania ed essere un signor nessuno (...non me ne vogliano i consiglieri verbanesi) è la medesima cosa a livello politico. Capisco questi ragionamenti da consigliere regionale in su: lì sì che c'è la visibilità e soprattutto l'interesse, la grana e la possibilità di intrufolarsi in camarille varie!!! |
Demolita l'edicola di piazza Cavour - Foto - 13 Ottobre 2016 - 14:59Re: Re: cima d'IntraCiao Hans Axel Von Fersen concordo con te: la "Cima d'Intra" é storicamente p.za Cavour, certo che a quei tempi c'erano pressoché solo prati fino a Trobaso (strano che sbagli cosi grossolanamente chi tira in ballo i "veri intresi"). Concordo anche con Ermes: In diversi casi un ricollocamento dei monumenti darebbe più senso al tutto e favorirebbe la conoscenza. |
Ipotesi di passeggiata Intra - Suna - 12 Ottobre 2016 - 08:39Re: Re: Re: Fuori dal mondoCiao Giovanni% Innanzitutto sarà gratuito o a pagamento? Poi scusami ma mai nessuno non è potuto andare a Intra perché non c'era parcheggio... I genitori dei pulcini che giocano al campo di San Bernardino potranno continuare a parcheggiare in via alle fabbriche. La biblioteca ha già il suo parcheggio e dei tanti problemi che sono stato evidenziati dopo l'inaugurazione non ho sentito nessuno dire: "OK tutto, ma abbiamo parcheggiato a Ghiffa..." |
Ipotesi di passeggiata Intra - Suna - 11 Ottobre 2016 - 18:52A favore della pista ciclabileSono completamente favorevole alla realizzazione della pista ciclabile, e speriamo che arrivi fino a Fondotoce. Alcune considerazioni però: il fatto di avere pulmini più piccoli (8/9 posti invece che uno classico) dal mio modesto parere non riduce i costi, ci vorrebbero infatti 8/9 autisti invece che uno. Ottime l'idea di implementare con mezzi alternativi, aggiungerei il Segway, doveva tra l'altro essere il mezzo che avrebbe rivoluzionato il nostro secolo ma le lobby automobilistiche non ne hanno di fatto consentito il loro sviluppo. In Germania, Austria, Olanda, e anche in Francia, questo tipo di piste ciclabili sono la normalità. E, come qualcuno ha detto, di fatto questa pista c'è già, ci sarebbe solo da adeguarla e svilupparla. |
Verbania Protagonista su sindaco e sondaggi - 11 Ottobre 2016 - 12:06Re: tecniche demoscopicheCiao marco zacchera "Molti sondaggi sono infatti telefonici ma ormai c'è poca gente che ha il telefono fisso e tendenzialmente il voto è espresso da persone più anziane del campione statistico." Questo punto lo volevo già evidenziare nel mio commento precedente, in quanto mi era rimasto impresso nelle ultime politiche nazionali, è evidente che i sondaggi sono sempre da prendere con le molle, per correttezza i sondaggi dovrebbero sempre essere pubblicati con quali metodi e numeri si fanno Ha provato a chiedere a 20 conoscenti se sono stati intervistati? |
