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case della salute

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case della salute - nei post

Lega su case della salute - 17 Aprile 2024 - 10:03

Presidente Gruppo Lega Piemonte “case della salute e ospedale di Comunità nel Vco: massima attenzione dell’amministrazione regionale per il potenziamento della medicina territoriale”.

Comitato salute VCO: “Campagna elettorale?” - 1 Gennaio 2024 - 17:04

Riceviamo e pubblichiamo, una nota del Comitato salute VCO, riguardante la sanità locale.

Comitato salute VCO: “Fine della storia” - 25 Novembre 2023 - 09:16

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Comitato salute VCO, riguardante le ultime notizie di un possibile passaggio ad ASL VCO di alcuni Comuni del Cusio.

"Sulla sanità serve un Cusio più unito" - 21 Novembre 2023 - 08:01

Riceviamo e pubblichiamo, una nota di quattro Consiglieri Comunali di Omegna, riguardante l'interessamento di alcuni sindaci del Cusio all'abbandono ASL VCO a favore di quella di Novara.

Quaretta: sindaci del Cusio verso abbandono ASL VCO - 17 Novembre 2023 - 09:16

“La tentazione dei comuni del Cusio di lasciare l’ASL VCO? Comprensibile. Logica conseguenza di una politica confusa, ambigua, cieca e sorda di fronte alla realtà!”

Progetto “Psicologo Cure Primarie” - 17 Ottobre 2023 - 12:05

Grazie ad un finanziamento regionale nello scorso mese di marzo 2023 sul territorio dell’ASL VCO è stato attivato il progetto denominato “Psicologo delle Cure Primarie”, il cui aspetto fondamentale e innovativo è la collaborazione tra lo Psicologo e i Medici di Famiglia all’interno di un servizio di “primo contatto” del Sistema Sanitario.

Casa, in Piemonte compravendite in tre mesi, -7% sul 2022 - 6 Settembre 2023 - 18:06

Il mercato immobiliare in Piemonte frena nei primi tre mesi del 2023. Le case compravendute registrano una flessione del 7% rispetto al numero di transazioni effettuate nel primo trimestre del 2022. Un calo però inferiore alla media nazionale, che è del -8,3%.

Sanità, PD: "Ci hanno fregato!" - 30 Giugno 2023 - 13:01

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato di Alice De Ambrogi, Segretaria Provinciale PD, e della Segreteria Provinciale, riguardante la campagna di affissioni dopo gli ultimi sviluppi sulla sanità locale.

Monti, Baveno su sanità locale - 23 Giugno 2023 - 11:37

Riceviamo e pubblichiamo, una nota del Sindaco di Baveno, Alessandro Monti: "Un giorno drammatico per la sanità pubblica del nostro territorio".

PCI VCO su sanità locale - 22 Giugno 2023 - 09:16

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Partito Comunista Italiano del VCO, relativo all'attuale situazione della Sanità nel VCO.

PD VCO: male la scelta dei due ospedali - 20 Giugno 2023 - 18:19

PD VCO: "Sulla sanità Preioni lasciato solo dal Presidente Cirio e dall'assessore Icardi che non hanno partecipato al voto. Il Consiglio Regionale sancisce la proposta dei due ospedali. Al VCO serve invece un nuovo e moderno ospedale.".

Cgil Cisl e Uil in piazza per la sanità - 16 Maggio 2023 - 08:01

Cgil Cisl e Uil organizzano un dibattito aperto e presidio in Piazza Ranzoni il 17 Maggio 2023 dalle ore 10.00 alle ore 12.00 per informare la cittadinanza dello stato di salute della Sanità Pubblica Territoriale.

Monti, Baveno: caos sanità - 12 Maggio 2023 - 08:01

Riceviamo e pubblichiamo, una nota del Sindaco di Baveno, Alessandro Monti, preoccupato per il futuro della sanità VCO.

PD VCO su sanità locale - 10 Maggio 2023 - 19:06

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Partito Democratico VCO: "Sulla sanità da Cirio e Preioni una proposta irricevibile e senza alcuna certezza. Servizi ospedalieri e territoriali in enorme difficoltà".

ASL VCO fondi PNNR - 6 Aprile 2023 - 10:03

Procede l’iter per l’utilizzo dei fondi PNNR per progetti sul territorio di competenza dell’ASL VCO.

Automobile Club Verbano Cusio Ossola aderisce alla Giornata Nazionale del Risparmio Energetico - 15 Febbraio 2023 - 16:55

In occasione della Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili, l’Automobile Club d’Italia (ACI) aderisce alla campagna di sensibilizzazione "M'illumino di Meno".

PD: "Futuro per la sanità pubblica nel VCO” - 5 Febbraio 2023 - 08:01

Riceviamo e pubblichiamo, una nota del Partito Democratico VCO, a margine dell'incontro di venerdì sera sul tema sanità pubblica nel VCO.

PD su sanità locale - 18 Gennaio 2023 - 18:06

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del PD Verbania, riguardante la querelle nata dopo le dichiarazioni del Sindaco Marchionini, sulla sanità locale.

Comitato salute VCO: "Sistema sanitario impazzito?" - 12 Gennaio 2023 - 08:01

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Comitato salute VCO, riguardante l'evoluzione del sistema sanitario.

Comitato salute VCO su sanità locale - 24 Dicembre 2022 - 16:06

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Comitato salute VCO, riguardante la consegna firme pro due ospedali.
case della salute - nei commenti

Immovilli su sanità locale - 21 Maggio 2023 - 11:10

ospedali
Premetto che non sono iscritta al PD, nè ad altro partito. Quanto si legge però non corrisponde al vero. 1) Non è il PD che voleva chiudere un DEA, ma la legge che ne impone solo uno per requisiti oggettivi del territorio del VCO. Infatti i due DEA, a Verbania e Domodossola, per esistere hanno bisogno di una deroga alle norme vigenti, che non c'è! 2) Nessuno hai mai messo in vendita i due ospedali!!! Sono sempre stati indicati come strutture da adibire alla medicina territoriale (case della salute) indispensabile servizio sanitario e "filtro" per gli accessi all'ospedale. 3) Inaccettabile l'accusa di mancanza di buon senso che di fatto viene attribuita a sanitari, operatori del settore, Ordine dei Medici del VCO, rappresentanza dei Medici di base, che si sono espressi da sempre per l'ospedale unico, proprio come soluzione migliore per garantire qualità, efficienza e contenimento dei costi del servizio. Così come si sono espressi ripetutamente la stragrande maggioranza dei Sindaci., in rappresentanza dei propri cittadini. Credo sia sufficientemente chiaro che l'incapacità e la mancanza di sensibilità nei confronti di un bisogno primario dei cittadini, sia proprio tutta della parte politica a cui Lei appartiene!!!!

Comitato Salute VCO: "Piuttosto che niente... è meglio piuttosto" - 11 Febbraio 2022 - 11:53

Re: Re: Re: Re: Re: Dove eravate?
Ciao robi le mie idee politiche sono definibili di sinistra, non ci piove, ma sono ben lontane da quello che il panorama politico italiano ed europeo offre oggi, quindi non ho nessun senso di vicinanza verso una parte, o l'altra, o l'altra. A me manco piace il suffragio universale, figurati... ma in questo caso non credo sia una questione di preferenze se mai ci fossero, ma di oggettività. Nell'amministrazione locale destra o sinistra o centro contano relativamente, contano le capacità manageriali e la voglia di circondarsi di persone brave e con conoscenza. In Piemonte, nella sanità, c'è stato, a mio avviso, una costante caduta di professionalità, che nella giunta attuale è arrivata al suo apice. Perchè? Non lo so, posso immaginarlo, ma indipendentemente dalle ragioni è un fatto. Il fatto stesso che la campagna di vaccinazione sia stata di fatto commissariata dall'Ambiente (ed è andata bene, hai ragione) è un fatto chiarissimo. Così come il fatto che la gestione della stessa dal punto di vista ospedaliero sia stata un mezzo disastro, con un totale tracollo della medicina preventiva in tutte le altre patologie. Su questo ha influito l'icapacità manageriale delle ASL, che sono state pedine di scambio tra politici in un modo assurdo. E' vero che (pourtroppo) le nomine hanno da sempre una selezione politica, ma che questa si trasformi in un tracollo totale di professionalità è un'esclusiva di questa giunta, cosa che per esempio non era capitata con Cota, tanto per stare tra le giunte di destra, o di Chiamparino. Mancano le professionalità? Non credo, semplicemente è crollato il livello culturale dei politici che scelgono le stesse. Poi c'è tremenda superficialità (o incredibile ignoranza?). Che energia e materie prime sarebbero diventate ben più costose lo sapevano da un anno pure i sassi (io stesso, che sono l'ultimo minchione, mi sono preso gli accumulatori per i pannelli solari a settembre) ma solo l'assessore piemontese non ha rivisto i termini delle gare per le due città della salute, facendo tracollare le gare, in Veneto o in Lombardia le hanno corrette per tempo... strano no? Così tutto il nostro sistema perde attrattività, i medici bravi si prepensionano o vanno all'IEO... e i concorsi vanno deserti ormai non solo a Domo (dove lo sono da anni), ma anche al Maggiore di Novara (dove hanno appena bucato un posto da cardiologo!) e a Torino! Però se il territorio fosse coeso, sarebbe più facile gestire a livello locale la sanità, è banale ma è stravero. Ed è questo il problema principale per il VCO. Se le forze politiche locali dicessero che siamo tutti daccordo per un ospedale a gravellona, un centro d'emergenza a Domo, e una flotta di due tre eliambulanze per gestire le montagne oltre a 4-5 case della salute serie, e lo ripetesse ad ogni incontro, la ragione sarebbe con le spalle al muro, perchè noi diremmo esattamente quello che il Ministero vorrebbe sentirsi dire. Ma non succede. Certo, perdere l'ospedalino è un dramma per Domo, ma sarebbe compito della Provincia, e della regione, immaginare misure per la mitigazione del danno causato dalla perdita di quei due trecento posti di lavoro. Ma questa sarebbe fantascienza... quindi non so... di sicuro non credo sia un problema da affrontare come destra o sinistra... i coccoloni vengono a tutti, ed un soccorso efficiente lo vorrebbero tutti (per tutti). ciao!

Comitato Difesa tre Ospedali su Assemblea Sanità - 13 Dicembre 2021 - 18:28

ospedali
Forse Tigano e Di Gregorio sanno cose a me sconosciute e per questo continuo a non capire la loro proposta. Credo che non si tratti di riconoscere "pari dignità" ai due ospedali, ma di dare ai cittadini un servizio sanitario d'eccellenza che può essere garantito solo con un unico ospedale in cui concentrare attrezzature d'avanguardia , efficienza e interconnessione tra i vari vari reparti. Ospedale riservato alle acuzie, mentre la medicina internedia dovrà essere soddisfatta localmente dai presidi sanitari esistenti che diventeranno case della salute o altra definizione e faranno da filtro con l'ospedale. Una struttura altamente specializzata può attirare anche professionisti più qualificati che andranno altrimenti là dove la professionalità può trovare spazio e crescere. Questo l'abbiamo sentito ripetere da tanti medici!! Quando poi si parla di DEA alla dimensione demografica della nostra provincia ne spetta uno solo e non due!!! A qualcuno risulta che le normative siano cambiate? A me no. Il richiedere ed insistere perchè con urgenza al Castelli si torni alle condizioni preCovid, credo non voglia dire accontentarsi, ma riavere il minimo indispensabile per andare avanti!!! almeno per ora, perchè anche se si partisse domani con qualsiasi nuovo progetto, ci vorrà qualche anno per una nuova soluzione e nel frattempo????

Lega su piano IRES - 13 Maggio 2021 - 09:11

Re: Ecco
Ciao lupusinfabula se si sapranno spendere bene i soldi dell'UE (quando arriveranno) allora si potranno mettere in piedi anche le case della salute.

Lega su piano IRES - 12 Maggio 2021 - 20:20

Ecco
Ecco, mi sembra che in questo periodo sia contenuto e riassunto ciò che deve essere fatto per la sanità VCO:".....mantenimento dei tre ospedali e dei due DEA esistenti con il potenziamento della medicina territoriale e la nascita di nuove case della salute...." Il resto sono sol chiacchiere utopistiche ed avulse dalla realtà territoriale dei VCO.

Piano IRES: una nota di alcuni sindaci - 12 Maggio 2021 - 14:39

Re: Noto
Ciao lupusinfabula hai perfettamente ragione, il fatto è che la nostra sanità è disegnata da una legge che si rifà agli standard OMS, che a loro volta si basano sul modello anglosassone e, se per alcuni versi vanno bene, per altri sono per noi assurdi. Tanto per fare un esempio, la Germania che vent'anni fa utilizzava standard di questo tipo, si è spostata verso un tipo di sanità che (a parte l'intervento del privato) si rifà tantissimo alla sanità italiana anni 80-90, prima che cominciassero i tagli lineari (e funziona). Per esempio se prendessimo un etrritorio poco abitato e con disagio di mobilità come lo Schlswig Holstein, paragonabile più o meno al nostro "quadrante", vediamo che ci sono 2 hub (Kiel e Lubecca), 3 (o4) ospedali con l'equivalente dei nostri DEA di primo livello, posizionati a raggio intorno ai primi a distanza di circa 40 km uno dall'altro, e una decina di ospedali/clinica (delle sorta di super case della salute con una ventina abbondante di posto letto ciascuna e specializzazioni particolari che le rendono uniche) gestite da privati con però assistenza al pubblico. Alcune hanno pure centri di prima emergenza. In questo sistema il privato guadagna circa il 3-6% per prestazione al pubblico (in Italia stiamo tra il 15 e il 20). Questo perchè l'emergenza si gestisce con reti di prossimità, non si fa facendo turismo sanitario sulle montagne. Comunque resta il fatto che noi oggi abbiamo quella legge, e per scamparla si dovrebbe andare in deroga. E' possibile? C'è chi dice di si e chi dice di no, io non lo so, però il Piemonte da quindici anni questa strategia l'ha sposata in pieno e la segue senza fiatare. C'è poi un altro problema, non secondario, che invece giustifica la legge in vigore... la selezione del personale: con reparti piccoli e poche risorse non si attraggono i medici bravi, che giustamente vogliono far carriera. Già oggi questo a mio avviso è il problema princiaple dei nostri ospedali (vedi già oggi concorsi che vanno tristemente deserti a Domo). Ultima cosa: il polverone attuale è stato sollevato dal sindaco di Domo che alla prospettiva di avere un ospedale ad Ornavasso non ha detto che sanitariamente era un problema ma ha detto, testuale: senza ospedale Domo muore economicamente. Il suo problema è preservare (in città) i posti di lavoro legati all'ospedale. Questo, che è l'elefante nel salotto che nessuno vede, è il vero problema. Ragionare di sanità facendo altri conti. Io la vedo da esterno, delle storie vecchie, di Piedimulera e delle vecchie decisioni non so praticamente nulla (manco stavo in Italia), però questa discussione è davvero assurda a mio avviso...

Lega su futuro sanità VCO - 3 Maggio 2021 - 12:14

Re: Il mio progetto
Ciao robi sono daccordo con te al 90%! vedi che se non prendi posizioni prettamente politiche poi alla fine il buon senso da cittadino rende anche le opinioni più simili? a parte che non sono nessuno, però se dovessi immaginare la mia sanità ideale potrei farlo o egoisticamente, da cittadino di Verbania quale ormai sono, oppure pensando a tutto il VCO, e le due cose non collimano. Da verbanese la mia sanità ideale prevederebbe: mantenimento del Castelli, riorganizzazione delle ASL, eliminando l'attuale ASL VCO, con la nascita di una piccola ASL di montaga a Domo, e lo spostamento di Verbano e Cusio con Novara. A questo punto l'hub resta Novara, il centro intermedio Borgomanero, e Verbania e Omegna, entrambi con PS, a Verbania con DEA. Come popolazione e interventi ci staremmo. COQ e Castelli, come Borgo, diventano cliniche universitarie, con accesso di nuovi medici molto bravi in formazione post laurea e specializzazione come già avviene a Borgo. Se entrasse un privato accanto alla clinica universitaria a Verbania nessun problema, anzi snellirebbe molte procedure. La ASL montana di Domo si tiene il suo ospedalino, o lo fa nuovo, fatti loro, con o senza DEA (più facile senza dato che a Domo solo medici con un passato triste accetterebbero di andare, come già succede ora). Se invece pensassi al VCO, in ottica di mantenimento di questa ASL, con tutti i limiti che presuppone, allora sono per un ospedale unico, che DEVE essere tra Gravellona e Fondotoce, è l'unica soluzione, facilmente collegabile a Borgo e Novara (hub di riferimento) e facilmente raggiungibile da VB, Omegna e Domo. Castelli e San Biagio diventano case della salute con tutto il necessario per la medicina di base, e a Gravellona mettiamo pure due elicotteri che coprono le emergenze nelle valli, come già succede a Sondrio, Trento, Bolzano... L'ospedale modulare che prospetti tu è l'unica soluzione, come ci insegna la pandemia. ciao!

Lega su futuro sanità VCO - 1 Maggio 2021 - 13:27

Il mio progetto
I tre ospedali ciofeca spianati con la ruspa. Un ospedale unico di eccellenza e rafforzare sul territorio strutture pubbliche e private con case della salute. Ristrutturare ospedali costruiti cento anno fa è da folli. Delle beghe politiche me ne sbatto. Gli ospedali vanno costruiti a moduli orizzontali implementabili. Possiamo avere anche un ospedale per quartiere ma non serve a una ceppa. Ecco il mio progetto. Con tanti saluti.

Lega su futuro sanità VCO - 30 Aprile 2021 - 10:58

che noia
io dico, state al potere, fate come vi pare, imponete le vostre scelte... ci sta v'hanno votato! a questo punto perchè pensare di avere a che fare con degli stupidi e continuare con questi comunicati da presa per il naso? Vi racconto una storia di fantasia: se 4 anni fa vi avessero promesso (i vostri capetti lombardi di allora, mica io) un intervento del privato lombardo a sostegno della sanità del VCO (che è un pozzo senza fondo e senza finanziamenti dato che proporzionalmente quanto io pago da Verbania in tasse per la sanità la Regione lo devia significativamente verso Torino e soprattutto Cuneo, e qui arrivano le briciole), e che solo l'idea di prendere in mano un centro ospedaliero del 1800 a Domo aveva fatto sganasciare i membri del CDA del grande istituto privato (e che avrebbe comunque creato problemi al sindaco-ras locale) i quali invece vi avevano proposto un centro di riabilitazione oncologica al Castelli, e voi aveste preso la palla al balzo, pensando così di far piacere al membro del CDA vostra espressione e 2) investire per un nuovo nosocomio senza alcun senso tra i bricchi, collegio del vostro amichetto locale... ma se poi la cosa si fosse scontrata con una "imprevedibile" pandemia che ha fatto riscrivere i piani al privato, che è scappato, e che ora sperate di risolvere andando dall'altro privato lomabrdo, un po più piccolo, ma comunque vostro amico, che vi dice: magari facciamo una clinica tipo Veruno del Castelli, così vi diamo pure la scusa per dire che terrete aperto un piccolo DEA che ci servirebbe comunque... ma se questo privato non solo non ha alcun piano di sviluppo in questo senso, e anzi, ha già congelato altri piani di sviluppo proprio qui da noi... però non potendo dire "ok, ci siamo fidati di quello che chiameremo con un nome di fantasia Bobone che invece c'ha mollato in mutande, ora cercate di vendere una decisione totalmente ridicola mascherandola con la solita tattica di svicolare (facciamo le case della salute!!! e grazie al cavolo, siete obbligati dal recovery a farle sennò vi tagliano i fondi! e comunque sono cose che non centrano nulla con le emergenze)... la storia di fantasia finisce qui... e finisce male, nel senso che vuol dire condannare tante persone ad una sanità d'emergenza del cavolo (mettete più ambulanze medicalizzate? bravi prima però assumete i medici, cosa che non siete capaci di fare manco in pandemia, figuriamoci in tempi normali...), strano che non mettiate teletrasporti tipo StarTrek, il livello della discussione è quello... ora al lettore di questo thread scegliere quale delle due storie di fantasia è più assurda, la mia o la vostra? che pena...

Caruso su manifestazione a Intra - 19 Aprile 2021 - 22:52

Manifestazione a Intra
Gentile Gianluca, Mi pare che i relatori che hanno partecipato alla nostra Manifestazione in difesa della Costituzione e della Libertà, abbiano offerto spunti importanti di riflessione. In particolare i due medici: il dottor Domenico Mastrangelo e il dottor Fabio Milani Il dott. Mastrangelo ha rilevato la scarsa attendibilità dei Tamponi (affermata anche da sentenze dei Tribunali di Vienna e Lisbona), e che il 98% dei positivi o non hanno avuto alcun sintomo o sono guariti. Ha dimostrato come l'obbligo vaccinale sia illegale per il mancato rispetto degli articoli 2, 13, 32 della Costituzione, del Codice di Norimberga, della Convenzione di OVIEDO, della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, della Carta dei Diritti fondamentali dell'Unione Europea ecc. Il Medico ha pure affermato, citando un libro di Peter Gotche "Medicine Letali e Crimine Organizzato" i discutibili comportamenti delle case farmaceutiche più attente al profitto che alla salute dei cittadini. Il dottor Fabio Milani è un medico di Famiglia di Bologna che ha curato a domicilio tutti i suoi pazienti di Covid e i pazienti di altri colleghi (il 90% del totale), guarendoli tutti non utilizzando "Tachipirina e vigile attesa" indicata dall'ente governativo AIFA ma terapie ben note e conosciute da anni a base di Idrossiclorochina, cortisone, eparina, antibiotici e vitamine A, C, D ecc. Perchè nessuno si scandalizza per il divieto di fare autopsie per capire le cause di tanti decessi? Perchè per un anno è stato consigliato un protocollo di cure oggi ritenuto sbagliato? Perchè nessuno ha ricevuto al Ministero della salute i medici che guarivano a domicilio tuttii loro pazienti anche ultraottantenni? Di seguito il profilo del dott. Domenico Mastrangelo uno dei relatori. Il dottor Domenico Mastrangelo nasce a Foligno (PG) il 7 genna- io del 1955. Il 26 ottobre del 1979 si laurea in Medicina e Chirurgia, presso l’Università “G. D’Annunzio” di Chieti, con il massimo dei voti (110/110) e lode. Consegue la specializzazione il Ematologia presso la stessa università, e succescon quello utilizzato dasivamente si specializza in Oncologia presso l’Università degli Studi di Modena. Frequenta 4 corsi in Farmacologia Clinica, a Londra, e lavora l come responsabile delle sperimentazioni cliniche, presso la ditta Sclavo S.p.A. di Siena. Nel 1991, lascia la Sclavo, per frequentare il Ludwig Institute for Can- cer Research, Montreal Branch, a Montreal e il Johns Hopkins Institute di Baltimora. Trascorre un intero anno al Wills Eye Hospital e alla Thomas Jefferson University di Philadelphia dove apprende le tecniche di biologia e genetica molecolare, applicate alla diagnosi dei tumori dell’occhio, con particolare riferimento al retinoblastoma e al melanoma uveale. Rientrato in Italia, crea un laboratorio per la diagnosi molecolare e la cura dei tumori dell’occhio ed entra in ruolo nel Dipartimentvanoo di Scienze Oftalmologiche. Nel frattempo partecipa a congressi nazionali ed internazionali e pubblica numerosi articoli scientifici e capitoli di libri in lingua italiana ed inglese Nel 2003 consegue il diploma di omeopata, presso la scuola “G. Garlasco di Firenze”, e nel2010 consegue la specializzazione in Oftal- mologia, presso l’Università degli Studi di Siena Attualmente, è “senior scientist”, nel Dipartimento di Scienze Me- diche, Chirurgiche e Neuroscienze dell’Università di Siena. Ha al suo attivo oltre 120 pubblicazioni scientifiche e si occupa è ello studio degli effetti della Vitamina C ad alte dosi, per via envovenosa, nel trattamento del cancro e di altre condizioni patologiche. Ha pubblicato i seguenti libri: Il tradimento di Ippocrate (Edizioni Salus Infirmorum), Le falsità sull’AIDS (Edizioni Salus Infirmorum), Esami pre-e post vaccinali, per la valutazione della sicurezza.,Vaccinopoli..

Comitato Stop 5G incontra Marchionini - 23 Aprile 2020 - 15:06

Comitato stop 5G VCO
Gentile Annes concordo che sia molto più intelligente completare la rete con la fibra ottica che implementare il 5G. Sul 5G esistono molte perplessità da parte di governi, enti locali e associazioni di cittadini e di scienziati indipendenti. E' di oggi la notizia che l'ICNIRP (una associazione privata molto discussa) proporrà all'OMS dei limiti di campi elettromagnetici fino a 90 v/m per permanenze sino a 4 ore e sino a 200 V/m per permanenze minori. Questo perchè il 5G per riuscire ad entrare nelle case non deve emanare un raggio unidirezionali ma 64 raggi.. Se rammentiamo che il Consiglio d'Europa aveva consigliato il limite di 0,6 V/m da ridurre a 0,2 V/m limite di sicurezza c'è di che preoccuparsi.. Molti studi indipendenti hanno sottolineato i rischi del 5G per la salute umana, in particolare l'incremento della produzione di radicali liberi (con indebolimento delle difese immunitarie), maggiori difficolta all'assorbimento dell'ossigeno e del ciclo del calcio. La Svizzera ha disattivato la funzionalità delle antenne già installate e bloccato le nuove installazioni. I limiti indicati dall'ICNIRPE sono assolutamente molto gravi. Ho letto che qualcuno attende il vaccino contro il coronavirus. Luc Mantagnier ha spiegato che il corona virus è stato chiaramente costruito in laboratorio nel tentativo di predisporre un vaccino contro l'AIDS. Infatti al classico CORONA VIRUS che causa il raffreddore sono state inserite con tecniche di biologia molecolare catene attenuate di rna del virusi che causa l'AIDS. E' un virus che sparirà a breve non essendo frutto di una evoluzione naturale . Ma comunque è noto che i virus influenzali sono in continua evoluzione e quindi il vaccino risulta del tutto inutile. Lo dicono studiosi di fama mondiale non virologi legati al potere.e agli enormi interessi delle case Farmaceutiche oggi nelle mani di Bill Gates.

Comitato Stop 5G incontra Marchionini - 4 Aprile 2020 - 05:44

Comitato stop 5G VCO
Ci sono studi di centinaia di scienziati accreditati che hanno chiesto di fermare il 5G. Non sono affatto bufale, tanto è vero che ci sono posizioni preoccupate del Consiglio d'Europa, della Svizzera, della Slovenia, della Regione di Bruxelles, di centinaia di città AMERICANE e di Comuni di tutto il mondo. 5G. DAGLI USA LA RICERCA DA PAURA: “DANNI AL DNA ED EFFETTO CANCRO” di Martin Pall Nel panorama dell’informazione tutto tace. Guai a parlarne. In ballo ci sono i miliardi delle aziende di telefonia. Ma cosa ci stanno nascondendo? Sta per arrivare il 5G, il nuovo sistema permetterà connessioni dati a maggiore velocità e molte altre funzioni wireless. La velocità di partenza del 5G potrà spingersi fino a 1000 volte di più dell’attuale con 1milione di connessioni per chilometro quadro. Ma il danno sugli esseri viventi a causa delle onde elettromagnetiche potrebbe essere disastroso. In assenza di uno studio preliminare ‘ufficiale’ sul pubblico rischio sanitario, a tappare la falla ci pensa Il Prof. Martin L. Pall, emerito di Biochimica e di Scienze Mediche di Base della Washington State University, che ha inviato alle istituzioni europee e statunitensi una revisione di studi che dimostrano la pericolosità della tecnologia 5G. LO studio fa paura, davvero! Martin Pall, tra i più noti studiosi al mondo degli effetti biologici delle radiofrequenze, non lascia equivoci: il 5G provoca 8 principali danni alla salute umana. Eccoli, in sintesi: danni cellulari al DNA – rottura al filamento singolo del DNA, rottura del filamento doppio, ossidazione delle basi del DNA; diminuzione della fertilità maschile e femminile, aumento di aborti spontanei, abbassamento di ormoni come estrogeni, progesterone e testosterone, abbassamento della libido;danni neurologici e neuropsichiatrici; apoptosi e morte cellulare; stress ossidativo e aumento dei radicali liberi (responsabili della maggior parte delle patologie croniche); effetti ormonali; aumento del calcio intracellulare; effetto cancerogeno sul cervello, sulle ghiandole salivari, sul nervo acustico. Insomma, c’è poco da starne sereni, l’impatto su tutta la popolazione potrebbe essere davvero devastante. Qualche tempo fa 170 scienziati indipendenti hanno chiesto alle istituzioni dell’Unione Europea di bloccare lo sviluppo della tecnologia 5G in attesa che si accertino i rischi per la salute per i cittadini europei. Con il sostegno dell’associazione AMICA, per le Malattie da Intossicazione Cronica e/o Ambientale (suo il rilancio in Italia della ricerca di Pall) i primi firmatari dell’appello furono Rainer Nyberg, EdD, professore emerito della Åbo Akademi in Finlandia, Lennart Hardell, docente al Dipartimento di Oncologia della facoltà di medicina di Orebro in Svezia. Poi sono seguite le firme di altre decine e decine di scienziati. L’appello chiede da tempo alle istituzioni dell’Unione Europea di bloccare lo sviluppo della tecnologia 5G in attesa che si accertino i rischi per la salute per i cittadini europei. “Serviranno molte nuove antenne con un’implementazione su larga scala che in pratica si tradurrà in un’installazione di antenne ogni 10-12 case nelle aree urbane, aumentando così in modo massiccio l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici – dicono gli scienziati – Con “l’uso sempre più intensivo delle tecnologie senza fili” nessuno potrà evitare di essere esposto perché, a fronte dell’aumento di trasmettitori della tecnologia 5G (all’interno di abitazioni, negozi e negli ospedali) ci saranno, secondo le stime, “da 10 a 20 miliardi di connessioni” (frigoriferi, lavatrici, telecamere di sorveglianza, autovetture e autobus autoguidati, ecc.) che faranno parte del cosiddetto Internet delle Cose. Tutto questo potrà causare un aumento esponenziale della esposizione totale a lungo termine di tutti i cittadini europei ai campi elettromagnetici da radiofrequenza” Angela Francia https://www.youtube.com/channel/UCsLAEHyA7EYbXT575Ov8i7g AL MIO CANALE TELEGRAM: https://t.me/An

Federazione Italiana Medici di Famiglia su sanità VCO - 7 Novembre 2019 - 07:22

Chi se ne intende !
Sono d'accordo con chi di sanità se ne intende ! Sottoscrivo il comunicato della federazione medici ..........ospedale unico in posizione strategica che possa essere raggiunto dai più lontani in egual misura . Poi importantissime le case della salute distribuite nei posti più lontani , dove si possa fare prelievi e avere la prima assistenza medica importante per salvare una vita !

Fronte Nazionale: no all'ospedale unico - 14 Aprile 2019 - 13:11

ospedale nuovo
si chiede di formulare proposte alternative. Giusto. Alternative a che? Prima bisogna conoscere quanto oggi esiste sul territorio e come funziona. Iniziamo da qui e poi le proposte alternative vanno confrontate con la situazione attuale per capire.se le proposte sono valide. Diciamo subito che vent'anni fa il territorio non era presidiato come oggi e quindi fu naturale difendere ciò che c'era, cioè gli ospedali. Oggi la situazione è completamente diversa e migliore sotto l'aspetto assistenziale. I Medici di Famiglia si stanno associando per assicurare una presenza continua non nei loro ambulatori, ma in un luogo dove a rotazione garantiscono con la Guardia medica assistenza 24 ore al giorno su 7 giorni. A Omegna è già ospitata in Ospedale, a Verbania lo sarà entro l'anno, mentre a Cannobio e Crevoladossol sono in funzione le "case della salute". Manca all'appello Domodossola, ma se ci fosse il quadro sarebbe completo. E' chiaro che con una siffatta copertura il problema di dove collocare il nuovo ospedale diventa quello di individuare una località il più a sud possibile della provincia per evitare che chi abita sul confine vada in altri ospedali incrementando la mobilità passiva, che altro non è che un aggravio di costi per la nostra ASL. Ci sono alternative ragionevoli a questo?

Fronte Nazionale su acqua nelle scuole - 10 Febbraio 2016 - 10:04

Acqua potabile
Con tutto il rispetto e l'attenzione che bisogna avere sulla salute dei bambini quello che mi chiedo è:" Se l'acqua che esce dai rubinetti della scuola e che proviene dall'acqedotto comunale va depurata, quella che esce dai rubinetti delle loro case è diversa e più pura? Non credo, perchè anch'essa proviene dallo stesso acquedotto, e allora...................

Club Forza Silvio Verbania: industria farmaceutica - 19 Marzo 2015 - 10:27

Sull'industria farmaceutica.
L'iniziativa è lodevole ma i presupposti su cui volete basare la vostra battaglia sono troppo timidi, vorreste rivolgervi ai cittadini per educarli ad un uso più attento dei prodotti farmaceutici anziché aprire un dibattito sulla realtà delle case farmaceutiche che, non potendo brevettare le molecole già esistenti in natura, ne ostacolano, attraverso le immani risorse economiche accumulate, ogni tipo di utilizzo arrivando addirittura ad ottenere dai governi di renderli "illegali", come è per esempio per la Cannabis. Vi è poi, all'interno del comunicato, una contraddizione non da poco. E' stato considerato "autorevole" il giudizio di Umberto Veronesi nei confronti della terapia sperimentata dal Dott. Di Bella quando è di pubblico dominio il fatto che i partners finanziatori della sua fondazione, la Fondazione Veronesi appunto, troviamo acciaierie come Acciai Brianza, Co.met, compagnie telefoniche come Telecom e 3, colossi industriali dell'acqua minerale in bottiglia come Ferrarelle e San Pellegrino, l'Enel Spa che, oltre a gestire centrali a carbone e ad olio combustibile, sta investendo all'estero sull’energia nucleare e ancora Pirelli ed Eni, importanti nomi del settore petrolifero, Mondadori Spa, la società Autostrada Ligure Toscana e VEOLIA Environnement, importantissima multinazionale francese che costruisce, tra l'altro, discariche ed inceneritori di rifiuti e detiene il 49% della società Tecnoborgo Spa di Piacenza che gestisce l'inceneritore di rifiuti di questa provincia ed il 60% della Energonut che gestisce l'inceneritore di Pozzilli (Isernia - Molise). Un leggerissimo conflitto di interessi che lo mette in una posizione tale da dichiarare che le centrali nucleari, a carbone e gli inceneritori non sono dannosi per la salute dell'uomo. Se la vostra intenzione è davvero quella di informare i cittadini su quale sia davvero la realtà dell'industria farmaceutica moderna allora prendete spunto da quest'ottimo documentario, fatelo vostro e divulgatene le informazioni. https://www.youtube.com/watch?v=1RUrIO3Emws

Comitato Pro Alto Verbano lancia lo sciopero dei telefonini - 22 Ottobre 2013 - 13:08

altre precisazioni
Passeggiando per il borgo di Dumera non è raro sentire qualche cellulare squillare, o imbattersi in persone che con il loro tablet di ultima generazione scattano foto ai muri medievali...le stesse persone che oggi si stanno battendo contro l'istallazione dell'antenna. Servirebbe un po' di coerenza... Danni alla salute causati dalle antenne? Visto che la legge le autorizza, meglio installarle a Dumera dove non ci sono residenti piuttosto che in centro a paesi e città (come confermato dalle autorità competenti la posizione è idonea in quanto non intacca la bellezza del borgo!!). La strada per Dumera è necessaria così come è stata fondamentale per lo sviluppo della frazione Piazza dove hanno posto la loro residenza nuove famiglie e dove qualcuno ha intrapreso un'attività commerciale legata al turismo (ben pubblicizzata sul web...). Invito nuovamente il comitato Alto Verbano a non generalizzare le opinioni altrui. La maggior parte dei proprietari di seconde case VUOLE LA STRADA come abbiamo ben espresso durante l'incontro pubblico. Per la vostra credibilità penso sia giusto dare dei dati veri e verificabili da tutti. Simona Martegani (villeggiante di Dumera)
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