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Altiora appuntamenti del weekend - 19 Dicembre 2025 - 18:06

Finisce un intensissimo 2025 per Pallavolo Altiora, almeno per quanto riguarda le prime squadre impegnate nei tornei regionali.

Altiora una vittoria e una sconfitta - 14 Dicembre 2025 - 18:06

Un sabato con una vittoria ed una sconfitta per le due prime squadre di Pallavolo Altiora che hanno giocato il penultimo turno di campionato del 2025.

Altiora appuntamenti del weekend - 12 Dicembre 2025 - 19:02

Mokavit Altiora in trasferta, Plastipak Altiora in casa, citate in ordine di categoria. Ecco gli appuntamenti del penultimo turno dell’anno per le prime squadre di Pallavolo Altiora.

Mokavit Altiora esce dalla Coppa Piemonte - 10 Dicembre 2025 - 08:01

Una giornata lunghissima, una trasferta che tra viaggio di andata, due partite giocate e viaggio di ritorno è durata 12 ore.

Un anno di Fondazione Canova - 7 Dicembre 2025 - 15:03

Il 25 febbraio del 2024 l’Associazione Canova si trasformava in Fondazione. in un anno l’équipe internazionale che opera ai piedi delle Alpi, in Piemonte, non distante dal Lago Maggiore, ha proseguito l’impegno di preservare e valorizzare l’architettura tradizionale in pietra di un patrimonio fragile e prezioso.

Altiora una vittoria e una sconfitta - 7 Dicembre 2025 - 12:02

Al PalaManzini Plastipak Altiora ha vinto nettamente contro Alto Canavese Volley; parliamo di Serie D maschile. La compagine di Matteo Azzini ha preso tre punti contro la squadra canavesana con un 3-0 finale che permette ai lacuali di restare in testa al campionato seguita da Val Sangone che a sua volta non perde un colpo.

Altiora appuntamenti del weekend - 5 Dicembre 2025 - 19:33

Si avvicina il fine settimana per le prime squadre di Pallavolo Altiora che scenderanno in campo nei loro campionati di appartenenza.

Altiora doppio successo - 1 Dicembre 2025 - 15:03

Doppio successo per le prime squadre di Pallavolo Altiora, nei match disputati tra sabato e domenica.

Altiora appuntamenti del weekend - 28 Novembre 2025 - 18:36

Si chiude il mese di novembre per le prime squadre di Pallavolo Altiora, che scendono in campo nel week end con due incontri decisamente insidiosi.

Altiora doppio successo - 23 Novembre 2025 - 18:06

Il sabato sera della pallavolo regionale ha portato a due vittorie per le due prime squadre di Pallavolo Altiora che giocano nei campionati del Comitato Regionale Piemonte della Fipav rappresentando la Città di Verbania.

Altiora appuntamenti del weekend - 21 Novembre 2025 - 18:36

Arriva una nuova giornata di campionato per le prime squadre di Pallavolo Altiora che se la vedranno una in trasferta ed una in casa. iniziando dai maschi Plastipak Altiora scenderà in campo al PalaManzini, palestra del Liceo Cavalieri di Verbania, contro Gavi Volley Roquette.

Altiora una vittoria e una sconfitta - 16 Novembre 2025 - 15:03

I verdetti del sabato di volley per le due prime squadre di Pallavolo Altiora. Al PalaManzini, palestra del Liceo Bonaventura Cavalieri è arrivata una sconfitta per Mokavit Altiora contro la quotata Gulliver Novi.

Altiora appuntamenti del weekend - 14 Novembre 2025 - 16:05

Nuovo giro e nuova corsa per i campionati regionali che vedono in corsa le due prime squadre di Pallavolo Altiora.

Altiora una vittoria e una sconfitta - 10 Novembre 2025 - 17:04

La quinta giornata di campionato per le due prime squadre di Pallavolo Altiora, spalmata su due giorni ha regalato un sabato sera di grandi emozioni.

Il weekend di Altiora - 7 Novembre 2025 - 20:01

Ed arriva anche la quinta giornata di campionato per le due prime squadre di Pallavolo Altiora, impegnate nei tornei regionali. iniziando dalla massima serie della pallavolo, ovviamente a livello di Regione Piemonte, arriva in Serie C una trasferta tosta per Mokavit Altiora.

Il weekend di Altiora - 31 Ottobre 2025 - 19:02

Turno numero quattro per i campionati di competenza delle prime squadre di Pallavolo Altiora, entrambe impegnate contro le formazioni di due club di una certa rilevanza nel tessuto della pallavolo piemontese.

Altiora doppio successo - 27 Ottobre 2025 - 08:01

Un bottino di due vittorie con il massimo risultato per le prime squadre di Pallavolo Altiora che giocano nelle categorie regionali.

Altiora doppia sfida - 24 Ottobre 2025 - 18:06

Nuova giornata di campionati per le due prime squadre di Pallavolo Altiora in questa stagione ormai iniziata a spron battuto.

Altiora due vittorie e una sconfitta - 20 Ottobre 2025 - 15:03

Si è giocata al PalaManzini la seconda giornata di Serie C femminile. Mokavit Altiora era impegnata contro la giovane e Caselle Volley, progetto tecnico imperniato sulla crescita dei talenti ma con giocatrici, seppur giovani, di altissimo livello.

Altiora doppia sfida - 17 Ottobre 2025 - 20:01

Tempo di scendere in campo per la seconda giornata di campionato che vedrà in campo le due prime squadre di Pallavolo Altiora. Giornata che vede le due formazioni scendere in campo in due giornate differenti.
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"Il Distretto del Cusio senza medici di famiglia" - 11 Novembre 2021 - 09:33

medici di famiglia
Il problema della mancanza dei medici di famiglia è nazionale. Nella nostra regione sono tante le zone scoperte e ad ogni pensionamento non corrisponde un nuovo medico. Anche nel Verbano la situazione sta diventando pesante. Venerdì 5/11 a Cannero Riviera si è tenuta una pubblica assemblea che ha visto la partecipazione del dr Lillo, sempre in prima fila per garantire il miglior servizio sanitario. Tralasciando considerazioni sul trascorso, che comunque meriterebbero un'analisi, si deve pensare con urgenza a trovare soluzioni per il futuro perchè a pagarne le spese sono gli utenti del servizio, soprattutto i più anziani. Dall'assemblea è uscita la proposta al Sindaco di chiedere la convocazione dei Sindaci del VCO per portare alcune indicazioni che potrebbero almeno alleviare il disagio che si è creato ovvero chiedere alla Regione Piemonte di deliberare l'aumento del numero dei pazienti ora stabilito portandolo da 1500 a 1800 per i medici in servizio e da 500 ad almeno 750 per i medici in formazione. La Reione Piemonte dovrà in ogni caso farsi carico, con la massima urgenza, di affrontare più radicalmente tutto il sistema sia dal punto di vista strutturale che organizzativo perchè altrimenti nei prossimi anni la situazione potrebbe diventare insostenibile. Apprendiamo con favore la stessa iniziativa già messa in campo dal Sindaco Quaretta e auspichiamo che l'assemblea dei Sindaci approvi un documento con precise richieste da inoltrare alla Regione.

Rolla, Scalfi, Zanotti e il calcio verbanese - 2 Agosto 2015 - 12:47

X Lady Oscar: calcio e contributi
Gentile utente, anche Lei, come molte persone nella nostra città, dimostra di non essere perfettamente informata sulla situazione del calcio giovanile verbanese. A Verbania esistono al momento 3 società che offrono la possibilità di praticare questo sport così popolare: l' ex Verbania, ora Accademia, il Voluntas Suna e buon ultimo il Gruppo Sportivo San Francesco. Le prime due società hanno da anni di appoggi e simpatie, per non infierire sul conflitto d'interesse di parecchi consiglieri comunali, che permette loro di godere di contributi finanziari, nemmeno trascurabili, da parte delle amministrazioni di ogni colore e appartenenza politica. Il Verbania (continuo a chiamarlo così ) e il Suna , hanno strutture a disposizione gratuita ma con manutenzione e costi d'esercizio, almeno formalmente, a loro carico. Il Verbania i campi di Renco e Possaccio, mentre per il Suna è stato costruito appositamente ( a spese della collettività ) un campo e spogliatoi nella zona adiacente il Liceo Cavalieri. A questo punto qualche lettore più attento si sarà domandato come mai mi sono dimenticato il San Francesco: semplicemente perché questo sodalizio, riceve poco o nulla, da zero a modeste elemosine, a confronto delle di decine di migliaia di euro destinati alle summenzionate squadre. Perché tutto questo? A parte il fatto di non avere amici in amministrazione comunale, non mi sono mai spiegato il perché anche se, più volte, ho sentito dare giustificazioni sconclusionate, tipo, ma il San Francesco ha i suoi campi, il San Francesco è della Chiesa, e altre stupidaggini del genere. La realtà, una volte per tutte, è un altra: il San Francesco è una società che gioca sui campi del Centro Pastorale, a titolo gratuito ma con limitazioni ben precise, che paga al suddetto Centro una quota a titolo di rimborso spese per i costi dei consumi energetici e si regge in piedi sulle proprie gambe, senza avere un euro di contributo o ricevendo cifre insignificanti. Detto questo, il San Francesco ha tra i 150 e i 200 iscritti, fa pagare quote d'iscrizione inferiori a quelle del Verbania pur dando in dotazione materiale più ricco e abbondante ( tute,borse, ecc) , ha uno staff di allenatori con abilitazione federale (UEFA B, o CONI FIGC), che prestano il loro servizio a titolo gratuito , solo per passione e amore dei bambini. La domanda quindi è : come può una società prosperare senza aiuti, mentre Verbania e Suna , pur con tutti gli abbondanti contributi del Comune fanno fatica a rimanere in piedi? Forse perché le risorse sono destinate esclusivamente ai bambini, all'acquisto di attrezzature sportive a loro dedicate, alla formazione dei tecnici e non, come ad esempio nel caso del Verbania Calcio, almeno fino a ieri, al pagamento degli stipendi di allenatori e giocatori della prima squadra. Chiedo quindi più trasparenza, più equità, più informazione sui criteri di assegnazione dei contributi alle società sportive per una volta sulla base di requisiti oggettivi e non su quello dell'appartenenza politica. Grazie.

NCD e Comunità.vb: "No alla chiusura dei Dea" - 8 Novembre 2014 - 17:36

Cosa ha buttato via il VCO
Per guardare un po' al di la del nostro naso, estrapolato dal sito "architetturasostenibile.it", e per sapere cosa il VCO ha buttato via: "Secondo Renzo Piano il primo passo da fare nella società attuale, sarebbe quello di “recuperare una visione umanistica dell’ospedale”. Dopo aver preso in rassegna le tipologie ospedaliere ottocentesca(a padiglione) e novecentesca (monoblocco), l’architetto ha criticamente estrapolato e mixato le caratteristiche positive di entrambe. Se da un lato la prima, a padiglioni, denotava una certa attenzione alla persona, anche grazie alla presenza di alberi e giardini negli spazi aperti, con l’evoluzione e l’avanzamento tecnologico, si è presentata una spersonalizzazione ed il presentarsi di una serie di difetti. Pian piano alla tipologia ottocentesca si è poi sostituita quella monoblocco che ha il vantaggio di non essere più dispersiva, e riuscire, quindi, a contenere tutto nello stesso edificio, con evidente maggior funzionalità. Si è però persa la “visione umanistica”. Una visione moderna. Una visione critica di questo tipo permette di comprendere errori ed aspetti positivi del passato: l’idea di un unico edificio, grigio e privo di verde, ormai è superata, e non mette a proprio agio chi deve fruire dei suoi spazi. Non bastano più una serie di fredde nozioni funzionali, dimensionali ed ingegneristiche per progettare un buon ospedale: è necessario un approccio umanistico. I tempi sono cambiati: bisogna riflettere sullo stato d’animo di chi subisce direttamente o indirettamente un ricovero e cercare, con la concezione dell’edificio, di rendere questo momento meno traumatico possibile. Si potrebbero enunciare una serie di punti, proveniente da una profonda analisi: • Umanizzazione: lo spazio e l’ambiente in cui si trova il degente devono essere a misura d’uomo, sicuri e confortevoli, garantire benessere e privacy. • Urbanità: l’ospedale non deve essere un edificio isolato ed avulso dal tessuto urbano in cui si colloca, ma esserne parte integrante e comunicare con esso. • innovazione: la flessibilità deve essere alla base della concezione architettonica, garantendo cambiamenti secondo le esigenze terapeutiche, tecnologiche, organizzative e formali. • Affidabilità: tranquillità e fiducia rispetto all’ospedale dipendono anche dalla sicurezza ambientale, tecnico–costruttiva, impiantistica ed igienica del luogo. • Ricerca: nell’ospedale deve essere presente una sezione dedicata alla ricerca clinico–scientifica che, favorisca aggiornamento ed adeguamento alle ultime novità sul campo. • formazione: l’ospedale deve essere attrezzato adeguatamente per l’aggiornamento professionale e culturale, per medici interni ed esterni, infermieri, tecnici e chi si occupa della gestione. Alla luce di questi punti si può dire che il modello più consono sarebbe quello che prevede vari edifici inseriti nel verde. in tal modo i flussi di persone sarebbero selezionati e suddivisi per usi. Il verde, oltre a svolgere la funzione di barriera acustica, assorbe lo smog, crea un microclima ed abbassa le temperature estive, dà pace e serenità ai degenti, aiutandoli nella terapia di riabilitazione. Il piano terra potrebbe assumere carattere più urbano rispetto al passato, essere reso più dinamico prevedendo una serie di servizi connessi alla tipologia ospedaliera, che spesso non sono presenti: bar, edicola, lavanderia, negozi, fiorai, parrucchiere. I limiti tra verde, edificio ospedaliero e città non devono essere rigidi come in passato; nella progettazione e realizzazione devono confluire sicuramente efficienza e sostenibilità".

Lega Nord su sanità e punto nascite - 21 Settembre 2014 - 22:16

La sanità del futuro
Eppure ci sarebbe la possibilità di evolvere anche in campo sanitario. Vi allego un estratto del progetto di Renzo Piano dell'ospedale del futuro. intanto che noi litighiamo per il nostro pollaio, altri volano alto. Buona lettura. RENZO PIANO: LA VISIONE SULLA TIPOLOGIA OSPEDALIERA E CRITERI D'inTERVENTO SOSTENIBILI Un'analisi tipologica. Secondo Renzo Piano il primo passo da fare nella società attuale, sarebbe quello di "recuperare una visione umanistica dell'ospedale". Dopo aver preso in rassegna le tipologie ospedaliere ottocentesca (a padiglione) e novecentesca (monoblocco), l'architetto ha criticamente estrapolato e mixato le caratteristiche positive di entrambe. Se da un lato la prima, a padiglioni, denotava una certa attenzione alla persona, anche grazie alla presenza di alberi e giardini negli spazi aperti, con l'evoluzione e l'avanzamento tecnologico, si è presentata una spersonalizzazione ed il presentarsi di una serie di difetti. Pian piano alla tipologia ottocentesca si è poi sostituita quella monoblocco che ha il vantaggio di non essere più dispersiva, e riuscire, quindi, a contenere tutto nello stesso edificio, con evidente maggior funzionalità. Si è però persa la "visione umanistica". Una visione moderna. Una visione critica di questo tipo permette di comprendere errori ed aspetti positivi del passato: l'idea di un unico edificio, grigio e privo di verde, ormai è superata, e non mette a proprio agio chi deve fruire dei suoi spazi. Non bastano più una serie di fredde nozioni funzionali, dimensionali ed ingegneristiche per progettare un buon ospedale: è necessario un approccio umanistico. I tempi sono cambiati: bisogna riflettere sullo stato d'animo di chi subisce direttamente o indirettamente un ricovero e cercare, con la concezione dell'edificio, di rendere questo momento meno traumatico possibile. Si potrebbero enunciare una serie di punti, proveniente da una profonda analisi: Umanizzazione: lo spazio e l'ambiente in cui si trova il degente devono essere a misura d’uomo, sicuri e confortevoli, garantire benessere e privacy. Urbanità: l’ospedale non deve essere un edificio isolato ed avulso dal tessuto urbano in cui si colloca, ma esserne parte integrante e comunicare con esso. innovazione: la flessibilità deve essere alla base della concezione architettonica, garantendo cambiamenti secondo le esigenze terapeutiche, tecnologiche, organizzative e formali. Affidabilità: tranquillità e fiducia rispetto all'ospedale dipendono anche dalla sicurezza ambientale, tecnico-costruttiva, impiantistica ed igienica del luogo. Ricerca: nell’ospedale deve essere presente una sezione dedicata alla ricerca clinico-scientifica che, favorisca aggiornamento ed adeguamento alle ultime novità sul campo. formazione: l’ospedale deve essere attrezzato adeguatamente per l'aggiornamento professionale e culturale, per medici interni ed esterni, infermieri, tecnici e chi si occupa della gestione. Alla luce di questi punti si può dire che il modello più consono sarebbe quello che prevede vari edifici inseriti nel verde. in tal modo i flussi di persone sarebbero selezionati e suddivisi per usi. Il verde, oltre a svolgere la funzione di barriera acustica, assorbe lo smog, crea un microclima ed abbassa le temperature estive, dà pace e serenità ai degenti, aiutandoli nella terapia di riabilitazione. Il piano terra potrebbe assumere carattere più urbano rispetto al passato, essere reso più dinamico prevedendo una serie di servizi connessi alla tipologia ospedaliera, che spesso non sono presenti: bar, edicola, lavanderia, negozi, fiorai, parrucchiere. I limiti tra verde, edificio ospedaliero e città non devono essere rigidi come in passato; nella progettazione e realizzazione devono confluire sicuramente efficienza e sostenibilità.