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Coldiretti ai candidati: ridare centralità all'Agricoltura

“Restituire e rinforzare la centralità del settore agricolo nelle aree rurali delle due province di Novara e Vco, valorizzando il suo legame con il territorio e la sua funzione sociale ed economica”.

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Coldiretti ai candidati: ridare centralità all'Agricoltura
Così il presidente della Coldiretti interprovinciale Federico Boieri illustra il documento predisposto dall’organizzazione agricola e indirizzato ai candidati delle varie formazioni politiche che, tra poco meno di un mese, si confronteranno nella sfida elettorale che porterà al rinnovo di buona parte delle amministrazioni dei nostri comuni.

Dalla tutela del suolo agricolo, alla salvaguardia delle produzioni, alla promozione dei prodotti tipici e allo stimolo verso “un continuo confronto con le imprese”: “Serve un urgente inversione di tendenza – sottolinea Boieri – sul modo di considerare il valore aggiunto dell’agricoltura per i nostri territori: troppo spesso non ci si accorge della sua strategicità nel produrre “economia reale”, e ciò lo si vede a partire dagli strumenti  urbanistici osserviamo che il suolo agricolo viene considerato solo come base  di nuovi insediamenti produttivi o civili: e anche in questi mesi si continua a parlare di programmare nuove aree industriali e commerciali, mentre nessuna parola viene spesa per la difesa del suolo agricolo”.

Per stimolare un dibattito sui temi  fondamentali per il settore agricolo, la Coldiretti di Novara Vco ha dunque stilato un documento con le priorità che chiede vengano inserite nei vari programmi elettorali e lo ha messo a disposizione di tutti i dirigenti territoriali affinché ne facciamo una bandiera nel corso dei vari incontri con i candidati, ma soprattutto affinché diventino indicazioni preziose per l’attività delle future amministrazioni comunali.

“L’agricoltura deve tornare protagonista nella programmazione dei nostri Comuni. Il territorio non ha bisogno un’agricoltura bucolica o, peggio, “da salotto” ma di un’agricoltura vera, che possa esprimere le sue potenzialità e contribuire a far crescere tutta la comunità, perché gli agricoltori  non delocalizzano e il valore che producono rimane dove vivono e lavorano con risvolti positivi per tutta la collettività”.

Oggi il settore primario si sta rivelando anche un ambito lavorativo di richiamo per i giovani che hanno riscoperto il valore della terra e del lavoro in campagna, con la creazione di nuove imprese volte alla multifunzionalità e alla scoperta di nuovi segmenti di produzione, “in grado di valorizzare al massimo l’ampio paniere. Come Coldiretti crediamo molto in questa opportunità per questo abbiamo messo in campo il nostro progetto per una filiera agricola italiana e la valorizzazione del made in Italy. Chiediamo alle istituzioni locali di sostenerci e di favorire la diffusione di un modello di sviluppo con al centro il nostro agroalimentare, la salvaguardia del territorio e del cibo”.

Oltre al più completo documento – teso al bene collettivo e che, quindi, si rivolge a tutti i candidati d’ogni schieramento politico – la Coldiretti interprovinciale ha sintetizzato gli obiettivi e le principali richieste nelle “dieci priorità per l’agricoltura” in vista della tornata elettorale comunale del 25 maggio prossimo.

Le dieci priorità per l’agricoltura

Ai candidati alle prossime consultazioni elettorali Coldiretti Novara Vco chiede di:

1)      Avere maggiore considerazione del “Territorio agricolo” negli strumenti urbanistici e nelle politiche di gestione del territorio in condivisione con gli imprenditori locali favorendo l’instaurarsi delle attività agricole;

2)      Attuare azioni di gestione del territorio che evitino l’indiscriminato consumo di suolo agricolo, favorendo prioritariamente il recupero e la riqualificazione delle aree dismesse;

3)      Incentivare il ritorno dei giovani all’agricoltura sostenibile come opportunità occupazionale;

4)      Alleggerire, per quanto di competenza, il peso burocratico a carico delle imprese agricole;

5)      Valorizzare l’agricoltura nella sua multifunzionalità con l’incentivazione di formule che sviluppino la filiera corta e promuovano le produzioni locali (agriturismo, vendita diretta, mercati) nonché sostenere quelle forme di agricoltura specializzata e tradizionale in grado di creare reddito e occupazione; allo stesso tempo, valorizzarne la funzione sociale con l’incentivazione di fattorie didattiche, agriasilo, agrinidi e lo sviluppo di attività formative in tema di salute ed educazione alimentare, anche privilegiando i prodotti locali nella formazione dei menù delle mense scolastiche;

6)      Considerare l’agricoltura come una vera attività economica con in più la  salvaguardia della sostenibilità ambientale, ecologica e paesaggistica (biodiversità, distintività come fattore qualificante il territorio);

7)      Difendere l’operatività delle imprese agricole dalle invasioni della fauna selvatica, mantenendo un contatto continuo con le imprese stesse e adottando tutte le misure necessarie per risolvere concretamente il problema;

8)      Riconoscere all’agricoltura il fondamentale ruolo di prevenzione dal dissesto idrogeologico;

9)      Considerare l’agricoltura come motore di sviluppo territoriale coordinato con turismo, artigianato e cultura locale, promuovendo la rete di imprese agricole che svolgono attività di accoglienza e vendita diretta, oltre all’organizzazione di agrimercati;

10)  Favorire convenzioni con gli imprenditori agricoli, nel rispetto della legge di orientamento per la gestione, ad esempio, del verde pubblico o lo sgombero neve;”.



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