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Comitato pro Referendum - 20 Febbraio 2016 - 18:28

Diritto all'astensione costituzionalmente sancito
Ho contribuito alla partecipazione cittadina al voto per le elezioni del CdQ nel 2015 quando nessuno ci credeva e molti, senza andare tanto lontano, li ritenevano inutili (e il Q. Est è stato il più votato tra i 5), contribuisco oggi assieme agli altri Consiglieri agli obiettivi che ci siamo prefissi cioè da un lato aumentare la partecipazione alla discussione delle problematiche cittadine, discussione ove spesso vi sono posizioni diverse ma tutte rispettabili ed esprimibili, e dall'altro di pretendere la presenza dell'Amministrazione per dare risposte alle diverse richieste e quindi proporre soluzioni a tali problematiche (cosa che avviene regolarmente). Ora, essendo anche io cittadino verbanese, penso di avere lo stesso diritto alla partecipazione, alla discussione, a valutare le decisioni prese dall'Amministrazione e quindi di sostenerle se ritenute valide nell'interesse della collettività e di costituire un comitato se più persone la pensano alla stesso modo, esattamente come avete fatto voi. E non mi si venga a dire che il problema non è il fatto di essere favorevoli alla delibera consiliare sull'esternalizzazione del forno (quindi NO sulla scheda referendaria) quanto quello di "sponsorizzare l'astensione": ebbene l'astensione al voto in caso di referendum abrogativo E' UN DIRITTO COSTITUZIONALE a disposizione del cittadino elettore. A sostegno di ciò vi cito quanto detto nel 2009 da Stefano Grassi, ordinario di Diritto costituzionale generale all’Università degli Studi di Firenze, a pochi giorni dal referendum sulla legge elettorale: " Per i referendum è la stessa Carta costituzionale a riconoscere implicitamente il diritto all’astensione. L’elezione dei rappresentanti è un dovere funzionale alla formazione del Parlamento e degli altri organi elettivi. Per il referendum invece, i cittadini possono decidere se accettare o meno di rispondere ai quesiti proposti». L’astensione è dunque un comportamento costituzionalmente corretto? « Sì, votare ai referendum è frutto di una scelta libera. Prevedendo un quorum di partecipazione, l’art. 75 della Costituzione riconosce la non partecipazione al voto come una volontà legittimamente espressa». Astenersi è allora un diritto? « Assolutamente, l’astensione sul referendum abrogativo non è certo una vergogna. Il voto è un dovere morale: fino a poco tempo fa era prevista una sanzione per chi non partecipava alle votazioni (l’iscrizione “non ha votato” nel certificato di buona condotta); dagli anni novanta invece, la sanzione è stata eliminata anche per le elezioni politiche. Ma per il referendum il diritto di voto comprende il diritto di astenersi e quindi il dovere morale è solo quello di assumere una decisione sui quesiti, compresa quella di non accettare di rispondere, astenendosi, anche mediante il rifiuto della scheda. Quali sono le prerogative del referendum? « I quesiti sono posti da una minoranza a tutto il corpo elettorale che, chiamato a partecipare al procedimento legislativo, ha così la possibilità di cambiare, abrogandole, le leggi. Chi ritiene i quesiti inammissibili può evitare di esprimersi, negando così il proprio contributo al raggiungimento del quorum». Nel caso dei referendum abrogativi che prevedono un quorum il cittadino ha quindi tre possibilità: SI, NO ASTENSIONE, costituzionalmente sancite. Mi auguro quindi che l'Avvocato Brizio prima s'informi meglio e poi permetta (dopo averlo concordato con il Presidente del Quartiere Nord) ad entrambi i Comitati di esporre, alla bisogna, le rispettive posizioni, tutte. Posso quindi affermare Sig. Marconi nella fattispecie della mia doppia posizione di Consigliere di Quartiere e di componente del Comitato per l'astensione di non essere ne incoerente ne discutibile.

L’associazione 21 Marzo risponde a De Magistris e Minore - 19 Febbraio 2016 - 09:01

confusione
La confusione regna sovrana. Si mescolano questioni, persone e atteggiamenti. Se da un lato l'associazione 21 marzo e il Kantiere meritano un plauso per il lavoro che svolgono, non tutte le questioni poste dalla Minore sono prive di fondamento. L'ho già detto, ma per alzare il livello politico basterebbe poco: risposte tempestive e trasparenza. Questa amministrazione è tutt'altro che trasparente, l'ultima prova c'è stata in capigruppo quando il PD non ha accettato l'inversione di un punto specifico sulla trasparenza all'ODG del prossimo Consiglio (vedi articolo http://www.verbaniafocuson.it/n555155-trasparenza-no-puo-attendere.htm). Se poi vogliamo discutere di chi manovra chi, sia chiaro che più di una volta ho visto Consiglieri Comunali cambiare la loro intenzione di voto col mutare dell'umore del Sindaco. La situazione è difficile e imbarazzante per molti aspetti, e il grottesco è che le domande sono solo domande, fastidiose, tendenziose quanto si vuole ma solo domande restano. L'associazione 21 Marzo ha ben risposto, quello che credo manchi è una risposta puntuale ed esaustiva dell'Amministrazione. Infine, e sia ben chiaro: se le Commissioni lavorassero di più e seriamente, queste questioni si risolverebbero al loro interno senza clamori e con molta più buona politica... la caciara non può dipendere solo da domande, fastidiose quanto si vule, ma che tali restano.

Decisa la data del referendum sul forno crematorio - 16 Febbraio 2016 - 13:11

Re: dati sbagliati
Ciao andrea marconi Mi dispiace x lei ma non è in grado di fornire dati .. io voglio sapere : qual è l autorizzazione per la cremazione, quanto inquina un forno obsoleto e quanto un forno nuovo di ultima generazione, lei mi deve dire i consumi enegetici di un forno da cambiare e quanti di un forno nuovo , lei mi deve dire quanto costa la realizzazione di un forno nuovo e una nuova sala del commianto e quanti soldi deve investire il comune, lei mi deve dire a qyale parte del bilancio sottrae i soldi per la realizzazione di un forno nuovo... il resto sono chiacchiere finche non mi passa dati certi

Decadenza consiglieri: regole non opinioni - 15 Febbraio 2016 - 20:32

Re: sordità selettiva
Ciao renato brignone premesso che non conosco le persone quello che dico ha e deve avere validità generale. Ma questo regolamento, chi lo deve far rispettare? Possibile che in consiglio comunale vada bene a tutti, maggioranza e minoranza questa situazione di non applicazione del regolamento? E' questo che non capisco, ammetto i miei limiti! Non credo che un sindaco e una giunta possano avere tutta questa discrezionalità, se così fosse sarebbe profondamente sbagliato. La tua battaglia dovrebbe essere per cambiare il regolamento e, soprattutto, modalità applicative. Saluti Maurilio

Decadenza consiglieri: regole non opinioni - 15 Febbraio 2016 - 11:39

Ineleganza, regolamento e legislazione.
Premetto che se uno che si fa eleggere in consiglio comunale, ma vale per tutti gli altri organi elettivi, e poi non partecipa, a meno di gravi e motivati fatti, non dovrebbe occupare quel posto! Ma la legge e/o i regolamenti cosa dicono? Purtroppo se su questo punto non sono chiari, o ammettono un tasso di assenza del 64% (mese? semestre? anno?...) ha ragione lui a non dimettersi, bisogna battersi, nelle sedi corrette, per cambiare legge e/o i regolamenti, tutto il resto sono choacchiere! Saluti Maurilio

Decadenza consiglieri: regole non opinioni - 14 Febbraio 2016 - 19:36

Sarà....
Sarà, ma non credo che potrà essere la presenza di un "uomo nuovo"(??????....) all'interno del consiglio comunale di Verbania a far cambiare l'atteggiamento alla sindaca!!

Il PAES di Verbania approvato dalla Commissione Europea - 3 Febbraio 2016 - 14:54

Re: Re: Re: Re: Re: accesso agli atti negato
Ciao maffy Nel tuo condominio come in tutti gli altri, bastava mettere le testine termostatiche con la ripartizione dei consumi, senza cambiare la caldaia ed il risparmio sarebbe stato almeno del 15% in quanto i condomini sapendo di pagare in proporzione al proprio consumo, abbassano la temperatura, non lasciano più le finestre spalancate tutta la mattina, il resto lo fa la caldaia a condensazione, e si parla di un 15% se la caldaia precedente era a metano, con la condensazione si guadagna un ulteriore 15% max perché come giustamente ha detto Hans se la distribuzione non è a bassa temperatura (come nel caso del forno ) non si ottiene di più Per quanto riguarda le bollette anche con conguagli vari, mi sembra improbabile un raddoppio delle cifre, resta sempre la questione di dibattere certe decisioni, proprio per valutarne tutti gli aspetti e prendere decisioni ben ponderate, e non chiedere ai consiglieri comunali di firmare carte in bianco

Il PAES di Verbania approvato dalla Commissione Europea - 3 Febbraio 2016 - 14:07

Re: Re: Re: Re: accesso agli atti negato
Ma dove vivete? i consumi con le caldaie nuove (e i forni) sono molto ridotti. Si riciclano gli scarti e diventano energia per una sorta di autoalimentazione. Emissioni minime. Chi abita in condominio come me e' stato obbligato a cambiare la caldaia per questo motivo. I consumi sono ridottii del 30% e le emissioni pure. Svegliaaaaaaaa

Il PAES di Verbania approvato dalla Commissione Europea - 3 Febbraio 2016 - 11:32

Re: lo hanno detto
Ciao renato brignone Con la nuova linea le cremazioni aumenteranno?” Si, questa è la risposta, o meglio “dipenderà dalla capacità dell’impianto”, tradotto, se l’impianto potrà, con una linea come avviene a Domodossola, cremare più di 2500 salme, lo faranno, basterà cambiare le autorizzazioni. la traduzione l'hai fatta tu... se vuoi te la traduco io .. l'autorizzazione è per 1.800 cremazioni annue.. oggi se ne fanno meno per via di un impianto obsoleto e che ogni tanto si blocca... quindi.. se oggi si cremano 1200 salme all'anno con un determinato tipo di emissioni , domani con una linea nuova se ne potranno cremare fino al limite consentito con emissioni molto minori per un impianto all'avanguardia tecnologicamente PS visto che nessuno ha visto il pro.. qualcosa.. come fai a dare dati e indire un referendum se non li conosci?

Il PAES di Verbania approvato dalla Commissione Europea - 3 Febbraio 2016 - 11:14

lo hanno detto
Giovedì sera al Centro d’ Incontro S.Anna c’è stata una Assemblea Informativa organizzata dal quartiere Pallanza-S’Anna sul progetto dell’esternalizzazione del forno crematorio, l’amministrazione comunale, per voce dell’Assessore Forni, ha dimostrato tutta la sua pochezza. Di fronte ad una cinquantina di persone (pochi ma ben informati) ha dribblato alle domande poste dai cittadini per poi dover ammettere le criticità di questa operazione. “Con la nuova linea le cremazioni aumenteranno?” Si, questa è la risposta, o meglio “dipenderà dalla capacità dell’impianto”, tradotto, se l’impianto potrà, con una linea come avviene a Domodossola, cremare più di 2500 salme, lo faranno, basterà cambiare le autorizzazioni. “Le tariffe aumenteranno?” Si, o meglio, per i cittadini Verbanesi potrebbero restare invariate salvo il sovrapprezzo dell’iva che oggi non si paga essendo comunale , mentre mediamente per i non residenti le tariffe aumenteranno notevolmente, se il privato vuole far quadrare i suoi bilanci. “Il comune a fronte dell’aumento dei fumi emessi guadagnerà di più?” No, anzi, per i primi anni il guadagno sarà prossimo allo zero per favorire l’investimento.Se prima erano dubbi, ora sono certezze. Sono già state superate le mille firme, il referendum si farà, ma ogni firma ha un peso, il peso di dire basta, state regalando i soldi pubblici, ovvero i mancati guadagni! Ultimo appunto, l’Assessore che si occupa di partecipazione, di rapporto con i quartieri, colui che dovrebbe ascoltare i cittadini ha affermato “…e poi bisogna vedere come dieci persone possano fermare un procedimento…”. Questa è l’idea di democrazia e partecipazione di questa amministrazione: voglio, comando e posso. Undici persone si sono attivate per mettere a posto un ingiustizia, ad oggi più di mille persone hanno firmato per sostenere la loro causa e Lei Assessore sostiene che più di mille persone non contino nulla? Infine, ma non certo per importanza, sottolineiamo e abbracciamo la proposta del comitato: accorpare questo referendum con quello confermativo per la riforma del Senato, probabilmente in autunno. In questo modo non ci saranno spese aggiuntive per i seggi e le persone che dovranno lavorarci. Quindi non fatevi abbindolare dalla minaccia che uno strumento di democrazia costerà alle tasche dei cittadini: il modo per farlo risparmiando c’è! Ci vuole solo lungimiranza, senso di responsabilità e la volontà, da parte di questa amministrazione, di volerlo fare… e su questo abbiamo forti dubbi.

Chiusura Camere di Commercio? Dipendenti in agitazione - 31 Gennaio 2016 - 11:32

Sui servizi persi...
Ammetto che mi è difficile spiegare in poche righe i servizi che verranno persi dai Commercianti. Non per nulla nella precedente mail ho allegato la foto del libro (che risale al 2001) con cui volevo far capire quanto fossero ampi i servizi erogati (anche se poco conosciuti e di questo c'è una autocritica generale) dalle Camere di Commercio. Ora comunque anticipo dalla mia esperienza lavorativa qualcosa e mi impegno al mio rientro in ufficio mercoledì (domani e dopodomani sarò ancora lontano dal posto di lavoro per altro impegno) di valutare assieme ai miei colleghi come meglio rispondere particolareggiando il problema. Senza pensarci due volte la cosa più importante è l'anagrafica delle imprese che può essere distribuita sotto forma di visura/certificato. Un esempio banale di utilizzo del data base. Quante persone si sono trovare a dover cambiare un assegno in banca intestato all'impresa di loro proprietà e per dimostrare la loro identità e i loro poteri è stato necessario presentare la visura camerale corredata dal data base della loro impresa. E' un esempio banale. Purtroppo la telematica oggi è ancora poco diffusa e a volte osteggiata (Ho avuto più volte davanti a me la persona che aveva scaricato il certificato al proprio domicilio ma la banca non ha accettato il tipo di format) per cui il ricorso alla Camera di Commercio permette, con un unico documento, all'imprenditore di "accelerare" la riscossione del beneficio. Ho detto e lo ripeto è solo un esempio banale... A parere dello scrivente e spero di trovare appoggi, molti appoggi, ... a monte della mia posizione al fine di particolareggiare il VCO bisogna parlare anche della configurazione geografica della zona... Quasi sconosciuta a Roma, lontana da Torino e fermata dalla "barriera" della suddivisione regionale italiana con Milano, il territorio, sparite le miniere d'oro di Macugnaga, chiusa la chimica della Montedison e con il turismo "difficile" per la forte concorrenza, si ritrova solo diviso in una miriade di piccoli Comuni "la cui voce" non è per nulla ascoltata. Ecco come in questa configurazione e scenario io possa anche giustificare la presenza di un Ente di una certa levatura per gli interessi economici nel VCO. Presenza che mi permetto far presente è fatta oggetto di dubbi, visto la ristrettezza sul numero di imprese presenti, anche nel libro che ho utilizzato oltre dieci anni fa per studiare e che qui allego e che la realtà per ora ha perfettamente smentito..

Antenna telefonica Santo Stefano: nei limiti - 30 Gennaio 2016 - 09:38

Centro storico....
In un Centro storico dove ti fanno impazzire anche solo per cambiare una persiana c è chi riesce a piazzare una roba del genere sul tetto. Complimenti a questa ennesima perla dell'amministrazione comunale....... Come al solito c è chi è più uguale degli altri....

M5S su incontro per il forno crematorio - 23 Gennaio 2016 - 14:42

Chi di pignoleria ferisce di pignoleria perisce
Se non sbaglio, e non mi sbaglio, è il Comitato referendario e, di concerto M5S, in occasione della partecipata assemblea del 14 gennaio scorso, che hanno chiesto l'accorpamento non con il referendum sulle trivellazioni ma con quello sulla riforma del Senato, e questa era l'oggetto della richiesta di chiarimenti, non altri, ma a quanto pare si fa molto in fretta a cambiare le regole della comunicazione trasparente in corsa oltre che essere discrezionali nel trasmettere correttamente ai cittadini "poco partecipati" tutte le informazioni circa i regolamenti contenuti nello Statuto Comunale sul corretto svolgimento dei referendum. Se la normativa dovesse prevedere la possibilità di accorpare il referendum a qualsivoglia consultazione nazionale, lo si dica chiaramente, con correttezza e trasparenza, "valori" che dovrebbero contraddistinguere il M5S da sempre, diversamente si tratta solo delle solite "barbe finte", anche dei grillini. Il fatto poi che si temi una sconfitta è un fatto del tutto aleatorio, molto più realisticamente si prevede il contrario, se prendiamo l'adesione cittadina (e del quartiere Pallanza in particolare) all'assemblea informativa tenutasi a S. Anna come termometro dell'interesse cittadino al voto referendario, con conseguente inutile esborso di molti denari immolati alla causa democratica o, nella migliore delle ipotesi (e questo è tutto da dimostrare e ancora da verificare) profusione di tempo ed energie. Ma sono il primo a sottolinearlo e a sostenerlo, si rispetti il volere del popolo.

Zanotti, Brignoli e Grieco: pro e contro privatizzazione crematorio - 21 Gennaio 2016 - 12:03

Re: un po' per tutti
Caro Hans Axel Von Fersen io sono molto critico proprio nei confronti di chi nei commenti di blog, e spesso anche nei post, si lancia a semplificazioni tipo "basterebbe fare..." a cui poi io risponderei "se mia nonna avesse le ruote...". Non è mancanza di rispetto nei confronti di chi commenta, ma non sopporto superficialità e supponenza, non che io non se sia dotato! Pensare che basti dire:"basterebbe fare l'intervento in leasing comprensivo di manutenzione..." per risolvere la questione, mi lascia costernato. Il leasing è sempre una forma di finanziamento, che da alcuni vantaggi di bilancio, ma sempre finanziamento è! Se vai in banca a chiedere un leasing, vieni valutato esattamente come se fosse un mutuo! E poi il leasing su cosa? Nuovo impianto, ampliamento,...? Tutta questa manfrina, non è per entrare nel tecnicismo del leasing, di cui sono fermo all'unico che ho fatto nel 1997, ma per ribadire basta a commenti così semplificati, scusa l'impertinenza, ma se non ho niente da scrivere, è meglio stare zitto! Inoltre, io non ho detto che "nelle spese ipotizzate non si considerano le spese come..." ma ho posto una domanda ai tanti commentatori che giocano con i numeri; quando "sparano" certe cifre, hanno tenuto conto di "spese come...". Perchè poi le cifre potrebbero cambiare. Ti faccio un esempio personale. Qualche anno fa, usando molto l'auto per lavoro, anziché acquistarne una, ho stipulato un contratto di "noleggio a lungo termine" con una casa automobilistica. Spendevo un pò di più, circa 1.000 € all'anno, ma qualsiasi cosa fosse successo all'auto, il noleggiatore garantiva comunque la copertura di 50.000km/anno. Qualsiasi cosa fosse successa all'auto (guasto, furto, incidente,...) il noleggiatore si sarebe preoccupato di sistemare la cosa e, non mi ricordo più in quali termini precisi, mi avrebbe fornito un'altra auto in sostituzione, oppure si sarebbe preoccupato di farmi rientrare alla sede di lavoro. Non ho fatto la scelta solo in funzione del costo, ma, soprattutto di altri fattori (rischi, costi indiretti, detrazione fiscale,...). Ora, l'esternalizzazione di un servizio come il forno crematorio, o di un altro servizio, e, più o meno la stessa cosa. Accetto di di guadagnare un po' di meno (sulla carta, perchè la realtà non lo so) qualcuno si preoccupa di far funzionare la "baracca". Come succede in molti bar o locali, il proprietario, non solo del locale fisico ma anche della licenza, "affitta" a qualcuno la gestione del locale, in cambio di un "affitto", poi è problema del gestore far funzionare e guadagnare dal locale. Non c'è nulla di strano in questo, quando si rispettano le leggi! Ovviamente, il bando di gara e il successivo accordo dovranno tenere conto di tutti gli aspetti (investimenti, tecnologia, qualità degli scarichi, livello di servizio,...). Non lo trovo sbagliato a priori, poi se si decide di mantenerlo pubblico, va bene lo stesso, purché la scelta sia stata ben ponderata Saluti a tutti, e scusate se, spesso, mi dilungo. Maurilio

Zanotti, Brignoli e Grieco: pro e contro privatizzazione crematorio - 19 Gennaio 2016 - 13:48

Re: Elio, suvvia.
Ciao Roberto Campana a parte che fai confusione tra chi ha commentato prima e chi ha commentato dopo ... comunque sono fantastici i tuoi conti... finanza creativa alla Tremonti...vogliamo giocare a chi sa fare meglio il Tremonti ... ? se moltiplichi i tuoi dati per 50 anni diventa una perdita di 14,5 milioni di euro..e fa più scena....comunque ....parli di una perdita del comune di 4,9 di euro in 30 anni io parlerei di 3,75 ... perchè moltiplico per 250 . allora in 30 anni devi rifare il forno almeno due volte per una spesa di 2 ,0 ,quindi rimane 1,75 . In 30 anni oltre cambiare i forni farai delle manutenzioni straordinarie? mettiamo 0,5 , rimane 1,2 che diviso 30 anni diventano 40.000 euro l'anno di disavanzo che non sarebbero altro che gli interessi da pagare da parte del comune per il mutuo per costruire 2 nuovi forni in 30 anni .... arriviamo a zero ... quindi nessun abbassamento della retta asili nido ecc ecc... visto come è facile fare i conti???

Zanotti, Brignoli e Grieco: pro e contro privatizzazione crematorio - 18 Gennaio 2016 - 19:34

Dati pubblicati forno crematorio di Frosinone
Questa comparazione è un semplice esempio per far comprendere a chi è interessato alla vicenda forno ed anche agli amministratori, che vi sono molte soluzioni da vagliare e non una semplice offerta di un privato, se a casa Vostra dovete ristrutturare date il lavoro al primo che vi propone un suo progetto, senza considerare più soluzioni ? Il forno non è fuori norma e nemmeno da rottamare, giustamente bisogna programmare il suo futuro servizio. Inoltre con il solo utile del 2014 si può cambiare il forno, per quanto riguarda sala commiato l'ampliamento credo sia necessario alla ditta in questione per organizzare 2 sale, in modo funzionale per le cremazioni che sicuramente verranno incrementate e farne pagare a parte l'utilizzo come avviene in altri forni. In ultimo il limite delle 4 cremazioni non è tecnico ma burocratico http://www.frosinoneweb.net/2013/10/05/forno-crematorio-di-frosinone-c-%C3%A8-l-ok-della-conferenza-dei-servizi/ "La tecnologia di riferimento adottata per la cremazione è quella della ditta “GEM s.r.l.” di Udine, già realizzatrice di numerosi altri impianti di cremazione in Italia, tra cui quello realizzato presso il civico cimitero di Udine, il cimitero di Venezia Marghera e di Spinea (VE) con due linee di cremazione, il cimitero Maggiore di Padova, il cimitero di Brescia con due linee di cremazione, il cimitero di Verbania, il cimitero di Aosta, il cimitero Oltre Isarco di Bolzano con due linee, le tre linee realizzate presso il cimitero di Lambrate per il comune di Milano, presso il cimitero di Ferrara, di Como con due linee, di Busto Arsizio, di Sassari e di Mantova. L’impianto ha avuto un costo complessivo di 890.000 euro di cui 526.000 euro per le opere in muratura e 364.000 euro per forno crematorio, e attrezzature varie. Possiamo ritenere quindi che la spesa complessiva della realizzazione del complesso del forno crematorio possa essere considerata di poco superiore ad un milione di euro, tenendo conto delle ulteriore spese minori che l’amministrazione ha dovuto sostenere quali: spese tecniche, adeguamento cabina per fornitura elettrica, autorizzazione ASL e autorizzazione per la emissioni in atmosfera dell’impianto di cremazione.

Minore: aiutare famiglia in difficoltà - 12 Gennaio 2016 - 07:28

Aiuti alle famiglie in difficoltà
Prendersi umanamente a cuore anche di un singolo caso di disagio famigliare, come quello su citato, merita grande rispetto. Detto questo, sono comunque a ribadire che questo tipo di problematica sociale è veramente una piaga che si sta allargando a macchia d'olio ad una velocità incontrollabile. Sono anni che la mia organizzazione dona detratte alimentari a persone e famiglie indigenti, certo quello che noi facciamo non è risolvere un problema di disagio ma è comunque mettere una semplice pezza a queste "ferite", all'apparenza invisibili ma in realtà molto profonde e dolorose. Di tristi storie come quella raccontata ne abbiamo purtroppo viste e ne vediamo quasi quotidianamente, ma è però possibile trovare delle soluzioni, ad esempio aiutare e sostenere organizzazioni come quella che rappresento e cambiare molte procedure sull'assistenza e la sussistenza verso queste fasce sociali deboli, altrimenti, coll'andare del tempo, vedremo dei veri e propri sfaceli in molte famiglie. Quindi, grazie signora Migliore per quello che ha fatto per questa famiglia! con stima.

Sondaggio Sole 24 Ore: sindaco di Verbania al 14 posto - 11 Gennaio 2016 - 19:27

Rientrare nei 10
Speriamo che non metta troppo impegno x cambiare Verbania altrimenti son dolori...nostri ! Il Sig. Brignoli era, ed ora ancor di più , il Sindaco giusto per Verbania !

Niente neve allungare vacanze di Carnevale? - 30 Dicembre 2015 - 21:49

Re: Re: parcheggio
Ciao Anonimo. I centri estivi comunali sono aperti tutta l estate. Chiudo qui perché non voglio far cambiare a nessuno. Ho solo espresso il mio parere di mamma. Buona serata.

Non chiamatemi più CEM! Ora sono “Il Maggiore” - 17 Dicembre 2015 - 19:34

La faccia
Sig. Andre' (la chiamo con il dovuto rispetto come si conviene tra persone educate), lei non mette ne voce ne faccia (a differenza del sottoscritto e di molti altri), poteva tralasciare di mettere pure commenti e ragionamenti (?!) se questo è il livello...almeno noi ci proviamo, mi sembra di poter dire da entrambe le parti, magari sbagliamo, per poi imparare dagli errori (si chiama fare esperienza) però proviamo a cambiare le cose, possibilmente in meglio, tutto sommato. Lei cosa fa oltre che inveire contro tutto e tutti?