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Comitato Difesa dei tre Ospedali del VCO su sanità locale

riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Comitato a Difesa dei tre Ospedali del VCO, sull'ipotesi di Ospedale Unico nel VCO.

Verbania
Comitato Difesa dei tre Ospedali del VCO su sanità locale
L’Ospedale Unico è la soluzione ai veri problemi della salute? È così difficile da comprendere che qualsiasi ospedale può funzionare solo se integrato con servizi territoriali che garantiscano la prevenzione, la medicina generale, la medicina specialistica ambulatoriale, la diagnostica ed una prima risposta immediata alle emergenze? Ed è così difficile constatare che nel VCO l’assistenza territoriale è pressoché inesistente? Per vent’anni si è discusso e sperperato danaro pubblico con progetti, studi che hanno procurato il “nulla assoluto”, distraendo l’attenzione sui servizi territoriali nel frattempo scomparsi o divenuti inefficienti.

A chi ancora oggi propone l’ipotesi dell’ospedale unico nel VCO, sepolto da un Referendum comunale consultivo nel 2003 con una valanga di no, rispondiamo: “ perché allora non rilanciare la ristrutturazione dei tre ospedali come previsto inizialmente, anziché abbatterli e ricostruirli un reparto alla volta, con una spesa totale del doppio rispetto a quanto previsto? Si otterrebbe un sensibile risparmio e con metà della spesa si ristrutturerebbe anche l’ospedale di Omegna. Infatti, nel 2022 lo studio dell’IRES finanziato dalla Regione calcolava che la ristrutturazione degli ospedali del VCO, in alternativa alla demolizione e la ricostruzione, comportava un importo di 43 milioni di Euro per Verbania, di 41 milioni di Euro per Domodossola e di 21 milioni di Euro per Omegna, per una spesa totale di 105 milioni rispetto ai 200 attuali.

Non si può decidere il numero di ospedali prima ancora di realizzare una rete territoriale adeguata (medicina di base, poliambulatori specialistici, pronti soccorso strategicamente dislocati, attività diagnostica ecc.). Solo quando vi sarà operatività di tali presidi territoriali si potrà decidere su numero e collocazione degli ospedali. Ma restiamo sempre della convinzione che in una realtà territoriale come il VCO tutti e tre gli ospedali di Verbania, Domodossola e Omegna hanno una funzione indispensabile. Essi sono strategicamente collocati per garantire punti di riferimento sicuri per l’intera popolazione, garantendo non solo servizi di reparto ma anche attività di pronto Soccorso e i servizi ambulatoriali polispecialistici indispensabili. Inoltre la rete delle Emergenze, non può prescindere da una organizzazione “a Scacchiera” integrata con la rete ospedaliera.

Bisogna tener conto della peculiarità della provincia VCO con aree montane, popolazione sparsa e seri problemi di viabilità e trasporti. Vanno applicate deroghe per riconoscere la specificità del territorio montano del VCO: non si possono mettere sullo stesso piano e con le stesse regole territori di pianura ,quali la maggior parte delle altre province del Piemonte o il territorio metropolitano di Torino, rispetto a una provincia quasi totalmente montana come il VCO.

Queste considerazioni devono consentire deroghe sul numero dei DEA e sui contratti del personale della sanità del VCO, che è anche territorio di confine sul quale grava la forte attrattiva retributiva della vicina Svizzera.

La stampa locale riferisce sulla convinta adesione della classe medica del Vco all’opzione dell’ospedale unico. In realtà l’appello per l’Ospedale Unico, organizzato dall’Ordine dei Medici del VCO, ha ottenuto l’adesione di circa 130 professionisti. Senza entrare nel merito delle opinioni, si fa presente che l’Ordine del Vco conta circa 1000 iscritti e una percentuale del 13% non è certo rappresentativa della intera classe medica locale.

Per concludere ribadiamo la nostra convinzione:
- che ogni zona della Provincia (Verbano, Cusio ed Ossola) ha necessità di un Ospedale efficiente
- che i servizi sanitari territoriali (medicina di base, guardia medica ed emergenza, poliambulatori di diagnostica) vanno riorganizzati e resi pienamente operativi.
- che tra i due settori Ospedali- Territorio esista la indispensabile collaborazione e coordinazione.

Il principale obiettivo è la salute dei cittadini del VCO, non altro, né gli interessi settoriali o di categoria, né gli interessi speculativi immobiliari sugli attuali Ospedali, né la privatizzazione dei servizi sanitari.

Il Comitato a difesa dei tre Ospedali del VCO nelle prossime settimane organizzerà una Assemblea pubblica sul tema della salute ed in particolar modo sulla sanità territoriale a cui chiediamo fin d’ora la partecipazione della popolazione.



5 commenti  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di lupusinfabula Bene
lupusinfabula
21 Gennaio 2025 - 16:31
 
Discorso chiaro, attinente alla realtà locale e pienamente condivisibile.
Vedi il profilo di ghiffa Addirittura il comitato è lievitato......
ghiffa
21 Gennaio 2025 - 20:55
 
da difensore di due ospedali ora sono diventati tre, mi chiedo perchè a questo punto non chieda la ristrutturazione dell' ex preventorio di Cannobio, come si dice dalle nostre parti, se facciamo trenta, già che ci siamo facciamo trentuno. A parte gli scherzi, questa gente non è a conoscenza dell'argomento e lo dimostra in ognuna delle sue affermazioni. L'ospedale unico del VCO non è stato affossato dal referendum del 2003 ma dalla scriteriata decisione unilaterale della giunta cirio che ha cancellato il progetto già approvato e finanziato sei anni fà dalla precedente amministrazione regionale. C'erano i tempi per creare quella organizzazione territoriale necessaria ad una buona sanità provinciale. Anche ora ci sarebbe il tempo per crearla la rete di servizi, il problema è che non c'è ne la volontà ne la capacità di farlo, la dimostrazione è l'approccio rispetto le case della salute, già approvate, progettate e finanziate, ognuno ha i politici che si merita. Pensare di mantenere i due mezzi ospedali e nel frattempo ristrutturarli è una promessa/progetto da folli allo sbaraglio. Semplicemente una pazzia, fumo negli occhi. Se veramente arriverà un parere negativo dal ministero mi chiedo che cosa si inventerà questo fantomatico comitato, l'importante è che non considerino una vittoria un eventuale compromesso ma già li vedo. E in ultimo la dichiarazione riguardante il numero di firme del documento dell'ordine dei medici, la firma di quel documento è da parte del rappresentante nonché presidente dell'ordine, quindi da parte di tutti i medici appartenenti all'ordine. Se qualcuno di questi non si sente rappresentato non deve fare altro che dare le dimissioni, e chi vuol capire capisca........
Vedi il profilo di ghiffa Addirittura il comitato è lievitato......
ghiffa
21 Gennaio 2025 - 20:55
 
da difensore di due ospedali ora sono diventati tre, mi chiedo perchè a questo punto non chieda la ristrutturazione dell' ex preventorio di Cannobio, come si dice dalle nostre parti, se facciamo trenta, già che ci siamo facciamo trentuno. A parte gli scherzi, questa gente non è a conoscenza dell'argomento e lo dimostra in ognuna delle sue affermazioni. L'ospedale unico del VCO non è stato affossato dal referendum del 2003 ma dalla scriteriata decisione unilaterale della giunta cirio che ha cancellato il progetto già approvato e finanziato sei anni fà dalla precedente amministrazione regionale. C'erano i tempi per creare quella organizzazione territoriale necessaria ad una buona sanità provinciale. Anche ora ci sarebbe il tempo per crearla la rete di servizi, il problema è che non c'è ne la volontà ne la capacità di farlo, la dimostrazione è l'approccio rispetto le case della salute, già approvate, progettate e finanziate, ognuno ha i politici che si merita. Pensare di mantenere i due mezzi ospedali e nel frattempo ristrutturarli è una promessa/progetto da folli allo sbaraglio. Semplicemente una pazzia, fumo negli occhi. Se veramente arriverà un parere negativo dal ministero mi chiedo che cosa si inventerà questo fantomatico comitato, l'importante è che non considerino una vittoria un eventuale compromesso ma già li vedo. E in ultimo la dichiarazione riguardante il numero di firme del documento dell'ordine dei medici, la firma di quel documento è da parte del rappresentante nonché presidente dell'ordine, quindi da parte di tutti i medici appartenenti all'ordine. Se qualcuno di questi non si sente rappresentato non deve fare altro che dare le dimissioni, e chi vuol capire capisca........
Vedi il profilo di braccoiva Non mi convince
braccoiva
22 Gennaio 2025 - 07:29
 
Anche NON considerando la situazione attuale (sempre più mancanza di personale), non mi pare che la situazione funzionasse molto bene.
Le "specializzazioni" distribuite tra Verbania, Domodossola ed Omegna non fanno che creare
1) inefficienza (il paziente sballottato come una pallina da ping pong)
2) alti costi di gestione causa più personale e più mezzi/apparecchi (che alla fine, nolente o dolente, devi affrontare visto che sono sempre più scarse
Vedi il profilo di Gloria Potenziare la gestione sanitaria sul territorio
Gloria
22 Gennaio 2025 - 09:07
 
Assolutamente d'accordo; teniamo presente che in questo momento il nostro territorio manca di medici di base, fattore di per se grave, quindi priorità da risolvere. Occorre calcolare di dover potenziare i trasporti pubblici cosi da garantire la fruibilità del nosocomio da tutti, in qualunque posto sia collocato. In merito alle emergenze, va considerato di aumentare il personale 118 specializzato (Medici e Infermieri) e i mezzi di soccorso. Vanno assunti Medici e personale Infermieristico, abbandonando la gestione tramite personale a gettone. Vista l'ampiezza del territorio, è auspicabile avere a disposizione un elicottero per le emergenze, senza dover aspettare che arrivi da Alessandria... Aggiungiamo che gli elicotteri sanitari dovrebbero poter volare h24. Tutto ciò, PRIMA di costruire un nuovo nosocomio. Non penso che sarebbe attrattivo, per qualunque specialista, pur avendo una nuova struttura ma non ben organizzata.



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