Saranno approfonditi temi come quelli delle tre grandi religioni monoteiste, il complesso disegno geopolitico e l'attualità che nei prossimi mesi inciderà anche sulla nostra quotidianità (i dazi imposti dall'America e la relativa risposta europea avranno una ricaduta immediata sul nostro potere d'acquisto. O no?). E’ rinata la Rivista della Biennale di Venezia, dopo cinquant'anni di stop, e verrà proprio a Verbania. E il bello: la bellezza di Villa Giulia, incorniciata dai profili del Maggiore, e l'idea di dare forma a un circuito che nel tempo renda riconoscibile nei salotti culturali del Belpaese (e non solo) la nostra città, che speriamo diventi un riferimento alto in questo segmento. “Una prima edizione che apre un nuovo capitolo per Verbania, che vogliamo diventi la casa del confronto, della crescita e delle possibilità – dice Giandomenico Albertella, sindaco di Verbania - Ospiteremo opinionisti, aritisti e intellettuali di calibro nazionale che ci daranno un nuovo punto di vista rispetto ai grandi temi di attualità. Perché non si possono fare scelte consapevoli senza capire. Perché la cultura è ricchezza”.
Luciano Paretti, assessore alla Cultura: “Con Verbalia si amplia ulteriormente l’offerta culturale cittadina attraverso le voci di ospiti di rilievo. Sicuramente sarà un appuntamento utile per stimolare il dibattito ed il pensiero critico, accompagnato dall’Arte e dalla bellezza della nostra Città “
Massimo Guaschino, consigliere comunale: “Una rassegna culturale che si apre ai giovani proponendo in questa prima edizione un prologo con una lectio agli studenti del liceo Cavalieri incentrata su un'approfondita conoscenza ed un confronto tra le tre grandi religioni monoteiste alla ricerca di ciò che ne può favorire la convivenza a livello geopolitico e multipolare".
Il programma di Verbalia
23 maggio, ore 10, Liceo Cavalieri (incontro solo per gli studenti dei licei)
Una via alla Storia, lectio magistralis
Franco Cardini
Il Professore condurrà i ragazzi in un viaggio attraverso le tre grandi religioni monoteiste. Un percorso tra ebraismo, islam e cristianesimo, fondate sul patto tra Dio e gli uomini. Ci sono poi altri aspetti in comune tra le tre le tre grandi religioni monoteiste: si fondano sulla cultura ellenistica, e ancora, la credenza in un Dio che è altro dall’uomo, spirituale e fuori dalla natura, creatore di un mondo che avrà anche una fine.
24 maggio, ore 15, Villa Giulia
Una via alla Storia
Franco Cardini
Un grande studioso francese del secolo scorso, Marc Bloch, ci ha lasciato quasi a titolo di eredità spirituale un suo libretto prezioso, il titolo del quale suona in italiano come Apologia della storia o il mestiere di storico. L’espressione “mestiere di storico” stupire o lasciar interdetti. “Mestiere” in che senso? Certo, almeno nel mondo della storia lo è: ci sono insegnanti stipendiati per studiare la storia e per insegnarla. Ma un “mestiere” è un’attività che, per sua natura, serve a qualcosa. Ora, “a che serve la storia?”. Ci sono stati momenti nei quali la storia è stata importante: a scuola e altrove. Tutte le volte in cui la società si è incontrata con un progetto civile “forte” – non importa se giusto o sbagliato – e ha sentito o creduto di aver bisogno di eroi, di modelli. Il ministro Valditara propone di mettere mano all’insegnamento della Storia nelle scuole. Di cosa stiamo parlando e quale in senso di
24 maggio, ore 17,30, Villa Giulia
Contro il pensiero unico
Francesco Borgonovo
Nel continuo disgregamento di ogni confine e vincolo identitario, spirituale e politico, dove mancano punti di riferimento per potersi orientare, secondo l’autore di Malefici, sono i piccoli gruppi di potere ad essere rafforzati. E’ così? E se sì, come reagire...
Sabato 24 maggio ore 21.00, Chiesa di San Leonardo
Cutura, Amore, Nazione: concerto per violino e pianoforte
Sonia Kalajić - violino, sega, nacchere
Natalija Mladenović - pianoforte
25 maggio, ore 15, Villa Giulia
Un tuffo nella Biennale di Venezia
Pietrangelo Buttafuoco e Luigi Mascheroni
Nel mese di ottobre 2024, dopo 53 anni dalla sua ultima pubblicazione, la storica Rivista edita dalla
Biennale di Venezia si (ri)presenta a Verbania. Il progetto si innesta nell’attività dell’Archivio Storico della Biennale e rinasce con lo stesso spirito e natura che la contraddistingueva sin dalla prima edizione, ovvero retta da una parola guida, ‘ricerca’, termine che ricorre nella stessa legge istitutiva della Biennale.
25 maggio ore 17.30, Villa Giulia
L’Occidente di nuovo luogo della produzione: il senso del trumpismo oltre Trump
Giovanni Sallusti
Piaccia o no, con tutti i suoi difetti, Trump incarna un tema epocale per la nostra civiltà. Ormai l’Occidente non è più il luogo della produzione, ma di mero consumo di cose prodotte altrove. Questo è il frutto del grande abbaglio dell’élite progressista e dell’ottimismo storico ingiustificato alla radice di questa globalizzazione asimmetrica. Coinvolgendo la Cina nel commercio globale (amministrazione Clinton) si è sdoganata di fatto la sua concorrenza sleale nei confronti del mondo libero. Il risultato lo si legge in “Elegia americana”, la grande radiografia di JD Vance sulla Rust Belt de-industrializzata. L’Occidente può diventare una grande Rust Belt, è desiderabile? Oppure l’idea di produzione ha segnato grandi momenti dell’avventura occidentale (dall’homo faber rinascimentale alla Rivoluzione Industriale, tesi che peraltro condivideva anche il marxismo pre-Woke) e non sarebbe quindi il caso di ripescarla prima che sia troppo tardi?
Gli ospiti, le biografie
Pietrangelo Buttafuoco
già giornalista, è uno scrittore. Tra i suoi romanzi, “Le uova del drago”, “L’ultima del diavolo”, “I baci sono definitivi”, “Il dolore pazzo dell’amore” e “Il lupo e la luna”. Questi ultimi due libri sono diventati spettacoli teatrali. Tra i saggi che ha pubblicato ci sono “Cabaret Voltaire, l’Islam, il sacro e l’Occidente”, “Il feroce saracino” e “Sotto il suo passo nascono i fiori, Goethe e l’Islam”. Da marzo 2024 è Presidente della Fondazione La Biennale di Venezia.
Luigi Mascheroni
giornalista, lavora dal 2001 al Giornale, sempre nella redazione Cultura. Dal 2024 è direttore della Rivista “La Biennale di Venezia". Ha scritto alcuni saggi e pamphlet sul mondo del libro e i salotti culturali. Ha curato mostre sull’editoria e il giornalismo.
Francesco Borgonovo
vicedirettore del quotidiano La Verità e scrive per Panorama. Ha lavorato come autore televisivo e ha pubblicato vari libri, tra cui "Fermate le macchine" (Sperling & Kupfer), "La malattia del mondo" (UTET) e "Conservare l'anima" (Lindau). Per Signs Publishing ha già firmato i volumi "Inquisizione", "Malefici" e, con Toni Capuozzo, "Guerra senza fine".
Giovanni Sallusti
(Milano, 10 aprile 1983) è direttore di Radio Libertà e commentatore per il quotidiano Libero. Laureato in Filosofia, è saggista e senior partner dell’agenzia di comunicazione Idein Communication. Ha lavorato a Libero, L’Ordine di Como, Il Giornale. Ha fondato e diretto la Rivista online d’opinione lintraprendente.it. È autore di “Politicamente Corretto- La dittatura democratica” (Giubilei Regnani, 2020) e di “Mi mancano i vecchi comunisti- Confessione inaudita di un libertario” (LiberiLibri, 2024).
Franco Cardini
(1940) è professore emerito di Storia Medievale alla Scuola Normale Superiore di Firenze/Pisa. Ha insegnato in molte università italiane ed estere e i suoi studi riguardano la storia dei pellegrinaggi, delle crociate, della guerra, dei rapporti tra Europa cristiana e Islam. Si occupa anche di Storia moderna e contemporanea. Prende parte regolarmente a trasmissioni televisive come quelle di Rai Storia e come giornalista collabora alle pagine culturali di vari quotidiani. Tra le sue numerose pubblicazioni: L'avventura di un povero crociato (1998), Giovanna D'Arco (1999), I Re Magi. Storia e leggende (2000), Il Medioevo (2001), Europa e Islam. Storia di un malinteso (2002), Il Barbarossa (2006), Gerusalemme. Una storia (2012), Alle origini della cavalleria medievale (2014), Onore (2016), I Re Magi (2017), La pace mancata (2018), L'avventura di un povero cavaliere del Cristo (2021), Medioevo globale (2023) e La deriva dell'Occidente (2023).
Gianluca Veneziani (moderatore di tutti gli incontri)
Gianluca Veneziani è un giornalista e un emigrato di ritorno. Nato a Bisceglie in Puglia nell’orwelliano 1984 e datosi a studi filosofici per vocazione, indole e tradizione familiare, una volta laureatosi si è trasferito, da buon terrone, a Nord per cercare lavoro e fortuna, riuscendo anche a trovarli in due giornali liberi e liberali (Libero e L’Intraprendente). Stabilizzatosi nella capitale economica e morale d’Italia, ha sentito tuttavia il richiamo di due fattori a cui ogni buon meridionale non sa resistere: il Sud e il posto fisso. Così è tornato a vivere a Bisceglie e ha cominciato a lavorare in Rai, per la TgR Puglia, dove tuttora opera, occupandosi per lo più di cultura e costume.
Appassionato di mare, di lettura e di bellezza, si considera un conservatore dinamico e un patriota realista, amante di una tradizione flessibile, e ha nel cassetto, insieme a numerosi sogni, un’opera di narrativa che prima o poi dovrà concludere.
Il programma del concerto Cultura, Amore, Nazione
- Giuseppe Tartini (1692-1770): Sonata Didone abbandonata in sol minore per violino e pianoforte
I Tempo moderato (quasi andantino)
II Allegro con fuoco
III Allegro comodo
- Heronimo Jimenez (1854 – 1923): La boda de Luis Alonso, (Le nozze di Luis Alonso) Interludio, per violino e pianoforte
- Sergei Sergeyevich Prokofiev (1891 - 1953): Romeo e Giulietta - tre pezzi per violino e pianoforte
1. Montecchi e Capuleti
2. Danza delle fanciulle delle Antille
3. Maschere
- Georges Bizet: Habanera dall'opera “Carmen” (trascrizione per sega e pianoforte)
- Sonja Kalajić: Floramor Suite
1. Erba che cresce
2. I cespugli che litigano
3. La foresta che prega
4. L'aria che nasce Astor Piazzolla (1921 - 1992), dal ciclo Storia del Tango: Caffè 1930 Nightclub 1960
Biografie delle artiste:
Sonia Kalajić - violino, sega, nacchere
Sonja Kalajić, violinista, è nata nel 1977 a Belgrado. Si è laureata presso la Facoltà di Arti Musicali di Belgrado, nella classe del professor Dejan Mihailović. Il suo lavoro si manifesta in numerosi ambiti musicali e artistici. Oltre al violino, si esibisce come suonatrice di sega (unica solista di questo strumento nel Paese e all'estero), che ha imparato a suonare durante il suo soggiorno in Argentina, e come suonatrice di nacchere secondo il metodo virtuoso solista di Emma Maleras, perfezionato a Barcellona nel 2011. Come solista e membro di gruppi da camera, si è esibita in tutta la Serbia e all'estero (Argentina, Francia, Italia, Spagna, Grecia, Cipro, Montenegro, Macedonia, Romania, Ungheria, Austria, Bosnia-Erzegovina).
Natalija Mladenović - pianoforte
Con la sua pluriennale presenza sulla scena musicale serba, Natalija Mladenović si è guadagnata la reputazione di collaboratrice di pianoforte di alto livello. Ha ricevuto la Medaglia d'Argento dell'Università delle Arti per il suo significativo contributo al lavoro della Facoltà di Musica di Belgrado. Nata in Russia, ha ricevuto la sua formazione presso le più prestigiose istituzioni musicali di Mosca, come la Scuola Centrale di Musica del Conservatorio Statale "Tchaikovsky" di Mosca e poi il Conservatorio Statale "Tchaikovsky". Ha completato gli studi di master e dottorato in pianoforte presso la Facoltà di Musica dell'Università delle Arti di Belgrado, nelle classi di N. Popović e L. Stanković. Come solista si è esibita con l'orchestra sinfonica della Filarmonia di Samara, della Radiotelevisione serba, dell'Ensemble artistico del Ministero della Difesa "S. Binički" e dei direttori d'orchestra A. Surev, B. Sudjić e D. Vilić.