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Parco Val Grande: viaggio nelle profondità della Terra

E’ viaggio nel tempo e nello spazio quello che si può intraprendere sul sentiero geologico attrezzato che verrà inaugurato, insieme al laboratorio geologico (Geolab), dal Parco Nazionale Val Grande, sabato 13 aprile a Vogogna.

Ossola
Parco Val Grande: viaggio nelle profondità della Terra
Nell’itinerario geologico attrezzato si passa infatti dal paleocontinente Europeo a quello Africano e nello stesso tempo si discende da poco più di 10 km di profondità a circa 40 km, percorrendo, a ritroso nel tempo, un cammino di 300 M.a.

Grazie al progetto Interreg “SITINET” (Censimento, messa in rete e valorizzazione turistica di siti geologici e archeologici nella Regione Insubrica) il parco ha potuto portare a compimento due importanti infrastrutture – il sentiero tematico ed il laboratorio geologico – che qualificano tecnicamente questa porzione geologica del territorio del parco nazionale di grande rilievo ed interesse scientifico internazionale, arricchendo la stessa candidatura della Val Grande a geoparco UNESCO.

Ma perché tanto interesse scientifico? “Perché – spiega il direttore Tullio Bagnati - questa parte del parco è una delle poche sezioni crostali complete esposte: dalla crosta continentale superiore fino al mantello.

La complessità geologica dell’area del Parco Nazionale Val Grande è legata ad eventi geologici svoltisi molte decine di milioni di anni fa, che hanno portato eccezionalmente ad affiorare la crosta continentale profonda nella celebre Zona Ivrea Verbano una unità che occupa gran parte del territorio del parco. Si trova inoltre in quest’area la più importante discontinuità dell’edificio alpino: la “Linea del Canavese”, parte della “Linea Insubrica” (o limite Alpino-Dinarico), una faglia (frattura con spostamento delle due parti a contatto) lungo la quale si è verificato il sollevamento della parte alpina di almeno 20 km, e la sua traslazione verso NE di decine di km.”

Insieme al sentiero tematico sarà inaugurato il Geolab, un laboratorio geologico altamente attrezzato che sarà di supporto, con la sua aula e le sue collezioni, alle numerose frequentazioni di istituti universitari, centri di ricerca e scuole nazionali ed estere richiamate in zona dalle parecchie peculiarità ed unità geoambientali.

Il Geolab sarà intitolato a Luigi Burlini, geologo, ricercatore e Direttore del Laboratorio di Deformazione Sperimentale delle Rocce presso il Politecnico Federale di Zurigo, verbanese di nascita e prematuramente scomparso nel 2009 dopo lunga malattia. Luigi Burlini, con i suoi collaboratori, è stato l’estensore della prima carta di dettaglio della geologia del parco ed ispiratore di un percorso di valorizzazione delle sue peculiarità geologiche che oltre a portare alla ideazione del Geolab, hanno indotto il parco ad avviare il percorso di candidatura a Geoparco Unesco.

“Con queste realizzazioni – dichiara il Presidente prof. Pierleonardo Zaccheo – si conferma il ruolo stimolante e trainante del parco nazionale per questo territorio non solo sotto il profilo della tutela e salvaguardia del bene naturalistico, ma anche con la valorizzazione culturale e scientifica di altri ambiti quali quello delle emergenze geologiche. Anche la candidatura a geoparco nasce da queste opportunità messe a punto con le conoscenze acquisite dal parco; una candidatura significativa non solo per il territorio coinvolto localmente con le tante amministrazioni che hanno aderito, ma anche per ciò che esso potrà rappresentare per l’intera regione alpina”.

L’offerta integrata tra percorso geologico e Geolab è sicuramente un fattore di richiamo e opportunità per molti fruitori.

Proprio sul versante alle spalle del Geolab si può osservare il contatto tettonico tra il dominio sudalpino, a metamorfismo Varisico (340 - 300 M.a.) e il dominio Alpino vero e proprio, con metamorfismo di circa 30 M.a. Il percorso attrezzato dal parco si snoda dal castello di Vogogna sino a Premosello, lungo le balze rocciose prospicienti la piana del Toce. Nella parte più occidentale affiorano le rocce che caratterizzano la Linea del Canavese: le filloniti.

All’estremità verso Premosello si trovano invece le peridotiti di mantello dell’Ivrea Verbano. Queste rocce, più di 300 M. a. fa, facevano parte del mantello sub continentale. Sono pertanto un’ottima occasione per conoscere come sia fatto il mantello litosferico.

PROGRAMMA

ore 8.30 escursione guidata lungo il sentiero geologico Vogogna-Premosello Chiovenda accompagnati dal prof. Attilio Boriani (in collaborazione con le Guide Ufficiali del Parco)
ore 11.30 inaugurazione del GEOLAB
seguirà rinfresco con prodotti tipici

In caso di maltempo l'escursione verrà annullata, mentre si terrà ugualmente l'inaugurazione del laboratorio geologico.
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