due ospedali

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due ospedali - nei commenti

ASl VCO notizie false sul Castelli - 22 Marzo 2023 - 13:39

Ultime notizie sanita VCO
Capisco la necessità di percorrere questa strada con i piedi di piombo ....... se bastano....... Oggi, come faccio da anni, leggo la mia copia settimanale della testata giornalistica che più rappresenta la nostra realtà regionale periferica. In prima pagina la notizia di un bimbo di 4 anni che ha ingoiato una monetina di quelle che ogni giorno ci danno come resto. Premesso che la notizia risulta di dominio pubblico in quanto pubblicata, appunto, mi chiedo se sia possibile che in questo caso, dopo essere passato in due e dico due pronto soccorso di due ospedali provinciali per risolvere un problema che dovrebbe essere ordinario, mi chiedo come sia possibile che al di la delle difficoltà denunciate dalla madre, mi chiedo, e mi ripeto, mi chiedo come sia possile che questo bimbo, per essere curato, debba essere caricato in ambulanza e trasferito, con tutti i rischi che comporta la cosa, a Novara......

Comitato Salute VCO: "Ringraziamento ai Sindaci" - 12 Luglio 2022 - 08:39

Re: Re: Re: Re: Re: Complimenti
Ciao robi abbiamo idee molto simili in termini di gestione (più) efficiente della sanità locale, ma ultimamente, secondo me per ragioni politiche, ti inalberi sulla questione ormai antica di Piedimulera. Non consideri però che la scelta di Piedimulera, affossata (localmente) per ragioni di campanile, e a livello regionale per cambio di maggioranza, esattamente come quella di Ornavasso, era comunque una scelta perdente. Se si vuol fare una cosa fatta bene l'ospedale unico deve necessariamente stare al casello di Gravellona. Tutte le altre scelte, in base alla distanza da Gravellona, sono sbagliate. Quindi Piedimulera lo era meno di Domo, ma più di Ornavasso. Resta poi il fatto che senza una vera medicina dell'assistenza quotidiana efficace, in ogni caso, le paure di Lupus sono molto giustificate, l'ospedale unico non sarà sicuramente una panacea. L'altro problema, quello vero, è che nel frattempo i due ospedali stanno perdendo quelle poche competenze che avevano (pensionamenti, trasferimenti), che poi si riflettono non solo sulla qualità della cura ma anche sulle tempistiche degli interventi di routine. E qui sbaglia Lupus, ai nostri ospedali oggi, molto più che l'ordinaria manutenzione, manca totalmente un vero piano di gestione del personale. I bandi sono pochissimi, e in gran parte o vanno deserti oppure vengono vinte da persone scartate da ogni altra parte. Con la carenza generalizzata di personale medico infermieristico post covid, ormai pure la categoria degli scarsi s'è prosciugata, e da noi non viene più nessuno. Andando avanti così i nostri reparti chiuderanno per mancanza di personale, non perchè le strutture sono (e lo sono) vecchie e poco funzionali. E' un disastro annunciatissimo di cui ne la Regione, ne l'amministrazione locale dell'ASL sembrano avere accortezza. In parte per ragioni politiche, causate dalle tensioni fortissime interne alla maggioranza di destra, in parte a causa della enorme incompetenza dei soggetti messi a governare la situazione. Io lo dico da sempre, come verbanese... torniamo con ASL Novara, torniamo con ASL Novara, torniamo con ASL Novara... (che detto così sembra chissà che paradiso, ma invece è solo il minimo minimo per evitarci di schiattare senza cure ma con una bellissima vista del Cistella...)

Comitato Salute VCO: "Ringraziamento ai Sindaci" - 10 Luglio 2022 - 01:30

Re: Re: Re: Complimenti
50 sindaci hanno detto no sl bluff di Cirio, in merito ai 200 milioni per i due ospedali! Ora dovrà prendere la decisione! Ci sono sul piatto soldi e progetto, ora non serve altro che fare ciò che si chiede! Ciao robi

Marchionini dopo riunione sindaci VCO su sanità - 3 Luglio 2022 - 10:58

Tre anni?
Tre anni? Intanto si continuerà a litigare su dove erigerlo: se a Domodossola o dintorni sarebbe un'assurdità, se a Verbania o dintorni sarebbe un'altra assurdità, come sarebbe infelice qualunque altra località scelta vista la rete ( nel senso piena di buchi...) viaria che abbiamo. Tre anni? Forse bastano solo per la progettazione, l'approvazione del progetto, il bando d'appalto che dovrà essere ovviamente europeo. Poi sorgeranno contenziosi, come sempre accade, sull'assegnazione dei lavori a chi ha vinto l'appalto. Poi serviranno altri anni per arrivare alla completa realizzazione, navigando fra scioperi,reperibilità del personale, interdittive antimafia, cambio di amministratori locali, regionali e nazionali ciascuno dei quali vorrà dire la sua in proposito, fondi che no basteranno e dovranno esserne reperiti altri e via cantando. Poi bisognerà vedere chi e quale personale medico e para medico vorrà andarci a lavorare. e nessuno ci assicura che arriveranno le tanto decantate "eccellenze". Sarò ottimista: 10 anni a dir poco e se non ci saranno intoppi..E nel frattempo i due ospedali esistenti li lasciamo decadere sempre più? O parallelamente si spenderanno altri soldi per il nuovo e per mantenere in funzione gli esistenti?Stiamo con i piedi per terra! Il mondo reale non è quello delle favole e da tempo non esiste più Gesù Bambino e la cicogna col fardello nel becco!

Incontro pubblico sanità - 2 Luglio 2022 - 10:30

OSPEDALE UNICO
Invito tutti i sindaci del VCO di andare a visitare l'ospedale di Garbagnate Milanese come esempio di come potrebbe essere il nuovo ospedale sul nostro territorio. E' stato ultimato nel 2015 con un costo totale di 151 milioni di euro cifra inferiore ai 200 euro offerti dalla nostra regione per la ristrutturazione dei nostri due ospedali.

Comitato Salute VCO su sanità locale - 25 Giugno 2022 - 10:48

INTERVENTI SUI due ospedali
Credo che sia necessario a questo punto per non perdere anche questi finanziamenti essere chiari di come investire questi soldi nei due ospedali per evitare il rischio di perderli e di ritrovarci in una situazione peggiore. Ad esempio si potrebbe aumentare la capacità di intervento nei pronto soccorso e di delegare ad altri ospedali maggiori anche in lombardia (dove ci sono delle eccellenze da Varese , Garbagnate Milanese , Umanitas Rozzano, Ospedale Sacco Milano) gli interventi di chirurgia programmati aumenterebbe di molto la qualità della nostra salute pubblica. Ovviamente la parte organizzativa dovrà essere la nostra ASL per le prenotazioni e il trasporto dei pazienti verso questi.

Monti, Baveno: su sanità locale - 23 Giugno 2022 - 09:30

Tavoli
Qualcuno ha detto che in Italia quando non si sa cosa fare, o meglio, non si ha il coraggio di prendere decisioni assumendosene le responsabilità, si indicono dei "tavoli" sui quali, al posto delle stoviglie e relative pietanze, si apparecchiano fiumi di parole. Ora, io credo che sarebbe opportuno che la Regione riunisse tutti i sindaci del VCO, porre la questione se due (tre) ospedali od uno solo, votare ed accettare la decisione della maggioranza dei primi cittadini, indipendentemente dal numero dei cittadini da essi singolarmente rappresentato altrimenti non arriveremo mai al dunque.

Quaretta su sanità VCO: "C’è davvero motivo di essere entusiasti?" - 29 Maggio 2022 - 16:22

sono completamente d'accordo con Quaretta
come si fa a non capire che le Specializzazioni suddivise tra due ospedali è logicamente inefficiente e porterà inevitabilmente a disservizi per il paziente , del personale ed aumento dei costi. Ho anche seri dubbi che Medici che vogliono crescere professionalmente siano attirati a lavorare in questa situazione.; di certo come ha detto Quaretta sarebbe il caso di sentire anche la loro Opinione .

Quaretta dopo incontro con Cirio su sanità locale - 24 Maggio 2022 - 09:47

incontro per sanità locale
Scusate, ma cosa c'è di nuovo su questa proposta?. Il dilemma se avere un ospedale unico o due ospedali era già stato faticosamente superato a favore di un ospedale unico più di tre anni fa!!!!! Ci sarebbe da ridere se la situazione sanitaria attuale non fosse tragica e a pagare gli utenti del servizio! Giusto che si esprimano le comunità locali, ma è inaudito che non abbia la priorità il parere dei medici e degli operatori del settore, attraverso i loro rappresentanti, che hanno competenza, esperienza e informazione per indicare la soluzione operativa più efficiente ad assicurare prestazioni altamente qualificate e condizioni di lavoro efficaci. Il governo regionale su questa questione è inqualificabile.. Spero che Sindaci e cittadini si mobilitino al più presto.

Coronavirus: obbligo vaccinale ed estensione uso green pass - 11 Gennaio 2022 - 12:48

Re: Dittatura
Ciao Filippo non è vero che si sa poco del coronavirus, posso invece affermare senza dubbio che siamo di fronte ai ceppi più studiati da sempre. Sappiamo poco (o meglio moltissimo, ma sempre poco) delle risposte dei singoli individui, delle persone, agli stimoli che subiscono. Questo perchè il corpo umano è estremamente complesso, e l'approccio al suo studio è limitato da questa complessità e da mille altri fattori concomitanti. Senza andare nel dettaglio, non puoi comparare i dati di due anni fa, dello scorso anno e di oggi, perchè ci troviamo di fronte a quelle che la stampa chiama varianti, che hanno provocato le diverse ondate epidemiche. Ed il ceppo di SARS originale (il Wuhan modificato EU) è un virus diverso dal SARS alfa, molto diverso dal SARS delta, ed estremamente diverso dal SARS omicron. Diverso sia per efficienza di replicazione e contagio, che sempre, anche di patogenicità. I vaccini che usiamo sono disegnati sul ceppo originale, contro il quale hanno una eccezionale efficienza, specialmente le misture a mRNA hanno percentuali di successo nell'evitare il contagio e di promozione di effetti collaterali migliori di praticamente tutti i vaccini classici mai prodotti. Questa efficienza per fortuna si mantiene buona con tutte le varianti, tranne con Omicron, che invece, grazie ad una evoluzione molto spinta, diventa poco riconoscibile ad alcuni gruppi di anticorpi. Queste mutazioni rendono Omicron anche molto più rapido nella replicazione, e quindi contagioso (5 volte più di Delta, 15 volte più del ceppo originario). Per fortuna nostra, alcune di queste modifiche lo rendono mone efficiente nell'aggressione alle cellule alveolari, specialmente in persone che grazie ad una vaccinazione recente hanno un buon numero di cellule in grado di limitarne lo sviluppo. Per queste ragioni non è possibile fare paragoni. Resta il fatto che con Omicron (e lo dico da microbiologo ecologo) siamo ormai ad un livello di contagiosità così alto che altre varianti che potrebbero soppiantarlo dovrebbero introdurre modifiche genetiche che quasi sicuramente ne ridurrebbero la patogenicità (costruire strutture per l'aggresione cellulare costa, in termini di acquisizione di molecole e di nutrienti, e riduce la performance). Poi magari ci va di sfiga ed arriva il superbug che ci stermina tutti. Ma non credo. Ad oggi i nostri problemi sono di abbattare (per l'Italia) la pressione sugli ospedali, e si fa sia vaccinando che investendo in sanità in modo serio (cosa che non si fa) e soprattutto di vaccinare nel mondo per abbattere quelle situazioni "culla" dove troppi individui suscettibili favoriscono lo spread virale... e questa cosa si fa levando i brevetti ed investendo in produzione e distribuzione... ma chi lo vuole davvero? PS: una cosa che a me fa arrabbiare è che il mondo occidentale ha totalmente lasciato la farmaceutica nelle mani dei privati, mentre si tiene "golden share" in aziende petrolifere, di trasporti, di telecomunicazioni... perchè ci siamo ridotti così?

Comitato Difesa tre Ospedali su Assemblea Sanità - 13 Dicembre 2021 - 18:28

ospedali
Forse Tigano e Di Gregorio sanno cose a me sconosciute e per questo continuo a non capire la loro proposta. Credo che non si tratti di riconoscere "pari dignità" ai due ospedali, ma di dare ai cittadini un servizio sanitario d'eccellenza che può essere garantito solo con un unico ospedale in cui concentrare attrezzature d'avanguardia , efficienza e interconnessione tra i vari vari reparti. Ospedale riservato alle acuzie, mentre la medicina internedia dovrà essere soddisfatta localmente dai presidi sanitari esistenti che diventeranno Case della salute o altra definizione e faranno da filtro con l'ospedale. Una struttura altamente specializzata può attirare anche professionisti più qualificati che andranno altrimenti là dove la professionalità può trovare spazio e crescere. Questo l'abbiamo sentito ripetere da tanti medici!! Quando poi si parla di DEA alla dimensione demografica della nostra provincia ne spetta uno solo e non due!!! A qualcuno risulta che le normative siano cambiate? A me no. Il richiedere ed insistere perchè con urgenza al Castelli si torni alle condizioni preCovid, credo non voglia dire accontentarsi, ma riavere il minimo indispensabile per andare avanti!!! almeno per ora, perchè anche se si partisse domani con qualsiasi nuovo progetto, ci vorrà qualche anno per una nuova soluzione e nel frattempo????

Tigano: la correttezza non paga - 5 Dicembre 2021 - 12:09

Non ha mai pagato 2
Io, considerato l'enorme spreco di soldi inutilmente e continuamente bruciati, sono per due ospedali ma concordo che il problema è il comportamento del pd. Anche per me comunisti erano e comunisti rimangono. Non va bene pensare diversamente.

Cristina: Castelli, è il momento di unire - 22 Maggio 2021 - 12:46

Reparti maternità
Vorrei tornare un attimo sul discorso reparti maternità raccontando un'esperienza famigliare diretta: pur abitando altrove, mia madre ha voluro far nascere sia il sottoscritto che mia sorella a Cannobio (allora c'era un piccolo ospedale con uno specifico reparto "maternità", almeno fino agli '70)); una sorella di mia mamma,mia zia, abitava a Livorno, ma al momento di partorire ha voluto che due sue figlie nascessero a Cannobio; idem l'altra sorella /zia che abitava a Genova ha voluto far nascere suo figlio a Cannobio; ora, non è che a Genova o Livorno non ci fossero ospedali e reparti maternità, certamente più vicini, anche più grandi e più funzionale dell'ospedale di Cannobio, ma la nascita di un figlio è un momento così particolare, personale ed importante che, a mio modo di vedere, deve essere assecondato quanto più possibile; ciò, ovvamente senza pretendere un reparto maternità in ogni paese, ma se valutiamo i punti nascita ospedalieri solo da un punto di vista statistico ( tot nascite/anno) ed economico non mi sembra una strada giusta.

Cristina: Castelli, è il momento di unire - 22 Maggio 2021 - 12:34

Inutile girare in tondo
Se io fossi il sindaco di Domodossola cercherei di difendere anche con i denti il mio ospedale; se io fossi l sindaco di Verbania cercherei di difendere anche con i denti il mio ospedale; idem se fossi il sindaco di Oemgna; inutile girare intorno all'argomento: i tre ospedali devono rimanere, essere implementati ( ovvio che a Domo potranno esserci certi reparti specialistici, così come altri a Verbani onde non fare sovrapposizioni), anche se ,ad esempio i reparti maternità dovrebbero rimanere in tutti i tre poli perchè per ragioni anche affettive ognuno vuole far nascere i propri figli dove meglio crede, mantenere i due DEA ed il pronto soccorso H24 ad Omegna. Chi cerca altre soluzioni è perchè non conosce il territorio, le sue particolarità logistiche e geografiche e le sue genti.

Lega su piano IRES - 12 Maggio 2021 - 20:20

Ecco
Ecco, mi sembra che in questo periodo sia contenuto e riassunto ciò che deve essere fatto per la sanità VCO:".....mantenimento dei tre ospedali e dei due DEA esistenti con il potenziamento della medicina territoriale e la nascita di nuove case della salute...." Il resto sono sol chiacchiere utopistiche ed avulse dalla realtà territoriale dei VCO.

Voce Libera VCO su comparto sciistico - 26 Novembre 2020 - 14:43

sempre la solita nennia....
Con questa frase si riassume tutto: "Riteniamo, che in condizioni di massima sicurezza, agevolate tra l’altro dalle caratteristiche dello sci come tipico sport individuale, vi siano tutti i presupposti perché impianti sciistici e rifugi possano aprire". Banalità una dietro l'altra e bi-partisan, come se fossero obbligati a dire qualcosa...per forza. Siamo tutti consapevoli che il blocco porterà a meno incassi e non pare necessario che i politici ci ricordino queste ovvietà. Il problema, come diceva Filippo, è che i protocolli servono se ci sono le persone che controllano e viste le loro considerazioni, mandiamo loro (i politici, ndr) a controllare che la fila all'impianto di risalita sia rispettata con almeno 1 metro tra gli utilizzatori o che, sulla seggiovia a due posti (che da noi è ancora molto di moda), salgano solo componenti della stessa famiglia e non estranei (carta di identità alla mano), mentre imperversa una bufera o con -10 alla partenza della seggiovia di Pecetto. Qui sono tutti buoni a parlare e dire ovvietà ma nessun riesce a ragionare e pensare che i protocolli sono solo specchietti per le allodole. In Italia, dove si ha poco rispetto delle regole, il protocollo è spesso disatteso come abbiamo potuto verificare questa estate......e il virus va a spasso....pronto a donarci una primavera a singhiozzo dove sentiremo ancora i politici dire le stesse cose. Scienza e politica non sono mai andate a braccetto.....ma se devo credere.......scienza tutta la vita.. L'unica soluzione, con i dovuti ristori (che pare saranno validi per tutte le stazioni sciistiche delle Alpi), è quella di aprire solo a festività finite (10 gennaio) quando la curva epidemica sarà in discesa, inizieranno ad effettuare i primi vaccini e non ci sarà l'affollamento che SEMPRE c'è nelle vacanze di Natale, quando tutti si sentono Tomba e gli ospedali, visto che già non lo sono, sono ingolfati di gente con le ossa rotte. Si perderà il 50% del fatturato in quei 20 giorni? E' certamente vero. Ma molti nonni potranno trascorrere il Natale con i nipoti e le spese sanitarie, nel giro di breve tempo, diminuiranno del doppio degli incassi degli impianti a fune. Pensate sempre che un ricoverato in rianimazione costa alla comunità......1300€ al giorno.....il costo di una settimana bianca compreso di skipass settimanale. Alegher

Appello per consentire la caccia - 14 Novembre 2020 - 08:37

Esserci o farci?
Gli amministratori leghisti non smettono di stupire. Provo a dargli una risposta scritta, ma sono convinta che un disegno sarebbe più efficace. Ebbene, l'attività venatoria è interrotta perché gli ospedali sono in affanno a causa dei molti pazienti affetti da COVID-19, e non ci si può permettere di ricoverare anche quelli che si sparano a vicenda nei posteriori. Ma questi due ci sono o ci fanno?

Montani risponde al PD su sanità - 28 Novembre 2019 - 17:16

seconda parte...
ICARDI: se una persona non è preparata deve avere l’umiltà di non fare quella cosa. Arriva al Tecnoparco con una presentazioncina (per fortuna registrata dalla TV locale, sennò indisponibile ai poveri cittadini) ppt che è onestamente orrenda, umiliante per lui che la presenta e irritante per chi con più di tre neuroni deve assistere ad uno spettacolo così triste. A parte la qualità grafica del lavoro, che credo sia costata non più di 20 minuti di impaginazione, e che sarebbe stata triste in Bangladesh, la cosa peggiore è la qualità dei dati presentati, in gran parte incompleti e quando presenti limitati a valori unici, senza un minimo di valore matematico e statistico. E dire che ha a disposizione dati di vent’anni e aveva pure tre mesi di tempo… se un mio studente non dico di magistrale ma di triennale mi si presentasse con un lavoro del genere lo rispedirei al primo anno a rifarsi l’esame di statistica dove evidentemente dormiva! Il fatto è che nel panorama politico lui era quello “esperto”… pensate gli altri! Non può andare ad un incontro sulla sanità perché non ha la sicurezza di avere un videoproiettore :-) MARCHIONINI: non si può dire che non sia coerente, vuole l’ospedale unico, tra Fondotoce e Ornavasso, e tre presidi di territorio, uno per ogni centro principale, con una sorta di PS che fa riferimento al DEA centrale. Soluzione ragionevole, se l’ospedale unico fosse in grado di attirare quelle competenze e quel livello di qualità negli assunti che gli ospedali di Verbania e tanto meno di Domo riescono a garantire. La mia domanda è: perché l’ospedale unico dovrebbe attrarre medici più bravi? Che io sappia a Biella, situazione paragonabile, non è che succeda… Soprattutto a causa della competizione fortissima da parte delle strutture di pianura, Milano, Novara e Pavia in primis… Perlomeno agli incontri sul territorio ci va, e la netta maggioranza dei cittadini della provincia è schierata con lei, nuovo capopopolo… ALBERTELLA: Ha dimostrato di avere coraggio, oltre che di usare il cervello in modo indipendente dai vantaggi del momento. Sta su posizioni molto simili a Marchionini, fa notare con cattiveria le incongruenze di Montani &co (“abbiamo fatto sta scelta perché per fare l’ospedale nuovo ad Ornavasso ci volevano 15 anni…” mentre quello di Domo sorgerà dalle sabbie del Toce in una notte come se fossimo a Guangzhou…) e secondo me è furbissimo. Ora ha tutta la Lega contro, ma quando ci saranno le prossime elezioni secondo voi Salvini a chi offrirebbe la candidatura, a lui con suo seguito o quelli che ho citato sopra? CRISTINA: mitica! facciamo un centro oncologico di eccellenza! E chi ci viene? Forse non le hanno detto che a parte quelli già esistenti nel raggio di 100 km a breve ne avremo di nuovi alla Città della Salute di Novara, allo Human Technopole e per la parte articolazioni pure al nuovo Galeazzi di Rho… che dire? Romantica? Secondo me la cosa migliore sarebbe che il Verbano ed il Cusio si spostassero con l’ASL di Novara, avremo in ASL un nuovissimo centro hub, e due spoke con DEA a Borgo e a Verbania. Avremo reparti convenzionati con l’università con professori a volte di fama mondiale a fare i primari, e i migliori tirocinanti e specializzandi in reparto. Avremo pure accesso alle apparecchiature del Maggiore che verranno presto liberate… Domo resterebbe sede della sua piccola ASL di montagna, manterrebbe l’ospedalino, comunque giustificato dalla specificità, e pure la sede dell’ASL, così Pizzi potrà dire che ha fatto assumere altri 4 gatti. Però tutti noi avremo cure migliori, non peggiori come viene prospettato ora!

Montani risponde al PD su sanità - 28 Novembre 2019 - 14:48

ridiamoci un po su almeno!
Di nuovo, nessun dibattito, nessuna discussione ma comunicati stile commissari politici della più sperduta provincia sovietica. Del resto il VCO per molti politici regionali questo è, tanto che dovendo scegliere un posto dove mettere un edificio hanno trovato naturale la Siberia… ma vediamo nel dettaglio che cosa fanno e dicono, in ordine casuale: PIZZI: il sindaco di Domo a mio avviso è forse quello che più di tutti ha detto e agito in modo aperto. Voleva l’ospedale (meglio se nuovo, meglio se unico) a Domo. Lo ha ripetuto più volte “senza l’ospedale, ed il suo indotto, Domodossola muore”. Ha ragione, purtroppo. Per lui non è una questione di sanità ma di pura economia locale spiccia. Ed è interessante che prenda questa posizione che altro non è che una condanna di se stesso come amministratore. Non è riuscito a creare le condizioni per il mantenimento minimo dell’economia locale, e ha bisogno dell’assistenzialismo statale e regionale per non vedere la disoccupazione e l’emigrazione ammazzare il suo paese. Povero, fa un po come i sindaci di Taranto, che gli frega se tra dieci anni qualcuno muore della malasanità che propone, a lui interessa che tra due anni il panettiere che vende il pane all’ospedale lo rivoti. Certo direte voi, ma un minimo di lungimiranza? Se l’avesse avuto non avrebbe questo cappio al collo. E forse non farebbe il politico no? Non può andare ad un incontro sulla sanità, perché i suoi interessi sono altri e non avrebbe senso discuterne. PREIONI: lui invece fa un discorso diverso, che affoga nel senso di “vittoria mutilata”, termine che credo gli piaccia, dell’istituzione della provincia giusto un ventennio fa. La sua idea è quella che è fondamentale dare qualcosa a Domo, a Verbania poi se la caveranno, faranno qualcosa, questo di fatto non è affar suo. Inoltre abbattere sulla carta il costo della sanità locale gli fa far strada nel partito, cosa che per altri versi sarebbe molto più complicata e richiederebbe forse un altro livello culturale. Forse. Non può andare ad un incontro sulla sanità, perché non saprebbe che dire, se non che ha ragione la regione, che è la sola a decidere (cosa che il suo collega Lincio dice che è falsa, e invece dice essere condivisa coi comuni). MONTANI. Poveretto, anche dopo quest’ultimo messaggio a me per lui quasi spiace. Scrive che vuol salvare il Castelli, rendendolo privato come in Liguria (non gli hanno detto che la riorganizzazione ligure prevede a parità di territorio 2 ospedali pubblici). Poi dice che ci sono 35 milioni pronti subito per il Castelli. Per far cosa? Non si sa visto che vuol chiudere e spostare 2 reparti di urgenza su 3, magari lo tinteggiamo e gli facciamo una mensa di Cracco? Ai privati piacerebbe… Si dimentica di dire che senza reparti il DEA non sta in piedi, e si dimentica di considerare il fatto che un’urgenza da Verbania non andrà mai a Domo, ma sicuramente a Borgo, che sarebbe a quel punto il DEA naturale di Verbano e Cusio, ben posizionato verso l’hub di Novara, che è l’ospedale di riferimento (leggersi le linee di guida su come organizzare le reti sanitarie, ce n’è uno fatto anche per chi ha la quinta elementare dalla Regione Emilia Romagna) dove la rete neurale pone al centro l’hub, poi gli spoke con DEA e quindi gli ospedali con PS, la geografia non è un’opinione. Non può andare ad un incontro sulla sanità perché poi, come al palazzetto, si accorge platealmente di aver torto e gli mancano le parole. segue...

Montani torna su sanità VCO - 22 Novembre 2019 - 14:38

Giuro, non capisco!
Davvero non si capisce la posizione di questi signori! <<[..]che in sostanza chiede di chiudere il Castelli per andare a realizzare un nuovo ospedale, non si sa dove. Tenendo conto che un appalto pubblico in Italia ha una durata media di 14 anni e mezzo, vuol dire che l’eventuale ospedale nuovo noi lo potremmo vedere attorno al 2034, o giù di lì. Inaccettabile.>> Quindi il nuovo ospedale di Domodossola non si fa più? O si fa ma lo vedremo nel 2034? La mozione comunale io l'ho letta: chissà se l'ha fatto anche il senatore: http://albopretorio.comune.verbania.it/sipal_ap/servlet/GetFile?id=00182910034\160496\VERCON.PDF mi permetto di suggerire con attenzione la lettura del punto 1 e del punto 3. Stando a quanto richiesto dalla maggior parte delle comunità del Verbano e del Cusio, a cui si aggiunge qualche Comune della bassa Ossola, la gente vorrebbe: un ospedale con DEA di I livello baricentrico alla provincia, due "ospedali", altresì detti "casa della salute" aperti H24 7/7 uno ciascuno per i verbanesi e gli ossolani. Ora, dire che questa non sia la soluzione ottimale per tutti, è pura follia, Come follia sarebbe quella di sostenere economicamente questo piano: io mi accontenterei di un ospedale "vero" ed unico al centro della provincia. Il resto verrà di conseguenza. Ma come dice bene il senatore, si stanno gettando le basi per non fare assolutamente nulla. La colpa sarà della Marchionini, ai loro occhi, ma è un loro malcelato obiettivo. Stare fermi e far muovere gli altri. La politica perfetta. Tristezza&Fastidio Saluti AleB