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Focus settimanale situazione epidemiologica - 7 Aprile 2024 - 12:05

In Piemonte l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta allo 0.7%, quella dei posti letto in terapia intensiva è allo 0%, mentre la positività dei tamponi è allo 0.5%.

Focus settimanale situazione epidemiologica - 1 Aprile 2024 - 08:01

In Piemonte l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta allo 0.7%, quella dei posti letto in terapia intensiva è allo 0%, mentre la positività dei tamponi è allo 0.2%.

Focus settimanale situazione epidemiologica - 25 Marzo 2024 - 08:01

In Piemonte l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta allo 0.6%, quella dei posti letto in terapia intensiva è allo 0.2%, mentre la positività dei tamponi è allo 0.4%.

Focus settimanale situazione epidemiologica - 11 Marzo 2024 - 18:06

In Piemonte l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta allo 0.9%, quella dei posti letto in terapia intensiva è allo 0.3%, mentre la positività dei tamponi è all'1%.

Focus settimanale situazione epidemiologica - 24 Febbraio 2024 - 10:03

In Piemonte l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta all'1,1%, quella dei posti letto in terapia intensiva è allo 0.3%, mentre la positività dei tamponi è allo 0.7%.

Focus settimanale situazione epidemiologica - 28 Gennaio 2024 - 08:01

In Piemonte l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta all'1.7%, quella dei posti letto in terapia intensiva è allo 0.3%, mentre la positività dei tamponi è all'1.0%.

Focus settimanale situazione epidemiologica - 7 Gennaio 2024 - 12:05

In Piemonte l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 5.5%, quella dei posti letto in terapia intensiva è al 3 %, mentre la positività dei tamponi è al 6.4%.

Focus settimanale situazione epidemiologica - 4 Dicembre 2023 - 12:05

In Piemonte l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 9.2%, quella dei posti letto in terapia intensiva è al 3.2%, mentre la positività dei tamponi è al 19.8%.

Focus settimanale situazione epidemiologica - 27 Novembre 2023 - 15:03

In Piemonte l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 9.7%, quella dei posti letto in terapia intensiva è stabile al 3.0%, mentre la positività dei tamponi è al 18.7%.

Focus settimanale situazione epidemiologica - 19 Novembre 2023 - 12:05

In Piemonte l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 9.0%, quella dei posti letto in terapia intensiva è al 3.0%, mentre la positività dei tamponi è al 20.9%.

Andamento epidemiologico settimanale - 12 Novembre 2023 - 08:01

In Piemonte l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 7.3%, quella dei posti letto in terapia intensiva è all'1.6%, mentre la positività dei tamponi è al 15.5%.

Focus settimanale situazione epidemiologica - 5 Novembre 2023 - 08:01

In Piemonte l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 6.6%, quella dei posti letto in terapia intensiva è all'1.0%, mentre la positività dei tamponi è al 16.4%.

Focus settimanale situazione epidemiologica - 30 Ottobre 2023 - 10:03

In Piemonte l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 6.4%, quella dei posti letto in terapia intensiva è all'1,4%, mentre la positività dei tamponi è al 13.1%.

Focus settimanale situazione epidemiologica - 22 Ottobre 2023 - 12:05

In Piemonte l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 6.0%, quella dei posti letto in terapia intensiva è al 2.6 %, mentre la positività dei tamponi è al 10.6%.

Andamento epidemiologico settimanale - 15 Ottobre 2023 - 10:03

In Piemonte l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 6.0%, quella dei posti letto in terapia intensiva è all'1.6 %, mentre la positività dei tamponi è al 15.5%.

Andamento epidemiologico settimanale - 7 Ottobre 2023 - 13:01

In Piemonte l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 5,6%, quella dei posti letto in terapia intensiva è allo 0,8%, mentre la positività dei tamponi è al 18,1%. Anche questa settimana si registra un andamento crescente rispetto al periodo precedente, ma la situazione rimane sotto controllo.

Andamento epidemiologico settimanale - 1 Ottobre 2023 - 10:03

In Piemonte l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 3,6%, quella dei posti letto in terapia intensiva è all'1%, mentre la positività dei tamponi è al 16,5%.

Focus settimanale situazione epidemiologica - 24 Settembre 2023 - 10:03

In Piemonte l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 2,7%, quella dei posti letto in terapia intensiva è allo 0,8%, mentre la positività dei tamponi è al 14,2%.

Covid: com'è la situazione in Piemonte? - 19 Agosto 2023 - 08:01

In Piemonte l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta all'1,0 %, quella dei posti letto in terapia intensiva è allo 0%, mentre la positività dei tamponi è al 5,2%.

Focus settimanale Covid19, dal 13 al 19 gennaio - 21 Gennaio 2023 - 11:04

In Piemonte la curva dei contagi continua a presentare un andamento decrescente rispetto al periodo precedente.
tamponi - nei commenti

Coronavirus: obbligo vaccinale ed estensione uso green pass - 10 Gennaio 2022 - 09:33

mah....
non si riesce ancora a comprendere tutte queste posizioni complottiste, revisioniste, negazioniste e vittimiste. Basti pensare che l'obbligo vaccinale è stato introdotto anche in Paesi a guida centro-destra (Austria, Grecia), che rispetto al passato il numero di tamponi è decuplicato, che l'anno scorso avevamo il doppio delle ospedalizzazioni con un decimo dei contagi attuali, che stanno vaccinando da mesi anche coloro che sono irregolari. Ah, la banalità social....

Coronavirus: obbligo vaccinale ed estensione uso green pass - 8 Gennaio 2022 - 12:16

Re: Sanzione
Concordo al 100% anche perchè obbligare a vaccinarsi quando, dati reali, una buona percentuale di vaccinati finisce all'ospedale anche in terapia intensiva e, purtroppo, qualcuno muore? Ritengo più utile l'obbligo dei tamponi ravvicinati da estendere anche ai vaccinati che NON sono immuni ma contribuiscono alla diffusione del virus.

Centro destra su futuro sanità VCO - 5 Luglio 2021 - 12:29

lo dico ora...
invece di perdere tempo in bla bla inutili, dato che siete al governo della Regione, potreste (almeno ora) fare quello che criminalmente non avete fatto la scorsa estate quando i vostri assessori si organizzavano matrimonio e viaggio di nozze ed i vostri assessori facevano serate spensierate in discoteca: 1) potenziare il sistema di tracciamento dei contatti dei positivi, che in Piemonte fa schifo e lo scorso settembre è saltato come se fosse un mortaretto a capodanno. DOVETE potenziare le centrali di tracciamento, aumentare il numero di tamponi molecolari e limitare quelli antigenici (il contrario di quello che state facendo). 2) potenziare (o meglio, istituire) un sistema di riconoscimento delle diverse varianti dei virus. Oggi il sistema di sequenziamento dei virus del Piemonte fa pietà, ma ci sono tutte le possibilità per potenziarlo di 20-50 volte in un mese (si parla di sequenziare un virus, minchia!). VA FATTO ORA! 3) organizzare il rientro nelle scuole a settembre, attraverso vaccinazioni dei grandicelli e scaglionamento dei più piccoli, con conseguente riorganizzazione degli spazi. Ad oggi non avete fatto NULLA. 4) organizzare il trasporto pubblico locale potenziando le tratte di maggior frquentazione al fine di ridurre gli assembramenti sui mezzi pubblici. Sono centinaia di piccoli interventi che VANNO FATTI prima dell'autunno! 5) implementare sistemi di aerazione controllata e sicura negli spazi pubblici, scuole uffici. l'evidenza scientifica dice che una corretta aerazione abbatte dell'80-90% la permanenza del virus in spazi limitati, lo stanno facendo in mezzo mondo, mentre da noi? NULLA! mi fermo qui, perchè queste sono cose così facili da fare e da capire che anche un sasso le capirebbe e le farebbe. Ora, invece di trescare, invece di cianciare, fate quello per cui siete pagati, e forse quest'anno eviterete di aggiungere qualche altro centinaio di cadaveri alle vostre coscienze. Ve lo chiedo, da cittadino, per favore. Lavorate un po, dai.

Caruso su manifestazione a Intra - 20 Aprile 2021 - 09:30

Re: Manifestazione a Intra
Ciao Paolo Caruso non è mica una novità che i tamponi non sono attendibili come i test sierologici e che il 95% dei contagiati è asintomatico.... Lo ha detto anche il Prof. Palù, per esempio. Un consiglio: perché non invitate anche Panzironi?

Caruso su manifestazione a Intra - 20 Aprile 2021 - 09:27

dati
Gentile Paolo, grazie per la sua chiara risposta. Cercherò di essere chiaro nella mia, anche se so che spesso è difficile e non credo di essere molto bravo in questo. Con ordine: tamponi (antigenici rapidi credo, non penso stiamo parlando di molecolari). Di tamponi rapidi ne esistono ormai in commercio di vario tipo, che si differenziano per meccanismo di detection, per sito molecolare target (o multitarget), per grado di qualità dei componenti, e per sito di raccolta del campione. Le performances dei vari tamponi variano molto sia in termini di sensibilità che di efficienza. A differenza delle analisi molecolari pure sono fatti principlamente su individui asintomatici, e rispetto alle prime hanno un delay di 24-48 o anche 72 ore nel determinare un positivo sulla base della cosiddetta carica virale. Io uso unicamente il kit classico di Roche, che ha performances impressionanti rispetto agli altri in circolazioni (Abbott, cinesi vari). E' naturale che visto il campione target di popolazione si abbiano pochi positivi sul totale, e che si tragettino principalmente individui asintomatici o comunque paucisint. perchè se sono un buon medico e presumo che uno possa stare su una brutta strada gli faccio il "molecolare" e anzi comincio subito la terapia. Tutto quello che ho detto è un riassunto rapido di dati dal ECDC e dall'EMA, non è una mia opinione. Facendo il ricercatore mi limito a discutere questo, le sentenze di tribunali o le interpretazioni della Costituzione le lascio a chi ha competenza nel settore. Il profilo del relatore che mi ha postato va bene per pavoneggiarsi davanti a chi non è del settore, ma non è un CV scientifico. Mi sono ricercato le pubblicazioni vere (sono stato bravo e ho usato Pubmed che per i medici scheda ogni refolo scritto, non WoS o Scopus che sono più seri e limitanti), che sono meno di settanta dal 1979 (il dato vero è inferiore perchè non avendolo pulito contiene anche lavori di omonimi di cognome), e nessuno di questi è nei settori di virologia, epidemiologia, microbiologia o infettivologia. Inoltre l'ultimo lavoro risale a 3 anni fa e negli ultimi 5 anni ha pubblicato 3 lavori. Cosa non sorprendente dato che il suo ruolo è quello di tecnico di laboratorio e non di ricercatore. Non vado avanti perchè non vorrei sembrare superbo, e anche perchè in un passato remoto era stato parte di famosi gruppi di ricerca, che avevano pubblicato eccellenti lavori in un settore complesso come quello dell'approccio molecolare ai tumori infantili. Se il secondo relatore ha fatto quanto afferma (e anche qui, mi consenta, ho un conato appena leggo antibiotici, ed avendo sottomano i dati di sviluppo di resistenze in ambiente ai macrolidi nel 2020, mi girano come eliche...) mi chiedo perchè non ha mai pubblicato nulla, perchè non ha partecipato alle tante surveys disponibili per raccogliere i dati (e qui la regione Emilia Romagna, anche grazie alla bravura dei colleghi del Sant'Orsola, ha davvero dato mille opportunità per farsi aiutare a raccogliere dati e a pubblicarli, anche quando in aperta contraddizione con quello che all'epoca era vulnus scientifico). Non si possono accampare scuse in questo senso (ho sentito da alcuni blaterare in tv di ricerche non pubblicate perchè "nemiche"), ecco ogni scienziato sa che è una cavolata tremenda: mai come quest'anno, mai come con il COVID s'è pubblicato di tutto, quando non passava serie revisioni perchè di basso livello o assurdo finiva su riviste pay-per-print che pubblicherebbero per 300 euro pure la bibliografia di mia nonna come articolo scientifico... oppure usando i repositories non validati come MedRxix o BioRxiv, tanto per finire sui media o sui social va bene tutto... Quindi non mi chieda di commentare cose che non ho alcuna possibilità di valutare, nella scienza il metodo è più importante del merito, se così non fosse non avrebbe senso farla, potremmo fare talk show dove ognuno dice quello che gli passa per la testa e ogni opinione vale l'altra. Ultima cosa, non ho simpatia per gli enti di controllo, ma posso capire e sem

Caruso su manifestazione a Intra - 19 Aprile 2021 - 22:52

Manifestazione a Intra
Gentile Gianluca, Mi pare che i relatori che hanno partecipato alla nostra Manifestazione in difesa della Costituzione e della Libertà, abbiano offerto spunti importanti di riflessione. In particolare i due medici: il dottor Domenico Mastrangelo e il dottor Fabio Milani Il dott. Mastrangelo ha rilevato la scarsa attendibilità dei tamponi (affermata anche da sentenze dei Tribunali di Vienna e Lisbona), e che il 98% dei positivi o non hanno avuto alcun sintomo o sono guariti. Ha dimostrato come l'obbligo vaccinale sia illegale per il mancato rispetto degli articoli 2, 13, 32 della Costituzione, del Codice di Norimberga, della Convenzione di OVIEDO, della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, della Carta dei Diritti fondamentali dell'Unione Europea ecc. Il Medico ha pure affermato, citando un libro di Peter Gotche "Medicine Letali e Crimine Organizzato" i discutibili comportamenti delle case farmaceutiche più attente al profitto che alla salute dei cittadini. Il dottor Fabio Milani è un medico di Famiglia di Bologna che ha curato a domicilio tutti i suoi pazienti di Covid e i pazienti di altri colleghi (il 90% del totale), guarendoli tutti non utilizzando "Tachipirina e vigile attesa" indicata dall'ente governativo AIFA ma terapie ben note e conosciute da anni a base di Idrossiclorochina, cortisone, eparina, antibiotici e vitamine A, C, D ecc. Perchè nessuno si scandalizza per il divieto di fare autopsie per capire le cause di tanti decessi? Perchè per un anno è stato consigliato un protocollo di cure oggi ritenuto sbagliato? Perchè nessuno ha ricevuto al Ministero della Salute i medici che guarivano a domicilio tuttii loro pazienti anche ultraottantenni? Di seguito il profilo del dott. Domenico Mastrangelo uno dei relatori. Il dottor Domenico Mastrangelo nasce a Foligno (PG) il 7 genna- io del 1955. Il 26 ottobre del 1979 si laurea in Medicina e Chirurgia, presso l’Università “G. D’Annunzio” di Chieti, con il massimo dei voti (110/110) e lode. Consegue la specializzazione il Ematologia presso la stessa università, e succescon quello utilizzato dasivamente si specializza in Oncologia presso l’Università degli Studi di Modena. Frequenta 4 corsi in Farmacologia Clinica, a Londra, e lavora l come responsabile delle sperimentazioni cliniche, presso la ditta Sclavo S.p.A. di Siena. Nel 1991, lascia la Sclavo, per frequentare il Ludwig Institute for Can- cer Research, Montreal Branch, a Montreal e il Johns Hopkins Institute di Baltimora. Trascorre un intero anno al Wills Eye Hospital e alla Thomas Jefferson University di Philadelphia dove apprende le tecniche di biologia e genetica molecolare, applicate alla diagnosi dei tumori dell’occhio, con particolare riferimento al retinoblastoma e al melanoma uveale. Rientrato in Italia, crea un laboratorio per la diagnosi molecolare e la cura dei tumori dell’occhio ed entra in ruolo nel Dipartimentvanoo di Scienze Oftalmologiche. Nel frattempo partecipa a congressi nazionali ed internazionali e pubblica numerosi articoli scientifici e capitoli di libri in lingua italiana ed inglese Nel 2003 consegue il diploma di omeopata, presso la scuola “G. Garlasco di Firenze”, e nel2010 consegue la specializzazione in Oftal- mologia, presso l’Università degli Studi di Siena Attualmente, è “senior scientist”, nel Dipartimento di Scienze Me- diche, Chirurgiche e Neuroscienze dell’Università di Siena. Ha al suo attivo oltre 120 pubblicazioni scientifiche e si occupa è ello studio degli effetti della Vitamina C ad alte dosi, per via envovenosa, nel trattamento del cancro e di altre condizioni patologiche. Ha pubblicato i seguenti libri: Il tradimento di Ippocrate (Edizioni Salus Infirmorum), Le falsità sull’AIDS (Edizioni Salus Infirmorum), Esami pre-e post vaccinali, per la valutazione della sicurezza.,Vaccinopoli..

Da lunedì sarano 12 gli HotSpot tamponi rapidi in Piemonte - 16 Novembre 2020 - 07:50

Potenziamento tamponi
Meglio tardi che mai .............non metto in dubbio che amministrare sia difficile, che questa pandemia sia stata imprevedibile , ma non si può sentire persone che fanno i tamponi e devono aspettare settimane per sapere se sono positivi o no . Mi fa piacere che potenziano , ma non potevano farlo un po prima ?

Comitato Salute VCO: "Una sanità per ogni stagione?" - 10 Novembre 2020 - 08:11

INTERESSI PRIVATI E PUBBLICHE VIRTU'
E', allo stato attuale delle cose e della pandemia in corso, che la politica, sia nazionale che locale, continui a mostrare la sua proverbiale inabilità all'interesse della popolazione optando, invece, alle preferenze personali e di partito. Sin dall’inizio, nessuno era pronto davvero a far fronte ad una situazione come quella causata dal Covid19, a meno che non fosse lo stesso “autore del virus...” tuttavia, abbiamo visto che la prima ondata d'urto ha largamente sforato le più arroccate posizioni gestionali dei responsabili regionali. La seconda che stiamo vivendo, avrebbe dovuto essere meno sorprendente rispetto alla prima, ma pare ora il contrario. In questi casi si deve essere estremamente razionali, come? Descrivo sinteticamente alcuni punti fondamentali di come si dovrebbe affrontare l'emergenza dopo la prima ondata della primavera:: 1) immediato set up delle strutture ospedaliere regionali esistenti e che hanno operato alle terapie. 2) descrizione delle problematiche a cui hanno dovuto maggiormente far fronte e valutando ogni possibilità razionale di solving problem. 3) set up delle disponibilità di posti adibiti alle terapie intensive per ogni struttura evidenziando eventuali e possibili implementazioni in loco o limitrofe. 4) set up dei medici ed infermieri per verificare la copertura massima per ogni struttura ed il potenziale reclutamento di nuove figure. 5) set up dei prodotti di primo intervento per le patologie Covid e relativo approvvigionamento programmato sia in ordine alla sicurezza degli operatori che dei degenti. 6) fotografia del network degli ospedali operanti nel raggio di 100 km, gestiti dalla direzione sanitaria o da una figura dedicata e verifica dei posti letto e del personale al fine, eventualmente, di potere dirottare i pazienti in altre strutture evitando situazioni di crisi di posti in rianimazione nelle strutture. 7) delegare ai medici di base la possibilità di effettuare tamponi in modo da evitare ingorghi nelle strutture ospedaliere. 8) costituire in tempi brevi una task force locale addestrata preliminarmente all’assistenza dei cittadini con l’aiuto delle Forze Armate, degli Alpini o della Protezione Civile in collaborazione con psicologi operanti nel territorio. 9) aggiornamento dei sistemi informatici condivisi tra ospedali, ASL e regioni, ancora incompleti e non dialoganti tra loro (un dramma). Mi fermo qui, ma ci sarebbe molto altro ancora. Certo che ne verremo fuori, il mondo non si fermerà al Covid19, tuttavia ciò che mi chiedo saremo in grado, dopo questa pandemia, di far fronte ad altre eventuali situazioni del genere? Saremo in grado di creare una polis che, finalmente, possa essere gestita da persone serie e competenti invece che da individui prestati alla politica senza alcuna competenza, interesse personale o di partito? Lo vedremo, anche presto.

Lega, risponde sugli ospedali VCO - 9 Novembre 2020 - 22:02

Re: Re: Re: Corso di lettura
Ciao robi guarda, sulle linee generali hai parzialmente ragione, le politiche di tutti gli ultimi 7-8 governi si sono basate su continui tagli alla sanità, sulla trasformazione delle USL in ASL (tranne dove i governi regionali hanno contrastato questa linea, e i risultati positivi si vedono), e sul pareggio di bilancio. Cose giustificate dal fatto che l'UE, mentre la Germania correva a copiare la sanità italiana anni 90, imponeva all'Italia di smembrare lo stesso sitema per logiche di risparmio, e dal fatto che le ruberie e gli sprechi erano immensi (e sono comunque continuati). Sul dettaglio però ho ragione io, se le politiche dei tamponi legate agli spostamenti stanno in mano al governo le azioni sul territorio stanno in mano alle regioni, e il Piemonte ha una università che, come in Veneto, ha sviluppato consumabili per qPCR a basso costo fatti in casa. In Veneto li hanno usati in Piemonte no, perchè? Scelta politica dato che il Dipartimento che li ha sviluppati vede un ordinario dichiaratamente di sinistra? A pensar male... ora siamo senza consumabili e riduciamo i tamponi ai soli sintomatici... (il Piemonte, non l'Italia). Le ASL dovevano essere organizzate a livello regionale per il tracciamento dell'app immuni. Il Piemonte, come altre regioni, non ha fatto nulla, ma altri, per esempio Trento o Bolzano, o il Lazio, hanno aperto call center e linkato questi alle ASL e al servizio di tamponi. Bastava farlo. Stessa cosa per il bado per infermieri (uscito qualche giorno fa), andava fatto a giugno, ma a giugno la regione aveva in mente altro: figurati che sono venuti anche da noi due volte, la prima (a maggio) ad offrirci (molti) fondi per sviluppare nel mio ente un servizio di tamponi (cosa impossibile da fare in 6 mesi in quanto servono spazi di un certo tipo che non c'erano e andavano fatti da zero) e quando io ho detto, assumete trenta quaranta biologi e infermieri che in tre settimane ve li formiamo a costo zero come tecnici biomolecolari e poi impiegateli nei centri già esistenti, risparmiando un bel po, e potenziando il tracciamento, ci hanno detto che non era una loro priorità. La seconda per dirci, in piena estate, se avevamo idee per fare ricerca nel nuovo centro di Venaria, che avevano pereparato per il covid e che essendo l'emergenza finita avrebbero voluto usarlo per altro... quando gli ho fatto notare che era allora il momento di fare tamponi, e che avrebbero dovuto mettersi sotto invece di pensare ad altro, non mi hanno più contattato. Sono piccoli esempi di quello che non è stato fatto. E' un disastro, e le colpe sono ben chiare, sia a livello locale (i trasporti comunali e provinciali andavano riorganizzati, magari recuperando i bus turistici, che sono pure in sofferenza), che regionale, che statale (e non dico nulla sulla tragedia burocratica dei fondi a chi sta soffrendo economicamente). E che altre nazioni abbiano fatto la stessa colpevole sottovalutazione non è una scusa... noi avevamo avuto i camion militari a spostare le bare, non gli slovacchi. Ultima cosa: i bandi per assumere medici: vai sul sito della regione a vedere cosa è stato bandito da maggio ad oggi, e cosa nell'ultima settimana o due. Non è che i soldi sono comparsi dal nulla... E vatti a vedere quanti medici si sono spostati nel privato (che si permette pure di dire: i covid ve li tenete, a noi mandateci gli oncologici che pagate meglio) o si sono prepensionati con quota cento. Sai quanti sono stati sostituiti? Vabbè, la smetto, perchè mi arrabbio. Cito un bravo virologo inglese: fatevi la vostra bolla, una cerchia di amici stretti, e frequentate solo loro, fino a che il vaccino sarà pronto e disponibile. Non è limitare la libertà, è scegliere, consapevolmente, di abbattere i rischi, per voi e per la società. Ho pure scritto "bravo virologo", finisco con una battuta: come ogni microbiologo che lavora con i batteri so benissimo che i virologi sono semplicemente microbiologi non abbastanza intelligenti per lavorare coi batteri :-) notte

Lega, risponde sugli ospedali VCO - 9 Novembre 2020 - 09:23

Re: Corso di lettura
Ciao robi prima di risponderti, puntualizzo due cose: la prima è scusarmi per averti risposto con tanto ritardo, ma svariati impegni mi hanno impedito di farlo prima; la seconda è che se una persona scrive un comunicato stampa dove metà delle frasi sono composte con 4 o 5 subordinate, metà delle quali nemmeno relative al predicato principale ma in alcuni casi totalmente avulse allo stesso, o non ha la minima conoscenza della sintassi della lingua italiana, o ha scarso o nullo rispetto per chi deve leggerlo. Veniamo al punto: la tua risposta denuncia quel benaltrismo tipico di chi deve difendere una determinata parte, quindi tutto è relativizzato: questi hanno fatto questo questi altri hanno fatto lo stesso. Questo è però un problema tuo, non mio. Io non mi riconosco in nessuna delle parti politiche oggi presenti nel panorama italiano, locale o nazionale (figurati che io, nel mondo di oggi, vorrei un modello oligarchico ateniese, e sono fondamentalmente contrario al suffragio universale, quindi capirai che dal punto di vista ideologico, uno vale l’altro per me). Nel dettaglio: tutte le misure che ho indicato nel mio precedente messaggio sono totalmente a carico della giunta regionale e dell’assessorato. Non ce n’è una che sia a carico del governo nazionale. Nessuna di queste cose è stata fatta. Secondo me queste persone dovrebbero 1) smetterla di farsi gli affari propri, 2) dimettersi, 3) autodenunciarsi alla magistratura per negligenza criminale. Questo non vuol dire che il governo abbia fatto meglio, ma è un altro discorso. Se su questo blog arrivasse un messaggio della ministra De Micheli che si vanta, come fanno questi, del suo buongoverno, avrei risposto allo stesso modo, elencando le terribili mancanze del suo dicastero, e chiedendo le stesse 3 cose che chiedo ai signori sopra (a lei ed ai suoi colleghi). Te ne faccio una lista brevissima: apertura senza senso di discoteche e locali a naturale aggregazione; mancato massivo utilizzo del tracing e dei tamponi da giugno (andavano fatti a tutti i viaggiatori) negli aeroporti e nelle stazioni principali; mancata promozione dell’app di tracciamento; mancata riorganizzazione dei trasporti pubblici in vista dell’autunno, mancata (o ridicola quando fatta) semplificazione delle regole burocratiche per assunzioni e acquisti nella pubblica amministrazione in situazioni di emergenza. Questo non vuol dire che tutti però sono uguali. Saitta come conoscenze valeva Icardi (cioè sottozero, una vergogna se pensiamo che il loro equivalente bavarese o del Baden W. non ricordo benissimo, che ho incontrato un paio di mesi fa ad un gruppo di lavoro EU, è un luminare mondiale della statistica applicata alla medicina del territorio: però Saitta si circondava di persone di livello molto più elevato di quanto faccia Icardi. Questo è un problema di classe dirigente e di metodo: in Italia (e solo qui) viene prima l’affiliazione politica dei titoli, e quindi i “tecnici” ed i “burocrati” li pescano dal loro stagno: quello del PD ha (anche) qualche pesce non disprezzabile, quello della Lega ha solo vecchi scarponi muffi. In Lombardia le cose vanno in parte diversamente, e non ho problemi a dirlo, del resto non sono io a copiare maldestramente gli atti regionali lombardi cambiando MI con TO… Siamo in una situazione sanitaria ormai disperata, e non siamo nemmeno a dicembre. Le possibilità di evitare tutto questo c’erano e nessuno, pur avendo tutte le possibilità, ha fatto nulla. E la cosa per me più triste è che con un minimo di conoscenza della base dell’infettivologia e dell’ecologia di un’epidemia (leggiti gli articoli scientifici di Andrea Rinaldo, EPFL e Uni Padova al riguardo se ti interessa) queste cose erano chiarissime. E vivo da 6 mesi in attesa dell’ineluttabile disastro che, puntualmente, è arrivato. Ieri il resp. leghista dell’unità di crisi regionale ha chiesto aiuto alle ONG mediche (tipo Emergency e MSF)…

Lega, risponde sugli ospedali VCO - 6 Novembre 2020 - 13:29

Re: E quindi?
Ciao Filippo pure io ho perso tempo a leggere questo intervento dove la sintassi non ha diritto di cittadinanza (ma io mi chiedo, oltre ad usare il correttore di Word, far rileggere le bozze da un ragazzo di terza media è proprio così difficile?) Si capisce comunque che qualcuno qui "lavora in silenzio" e farebbe cose. Non so cosa, ma so bene cosa (per incosciente incompetenza) non ha fatto da maggio ad oggi. Ne riassumo una breve selezione: - tracciamento: fino a un mese fa il Piemonte faceva pochissimi tamponi, oggi qualcuno in più. Bastava copiare giapponesi, coreani o tedeschi, e tracciare massicciamente con tamponi positivi e contatti, potenziando le strutture esistenti invece di fare azioni di facciata come a Venaria... e oggi non saremmo in questa situazione. Peggio del Piemonte in questo senso non ha fatto quasi nessuno. - attivazione di dirve through per i tamponi rapidi. Nel lazio sono quasi 300, in Piemonte? Non lo dico per carità. - potenziamento della medicina di base attraverso l'assunzione, a maggio/giugno, di nuovi medici di base, l'attivazione di studi che permettessero di effettuare tamponi, la formazione dei medici stessi e dei pediatri. Fatto nulla. - assunzione di personale infermieristico (da attivare come TD in caso di necessità) con concorsi da bandire entro l'inizio dell'estate. Mai fatto - assunzione urgente di nuovi medici (infettivologi, pneumologi) almeno in sostituzione di quelli che si sono spostati verso l'attività privata o si sono prepensionati usando quota 100 (e non giudichiamoli), proprio in vista di una nuova ondata. mai fatto. - identificazione di strutture da dedicare ai pazienti COVID, sia come ospedali che come strutture di isolamento dei casi più lievi ma impossibilitati a stare a casa. Fatto pochissimissimo, negli ultimi giorni da Torino spostano centinaia di malati a Tortona, e non aggiungo altro. Fatto pochissimo e solo nelle ultime settimane, quando è ormai troppo tardi. - attivazione di call center e uffici dedicati all'emergenza e al tracciamento con l'app Immuni. Mai fatti. - potenziamento delle professionalità locali e della gestione delle ASL attraverso esperti di chiara fama: qua non solo non è stato fatto nulla, ma a settembre, per beghe di partito, hanno pure spostato i DG delle ASL di VC e VB, mettendo persone che nulla sanno della situazione locale a capo dell'ASL. -isolamento ai primi cenni di recrudescenza del virus delle RSA e protezione totale dei loro ospiti. Non solo non fatto, ma s'è immediatamente pensato di spostare pazienti covid proprio lì (geni, ma durante la prima ondata dove stavate? al cinema?) mi fermo qua, perchè ho pena ad andare avanti, i risultati del "lavoro in silenzio" sono ospedali strapieni (ben oltre la media nazionale), terapie intensive strapiene ben oltre la media nazionale, così come l'indice RT che ci dice che siamo totalmente fuori controllo, ritardi assurdi nella comunicazione di eventuali positività, blocco praticamente totale dell'attività ospedaliera non di urgenza, nuovi picchi di contagi tra il personale ospedaliero, e a breve numero di decessi. E' vero, non ha senso ora parlare di riorganizzazione della rete ospedaliera provinciale, avrebbe più senso parlare di dimissioni da parte di chi ha causato questo terribile disastro. saluti

PD:"Tamponi nel VCO: troppe lentezze e ritardi" - 29 Ottobre 2020 - 13:31

Re: Re: Re: Già...
Ciao robi quello che hai ricordato è emblematico di come vanno le cose in questo strano paese. Meno male che l'hai detto tu. Il partito, che per antonomasia avrebbe dovuto occuparsene (autonomia sempre sbandierata), non l'ha fatto. Fatto sta che le Regioni cos'hanno fatto in questi mesi per quel che gli compete? Ben poco…..confidando sempre nello Stato anche per le cose che dovrebbero invece competere a loro. Piani per abbattere il traffico cittadino e consentire di raddoppiare il trasporto pubblico. Organizzare una sanità più celere intendendo non quella ospedaliera (che non si può inventare se già non c'é) ma quella di sanità pubblica demandata all'esecuzione dei tamponi e dei controlli presso le abitazioni. Costituire una prima barriera attraverso l'utilizzo dei pediatri e medici di famiglia che, ne frattempo aspettavano istruzioni univoche e perentorie mai ricevute………..ed altro ancora……. Mi chiedo allora…….siamo sicuri che erano le provincie a dover essere abolite? alegar

PD:"Tamponi nel VCO: troppe lentezze e ritardi" - 28 Ottobre 2020 - 16:28

Già...
Peccato che la gestione delle pandemie è di competenza dello stato e non delle regioni alle quali è stata scaricata la patata rovente. Ma i tamponi non dovrebbe procurarseli lo pseudo commissario all'emergenza?? Già..

Tigano: "Riaprire il dibattito sull'assetto ospedaliero del VCO" - 19 Ottobre 2020 - 14:52

dibattere, ma con chi?
In Piemonte, nell'ultimo mese abbiamo assistito al scellerato scambio di direttori ASL tra VCO e VC per beghe interne di partito, peraltro di bassissimo livello e che neppure rigiardavano il VCO, donandoci un direttore nuovo e del tutto impreparato sulla situazione reale della sanità provinciale (e non è colpa sua) proprio quando ormai anche i sassi avevano capito che si andava incontro ad un autunno durissimo; a code assurde per fare i tamponi, conseguenza del fatto che il Piemonte fino a settimana scorsa di fatto non utilizzava le due nuove strutture di Ipazia (Novara) e di Venaria, che venivano tenute ferme pur avendo la nostra regione uno dei valori per abitante in termini di tamponi diagnostici più bassi d'Italia; a ritardi terribili in tutte le attività di tracciamento, che vanno dai centralini, all'update di dati su Immuni, al ritardo incredibile di consegna dei risultati dei tamponi (che in alcuni casi documentati sulla stampa) sono arrivati oltre la fine della quarantena... alla ancora carente distribuzione di posti in TI e in TSI sul territorio. Di fatto alla enorme quantità di lavoro da fare, di cose da seguire, da progettare da smaltire e da sviluppare. Anche in questo caso servirebbe qualcuno con cui parlarne... peccato che nell'ultima settimana l'assessore regionale responsabile di tanto disastro, e purtroppo a noi ben noto, dopo la patetica figura della presentazioncina da venditore di pentole anni 80 a Gravellona qualche mese fa, nell0ultima settimana se ne sia stato "pancia a terra" in viaggio di nozza in Sicilia. Da notare l'ossimoro: l'assessore ha dichiarato di essere stato in smart working durante tutta la vacanza. (l'ossimoro, a vostra scelta, può stare sia tra le parole smart e assessore, che tra le parole working e assessore)

Coronavirus: aggiornamenti (21/8/2020 - ore 17.00) da Regione Piemonte - 22 Agosto 2020 - 07:49

tamponi in ritardo
dipende da quanti tamponi si fanno e con che criterio. Vco +0 contagi, ma su quanti tamponi eseguiti? È stato pubblicizzato nei giorni scorsi il nuovo laboratorio in grado di processare 400 tamponi al giorno, e va bene. Ma nella pratica, ieri, quanti ne sono stati fatti?

Obbligo di mascherina anche all’aperto dalle 18 alle 6 - 20 Agosto 2020 - 18:21

Re: Re: Re: Oggettivamente..
[Non ho letto gli eventuali commenti a favore o sfavore delle cose che ho detto perché purtroppo non ho tempo per replicare, e come già ho detto non sono interessato a contrappormi, scrivo le mie idee e queste sono dirette a chi ha dei dubbi seppure in forma embrionale]. Aggiungo al volo ai dati che ho riportato una considerazione importante. I valori in percentuale della "letalità" (che significa percentuale dei morti rispetto ai contagiati) che ho ricavato dai dati ufficiali (qui ho comparato Italia e Svezia ma si può vedere anche quelli che qualche tempo fa citavo per la Svizzera, e ho preso questi 2 paesi perchè si sono approcciati in modalità estremamente diverse dalla maggioranza) sono naturalmente alterati, infatti con "casi confermati" (di persone che si sono presi il virus) significa verificati attraverso tamponi. (Sul capitolo tamponi si aprirebbe altro capitolo... evito e concludo ma invito a cercare notizie in proposito). Dico naturalmente alterati perché i tamponi sono stati fatti su un marginale numero di persone, le persone che potrebbero risultare positive (e ripeto: l'assioma positivo=malato è da scordare, errato come qualsiasi medico può confermare, esattamente come giocare col termine contagiato, se una persona ha in sè il virus e non ha alcun sintomo non appartiene alla categoria contagiato in quanto questo termine implica sintomi di malattia, punti importanti da mettersi bene in testa) se fosse possibile una verifica estesa alle totalità delle popolazioni (cosa che personalmente aborrrrrrro, come direbbe mughini....) sarebbero enormemente più numerose, dunque le percentuali di "letalità" sono drasticamente inferiori a quelle che risultano nei dati ufficiali. C'è una obiezione possibile che si potrebbe fare a ciò che ho mostrato ma non ne accenno perché dovre impiegare un po' di tempo (per scrivere) per far comprendere che è piuttosto debole per una serie di motivazioni, mi pare comunque di ricordare vagamente che qualche settimana fa quando comparavo italia e svizzera qualcuno ne aveva fatto cenno, con la svezia la questione è leggermente diversa ma non di molto. Ripeto, non si tratta di cercare di avere ragione si tratta di non affidarsi totalmente ai semidei che ti dicono qual'è la verità e che ti privano della libertà, è una delle basi della democrazia, richiede impegno, fatica, lo so benissimo in quanto non ho una mente eccelsa e non sono una persona di grande iniziativa ma supplisco con una innata diffidenza. "Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe". Forse anche solo per una settimana, basterebbe fare 3 semplici cose (a dire il vero le ultime due le meno semplici): evitare accuratamente tv e giornali; leggere con distacco coloro che nel web sono considerati generatori e propagatori di fake news (la mente volente o nolente subirà uno shock, inizierà a vacillare - e questa pratica è valida anche se si trattasse di intercettare coloro che scrivono effettivamente stupidate, l'importante è valutare e osservarsi); fare silenzio nella testa per alcuni minuti al giorno, la sera, soli. Bene, vi lascio al mattatore Sinistro, virtualmente l'ho nominato mio braccio destro, lui saprà consigliarvi, come Susanna Agnelli su Oggi con "Risposte private", anzi suggerisco a Verbania Notizie di integrarlo nel team per la sua innata saggezza.

Regole più rigide per l'ingresso in Piemonte - 16 Agosto 2020 - 09:16

Re: Infatti
Ciao lupusinfabula [testo lungo, se interrotto riprendo da post successivo] la premessa è che ciò che dico non intende offendere ne polemizzare (l'avevo già detto, contrapporsi a mio avviso non serve a nulla e comunque per mia esperienza si tratta solo di perdita di tempo). Dici che "i contagi hanno ripreso a salire...". "Contagio" significa, cito, "trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana". Ciò su cui si gioca oscenamente ed in particolare negli ultimi mesi è proprio sul valore di questo termine. Non è possibile asserire che una persona sia malata (pur risultando positiva ai tamponi, sulla cui attendibilità sorvoliamo...) se non ha sintomi, perchè è proprio questo che fanno intendere per terrorizzare le persone. Due dati da mettersi bene in testa: nel corpo umano ci sono 50.000 miliardi di virus batteri funghi (le cellule sono meno: 30.000 miliardi), e di virus che potenzialmente potrebbero creare sintomi ne ospitiamo molti, prendo a caso questo articolo, estrapolo: "...Le analisi hanno permesso di rilevare almeno un virus nel 92% delle persone campionate, e alcuni individui hanno mostrato di ospitare dai 10 ai 15 virus. «Siamo rimasti colpiti dal numero di virus che abbiamo trovato – ha commentato la dott.ssa Kristine M., altro autore dello studio – Abbiamo testato solo cinque siti del corpo di ogni persona, per cui potremmo aspettarci di trovare molti più virus se avessimo campionato tutto il corpo».." "...l’herpesvirus 6 o l’herpesvirus 7 sono stati trovati nei campioni dalla bocca del 98% delle persone. Mentre alcuni ceppi di papillomavirus sono stati trovati in circa il 75% dei campioni di pelle e il 50% dei campioni dal naso..." E poi: "Un’ulteriore indicazione è quella di distinguere tra infezioni virali attive che non causano sintomi e quelle che invece rendono una persona malata. «E’ molto importante sapere quali virus sono presenti in una persona senza provocare problemi e quali virus potrebbero essere responsabili di malattie gravi e che hanno bisogno di cure mediche..." https://www.lastampa.it/salute/2014/09/17/news/gli-esseri-umani-sani-sono-l-abitazione-ideale-per-i-virus-1.35614324 Il microbiota (composto da batteri funghi virus protozoi) che abbiamo nell'intestino e sulla pelle è quello che in primis blocca quei virus che potrebbero provocare malattie; ma la composizione del microbiota deriva in buona parte da quel che si mangia, e a seconda di come è strutturato si mantiene la salute oppure no. Non sono invenzioni personali, invito a fare una breve ricerca personale nel caso non lo si sapesse. Ma la norma ormai è divenuta quella del mangiare tutte le schifezze industriali di questo mondo e poi spararsi nel corpo 10.000 medicinali, per 10.000 malattie che sorgono, ed ostinatamente vengono ritenute panacee scevre da problemi che provocheranno loro stesse (basta leggere i bugiardini). Viviamo immersi nei virus, nei batteri, nei funghi, bisogna togliersi dalla testa l'idea che ad esempio i primi creino solo problemi di salute, per le varie motivazioni dette, e giunti a ciò bisogna demolire la rappresentazione che ora si sta facendo delal parola "contagio", perché se questo non provoca sintomi non è tale. Le manipolazioni avvengono perché si dà per scontato il credito a chi vorrebbe rappresentare la verità e asserisce di volere il nostro bene, questo è il punto centrale sul quale, quando mi capita di scrivere qui, cerco di mettere il fuoco; le parole distraggono e ingannano, le parole "fake news" "terrapiattismo" ora pure "negazionismo" ecc trovano varchi nelle menti di coloro che in qualche modo già sanno la verità, quella che ovviamente non è opera della propria riflessione ma di chi ha già per loro pensato, il mainstream. Certo, c'è anche il rischio di cadere nella posizione opposta, infatti non sto sostenendo di prendere una parte ma di utilizzare la propria riflessività per porre degli argini (ormai si devono fare dighe per la violenza della pervasività a cui si sta assistendo). La forza

Piemonte: tre nuovi livelli di monitoraggio del Covid19 - 13 Maggio 2020 - 11:07

oggi non vale più
Oggi, come da notizia apparsa sui media, i tamponi al "Castelli" non si fanno più perché mancano i reagenti necessari al laboratorio per poter procedere all'analisi.

Il presidente Cirio: “Il Piemonte ripartirà, ma con prudenza” - 29 Aprile 2020 - 11:58

VCO talentuoso
Partendo dal presupposto che non trovo il numero giornaliero di tamponi eseguiti nel VCO noto con piacere che le misure adottate (e che vedo ampiamente rispettate) hanno fatto crollare il numero di nuovi positivi giornalieri nel VCO dal picco di oltre 100 a meno di 10 (ieri 1!!). Dobbiamo arrivare allo zero per circa 10 giorni e poi programmare per arrivare velocemente a VCO TUTTO APERTO ma controllando (non so come) chi arriva da altre zone. Chiaramente si dovrà mantenere un'alto stato di allerta, es. numerosi tamponi a campione, per evidenziare nuovi casi da trattarsi immediatamente visto che si è acquisita una certa esperienza.

Cristina: "Riapertura valico Ponte Ribellasca" - 16 Aprile 2020 - 09:01

Re: Ciao Sinistro
Ciao Filippo permettimi di dissentire. 1) chi è asintomatico infetta pure chi vive con lui a casa, che poi, a sua volta porta il virus altrove, considerato che si dovrà pure uscire per necessità; 2) se si fossero fatti investimenti sulla sanità, invece di tagli indiscriminati, a quest'ora avremmo 70.000 posti letto in più nonché quei 37 mld di euro che ora siamo costretti ad elemosinare; 3) in Svizzera la curva si sta abbassando più velocemente che da noi; 4) al momento non c'è un vaccino ma molti farmaci hanno effetti positivi sulla regressione della polmonite interstiziale, come già stanno sperimentando in molte strutture ospedaliere; 5) ovvio che i dati reali siano diversi, visto che non puoi fare tamponi a tappeto a tutta la popolazione. Quindi, solamente stando a casa il problema non si risolve, è solo un rinvio, con molteplici aggravanti anche dal punto di vista sociale ed economico, visto che è un po' come il cane che si morde la coda....
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