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Cyberbullismo a scuola con i carabinieri

Nella giornata di ieri ha avuto termine il primo ciclo di incontri sul “cyberbullismo” presso l’Istituto Tecnico Cobianchi di Verbania.

Verbania
Cyberbullismo a scuola con i carabinieri
La promozione della cultura della legalità e il contrasto culturale alle forme di devianza nella fascia di età adolescenziale, la più critica e vulnerabile, sono un tema molto sentito, non solo dalle scuole ma anche dall’arma dei carabinieri, che di concerto con gli istituti collabora ad una serie di iniziative volte a far comprendere ai ragazzi quali sono i “pericoli” a cui possono andare in contro e come prevenirli e reprimerli in prima persona.

Gli incontri, tenuti dal luogotenente dei carabinieri Tiziano Petaccia, hanno avuto inizio il lunedì 16 ottobre e si sono suddivisi in 4 giornate, 16, 18, 23, e 25 c.m., Interesse dell’istituto è stato quello di dare priorità alle classi del primo anno, e, così suddividendole, gli incontri hanno visto un’affluenza degna di nota avendo partecipato ben 14 classi per complessivi 315 alunni neo arrivati presso l’istituto.

Il tema principale è stato quello appunto del “cyberbullismo” che, con l’ormai consolidato avvento degli smartphone e dei social network, è un fenomeno sempre più dilagante. Strettamente correlato al bullismo, il cyberbullismo o bullismo elettronico consiste in atteggiamenti e comportamenti da parte di qualcuno, finalizzati ad offendere, spaventare, umiliare la vittima tramite i mezzi elettronici. Le vittime dei bulli telematici sono, quasi sempre adolescenti, di 12-14 anni, in età scolare (si calcola quasi 3 su 5 ragazzi) che, nella maggior parte dei casi, frequentano la stessa scuola del cyber-persecutore.

Negli incontri, richiesti personalmente dalla dirigente scolastica, è stata quindi illustrata non solo la nuova legge 71 del 2017 sul contrasto e la prevenzione di detto reato, ma sono stati trattati anche altri argomenti strettamente collegati con questo fenomeno, quali quelli dell’alcolismo e degli stupefacenti, tutti fenomeni che in passato hanno anche portato alla morte, in casi più gravi, di ragazzi di questa età.

Interesse principale dell’arma dei carabinieri, unitamente a quella degli istituti che richiedono il nostro intervento, è, quindi, quella strettamente legata alla prevenzione, a insegnare ai giovani come non cadere in questo vortice dal quale è difficile uscire.



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