D'Alessandro torna sulla querelle con Boroli

Riceviamo e pubblichiamo, una nota del consigliere di Forza Italia a Verbania, Samuele D’Alessandro, alle dichiarazioni del vicesindaco Boroli, sulla questione sicurezza in città e l'episodio di molestie fuori delle scuole Quasimodo.

Verbania
D'Alessandro torna sulla querelle con Boroli
"Il vicesindaco Boroli, con la sua risposta piccata e imbarazzata, conferma un nervosismo istituzionale che si traduce in attacchi personali e silenzi assordanti sui temi e sui problemi veri. Scrive di aver sorriso per le parole dell’onorevole Cristina, ma dimentica – o vuole far dimenticare – che lunedì ha riso mentre io, consigliere comunale eletto dai cittadini, parlavo in aula di sicurezza. Un tema serio, urgente, attuale. Lo ha fatto davanti a tutti. E non è stata la prima volta". Il consigliere di Forza Italia Samuele D’Alessandro risponde alle parole del vicesindaco verbanese Boroli.

Prosegue D'Alessandro: "Io so distinguere un sorriso istituzionale da uno sghignazzo di disprezzo. So quando si sorride per educazione e quando si ride per deridere. Quello che Boroli fa in Consiglio è chiaro a chiunque: non rispetto, ma scherno. Non confronto, ma fastidio.

E ora cerca di giustificarsi con parole misere, appellandosi a un rispetto per la sicurezza che evidentemente vale solo quando tocca lui personalmente. Ma per i cittadini? Per i tanti episodi di cronaca avvenuti non solo negli ultimi mesi, ma anche nelle ultime 48 ore? Episodi che purtroppo hanno visto protagonisti non solo giovani ma addirittura minori. Nulla, solo ironia e silenzi.

E poi, l’apice dell’ipocrisia: evocare il Presidente Silvio Berlusconi. Proprio lui, Boroli, che applaudiva mentre il suo sindaco definiva “cartastraccia” il simbolo di Forza Italia. Lo stesso simbolo che porta il nome del nostro fondatore. E mentre si insultava la nostra storia politica, lui rideva. Sorrideva. Si compiaceva.

Io sono certo che né Silvio Berlusconi, né la sua famiglia si sarebbero mai riconosciuti in un comportamento del genere. Mai e poi mai. Chi appoggia chi ha infangato il nostro simbolo non può permettersi oggi di usare il nome del Presidente per attaccare i suoi colleghi di partito. Si sciacqui la bocca, vice sindaco, prima di evocare certi nomi, perché con quella storia lei non c’entra più nulla.

Piuttosto, cominci a fare il suo lavoro. Pagato – profumatamente – con i soldi dei verbanesi. Lavori per una città più sicura, più ordinata, più rispettosa. E chieda scusa. Non a me, ma a tutti quei cittadini che si sono sentiti umiliati e abbandonati. A quelle famiglie che oggi hanno paura per loro e per i loro figli. A quei giovani che non si sentono tutelati.

E se proprio non riesce a smettere di ridere -conclude il consigliere azzurro- , allora abbia almeno il pudore di farlo fuori dall’aula consiliare".



2 commenti  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di Alberto Inesperto
Alberto
4 Maggio 2025 - 15:53
 
Il consigliere D'Alessandro pecca di inesperienza istituzionale. Evidentemente gli insegnamenti di familia non hanno giovato. La sua risposta maleducata e incompetente non sarebbe piaciuta. Appunto perché si tratta di forza italia forse sarebbe meglio non esagerare nei toni e tornare nella moderazione. Ricordando che a tradire Albertella furono. I partiti di cdx e non viceversa. E l'errore fu di calare un candidato perdente dall'alto a discapito della competenza. E male ve ne ha colto.
Vedi il profilo di Alberto Battibecchi politici
Alberto
5 Maggio 2025 - 07:34
 
C’è solo da rabbrividire al solo triste pensiero che sono queste le figure che ci dovrebbero amministrare🤦🏻‍♂️



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