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Il VCO promuove il pesce di lago - 10 Maggio 2021 - 09:03

Pesce di lago?
Esistono ancora pesci nel lago? Guardando da riva ormai da anni vedo solo qualche sperduto cavedano; degli anni in cui bastava guardare per vedere piotte (scardole), anche persici ( se ne prendevano a decine ogni sera al calar del sole con lòa tirlindana e la moschettiera), persici trota a godersi il sole a pelo d'acqua, lucci fermi immobili in corona in attesa di scattare come lampi, frotte di trollini e branchi di alborelle,( ora che sta fiorendo la robinia era il periodo in cui si avvicinavano alla riva per deporre le uova) e la fila di pesacatori con la lenzettiera ed il galleggiante tondo bianco e rosso a sostenerla, taccole(persico sole),tinche, queste ultime abbondanti nei porti, tra le alghe soprattutto nei periodi di frega, le sere e le notti passate a pescare "a fondo" anguille e botrise (botatrici), la frenesia di metà dicembre in attesa del giorno, del "mezzogiorno" in cui apriva la pesca alla trota e potevi calare i pesciolini matallici, accuratamente lucidati, attaccati alla" macchina" e mettere in acqua i due cani della "cavedanera",di quegli anni, dicevo, rimane solo il ricordo nelle menti di quei pescatori che, come il sottoscritto, quei bei tempi li ha vissuti.Poi, forse, al largo e con le reti i pochi professionisti rimasti riescono ancora a prendere coregoni e bondelle.

Lega su futuro sanità VCO - 30 Aprile 2021 - 10:58

che noia
io dico, state al potere, fate come vi pare, imponete le vostre scelte... ci sta v'hanno votato! a questo punto perchè pensare di avere a che fare con degli stupidi e continuare con questi comunicati da presa per il naso? Vi racconto una storia di fantasia: se 4 anni fa vi avessero promesso (i vostri capetti lombardi di allora, mica io) un intervento del privato lombardo a sostegno della sanità del VCO (che è un pozzo senza fondo e senza finanziamenti dato che proporzionalmente quanto io pago da Verbania in tasse per la sanità la Regione lo devia significativamente verso Torino e soprattutto Cuneo, e qui arrivano le briciole), e che solo l'idea di prendere in mano un centro ospedaliero del 1800 a Domo aveva fatto sganasciare i membri del CDA del grande istituto privato (e che avrebbe comunque creato problemi al sindaco-ras locale) i quali invece vi avevano proposto un centro di riabilitazione oncologica al Castelli, e voi aveste preso la palla al balzo, pensando così di far piacere al membro del CDA vostra espressione e 2) investire per un nuovo nosocomio senza alcun senso tra i bricchi, collegio del vostro amichetto locale... ma se poi la cosa si fosse scontrata con una "imprevedibile" pandemia che ha fatto riscrivere i piani al privato, che è scappato, e che ora sperate di risolvere andando dall'altro privato lomabrdo, un po più piccolo, ma comunque vostro amico, che vi dice: magari facciamo una clinica tipo Veruno del Castelli, così vi diamo pure la scusa per dire che terrete aperto un piccolo DEA che ci servirebbe comunque... ma se questo privato non solo non ha alcun piano di sviluppo in questo senso, e anzi, ha già congelato altri piani di sviluppo proprio qui da noi... però non potendo dire "ok, ci siamo fidati di quello che chiameremo con un nome di fantasia Bobone che invece c'ha mollato in mutande, ora cercate di vendere una decisione totalmente ridicola mascherandola con la solita tattica di svicolare (facciamo le case della salute!!! e grazie al cavolo, siete obbligati dal recovery a farle sennò vi tagliano i fondi! e comunque sono cose che non centrano nulla con le emergenze)... la storia di fantasia finisce qui... e finisce male, nel senso che vuol dire condannare tante persone ad una sanità d'emergenza del cavolo (mettete più ambulanze medicalizzate? bravi prima però assumete i medici, cosa che non siete capaci di fare manco in pandemia, figuriamoci in tempi normali...), strano che non mettiate teletrasporti tipo StarTrek, il livello della discussione è quello... ora al lettore di questo thread scegliere quale delle due storie di fantasia è più assurda, la mia o la vostra? che pena...

Montani: su emendamento targhe estere per il VCO - 20 Aprile 2021 - 07:49

Di fatto
Di fatto il prob lema è sorto quando in Italia hanno cominciato a circolare veicoli immatricolati all'estero i cui conducenti, se non fermati sul posto, evadevano qualsiasi sanzione per violazione al codice della strada; inoltre le assicurazioni di certi paesi non erano tali da garantire la loro solvenza in caso di incidenti;diversi altri circolavano con vetture, per lo più di grossa cilindrata, con targhe estere (molte targate/immatricolate "D") non pagando il la tassa di possesso ( il bollo, insomma). Bene dunque il provvedimento per cui chi è residente in Italia (indipendnetemente dalla sua nazionalità) non può condurre sul suolo nazionale veicoli con targhe estere. Inoltre il problema dei frontalieri è sentito unicamente in quelle zone di confine al max entro 100 km dalla frontiera: per questo , volendo, si può risolvere il problema "frontalieri" senza andare ad intaccare l'intero impianto della normativa

Caruso su manifestazione a Intra - 19 Aprile 2021 - 22:52

Manifestazione a Intra
Gentile Gianluca, Mi pare che i relatori che hanno partecipato alla nostra Manifestazione in difesa della Costituzione e della Libertà, abbiano offerto spunti importanti di riflessione. In particolare i due medici: il dottor Domenico Mastrangelo e il dottor Fabio Milani Il dott. Mastrangelo ha rilevato la scarsa attendibilità dei Tamponi (affermata anche da sentenze dei Tribunali di Vienna e Lisbona), e che il 98% dei positivi o non hanno avuto alcun sintomo o sono guariti. Ha dimostrato come l'obbligo vaccinale sia illegale per il mancato rispetto degli articoli 2, 13, 32 della Costituzione, del Codice di Norimberga, della Convenzione di OVIEDO, della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, della Carta dei Diritti fondamentali dell'Unione Europea ecc. Il Medico ha pure affermato, citando un libro di Peter Gotche "Medicine Letali e Crimine Organizzato" i discutibili comportamenti delle case farmaceutiche più attente al profitto che alla salute dei cittadini. Il dottor Fabio Milani è un medico di Famiglia di Bologna che ha curato a domicilio tutti i suoi pazienti di Covid e i pazienti di altri colleghi (il 90% del totale), guarendoli tutti non utilizzando "Tachipirina e vigile attesa" indicata dall'ente governativo AIFA ma terapie ben note e conosciute da anni a base di Idrossiclorochina, cortisone, eparina, antibiotici e vitamine A, C, D ecc. Perchè nessuno si scandalizza per il divieto di fare autopsie per capire le cause di tanti decessi? Perchè per un anno è stato consigliato un protocollo di cure oggi ritenuto sbagliato? Perchè nessuno ha ricevuto al Ministero della Salute i medici che guarivano a domicilio tuttii loro pazienti anche ultraottantenni? Di seguito il profilo del dott. Domenico Mastrangelo uno dei relatori. Il dottor Domenico Mastrangelo nasce a Foligno (PG) il 7 genna- io del 1955. Il 26 ottobre del 1979 si laurea in Medicina e Chirurgia, presso l’Università “G. D’Annunzio” di Chieti, con il massimo dei voti (110/110) e lode. Consegue la specializzazione il Ematologia presso la stessa università, e succescon quello utilizzato dasivamente si specializza in Oncologia presso l’Università degli Studi di Modena. Frequenta 4 corsi in Farmacologia Clinica, a Londra, e lavora l come responsabile delle sperimentazioni cliniche, presso la ditta Sclavo S.p.A. di Siena. Nel 1991, lascia la Sclavo, per frequentare il Ludwig Institute for Can- cer Research, Montreal Branch, a Montreal e il Johns Hopkins Institute di Baltimora. Trascorre un intero anno al Wills Eye Hospital e alla Thomas Jefferson University di Philadelphia dove apprende le tecniche di biologia e genetica molecolare, applicate alla diagnosi dei tumori dell’occhio, con particolare riferimento al retinoblastoma e al melanoma uveale. Rientrato in Italia, crea un laboratorio per la diagnosi molecolare e la cura dei tumori dell’occhio ed entra in ruolo nel Dipartimentvanoo di Scienze Oftalmologiche. Nel frattempo partecipa a congressi nazionali ed internazionali e pubblica numerosi articoli scientifici e capitoli di libri in lingua italiana ed inglese Nel 2003 consegue il diploma di omeopata, presso la scuola “G. Garlasco di Firenze”, e nel2010 consegue la specializzazione in Oftal- mologia, presso l’Università degli Studi di Siena Attualmente, è “senior scientist”, nel Dipartimento di Scienze Me- diche, Chirurgiche e Neuroscienze dell’Università di Siena. Ha al suo attivo oltre 120 pubblicazioni scientifiche e si occupa è ello studio degli effetti della Vitamina C ad alte dosi, per via envovenosa, nel trattamento del cancro e di altre condizioni patologiche. Ha pubblicato i seguenti libri: Il tradimento di Ippocrate (Edizioni Salus Infirmorum), Le falsità sull’AIDS (Edizioni Salus Infirmorum), Esami pre-e post vaccinali, per la valutazione della sicurezza.,Vaccinopoli..

Caruso su manifestazione a Intra - 18 Aprile 2021 - 00:16

Manifestazione a Intra
Mi pare che si vuole evitare la sostanza del problema. Obiettivo della Manifestazione era la difesa della Costituzione e della Libertà. I relatori hanno evidenziato che è stato ripetutamente violato l'articolo 13 della Costituzione che afferma che la Libertà personale e inviolabile. Lo ha affermato a febbraio anche il tribunale di Reggio Emilia che in una sentenza definitiva afferma che le norme approvate dagli ultimi governi sia con DPCM che con Decreti legge che violano la Libertà personale sono INCOSTITUZIONALI e ILLEGITTIME.. Nessuno ci può obbligare a stare in casa e neppure a indossare mascherine ne a farci misurare la febbre o a sottoporci ad altre vessazioni.. Per evitare qualsiasi polemica pretestuosa il nostro gruppo RINASCITA VCO ha predisposto un servizio d'ordine di 50 persone tutti con mascherine, per far si che fossero rispettate le regole in vigore. In sostanza comunque la manifestazione ha avuto una grande eccezionale partecipazione e si è svolta in modo pacifico e non violento. Io mi scandalizzerei ad esempio sui 65 milioni di mascherine sequestrate a Gorizia dalla Guardia di Finanza, ma i sequestri sono stati effettuati anche dalla protezione civile. Ma lo sapete che sono state distribuite mascherine pericolose in quanto non adeguatamente protettive e dannose in quanto creavano problemi alla respirazione a medici e a forze dell'ordine? E i milioni di euro di mediazioni che qualcuno ci ha guadagnato? Io mi sono scandalizzato per il fatto che il Covid19 da fine marzo veniva curato e guarito da medici come il dottor LUIGI Cavanna primario oncologo di Piacenza, o medici di famiglia come il dottor Andrea Mangiagalli di Pioltello. e altre centinaia di medici che hanno curato e guarito tutti i loro pazienti. Usavano l'idrossiclorochina, eparina, azitromicina, vitamine A, C, D ecc. Ne ha parlato diffusamente per molti martedi su rete4 Mario Giordano che ha invitato decine di medici compreso i rappresentanti dell'AIFA che finalmente si era accorta che la terapia governativa con TACHIPIRINA E VIGILE ATTESA era fallimentare. I medici avevano chiesto un anno fa di essere ricevuti dal ministro della salute. per esporre gli ottimi risultati della terapia domiciliare. Non hanno mai avuto risposta!

PD VCO su manifestazione a Intra - 14 Aprile 2021 - 10:19

Re: Negazionisti?
Ciao Graziellaburgoni51 hai sollevato un punto eccellente, le cure potenziali dei malati, che è una cosa diversa dalla vaccinazione. Non sto a ripetere l'importanza della vaccinazione (di tutte le vaccinazioni. se oggi non moriamo come mosche come succedeva fino ad un secolo fa è fondamentalmente per due grandi scoperte della biologia: i vaccini e gli antibiotici, e stiamo alle porte di una terza rivoluzione, quella genomica, lasciamo che la ricerca faccia il suo corso) ma spiego in tre frasi semplici come si "scoprono" medicinali per trattare una malattia nuova come il COVID. Il primo passo è stato quello di identificarla, e non era una cosa facile e rapida. I sintomi che dà sono sovrapponibili a quelli di molte infezioni virali dell'apparato respiratorio, ed il fatto di avere "anomale polmoniti" in varie parti del mondo l'autunno e l'inverno scorso non porta immediatamente ad individuarne la causa, ci sono voluti un numero tale di casi da far capire che non era la solita influenza. Su questo anche i cinesi vanno capiti, un ritardo di un paio di mesi è fisiologico, perchè non possiamo correre appresso a tutti i dati appena sono fuori range di normalità... non ne siamo in grado, nessuno. Individuata la malattia si cerca, tra le cure a disposizione, quelle che agiscono meglio, quelle più efficaci. Purtroppo, il silver bullet contro il COVID non esisteva. Clorochina, azitromicina (...), paracetamolo, ibuprofene, aspirina ed altri medicinali tipicamente utilizzati nelle infezioni virali che non sto a riportare sono stati somministrati a tantissimi malati e, in fretta e furia, sono usciti dati sulla loro efficacia. Testare, raccogliere dati e pubblicarli dopo una seria valutazione tra pari, prende mesi. Con questo autunno possiamo dire tante cose, basandoci purtroppo più su studi epidemiologici (con tutti i limiti che hanno) che su studi empirici e sperimentali per i quali purtroppo non c'è stato il tempo. La prima è che la fretta è cattiva consigliera. A parte alcune frodi smascherate prontamente, molti studi pubblicati sono di bassa qualità, i dati raccolti ed analizzati male e pubblicati più che altro perchè faceva comodo agli editori, o per la voglia di dire qualcosa. A parte tutto possiamo dire che alcuni medicinali (ibuprofene su paracetamolo per esempio), hanno un'efficacia maggiore negli stadi iniziali della malattia, e che altri (la famigerata clorochina) non sembrano avere un effetto positivo (ma anche qui occhio: molti studi su questo medicinale sono davvero di bassa qualità, e tempo e studi migliori sarebbero necessari). Il fatto è che se la ricerca di base è TOTALMENTE finanziata dalle nazioni, ed è estremamente libera, la ricerca applicata, specialmente gli studi di fase3, che portano poi all'approvazione di un farmaco per un determinato uso, sono quasi unicamente in mano alle aziende private, grandi e piccole (cit. è il capitalismo, bellezza!). Queste non hanno alcun interesse ad investire milioni per testare un vecchio farmaco, perchè non c'è guadagno. Io questo lo cambierei, ma servono molti soldi (pubblici) da investire in ricerca. Gli studi di fase3 fatti sono invece per farmaci nuovi (come i monoclonali) che portano molti soldi a chi li produce e che sarebbero una risorsa decisiva, ma che, essendo nuovi, richiedono tempi di test e di approvazione più lunghi (credo avremo i primi approvati definitivamente in estate). Quella è la nuova frontiera, e l'inizio della rivoluzione genomica, ma ci vuole tempo, e spesso risultati non completi, o contrastanti, perchè la biologia non è la matematica. Ci saranno poi casi in cui non funzionano, o reazioni non volute, e su quello sarà l'ente regolatore a fare una valutazione di costi/benefici. Come per tutti i farmaci, come per tutte le regole che seguiamo nella nostra vita.

PD VCO su manifestazione a Intra - 12 Aprile 2021 - 16:36

dubbi...
quando si affronta un'evento di questo tipo i dubbi sono la cosa più normale, così come le scelte sbagliate, quelle che col senno di poi... quindi Carmine, ti faccio un esempio: se devi rifare il muretto di casa tua, ed un muratore considerato da tutti molto bravo ti dice come va fatto, e ti fa notare che magari facendo lo scavo avrai sorprese... ma poi arriva il tuo vicino di casa virologo e ti dice che il muratore non capisce nulla di muretti e lo devi fare come ti dice lui e non avrai sorprese, e che magari il muratore ha pure il suo tornaconto a usare una certa marca di cemento, tu a chi lo farai fare il muretto? qui succede l'opposto, una serie di muratori, alcuni dei quali si millantano pure virologi, ti dicono che gli scienziati non capiscono nulla e comunque anche se capiscono sono corrotti e vogliono fotterti. C'è in giro un virus, non c'è una verità, c'è solo da scegliere a chi affidarsi... se hai ancora dubbi o domande al riguardo, dato che faccio il ricercatore in questo settore, e di scienza e di microbiologia ne capisco, dato che sono il mio lavoro, chiedi pure. PS: giusto per correttezza nei termini, "un vaccino sperimentale come quelli anticovid non puo’ essere obbligatorio". Questo può valere in UK, dove i vaccini sono stati rapidamente approvati con procedure d'urgenza su prodotti sperimentali. L'EMA ha invece seguito la procedura di approvazione classica per prodotti convenzionali, per questo stiamo 1-2 mesi indietro rispetto agli anglosassoni.

Voce Libera VCO replica al PD - 25 Marzo 2021 - 12:36

Invasione per Robi
Quanto all'incessante invasione di clandestini ormai che al Mininterno non c'è più Salvini tutto tace anche se l'orda invasiva continua: insomma come il vecchio cartello sulle corriere : - Non parlare al conducente-.E' la riprova che alla sinistra il problema non interessava e non interessa, anzi, fa comodo e che la difesa dei migranti era solo la scusa per attaccare la persona di Salvini. A tal proposito mi sta un po' deludendo che anche lui non continui ad insistere sul problema e mi stanno piacendo sempre meno i toni "sottovoce" di lui e della Lega. Se si continua così penso che alla prossima occasione sceglierò anch'io la Meloni: e sono tanti i motivi per cui aspetto con ansia il giorno delle future votazioni politiche: perchè sono certo di una avanzata delle forze di destra, della scomparsa della nullità del partitino del filo-arabo ( a proposito chissà se l'hanno fatto assistere a qualche decapitazione del venerdì sera dopo la preghiera islamica?) e della riduzine ai minimi termini di quel poco che resta del M5S che, come già dissi, all' inizio mi era piaciuto ma ora che hanno ingoiato di tutto e di più per salvare la cadrega come un democristiano qualsiasi, hanno perso d'interesse.

Preioni: lupi minacciano oasi faunistica di Macugnaga - 11 Febbraio 2021 - 10:00

Alberto Preioni protettore degli ungulati
Sono pienamente d'accordo con SINISTRO e Turk-182, ed aggiungo che se il Preioni ha cosi' a cuore la popolazione degli ungulati basterebbe ridurre l'attività' venatoria. Dati alla mano, https://www.vco2.it/2021/01/21/relazione-abbattimenti-ungulati-stagione-2020/ nel 2020, solo nel distretto VCO1 (Verbano, Cannobina, Valstrona, Cusio e Mottarone) sono stati abbattuti 260 capi tra camosci, mufloni e cervi. Dopo i Leghisti (finti-) europeisti ci mancavano pure i (finti-) animalisti.

Preioni: lupi minacciano oasi faunistica di Macugnaga - 10 Febbraio 2021 - 20:52

Nessuna minaccia, solo equilibrio naturale
I lupi sono dei predatori, quindi quale minaccia dovrebbero rappresentare? Tra l'altro è scientificamente dimostrato come il cinghiale sia una delle prede preferite (vedere gli studi al riguardo sui contenuti fecali dei lupi), quindi abbiamo finalmente la possibilità di un controllo efficace del numero eccessivo (se tale) di ungulati. I lupi rivolgono le loro attenzioni soprattutto a individui feriti e malati, quindi esercitano anche un controllo sulle popolazioni delle prede molto utili. Come al solito non ci si informa, non si studia, e si pretende di lasciarsi guidare dalle proprie paure senza invece informarsi correttamente sull'importanza della presenza del predatore lupo. O forse dà fastidio che tolga prede ai cacciatori? Credo che alla fin della fiera sia tutta qua la "paura" del lupo (oltre alla predazione delle greggi, ma basta proteggerle e il problema si risolve da solo, mentre sparando al lupo il problema esisterà sempre, perché arriveranno altri lupi a occupare gli spazi liberi, non è un concetto difficile da capire), è che riduce il problema ad esempio generato dai cinghiali (problema che la scienza ha ampiamente dimostrato essere dovuto in parte proprio all'attività venatoria). Leggere commenti simili è davvero incredibile all'alba del 2021. Con lo scioglimento delle nevi, anche gli ungulati si riappropreranno degli spazi e gli equilibri torneranno. Fate seguire la fauna a persone che la studiano, la conoscono e sono specializzate in questo. Altro che piano di contenimento! Pensare che amministratori pubblici facciano dichiarazioni di questo tipo è veramente poco rassicurante.

Aiuti ai profughi rotta balcanica - 10 Febbraio 2021 - 13:09

Per me
Per me anche i lavoratori immigrati già presenti sul territorio italiano possono restare sul territorio nazionale ad alcune condizioni: a) che il loro ingresso sia stato regolare;b) che dimostrino di avere un lavoro regolare e regolarmente retribuito;c) che dimostrino di avere un alloggio decoroso nel quale vivere;c) che non abbiano pendenze con la legge e che con la commissione di un eventuale primo reato, se condannati anche solo in primo grado vadano espulsi di fatto e non solo sulla carta con il solito foglio di via di cui già sappiamo la fine;d) che si adattino provatamente a tutti i nostri usi e costumi;e) che nel frattempo si blocchi ogni ingresso di ulteriori immigrati da qualunque nazione essi provengano e per qualunque motivi vorrebbero entrare in Italia. Se con le solite menate della provenienza da un paese in guerra, minore età, persecuzione per le scelte religiose e/o sessuali e balle cantando non si può negare loro l'ingresso in Italia che vengano accolti e rinchiusi in appositi centri ben recintati e sorvegliati militarmente dai quali non si possono allontanare fino alla decisione definitiva circa la loro accoglienza o meno. Se la decisione è negativa accompagnamento coatto alla frontiera con divieto perpetuo di rientro in Italia.

Nel VCO "No Europa per l’Italia - Italexit con Paragone". - 1 Febbraio 2021 - 11:28

Re: Ah la potenza della vecchia Lira
Ciao Rocco Pier Luigi Io la ricordo benissimo, con la lira si andava in Svizzera a fare la spesa perché il cambio era a 600 lire (o forse 800) oggi, oggi è a 2.000. A Praga mi hanno steso il tappeto rosso perché sapevo che ero italiano e che avevo il portafoglio pieno di lire (la guida mi disse che gli italiani erano chiamati "i principi" oggi probabilmente ci chiameranno "gli straccioni"), in Croazia il proprietario del ristorante "Gigi il t.." dopo che sono uscito io e il mio gruppo, ha chiuso definitamente e sta ancora vivendo di rendita grazie alle lire che gli abbiamo lasciato. Grazie alla lira esportavamo in tutto il mondo ed eravamo leader in quasi tutti i campi. Mi è capitato di vedere recentemente vecchi filmati di eventi sportivi internazionali degli anni '90 e uno sponsor su 3 era italiano, naturalmente sponsorizzazioni pagate con le lire. Nel 2.000 con le lire, da mcdonald con 4.900 lire ti davano da mangiare anche l'arredamento, oggi, le stesse cose le paghi 7,9 euro equivalenti a 16.000 lire. (Potere d'acquisto ridotto a 1/3). Ma aveva anche dei difetti.

Vaccinazione: accordo con Medici di Famiglia - 25 Gennaio 2021 - 07:47

Onorare libera espressione
Caro Robi lungi da me l'idea di non rispettare la libera espressione: volevo dire che se non si può vivere di certezze però una vita di continui dubbi è un tormento come quello di Tantalo. E comunque meglio un giorno da leone che cento anni da pecora.;specificatamente, nel caso di "al" volevo dire che ha una prosa ampollosa ed un periodare così contorto da rendere poco invitante e pressochè incomprensibile il contenuto di quanto scrive. Ho un nipote che quando fa la spesa ci mette il quadruplo del tempo perchè per ogni acquisto di tipo alimentare sta a leggersi uno per uno tutti i componenti, le varie percentuali di essi: una roba insopportabile; io divido ciò che mangio e bevo in due sole grandi categorie: mi piace e non mi piace. Quello che mando giù poi non sarà magari salutare al 100% ma almeno ho soddisfatto il palato.Meglio morire d'indigestione che di fame.

Comitato Difesa Ospedali VCO: solidarietà allo sciopero dei lavoratori - 13 Dicembre 2020 - 05:03

Mah...
Sono sempre stato contrario agli scioperi. Danneggiano i cittadini per questioni tra lavoratori e datore di lavoro. In questo caso c'è l'aggravante della motivazione. No all'ospedale unico e potenzialmento dei tre ruderi... Mi pare una, logica assurda. E poi il taglio dei posti letto quando la direzione chiesta è la medicina territoriale e non il posto letto all'ospedale! D'accordo con le assunzioni ma solo su queste. Per quanto riguarda la diabolica "gestione aziendale" esiste in tutto mondo a parte Cuba dove i medici sono bravissimi ma se sputi per terra finisci ai lavori forzati. La sanità costa soldi e tutto quello che costa soldi va gestito in una logica di entrata e di spesa altrimenti è bancarotta. A meno che di vivere in un paese socialista come qualcuno vorrebbe..

Lincio chiede protocollo gestione lupi - 7 Dicembre 2020 - 20:38

Un messaggio politichese per chiedere di sparargli
Non mi stupisco che ancora una volta una certa parte politica dimostri di non volersi informare sulla natura e sull'ambiente, sulla fauna, il suo ruolo e i suoi equilibri. Del resto sempre la Provincia di recente si lamentava delle troppe aree protette nel VCO. Ma chi mai si lamenterebbe di avere troppe aree protette? Dovrebbe essere un vanto avere più aree protette di altri! Non certo una cosa di cui lamentarsi! La gestione del lupo è già stata ampiamente dibattuta e prevede ovviamente la difesa delle greggi in modo che tale che il predatore non possa accedere alle stesse, ma tra queste NON è e NON deve essere previsto l'abbattimento, se non in caso di estrema ratio, ovvero attacco diretto all'uomo, ma dubito che ciò possa avvenire, considerando che finora non è mai successo proprio per la natura schiva del lupo. Anche perché non si risolverebbe mai comunque il problema, il lupo c'è e ci sarà comunque. Bisogna imparare a conviverci e impedirgli di accedere a facili prede, come possono essere gli animali al pascolo. Si leggono cose del tipo "Ciò per voler ignorare che uno sconquasso indotto dal lupo, senza la capacità del relativo controllo (piani di gestione delle specie) genera ripercussioni nell’equilibrio dell’ecosistema." Semmai è proprio il contrario! Lo sconquasso lo abbiamo provocato noi portando i cinghiali ovunque e facendoli prolificare, mentre il lupo può aiutarci a controllare la popolazione di tutti quegli ungulati che gioco forza se presenti in gran numero su un territorio sempre più urbanizzato possono causare problemi, cinghiali compresi. O forse anche per questo dà fastidio il lupo? Ridurrebbe le popolazioni di ungulati riducendo quindi le quote cacciabili... Sulla difesa degli alpeggi, si devono applicare tutte le linee guida già ampiamente comunicate e applicate (anche con appositi fondi) nelle zone dove il lupo è già presente, ma soprattutto bisogna tornare a custodire le greggi. Il lupo ci sarà sempre, ucciderlo non serve a nulla se non a provocare danni all'ambiente in generale, è un nostro prezioso alleato nel controllare l'eccessiva presenza di ungulati e può anche essere un volano turistico di una natura vera e un ambiente sano. Serve più cultura, più informazione, più strumenti per difendere le greggi sicuramente, ma non certo il fucile. Serve invece proprio ascoltare gli esperti! Leggo sempre con estrema tristezza interventi di questo tipo fortemente basati sul disprezzo dell'ambiente e della natura, ma anche sulla forte non conoscenza degli elementi che la compongono. Nessuno discute o nega la necessità di tutelare le attività agricole degli alpeggi e difendere le greggi, ma bisogna farlo tutelando anche la specie lupo e trovando un equilibrio che non sia sempre quello del fucile (che tra l'altro dà pessimi risultati molto spesso - vedere caso dei cinghiali). Più coinvolgimento degli enti preposti e meno della caccia per cortesia. Impariamo a tutelare le nostre attività rispettando l'ambiente. Riusciremo mai ad avere amministratori preparati e competenti, che nel caso non lo fossero ascoltassero invece gli esperti e le persone competenti?

Agricoltura Piemonte: 113 milioni - 12 Novembre 2020 - 10:03

Buon senso
Ben vengano i vari aiuti proposti dagli Amministratori per l'agricoltura.. Dovrebbero però anche considerare le limitazioni assolutamente improprie poste dal Decreto attuale a certe risorse, anche minori, di piccol ocalibro. .Per esempio, chi ha un orto in un Comune viciniore, è impedito a curarlo e a fornirsene? questo dal Presidente della Val d'Aosta è stato reso possibile, accessibile. Chiediamo ai nostri Amministratori di operare in tal senso per il comprensorio Verbano, che dalla città s'irradia sul territorio, senza alcun confine geografico, di S.Bernardino Verbano, Cossogno ecc

Comitato Salute VCO: "Una sanità per ogni stagione?" - 10 Novembre 2020 - 08:11

INTERESSI PRIVATI E PUBBLICHE VIRTU'
E', allo stato attuale delle cose e della pandemia in corso, che la politica, sia nazionale che locale, continui a mostrare la sua proverbiale inabilità all'interesse della popolazione optando, invece, alle preferenze personali e di partito. Sin dall’inizio, nessuno era pronto davvero a far fronte ad una situazione come quella causata dal Covid19, a meno che non fosse lo stesso “autore del virus...” tuttavia, abbiamo visto che la prima ondata d'urto ha largamente sforato le più arroccate posizioni gestionali dei responsabili regionali. La seconda che stiamo vivendo, avrebbe dovuto essere meno sorprendente rispetto alla prima, ma pare ora il contrario. In questi casi si deve essere estremamente razionali, come? Descrivo sinteticamente alcuni punti fondamentali di come si dovrebbe affrontare l'emergenza dopo la prima ondata della primavera:: 1) immediato set up delle strutture ospedaliere regionali esistenti e che hanno operato alle terapie. 2) descrizione delle problematiche a cui hanno dovuto maggiormente far fronte e valutando ogni possibilità razionale di solving problem. 3) set up delle disponibilità di posti adibiti alle terapie intensive per ogni struttura evidenziando eventuali e possibili implementazioni in loco o limitrofe. 4) set up dei medici ed infermieri per verificare la copertura massima per ogni struttura ed il potenziale reclutamento di nuove figure. 5) set up dei prodotti di primo intervento per le patologie Covid e relativo approvvigionamento programmato sia in ordine alla sicurezza degli operatori che dei degenti. 6) fotografia del network degli ospedali operanti nel raggio di 100 km, gestiti dalla direzione sanitaria o da una figura dedicata e verifica dei posti letto e del personale al fine, eventualmente, di potere dirottare i pazienti in altre strutture evitando situazioni di crisi di posti in rianimazione nelle strutture. 7) delegare ai medici di base la possibilità di effettuare tamponi in modo da evitare ingorghi nelle strutture ospedaliere. 8) costituire in tempi brevi una task force locale addestrata preliminarmente all’assistenza dei cittadini con l’aiuto delle Forze Armate, degli Alpini o della Protezione Civile in collaborazione con psicologi operanti nel territorio. 9) aggiornamento dei sistemi informatici condivisi tra ospedali, ASL e regioni, ancora incompleti e non dialoganti tra loro (un dramma). Mi fermo qui, ma ci sarebbe molto altro ancora. Certo che ne verremo fuori, il mondo non si fermerà al Covid19, tuttavia ciò che mi chiedo saremo in grado, dopo questa pandemia, di far fronte ad altre eventuali situazioni del genere? Saremo in grado di creare una polis che, finalmente, possa essere gestita da persone serie e competenti invece che da individui prestati alla politica senza alcuna competenza, interesse personale o di partito? Lo vedremo, anche presto.

Covid-19: Video Messaggio di Marchionini - 8 Novembre 2020 - 08:57

Equilibrio
Si evitino toni offensivi da ogni parte politica, almeno in queste circostanze! E nel VCo da parte di tutti gl i amministratori si consideri la delibera del Presidente della Val d'Aosta, è una dimostrazione di capacità d'adattamento per le libertà che non comportano rischi e pericoli d'aggravamento per nessuno . "Si potrà fare la spesa al di fuori del proprio comune, passeggiare distanti dalla propria abitazione ed eseguire lavori di manutenzione nei propri appezzamenti o seconde case ovunque essi siano. E' quanto prevede la nuova ordinanza che il presidente della Regione Erik Lavevaz sta per firmare e che entrerà in vigore dalla mezzanotte. «Abbiamo dato - ha spiegato Lavevaz in una conferenza stampa oggi - interpretazioni del Dpcm che non sono ampliative ma che intendono calare sulla realtà valdostana le restrizioni imposte dal governo». Per quanto riguarda le attività commerciali, la nuova ordinanza consente «in ragione delle peculiarità del territorio valdostano» che sia consentito lo spostamento nei comuni vicini per raggiungere esercizi e negozi non presenti nel proprio. Boccata di ossigeno per i locali pubblici: considerato che il Dpcm garantisce l'apertura delle mense, l'ordinanza regionale permette ai ristoranti di stipulare contratti con titolari di imprese per far usufruire i dipendenti dei servizi di ristorazione come se fossero, appunto, mense aziendali. Concessioni anche sul fronte degli spostamenti: l'ordinanza permette di svolgere attività motoria e sportiva non solo nei pressi della propria abitazione, come dice il Dpcm, ma «ovunque all'interno del proprio Comune», ovviamente evitando assembramenti e mantenendo le distanze. Sarà dunque possibile raggiungere sentieri e percorsi di trekking, ove esistenti, ma con due limiti: bisognerà andarci a piedi e non si potranno superare i 2000 metri di altitudine. «Questo - ha spiegato Lavevaz - per evitare forme di escursionismo in montagna che rischierebbe, con eventuali infortuni, di appesantire ulteriormente il sistema sanitario». Il limite dei 2000 metri e quello del comune di residenza non vale invece per le guide alpine che volessero effetture attività di allenamento e esercizio. Sospesa per 15 giorni la caccia, si ragionerà successivamente su eventuali futuri recuperi del calendario venatorio. Ci si potrà spostare da un comune all'altro per la manutenzione di appezzamenti come piccoli orti, vigne, frutteti «ma anche - ha chiarito il presidente - per il taglio della legna o per lavori su seconde case»

Progetto VCO: Lincio eviti atteggiamenti irresponsabili - 7 Novembre 2020 - 07:56

Giusti mezzi per giuste cause
Si evitino toni offensivi da ogni parte politica, almeno in queste circostanze! Progetto VCo consideri la delibera del Presidente della Val d'Aosta, è una dimostrazione di capcità d'adatatmento per le libertà che non comportano rischi e pericoli d'aggravamento per nessuno . "Si potrà fare la spesa al di fuori del proprio comune, passeggiare distanti dalla propria abitazione ed eseguire lavori di manutenzione nei propri appezzamenti o seconde case ovunque essi siano. E' quanto prevede la nuova ordinanza che il presidente della Regione Erik Lavevaz sta per firmare e che entrerà in vigore dalla mezzanotte. «Abbiamo dato - ha spiegato Lavevaz in una conferenza stampa oggi - interpretazioni del Dpcm che non sono ampliative ma che intendono calare sulla realtà valdostana le restrizioni imposte dal governo». Per quanto riguarda le attività commerciali, la nuova ordinanza consente «in ragione delle peculiarità del territorio valdostano» che sia consentito lo spostamento nei comuni vicini per raggiungere esercizi e negozi non presenti nel proprio. Boccata di ossigeno per i locali pubblici: considerato che il Dpcm garantisce l'apertura delle mense, l'ordinanza regionale permette ai ristoranti di stipulare contratti con titolari di imprese per far usufruire i dipendenti dei servizi di ristorazione come se fossero, appunto, mense aziendali. Concessioni anche sul fronte degli spostamenti: l'ordinanza permette di svolgere attività motoria e sportiva non solo nei pressi della propria abitazione, come dice il Dpcm, ma «ovunque all'interno del proprio Comune», ovviamente evitando assembramenti e mantenendo le distanze. Sarà dunque possibile raggiungere sentieri e percorsi di trekking, ove esistenti, ma con due limiti: bisognerà andarci a piedi e non si potranno superare i 2000 metri di altitudine. «Questo - ha spiegato Lavevaz - per evitare forme di escursionismo in montagna che rischierebbe, con eventuali infortuni, di appesantire ulteriormente il sistema sanitario». Il limite dei 2000 metri e quello del comune di residenza non vale invece per le guide alpine che volessero effetture attività di allenamento e esercizio. Sospesa per 15 giorni la caccia, si ragionerà successivamente su eventuali futuri recuperi del calendario venatorio. Ci si potrà spostare da un comune all'altro per la manutenzione di appezzamenti come piccoli orti, vigne, frutteti «ma anche - ha chiarito il presidente - per il taglio della legna o per lavori su seconde case»

Cristina su scuole e attività colpite da DPCM - 3 Novembre 2020 - 10:25

Re: Re: Re: Banchi a rotelle
Ciao Hans Axel Von Fersen sono d'accordo con te che per le scuole elementari sarebbe un po' troppo ma alle medie e alle superiori sarebbe certamente applicabile. Dal punto di vista del contagio i banchi così fatti rendo possibile, in molti casi, il rispetto delle distanze aumentando i posti a disposizione. Inoltre, vista la caratteristica di mobilità, facilitano gli spostamenti degli alunni che possono avvenire in maniera rapida conformandosi, di volta in volta, alle esigenze dell'insegnante e della didattica. (cosa non da poco). Come detto in precedenza, dovrebbe essere però introdotto congiuntamente all'utilizzo di strumenti digitali che facciamo sparire definitivamente i libri. L'esempio del MIT era solo per dire che non sono stati inventati dalla Azzolina….ci mancherebbe dovessimo seguire copiare ciò che fa il MIT…...però festeggiamo Halloween...AAAhhhAhahah…… Algar