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Unione industriale VCO ottimismo per il 2° trimestre - 13 Aprile 2024 - 18:06

Secondo trimestre 2024: nel VCO cresce l’ottimismo. In aumento gli indicatori su produzione e occupazione, cassa integrazione prevista in riduzione. In tutto il Piemonte l’industria mostra segnali di ripresa.

“Food for profit” - 2 Aprile 2024 - 12:05

“Food for profit” il film documentario, presentato in Parlamento, verrà proiettato in Arcademia a Omegna, mercoledì 3 aprile alle 20,45 (ingresso libero).

Comitato Bassa Ossola su biodigestore - 4 Marzo 2024 - 18:06

Riceviamo e pubblichiamo, una nota del Comitato Bassa Ossola, che si dice soddisfatto dell'ormai imminente abbandono del progetto biodigestore.

Comunità della Bassa Ossola su impianto biometano - 26 Febbraio 2024 - 15:03

Riceviamo e pubblichiamo, una nota della Comunità della Bassa Ossola, riguardante il progetto dell'impianto per la produzione di biometano.

FerMenti rock - Tom Petty - 22 Febbraio 2024 - 11:04

Per FerMenti rock presentazione del libro sul musicista rock americano Tom Petty con i giornalisti Mauro Zambellini e Marco Denti. Venerdì 23 febbraio alle ore 21 a villa Giulia a Verbania.

“Centomila cavalli per Milano” - 15 Febbraio 2024 - 18:06

Il 16 febbraio presentazione del libro “Centomila cavalli per Milano” Fondazione e Associazione Ruminelli propongono l'incontro a Domodossola con Andrea Cannata, autore del volume dedicato alla storia idroelettrica dei bacini dell'alta Ossola.

Stagione Turistica 2024 nel Distretto Turistico dei Laghi - 4 Febbraio 2024 - 18:06

Alla scoperta delle novità turistiche 2024, tra Lago Maggiore, Lago d'Orta, Lago di Mergozzo e Valli dell'Ossola.

Offerte di lavoro del 20/12/2023 - 20 Dicembre 2023 - 18:06

Riportiamo le offerte di lavoro della settimana del Centro per l'impiego di Omegna.

Calendario della Famiglia Intresa - 19 Dicembre 2023 - 15:03

Nel calendario 2024 la Famiglia Intresa ricorda "l’Operosa industria” che nell’800 fece di Intra la Manchester del Verbano.

Lavoro: previsioni VCO e Piemonte - 1° trimestre 2024 - 19 Dicembre 2023 - 10:03

Primo trimestre 2024: indicatori pressoché in linea con le rilevazioni precedenti, anche se le aziende perdono un po’ di fiducia.

Presepi sull'acqua - 1 Dicembre 2023 - 15:03

Crodo e le sue frazioni ospiteranno fino al 7 gennaio 2024 66 Presepi sull'acqua lungo un percorso open air tra fontane, rii e antichi lavatoi della Valle Antigorio.

"Io Lavoro" 2023 occupazione record dal 2017 - 30 Novembre 2023 - 08:01

Il mercato del lavoro si conferma molto dinamico e in crescita nella manifattura garantita maggiore stabilità occupazionale tessile, Itc, industrie alimentati e trasporti i comparti con più richiesta.

Successo per il PMI Day - 27 Novembre 2023 - 08:01

Si è svolta venerdì 24 novembre la quattordicesima edizione del PMI DAY, la Giornata Nazionale delle Piccole e Medie imprese di Confindustria.

Torna il PMI Day - 23 Novembre 2023 - 09:33

Anche quest’anno il Comitato Piccola industria di Unione industriale del VCO aderisce al PMI DAY, la Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese.

Unione industriale VCO: Quarto trimestre critico - 10 Ottobre 2023 - 15:03

Quarto trimestre 2023: imprese del VCO un po’ meno ottimiste. In calo gli indicatori sulla produzione e gli ordinativi, cassa integrazione prevista in aumento. In tutto il Piemonte il clima di fiducia si attenua.

Ottinetti Presidente del Gruppo Piccola industria - 8 Ottobre 2023 - 18:06

Il Comitato Piccola industria dell’Unione industriale del Verbano Cusio Ossola, riunitosi giovedì 5 ottobre 2023, ha eletto Franco Ottinetti suo Presidente per il quadriennio 2023-2027. Il neo Presidente succede a Giuseppe Esposito.

Rievocazione Storica "Arona - Stresa - Arona" - 8 Settembre 2023 - 13:01

Il 9 e 10 settembre avrà luogo la IV edizione della Rievocazione Storica "Arona - Stresa - Arona", la corsa automobilistico più antica d'Italia.

Cresce il turismo in Piemonte: americani +50% - 5 Agosto 2023 - 12:05

Il presidente Cirio e l’assessore Poggio: «L’aumento degli arrivi dall’estero conferma che il nostro territorio è un eccellenza turistica a tutto campo»

Industrie: in Piemonte segnali positivi - 30 Luglio 2023 - 18:06

I risultati raccolti dall'osservatorio tematico per il primo quadrimestre sono moderatamente positivi.

Lago Maggiore. Cambiano i criteri per misurare i livelli dell'acqua - 15 Luglio 2023 - 16:06

Dopo 80 anni i parametri per misurare i livelli dell'acqua si fanno meno rigidi per soddisfare le necessità di tutti gli attori del territorio
industria - nei commenti

PD VCO su rinvio blocco Euro 5 - 10 Settembre 2023 - 08:21

blocco euro 5
Da decenni informati dalla ricerca scentifica sulle conseguenze drammatiche dello sfruttamento dei combustibili fossili,i nostri amministratori, di ogni colore ,non hanno fatto mai praticamente nulla di serio e efficace per limitare drasticamente il traffico motorizzato(basta vedere come siamo conciati sulle nostre strade,auto dappertutto,rumore,caos e ovviamente inquinamento...) e porre valide alternative ai cittadini per i loro spostamenti quotidiani (anzi hanno sostenuto attivamente l'industria del fossile e dell'auto,favorendo continuamente nuove strade e parcheggi per le auto invece che treni,tram,bus,percorsi ciclabili,incentivi alla mobilità condivisa ecc.) Ora che si è arrivati al fondo del barile,ce la si prende con i possessori di "vecchie" auto,come se una persona normale potesse cambiarla ogni 2/3 anni....

Cristina, Montani e Preioni sostegno alla ciclopedonale del Lago Maggiore - 5 Febbraio 2021 - 15:08

Re: Pista ciclopedonale
Ciao Mario Caroglio Si tratta di un investimento produttivo a favore della principale industria della zona: il turismo. Si chiama rinnovamento, lo fanno le industrie per non perdere le proprie quote di mercato. Lo deve fare anche lo stato a favore della propria industria del turismo. Con questo ragionamento nemmeno l'autostrada era indispensabile, tanto c'era la statale, nemmeno la ferrovia era indispensabile, tanto c'erano i carretti trainati dai cavalli

“La Pista ciclabile del lago Maggiore” - 1 Febbraio 2021 - 10:58

Allora...
...La pista ciclabile di Fondotoce non nasce per spostare i ciclisti amatoriali, "semi professionisti" dalla statale, i quali continueranno a percorrere la solita strada, ma sostanzialmente per questi motivi: la messa in sicurezza dei pedoni, la creazione di un percorso "ludico" per i residenti ovverosia per portare il cane a pascolare, per portare gli anziani sulla sedie a rotelle, per insegnare ai bambini ad andare in bicicletta, ecc e soprattutto come "attrazione turistica", La creazione di un percorso ciclopedonale da Fondotoce a Intra è sicuramente un'arma importante per attirare il turista tipo del lago: la famigliola tedesca con prole con al seguito le biciclette. La costruzione di tale struttura, ricade casualmente in questo periodo, dove, a livello europeo c'è un aumento del 40% delle vendite di biciclette e dell'ampia disponibilità di biciclette elettriche. Proprio quest'ultima tipologia di veicoli si sposa perfettamente con la seconda tipologia di turisti del lago: le tedesche "âge" con marito e BMW al seguito che troverebbero, nell'accoppiata bici elettrica e piste ciclabili, un interessante motivo per prenotare una vacanza sul lago. Chi è nel turismo, è perfettamente a conoscenza che le piste ciclabile sono un'attrattiva importante, la cui presenza è discriminante nella scelta del luogo di vacanza. Io stesso, stavo valutando una vacanza in Austria proprio perché vi sono molte strade ciclabili. E sempre chi è nel turismo, sa benissimo che, sul lago, sta sparendo una fetta di età di turisti, proprio coloro che trarrebbero più beneficio dalla ciclabile. Non siamo più negli anni '80 dove il mondo del turismo era ristretto; ora gli aeroporti sono dappertutto, le autostrade arrivano ovunque, le auto sono comodissime e quindi, il turista può fare spostamenti maggiori verso altre mete turistiche e per evitare di perdere turisti è indispensabile migliorare l'offerta turistica. Che ci siano altre priorità? Può darsi, ma si tratta di capitoli di spesa differenti. In pratica la pista ciclabile, almeno il secondo lotto, è finanziata con soldi che il governo ha stanziato per un certo scopo; le luci bruciate di Omegna rientrano di competenza del proprietario della galleria. Vogliamo riparare le luci e non fare la ciclabile, benissimo, avremmo gli omegnesi contenti e lavoratori nel comparto turistico scontenti. PS: non campo di turismo né io né la mia famiglia, mi crea disagio che la galleria della Verta sia chiusa, ma ritengo di primaria importanza gli investimenti a favore della nostra "industria" perché altrimenti non ci sarebbe bisogno di riparare le luci perché nessuno avrebbe motivo di prendere la galleria.

Comitato Stop 5G incontra Marchionini - 8 Aprile 2020 - 07:17

Comitato stop 5G VCO
Nel 1940 il fondo naturale del campo elettromagnetico era di 0,0002 V/m. Ora la normativa italiana prevede il limite di 6 v/m per permanenze superiori alle 4 ore; per permanenze inferiori il limite è 20 V/m. Come è noto vi è una richiesta di elevare il limite italiano a 61 V/m. Il corpo umano si trova evidentemente a disagio con valori cosi elevati e innaturali. E' un fatto intuitivo, non richiede particolare intelligenza.. Ma se il 5G portasse come qualcuno scrive a ridurre l'inquinamento elettromagnetico come mai chiedono di elevare di oltre 10 volte il limite? Avevo già scritto che il Consiglio d'Europa indicava in 0,6 V/m un limite da adottare che avrebbe poi dovuto ridursi a 0,2 V/m. per garantire la sicurezza delle persone e dell'ambiente. E' abbastanza ovvio per chi conosce la materia , non solo per sentito dire, che aumentando la frequenza di un segnale l'induzione elettromagnetica aumenti. Comunque qualcuno è uso far valere le proprie ragioni, senza leggere neppure i documenti presentati da chi la pensa diversamente e si aiuti con gratuite e volgari offese o intimidazioni. Conosco bene la Legge e l'ho saputa utilizzare adeguatamente nei riguardi di persone che hanno commesso reati. Per chi è sinceramente interessato a capire le conseguuenze cui porterebbe il 5g allego la delibera del COMUNE DI Potenza Picena, il sindaco Tartabini vieta l'installazione del 5G: "applicato il principio di precauzione" DI PICCHIO NEWS 26/02/2020 Il Sindaco di Potenza Picena Noemi Tartabini ha emanato una specifica Ordinanza nella quale “vieta a chiunque la sperimentazione o installazione del 5G sul territorio del Comune di Potenza Picena in attesa della nuova classificazione della cancerogenesi annunciata dall’International Agency of Research on Cancer, applicando il principio di precauzione sancito dall’Unione Europea, prendendo in riferimento i dati scientifici più aggiornati, indipendenti da legami con l’industria e già disponibili sugli effetti delle radiofrequenze, estremamente pericolose per la salute dell’uomo”. Il provvedimento, come già sottolineato, applica il principio di precauzione in attesa di ulteriori approfondimenti scientifici sull’impatto della nuova tecnologia sulla salute pubblica. Infatti, il 5G si basa su microonde e radiofrequenze più elevate dei precedenti standard tecnologici, anche dette “onde millimetriche”, che comportano due applicazioni principali:maggiore energia trasferita ai mezzi in cui le radiofrequenze vengono assorbite (in particolare tessuti umani) e minore penetrazione nelle strutture solide, per cui vi è la necessità di un maggiore numero di ripetitori, a parità di potenza, per garantire il servizio. Inoltre, le radiofrequenze del 5G sono del tutto inesplorate mancando qualsiasi studio preliminare sulla valutazione del rischio sanitario e per l’ecosistema, tant’è che la stessa Commissione Europea ha affermato come “il 5G lascia aperta la possibilità di conseguenze biologiche”.

Comitato Stop 5G incontra Marchionini - 11 Febbraio 2020 - 15:56

Comitato Stop 5G VCO
A proposito delle altissime frequenze a microonde 5G esiste un documento pubblicato nel 2019 dal Comitato Scientifico sui Rischi Sanitari Ambientali ed Emergenti (SCHEER) della Commissione europea ha affermato come "il 5G lascia aperta la possibilità di conseguenze biologiche". L'allarme 5G da parte di SCHEER è scientificamente supportato da referenze. In un recente documento di orientamento sulle questioni emergenti in materia di salute e ambiente il 5G , è indicato tra le 14 questioni emergenti nell'area non alimentare identificate come futuri pericoli potenziali per la salute umana e per l'ambiente. Il documento Europeo riconosce quindi il 5G come agente pericoloso per l'umanità. Ma già nel 1977 erano noti a livello scientifico gli effetti delle onde millimetriche sulla salute degli esseri viventi. Il 5G puo' causare danni permanenti alla pelle umana anche dopo brevi esposizioni. L'allarme è sul numero di dicembre 2018 della rivista medica Health Physics. Gli stessi tipi di tumore rilevati dal NTP statunitense e dall'Istituto Ramazzini di Bologna emergono anche da uno studio epidemiologico sulla popolazione (Philps et al. ) del Regno Unito: dopo 10 anni di utilizzo di telefono per almeno tre ore al giorno. Livio Giuliani, dirigente Ricercatore ISPESL e biofisico in un'intervista ha affermato che "Già gli esperimenti condotti negli anni ‘70 sui pulcini mostrarono l’effetto tossico dei campi elettromagnetici sulle cellule, in particolare si osservò un’alterazione della pompa del calcio intracellulare. Significa che le onde interagiscono con i fondamenti della vita. Nel 2011 la IARC (l’agenzia dell’OMS che ricerca le sostanze cancerogene) stabilì che le radiazioni comprese fra i 30 kHz e i 300 Ghz (quindi anche i 2,6 Ghz del 4G e i 27,5 Ghz del 5G) sono possibili cancerogeni per l’uomo (Gruppo 2B). Sono almeno 10.000 gli studi che supportano il principio di precauzione (perfino il 27% di quelli finanziati dall’industria della telefonia." Per concludere il sistema sanitario francese ha rilevato dal 1990 ad oggi un incremento dei Glioblastomi, tumori rilevati dagli studi indicati precedentemente legati alle radiofrequenze, di ben 4 volte.

Con Silvia per Verbania su Acetati ed Europan 15 - 25 Febbraio 2019 - 09:37

salvatori della patria
Nuovamente si cerca di camuffare una banale e triste speculazione edilizia, che mi permetto di definire da "prima repubblica", a favore di un soggetto privato che ha inquinato impunemente una proprietà, avvelenando i pozzi d'acqua (e non è un modo di dire), che ha delocalizzato lasciando col sedere per terra molti concittadini come un'operazione "umanitaria" per salvare la patria, in questo caso la città. Se fallisse acetati va tutto ad un curatore che ha primariamente interesse di fare cassa e di farla velocemente (anche perché c'è da liquidare la propria parcella) che nel tempo massimo di 3 anni venderà all'asta i terreni. Col nuovo proprietario, un industriale, si potrà discutere della nuova industria che vuole insediare, e della bonifica che terreni di sua proprietà a proprie spese. Tra l'altro non capisco il nesso tra l'operazione acetati quindi la trasformazione di un'area industriale in commerciale con questo concorso Europan 15 dal costo di euro 50.000. Vogliamo anche finanziare lo studio dell'area del privato? Domanda: ho un terreno non edificabile ad uso agricolo, lo inquino, licenzio gli agricoltori posso quindi pretendere che il comuni lo trasformi in edificabile?

Comunità.vb su area ex Acetati - 21 Febbraio 2019 - 09:09

Coraggio
Non vogliamo avere una fabbrica in centro alla citta'. Penso che occorra sfruttare questo luogo simbolo dell'eta' moderna del '900 utilizzandolo come centro di competenza per artigianato,industria e turismo locali. Di centri commerciali ne abbiamo fin troppi. Un comune con un po di coraggio dovrebbe valutare soluzioni solo nell'ambito della promozione e supporto delle eccellenze locali, intendo turismo, floricultura, artigianato, piccola industria specialistica etc La strada non e' semplice, ma avere le idee chiare, ottenere il consenso dei cittadini ed avere la determinazione di non deviare dallo scopo sarebbe gia' un primo passo.

Millennials: come vedono il lavoro - 31 Gennaio 2019 - 14:29

per Giovanni% e HAvF
Eccomi qua: non sono in coda all'INPS anche se ho già fissato un appuntamento presso un CAF per la richiesta di pensione: dovrò attendere ancora 6 mesi ma pazienza. Il mio pensionamente aprirà comunque un posto di lavoro ad un giovane.:W San Salvini! perchè, dite ciò che volete, ma dopo il governo Monti/Fornero per i lavoratori sono stati solo cavoli amari. Per quanto concerne le argomentazioni di Giovanni% non posso che concordare con Lui: i giovanni hanno diritto ad aspirare ad un posto fisso e ad un stipendio regolare sena i quali in Italia, oggi come oggi, è impensabile andare a vivere da soli o avviare una convivenza ed ancor più mettere su famiglia. Cosa voglia dire la precarietà lo bene perchè l'ho sperimentata sulla mia pelle quando, finito il liceo classico, fatti 3 anni di università con 14 esami dati, ho smesso di studiare (con giusto e gran risentimento dei miei) e per 2 anni ho lavorato come garzone di 2 ambulanti, pagato un po' a giornata ed un po' a generi alimentari che mi davano come compenso: ma grazi e ancora per avermi offerto quall'opportunità. Poi ho fatto un regolare concorso pubblico e l'ho vinto: pensate che un buon punteggio ( allora bastava la 3^ media) l'ho ottenuto perchè bene o male sapevo scrivere a macchina. Da allora e per + di 4o anni sempre fedele al mio servizio.. Anche i miei figli sono passati attraverso la fase del precariato ma ora, grazie a Dio ed al loro impegno; hanno entrambi un posto di lavoro fisso; uno di loro ha dovuto accettare di trasfersi fuori regione e l'altro anche di lavorare per periodi di tempo in America.E veniamo al cellulare ed al suo uso "drogato": ho un cellulare vecchio di oltre 10 anni (19,90 euro all' Slunga) ma fa tutto quel che mi serve: posso chiamare e madanre sms , altro non mi serve; ho solo impostato la funzione "numero privato" perchè penso che ilcellulare deve servire a me per chiamare gli altri e non agli altri per chiamare me, infatti dopo 3 chiamate al giorno comincio ad innervosirmi.Se poi esisto cellulari che fanno anche le lasagne non sono oggetti che fanno per me. Quindi io non so e neppure mi interessaro le start up, smart working eccetera. Purtroppo vedo che specie nell'industria privata si ricorre sempre più all'uso di robot che, ovviamente, diminuiscono la richeista di mano d'opera umana. In aggiunta a ciò, ad esempio nel campo artigianale, gli imprenditori di quel settore non sono certo invogliati ad ampliare il loro raggio d'azione: due amici, uno falegname ed uno idraulico, mi hanno detto che avrebbero molto più lavoro ma la normativa non concede loro di assumere apprendisti ad un costo ragionevole. Certo è che con la scarsità dei posti lavoro che attanaglia questo paese, l'idea di far entrare anche migliaia di altre persone, potenziali concorrenti, mi pare una follia, gete che è disposta ( ...quando lo è!) anche a lavori sottopagati da parte di approfittatori (magari loro connazionali, vedi in fenomeno cinese) che sottraggono posti di lavoro ai figli degli italiani. ma il discorso è lungo e difficile da affrontarsi su VBN.....

Da VCO al corteo NO TAV - 13 Dicembre 2018 - 10:09

sinistro
Non capisco l'ironia. Non credo certo che l'inquinamento sia opera di Satana, come sorrido per coloro che credono che la terra sia piatta, ma credo che l'inquinamento e le conseguenze devastanti che ne derivano sia opera , in parte, dell'uomo.l'allarme lo lanciano gli scienziati e il mio intervento era per dire che ogni tecnologia finalizzata allo sviluppo e alla salvaguardia del pianeta deve essere portata avanti, mentre bisogna abbandonare l'utilizzo di tutto ciò che è palesemente nocivo al pianeta. Se la TAV contribuisce alla diminuzione degli idrocarburi, allora è un opera positiva, sempre che non alteri l'ecosistema della valle.. Il signor sinistro se ignora il problema del surriscaldamento globale allora la pensa come Trump:"il concetto del surriscaldamento globale è stato creato dai cinesi per rendere meno competitiva l'industria americana" altra teoria che mi fa sorridere!

Area Acetati una nota degli ambientalisti - 11 Dicembre 2018 - 09:43

Re: Re: Re: Re: Re: Obiettivo bonifica del sito
Ciao AleB Vero: "nessuna Amministrazione passata ha mai pensato ad una nuova industrializzazione dell'area ma nemmeno nessuna fazione politica lo ha nei suoi programmi di medio e lungo termine", ciò non vuol dire che sia la scelta migliore. Vero parzialmente anche il discorso dei trasporto. Una volta era più importante oggi il trasporto cuba molto poco rispetto. Per un industriale che vende container di merci in Portogallo e in Slovacchia avere la fabbrica a VB o Gallarate cambia pochissimo. Il fatto che si stia delocalizzando non vuol dire che sia giusto così. Con la delocalizzazione totale rimarremo col c. per terra e la terra è molto fredda. Bisogna agevolare l'industria. Certo, il turismo è industria ma con 3 mesi di industria non si campa 12 mesi. Nessun turista verrà appositamente a Verbania per comprare e se un turista compra, compra nei negozi del centro e non nei capannoni a Sant'Anna. Paragonare questa futura area con il centro di Arese che è il più grande d'Europa, localizzato in un'area comoda a milioni di persone, francamente mi sembra un pelino azzardato. Bye

Area Acetati una nota degli ambientalisti - 10 Dicembre 2018 - 11:34

Re: Re: Re: Re: Obiettivo bonifica del sito
Ciao Hans Axel Von Fersen dobbiamo però essere seri: non solo nessuna Amministrazione passata ha mai pensato ad una nuova industrializzazione dell'area ma nemmeno nessuna fazione politica lo ha nei suoi programmi di medio e lungo termine. Ma dimentichiamo anche una cosa fondamentale: un'industria vive di trasporti, materie prime e semilavorati in ingresso, materie semilavorate o finite in uscita. Quale imprenditore investirebbe in una località come la nostra, dove l'ingresso alla città è notoriamente difficoltoso e non adatto al trasporto su gomma dei mezzi pesanti? Dozzine di capannoni, anche nuovi, giacciono fermi lungo le tratte autostradali più trafficate (A4 in primis, lungo le tratte venete). Qui si parla ormai di spostare le industrie in Bielorussia e noi fantastichiamo sul ritorno delle stesse sul territorio, magari sperando in qualche intervento statale/regionale (o comunale!), lo stesso Stato/Regione che fatica a riconoscerci territorio di confine con quei vantaggi da zero-virgola che ci spetterebbero di diritto. A tutti piacerebbe un ritorno alla Manchester d'Italia dell'era del cotone, non fosse altro per la prosperità economica ed un lavoro che oggi ci costringe a lunghe trasferte giornaliere, se non proprio a cambiare residenza: ma è utopia, un sogno che rimane nel cassetto se vogliamo fare ragionamenti concreti. Oggi l'industria si chiama Turismo: la stessa che sulle rive del Garda ha creato circoli economici di grande portata. Il turismo non è solo svago e benessere ma anche commercio: il turista è quello che spende e che è disposto a farsi 200km per arrivare al CENTRO di Arese, quello che muove l'economia locale ma anche quella nazionale con la sua spesa quotidiana. La realtà è ahimè questa: concentrarsi sulle soluzioni del momento invece che sperare nelle aste giudiziarie. E' questo che dovrebbe fare - e sta facendo, un bravo amministratore. A parti inverse, e così come è successo nell'affaire CEM, l'opposizione avrebbe preso le stesse identiche strade. Saluti AleB

Area Acetati una nota degli ambientalisti - 7 Dicembre 2018 - 08:55

Re: In effetti.. poca sostanza
Ciao robi Rimane sempre valida la mia proposta di lasciare che acetati fallisca e il tutto vada all’asta come terreni industriali. Il comune può tutelarsi da eventuali speculazioni stangando di imu e tari nel caso i nuovi proprietari non insediadessero una industria

Montani contrario al progetto ex Acetati - 25 Novembre 2018 - 16:52

ci sono anche io
Non posso esimermi dal commentare anche io, considerando che stanno commentando tutti i pezzi da novanta del blog e per l'occasione è risorto un grande calibro che s'era messo spontaneamente in quiescenza. Partiamo dalla matematica che è poco opinabile, dai 16 e/mq che è un dato che non ha alcun senso. Se si deve fare qualche conto, il costo della bonifica deve essere riferito esclusivamente alla superficie costruibile e non sull'intera area. Se 2,5M euro sono una montagna di soldi (che poi li ha comunicati acetati che aveva tutto l'interesse a spararla grossa) sarebbero pochi soldi se poi si potesse edificare 250.000 mq. In pratica avrebbe un'incidenza di 10e/mq e quindi sarebbe insignificante. Se invece si potesse edificare 25.000 mq allora ci sarebbe un'incidenza di 100e/mq che inizia già a cubare ma sempre sostenibile. Se invece si potesse edificare 2.500 mq allora il costo di bonifica sarebbe insostenibile per qualsiasi speculatore. Ciò premesso, facciamo 2 ragionamenti. Cosa porta ricchezza: il commercio o l'industria? Rispolveriamo i ricordi degli studi di 2a media e capiamo che il commercio dovrebbe rientrare nel cosiddetto "terziario" ovverosia "servizi" a "servizio" dell'"industria" "primaria" (fabbriche o turismo). Il turismo genera ricchezza se permette di far entrare capitali dall'estero. Il turismo di italiani possiamo semplificarlo come una "partita di giro" tra italiani come lo è il commercio verso italiani. Soldi che escono da una tasca italiana ed entrano in un'altra tasca italiana. Un’industria crea ricchezza perché dà valore aggiunto alle produzioni e se queste produzioni vengono esportate allora è vera ricchezza per la nazione. Normalmente l’industria dà paghe buone e regolarmente pagate negli straordinari, nel commercio ultimamente è il contrario. Già buono se arriva la paga base, straordinari e festivi neanche a parlarle. Ad ogni modo l’Italia è un Paese a fortissima deindustrializzazione e quindi le aree industriali hanno poco valore, addirittura pochissimo se andassero all’asta e allora visto in prezzo di saldo potrebbe essere appetibile per qualche industriaLE che grazie al poco prezzo potrebbe investire e ritenere un fattore secondario la brutta localizzazione dell’area. Sono ormai pochissime le industrie collocate all’interno di una città e ciò può essere un ostacolo nel caso ci si dovesse “scontrare” con gli abitanti. Idem lo è il commercio. L’economia ci ha sempre insegnato che ciò che accade negli USA poi accadrà da noi. Negli USA il commercio tradizionale dei grandi mall (perdonami Lupus) è in profonda crisi. Tecnicamente è il cosiddetto effetto Amazon. E di conseguenza è crisi anche per gli immobili commerciali. Ci sono tantissimi locali commerciali vuoti coi cartelli affittasi-vendesi e nuovi insediamenti commerciali non avrebbero premesse favorevoli. Sopravvive il commercio che si basa sull’esperienza e sul servizio. Al turista tipico interessa fare il giro nel centro storico e comprate nei negozi lì operanti. I negozi, senza storia, senza “ambientazione” sono poco interessanti. Ci sono ovunque, in centri commerciali più grandi, magari a prezzi più bassi, più vicini a casa loro senza incunearsi a Verbania. Questa amministrazione vorrebbe rilanciare il commercio a Trobaso e in via Tacchini. Creare una nuova zona commerciale non è assolutamente compatibile con gli intenti dichiarati. Se fallisse acetati poco male, il tutto andrebbe all’asta e magari botta di ci e potrebbe essere rilevata per quattro soldi da qualche industriale vero. Al limite potrà acquisirla il comune e poi convertirla in area commerciale e poi lottizzarla facendoci anche un discreto affare. Affare che oggi è nelle mani di acetati grazie al benestare dall’AC. Favore che spesso è negato al comune cittadino. Stupisce come questa amministrazione abbia fatto i ponti d’oro a grandi gruppi (vedasi affare Lidl) o ora si stia prodigando per favorire gli affari speculativi immobiliari di una società che ha dismesso la fabbrica italiana per delocalizzarla i

Montani contrario al progetto ex Acetati - 23 Novembre 2018 - 14:17

Re: Commento
Ciao Filippo come ho avuto modo di dire altrove, a me interessano fatti e dati oggettivi. Non sono di parte: prova ne è che nella passata Amministrazione ho sostenuto le scelte di Zacchera in seno all'operazione “Teatro” che partì con le stesse premesse (mancata condivisione delle scelte, intervento in area degradata, cambio di destinazione, opportunità di finanziamenti mal gestiti e via dicendo: sembra proprio il nuovo CEM). Nel tuo (ed in quello di molti) ragionamento, non tornano parecchie cose: - Qualcuno sta inculcando alla gente l'equivalenza "commerciale=outlet". Il sindaco in persona ha già affermato, nonchè non v'è traccia nel masterplan in discussione – come fatto sopra presente da un altro utente, che non potrà mai essere insediato un outlet nella ns città proprio per i motivi da te menzionati (viabilità). Perché continuate a parlare quindi di outlet? Ma li leggete i documenti o vi fidate solo del politico di turno che ha tutto l'interesse di andare contro a prescindere? Non è nemmeno un’idea di centro commerciale stile Gravellona Toce o Castelletto Ticino: lo vedete dove sorgono quei posti (centri commerciali ed outlet)? Uscita autostrada non dice nulla? - Perché un soggetto privato dovrebbe chiedere alla cittadinanza tutta (attraverso quali strumenti?) un parere su immobili del proprio patrimonio? Perdona la franchezza: ma se devi fare un ampliamento in una tua proprietà con lavori che richiedono l'approvazione del Comune, cosa fai chiedi al tuo vicino di casa o parli direttamente con l'Ufficio tecnico? E se quest'ultimo dà benestare, tieni conto del parere del vicino al quale magari stai togliendo una vista pur rispettando le distanze di legge? Acetati si è comportata come un privato: ha avuto contatti con l'amministrazione la quale, secondo sue logiche, ha rilasciato benestare. Precisiamo inoltre che Sindaco e Giunta rappresentano di fatto e democraticamente la cittadinanza tutta: smettiamola di volere la condivisione di ogni singola questione che si presenta in capo ai nostri rappresentanti. Il sistema democratico funziona così; per quelli a cui questa operazione non piace, possono tranquillamente e segnatamente farlo presente con LO strumento democratico per eccellenza: il voto della prossima primavera. - Acetati, o quel che ne rimane, è oggi proprietaria di un'area industriale. Alla luce del sole, e contrariamente alle vostre polemiche di sotterfugi, chiede il permesso per fare una speculazione immobiliare per fare cassa ed evitare il fallimento: è OVVIO che sta guardando ai propri interessi. Il dato oggettivo è che OGGI Verbania ha, nel punto baricentrico della città, un ex polo industriale nel quale, OGGI, può essere insediato solo un altro polo industriale (tra l’altro accanto ad uno esistente ed in produzione). Ci va meglio un’altra industria chimica? Io sarei favorevole: recupero aree industriali e lavoro. - Infine, si parla erroneamente di un costo di bonifica al mq: a parte un banale ragionamento economico che vede nelle attività di ogni genere dei costi fissi e dei costi variabili, non sappiamo dove si concentra né quali sono le operazioni per portare a termine la stessa. Se parlano di 2.5M€ per bonificare l’area, ci vogliono tutti, indipendentemente da quelli che acquisteranno i singoli lotti. Tra l’altro si dimentica che questa bonifica o la fa Acetati o la fa il pubblico perché, così com’è, l’area non è “vendibile”. Si dice che i soldi si troveranno: mi scappa da ridere considerato che l’ex area della Padana Gas che dovrebbe ospitare il parcheggio del teatro è lì ferma da anni perché non si sono trovati 108.000€ per completare la bonifica (stanziati nel bilancio 2019). Davvero pensate che, in questo periodo storico, le amministrazioni locali possano impegnare qualche milione per bonifica un’area la cui destinazione è tutta da definire? to be continued..

Open Day ex stabilimento Acetati - 11 Novembre 2018 - 13:52

Acetato di cellulosa e nylon
Chi si avventura nel mondo della archeologia industriale dovrebbe sapere almeno che le due produzioni hanno condiviso un periodo di storia della industria tessile verbanese.

Chiamparino su referendum passaggio alla Lombardia - 17 Luglio 2018 - 18:28

sinistro 12,19 -
Donne bambini salgono gratis sui barconi perchè servono ad avere la certezza di essere raccolti da parte delle Ong o da altri navigli che transitano in zona. Con qualche donna e bambino a bordo, l'arrivo in Italia è cosa sicura. Questo lurido traffico ostacola inoltre il prestare aiuto a coloro che veramente sono bisognosi e vivono realmente in zone di guerra, fame e malattie. Costoro, non potendo pagare il viaggio, sono impossibilitati a fuggire, rimangono ancora tutti là e sono pelle ed ossa. Se permette, preferirei aiutare chi è pelle ed ossa piuttosto che foraggiare farabutti scafisti, Ong, Onlus, Cooperative, farisee , ipocrite e prezzolate, che si occupano di baldi giovani palestrati, lucidi e ben pasciuti, con il cell ultimo modello perennemente all'orecchio. Perchè i "profughi" non cercano di portare con sè vecchi e malati? Se scappano dalla guerra, dalla miseria...a chi telefonano? Chi gli risponde da sotto le bombe? Chi, dall'altra parte è in possesso di un cell per rispondere alla chiamata? Allora non sono tanto in miseria! Perchè queste organizzazioni non si dedicano ai 5 milioni di italiani che si trovano in stato di assoluta indigenza, che faticano a curarsi bene, che devono sopportare lunghe liste di attesa, mentre individui che provengono da tutto il mondo hanno la precedenza e scavalcano tutti! (Fatevi un giro nei Pronto Soccorso) Forse perchè la cura degli italiani non rende 35€/die? Troppi soldi girano attorno ai clandestini ed all'industria dell'accoglieza! Inoltre, tutti gli atti di bontà che prevedono un ritorno economico sono...alquanto sospetti. Anche a lei consiglio la lettura del cap.23 del Vangelo di Matteo. Le gioverà. Cordialità.

Songa (FdI) sul VCO in Lombardia - 11 Giugno 2018 - 20:24

2 grossi errori
Il primo è il tribunale il quale è gestito dal ministero di giustizia che ha criteri territoriali diversi dai confini provinciali e regionali (esempio: i reati commessi ad Arona vengono gestiti dalla procura di Verbania e non di Novara), il secondo è la camera di commercio (che dipende dal ministero dell’industria) che invece segue i confini provinciali e non regionali quindi nel caso il VCO passasse sotto la Lombardia non cambierebbe nulla

Cristina commenta il voto - 17 Marzo 2018 - 11:15

Re: Re: Re: Penosa
Ciao robi, naturalmente ti rispondo con il pieno rispetto di chi vuole dialogare pur avendo posizioni molto diverse. Proprio i diritti dei lavoratori, in questo momento storico, in Italia sono stati calpestati e oltraggiati. Il diritto allo sciopero è ormai PURTROPPO uno strumento di lotta inutile per gran parte del mondo del lavoro. Rimane efficace solo in determinati settori come quello dei trasporti (con i limiti dettati dalla legge per i servizi pubblici essenziali,). Ormai in un'industria i lavoratori difficilmente sciopereranno per non vedersi non rinnovato il contratto o ritrovare la catena produttiva trasferita in uno dei paesi posti a oriente. Altro che impostazione sovietica. Qui in Italia i giovani stanno entrando in un mondo del lavoro senza diritti con una situazione di precariato a vita in una nazione priva di opportunità. Non mi interessano i riferimenti antistorici al comunismo e ai fascisti che rappresentano meno dell'1% della popolazione. Abbiamo un po' sforato nella tematica dell'articolo...

Chifu e Immovilli su futuro piana del Toce - 15 Gennaio 2018 - 20:41

Alieni
Ma da che pianeta arrivate ? dal pianeta noia centauri l'agricoltura da noi è finita se funzionava ci sarebbe ancora, la " campagna del grano " non c'è più da un po' e non c'è piu' neanche l'industria, Siamo una zona turistica fatta con granus salis non quello che si pianta

Campari: interrogazione in Provincia - 9 Ottobre 2017 - 10:19

X Hans
Ciao Hans il tuo discorso fila ma basterebbe accontentarsi ,e cercare poi di spingere politiche che aiutino la collettività, e non solo il proprio portafoglio. Mancano dei veri capitani di industria che vedano al di là del loro conto in banca li abbiamo avuti (Olivetti)ma purtroppo non sono stati copiati.
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